martedì 19 ottobre 2010

Bookcrossing... questo sconosciuto...



Buongiorno carissime,


 dal rifugio della mia latitzanza per studio, riemergo un'attimo per parlarvi di una splendida iniziativa, forse ancora troppo sconosciuta in Italia.


 Domenica mi trovavo in stazione centrale a Milano, come sempre di corsa, tra l'orario del treno ed un tram da prendere al volo, quando passando per la nuova galleria ho notato un libro appoggiato sopra una panchina; passandoci accanto ho pensato "che peccato, qualcuno ha dimenticato il libro!", poi mi sono fermata di fianco alla panchina ed ho visto un'etichetta simile a questa:



... ed ho sorriso: si trattava di un libro abbandonato ... per essere poi ritrovato!
Si trattava di BOOKCROSSING !


Come vi raccontavo, mi sono fermata, ho notato l'etichetta e sapevo che quel libro poteva essere lì anche per me, ma non l'ho preso, non perchè non mi ispirasse, ma perchè nell'istante in cui ho capito di cosa si trattava, ho anche pensato che preferivo venisse "adottato" da un nuovo appassionato, ho lasciato quest'occasione a qualcun'altro... io in fondo ho già così tanti libri e ne sto già leggendo tanti... ho sorriso e sono ripartita di corsa. Così forse succede quando si ha poco tempo per vedere-pensare-agire! poi riflettendoci, ho pensato che forse posso fare anch'io qualcosa per incentivare la lettura e mi sono documentata su internet.


Per tutte le info, anzichè dilungarmi, vi consiglio di visitare il sito in italiano di bookcrossing-italy .


Buona lettura, a presto!

 baci,

Erica

11 commenti:

  1. Io non mi sono mai imbattuta in un libro "abbandonato" per me... Però c'è da dire che viaggio poco e vivo in un piccolo paesino di periferia... Magari l'iniziativa nella mia zona non è poi così nota!

    RispondiElimina
  2. conosco da anni il bookcrossing ma non ho mai trovato un libro in giro, in realtà vorrei lasciarne io uno... chissà
    ah Ery grazie per il commento al mio blog, si un giorno proporrò un libro alle case editrici ho intenzione di fondere le ricette ad un romanzo più o meno come ha fatto sveva casati modigliani in "qualcosa di buono" ma in versione più quotidiana

    RispondiElimina
  3. Ma dai...che mi racconti, Erica? Io ero completamente all'oscuro di questa iniziativa!!!
    Mi sembra una cosa intrigante....ma in Italia avrà preso piede come in America? Boh!
    Comunque, ti ringrazo davvero per l'informazione, chissà se un giorno troverò anche io un libro del genere su una panchina o altrove...!!!

    RispondiElimina
  4. Ne ho sentito parlare a Farenhait su radio tre, una trasmissione che parla di libri, appunto..mi piace e avevo già pensato anch'io di lasciare in giro dei libri, ma in modo spontaneo..ne avevo "dimenticati" in ospedale, per esempio. Invece il bello di questa iniziativa è proprio il fatto che devono "circolare"..vado sul sito, grazie!!
    Carmen

    RispondiElimina
  5. Conoscevo questa iniziativa, la trovo molto entusiasmante. Mi piacerebbe trovarne uno anche a me ......
    Milena

    RispondiElimina
  6. ciao Erica
    anch'io conoscevo l'iniziativa, ma non ho mai trovato un libro abbandonato lì appositamente per essere preso da altri ... forse perchè come ha scritto Valentina anch'io abito in un piccolo paese dove di libri ne circolano pochi!!! e penso che nessuno sappia di questa iniziativa avevo pensato di lasciarne uno io, ma da una parte mi spiace e dall'altra potrebbe restare lì a lungo!!!
    adesso vado a vedere il sito ... a presto Patrizia

    RispondiElimina
  7. Grazie Erica della notizia! È una bellissima iniziativa, forse si trovano pochi i libri perché ancora se ne lasciano pochi, forse per avere l'allegria di trovarne uno deve cominciare ognuno di noi ad abbandonarne uno. Anch’io avrei fatto come te, meglio lasciarlo per qualcuno che abbia più bisogno

    RispondiElimina
  8. Anche io avevo già sentito parlare di questo bel modo di far uscire i libri dall'isolamento e magari dall'oblio, ma non mi è mai capitato di trovarne.
    Sono invece una fruitrice appassionata degli scaffali del libero scambio, dove puoi prendere o lasciare libri liberamente: uno ottimo è nella sala di attesa dell'ospedale dove andavo spessissimo a fare le analisi, un'altro alla biblioteca, un'altro in ambulatorio ed infine uno al mercatino che frequento. Adoro prendere libri e portarli con me, per poi lasciarli in un'altro scaffale :)

    Grazie per aver partecipato al mio AppicciCandy,
    DaniVS

    RispondiElimina
  9. that is so cool! thanks for your nice comment =)

    RispondiElimina
  10. you should def join the bookclub!

    RispondiElimina
  11. Non ne avevo mai sentito parlare (abito in un ameno paesino circondato da altri ameni - ed isolati- paesini), è, posso dirlo?, commovente!
    Bellissimo!!

    RispondiElimina


Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

assegnato dal gruppo "Quelle che il Tombolo" e da "La Libreria di Nicky"

ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"