venerdì 31 dicembre 2010

Se la pioggia va in vacanza

Care compagne di lettura, oggi mi permetto di invitavi a partecipare al Bookcandy di Elisa del blog "Estrosamente"  questo è il link
http://estrosamente.blogspot.com
Possono partecipare tutti, anche chi non ha un blog. Il premio in palio è una copia del libro: 

-Se la pioggia va in vacanza- scritto da Elisa stessa e da sua zia
E già che ci siete, date anche un'occhiata al suo blog e alle sue bellissime creazioni!

E naturalmente..TANTI AUGURI DI BUON ANNO!!

giovedì 30 dicembre 2010

Felice Anno Nuovo !!!

Carissime,
non sono riuscita a raggiungere tutti i vostri blog, ma concludendo questo 2010, desideravo ringraziare tutti voi, tutte le partecipanti al Gruppo, gli Amici, i Followers, augurandovi un Anno Nuovo ricco di serenità!

Happy New Year !
Feliz Año Nuevo !

p.s. Vi ricordo che sono ancora aperte le iscrizioni per l'incontro a Ferrara il 23 Gennaio 2011!
 Erica

Mentre voi lasciate i commenti alla prima tappa io ho concluso .....

"L'ULTIMA RIGA DELLE FAVOLE"
di
Massimo Gramellini

Il libro non è un libro semplice da leggere, la scrittura non è scorrevole, i luoghi descritti sono un po confusi e si fatica a fare i collegamenti, nonostante questo, si riesce ad amare Tomas (il protagonista) con tutte le sue paure e i suoi difetti, un ragazzo spaventato dalle cose e dai sentimenti che preferisce mollare tutto piuttosto che lottare e rischiare di sbagliare.
Affronta un viaggio fatto di simboli in luoghi irreali dove attraverso incontri e prove arriverà alla scoperta del proprio essere.
La storia è raccontata in un modo molto particolare, considerate che a oltre metà del libro ancora non mi era chiaro nulla, ma dopo la descrizione del suo rapporto con il padre e la madre tutto si schiarisce ........................., non voglio svelare di più.
Nonostante tutto ho sottolineato parecchie frasi che ho trovato interessanti.
Sinceramente non so se lo consiglierei.
Milena

martedì 28 dicembre 2010

Un augurio speciale per una persona speciale

Non so se lo sapete ma la nostra amica Maris la notte di Natale ha dato alla luce il suo piccolo bimbo :)
Stanno bene entrambi e ieri dopo pranzo sono tornati a casa.


Augurissimi Maris!

lunedì 27 dicembre 2010

Cime Tempestose - dal cap. I al IX - prima tappa

 
trama tratta da Wikipedia:
Il romanzo di Emily Brontë narra la storia di Heathcliff, del suo amore per Catherine, e di come questa passione alla fine li distrugga entrambi.
Il narratore è un gentiluomo di città, Mr Lockwood, da poco trasferitosi come inquilino a Thrushcross Grange, una proprietà appartenente a Heathcliff. Thrushcross Grange è nelle vicinanze di una tenuta Wuthering Heights (Cime tempestose). Mr Lockwood si reca in visita a Wuthering Heights, e si trova costretto a passare la notte lì poiché fuori imperversa una bufera. L'uomo rimane subito molto colpito dagli strani personaggi che abitano la casa. Durante la tormentata notte trascorsa a Wuthering Heights, a Mr. Lockwood succedono strani episodi come il sogno del "fantasma" di una bambina che bussa alla sua finestra. Poco dopo, Lockwood si ammala e durante la noiosa convalescenza si fa raccontare da Ellen (Nelly) Dean, la governante di Thrushcross Grange, la storia del suo affituario. La storia di Ellen Dean offre al lettore la possibilità di comprendere a fondo come la relazione fra Heathcliff e Catherine dovesse avere grandi ripercussioni per le loro famiglie ed i loro figli. La passione di Heathcliff per Catherine è così violenta e sinistra da farlo giungere alla distruzione della felicità degli Earnshaw e dei Linton. Mr. Earnshaw, il proprietario originale di Wuthering Heights, porta un orfano dalla pelle scura, Heathcliff, da una sua visita a Liverpool. All'inizio i bambini di Earnshaw, Hindley e Catherine, detestano il ragazzo, ma col tempo Heathcliff conquista l'amicizia della seconda.
Alla morte di Earnshaw, tre anni dopo, Hindley prende moglie (Frances) e diventa il capo famiglia degli Earnshew e padrone di Wuthering Heights, obbligando Heathcliff a abbandonare gli studi e lavorare come garzone. Nonostante questo, Heathcliff e Catherine rimangono molto legati. A causa di un incidente (il morso di un cane durante una fuga da casa culminata nell'intrusione nel parco di Thrushcross Grange), Catherine è forzata a stare alla Grange per cinque settimane (fino a Natale), nelle quali si lega a Edgar Linton, primogenito della ricca famiglia Linton. Al suo ritorno a Wuthering Heights, la ragazza trova un Heathcliff caduto nella rozzezza più totale a differenza della ragazzina che è diventata una vera e propria signorina. Un anno dopo, Frances muore pochi mesi dopo aver dato alla luce Hareton, figlio di Hindley. La perdita lascia avvilito Hindley, che si dà all'alcolismo. Circa due anni dopo, Catherine si fidanza con Edgar, pur confessando a Nelly (la governante) che ama disperatamente Heathcliff. Egli sente solo una parte della confessione di Cathy, nella quale ella pare disprezzarlo (ma non è affatto così) e quindi decide di partire per cercare fortuna.

venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE











AUGURO A TUTTE VOI UN FELICE E SERENO NATALE E CHE IL 2011 PORTI AD OGNUNA QUELLO CHE PIU' DESIDERA!!!!






Mi scuso ma con le mail son imbranata......non riesco a ragruppare tutti i vostri indirizzi


XXX
Michela






martedì 21 dicembre 2010

Auguri di Buone Feste

A tutto il meraviglioso Gruppo di Lettura,
a tutte le nostre favolose followers,
a tutti i nostri lettori,
i più sentiti Auguri per un  
Buon Natale in famiglia
ed un Sereno 2011
ricco di libri e di qualsiasi vostro desiderio!

con affetto,
Bryce

Appuntamento a lunedì 27 per la prima tappa di Cime Tempestose!

giovedì 16 dicembre 2010

Auguri Zia Jane

Oggi 16 dicembre è l'anniversario della nascita di Jane Austen.
Mi è sembrato carino ricordarlo proprio in questo nostro blog del GdL dato che zia Jane sarà una presenza costante nel nostro cammino.
Questo è il doodle che Google le dedica


Nata a Steventon il 16 Dicembre del 1775 è forse una delle più famose scrittrici di Inghilterra.
Vi rimando a Wikipedia per la sua biografia.

Tanti auguri zia Jane e grazie perché ci accompagni con il tuo stile inconfondibile e le tue storie piene di romanticismo!


Buona lettura!
Elena - Il Gufo Pasticcione

martedì 14 dicembre 2010

Mentre voi leggete Cime Tempestose io ......


...... leggo di Nassimo Gramellini "L'ultima riga delle favole", ho letto poche pagine iniziali e ancora non posso dirvi nulla ma l'unica cosa che vi posso dire è che mi sta prendendo molto, la trama quì sotto.


"Tomàs, il protagonista, è una persona come tante che talvolta subisce la vita, non crede in se stesso ed è convinto di essere inadatto, incapace, poco appetibile. Crede anche di non avere nessuna possibilità di cambiare le cose, ma di dover proseguire a sopravvivere così. Il giovane professore impaurito Tomas, infatti, quando capisce di essersi innamorato di Arianna ha paura e scappa. Una situazione in cui è facile riconoscersi, nei tormenti di un amore non corrisposto o nell’ansia di non andare bene. Una sera, però, si ritrova catapultato in un luogo sconosciuto “Le terme dell’anima” una sorta di mondo parallelo, che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Qui, infatti, si ritrovano tutte le persone che scappano dalla vita ma che in realtà hanno un sogno irrealizzato nel cassetto. Incomincia così un viaggio simbolico fatto di tappe intermedie e di incontri avventurosi. Un percorso alla scoperta di sé e del proprio importante talento che farà rinascere Tomas fino a condurlo alla conoscenza dell’amore per se stesso in primo luogo e per gli altri".

Buona lettura

Milena

domenica 12 dicembre 2010

Scusate

Salve a tutte ,vi chiedo scusa per l'assenza ma gli impegni famigliari e lavorativi hanno avuto la meglio su ogni mio interesse...Ho terminato in ritardo Ragione e Sentimento e non ho fatto in tempo per l'ultimo commento..
Non mi sono aggregata a voi per Cime Tempestose perché non so se riesco a portare a termine l'impegno...
Auguro a tutte voi una buona lettura!
Do anche il benvenuto a tutte le nuove iscritte .Come sempre mi complimento con Erica per la sua pazienza e per la sua bravura nell'organizzare così bene il gruppo.Per Ferrara , salvo impegni di lavoro improrogabili, conterei di essere con voi la domenica a pranzo...
Un carissimo saluto a tutte !
XXX
Mchela

venerdì 10 dicembre 2010

Iniziamo Cime Tempestose

Buongiorno care lettrici,

Oggi desideravo ricapitolare un po' la situazione delle nostre attività.
Si sono concluisi i vari sondaggi, di cui vi riporto di seguito i risultati:

Per il prossimo libro di Jane Austen scegliamo?

Orgoglio e Pregiudizio 19 voti
Mansfield Park 14 voti

Confermiamo autori alternati J.Austen / altro autore?

si, procediamo così 24 voti

Quindi, posso confermare che dopo la lettura di Cime Tempestose, passeremo all'amato Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen (iscrizioni entro il 10 febbraio – inizio lettura 13 febbraio 2011)




Per i prossimi libri di autori vari, quale preferite?
HO MANTENUTO APERTO QUESTO SONDAGGIO FINO AL 31/12/2010

Le amiche del venerdì sera di Kate Jacobs 14 voti
La zia Julia e lo scribacchino di Mario Vargas Llosa 11 voti
Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti 8 voti

Quindi, il 13 dicembre, inizieremo la lettura del nostro 3° libro: CIME TEMPESTOSE di EMILY BRONTE

  • dal cap. I al cap. IX incluso – entro il 26 dicembre (post 27/12)
giorno più, giorno meno, vista la coincidenza con le festività!

PARTECIPANO ALLA LETTURA:

- ERICA bryceshouse-eri.blogspot.com
- FATALTIMONE fataltimone.splinder.com
- MIRTA lucenelcuore.blogspot.com
- VALENTINA ilricettariodivalentina.blogspot.com
- ARIANNA eguardoilmondodalmioblog.blogspot.com
- ILARIA iaiaincucinaconsemplicita.blogspot.com
- MERY asaflightofbutterfly.blogspot.com
- ANGELA borsettefatteamano.blogspot.com
- CLAUDIA incucinaconchani.blogspot.com
- LOREDANA lepaginedilo.over-blog.it
- ROSSELLA lacollinaditara.blogspot.com
- ELENA ilgufopasticcione.com
- ELISA countrynanny.blogspot.com
- LAURA lauralovecrossstitch.blogspot.com
- PATRIZIA lavorettienonsolo.blogspot.com
- DONATELLA ilmiopiccolomondocreativo.blogspot.com
- NONNALELA nonnalela.blogspot.com
- STEFANIA madebyqueen.blogspot.com
- ANNAMARIA cuorieperline.blogspot.com
- GIO myblogfiliefili.blogspot.com
- ANNALISA
- IULIA lamatassinarossa.blogspot.com
- LAURA pensierioziosisullarte.blogspot.com
- ZIAMAME favoladellabotte.blogspot.com/
- MARIKA mammavolipindarici.blogspot.com
- ELEONORA cottageville.blogspot.com

*** SE HO DIMENTICATO QUALCUNA, CHIEDO SCUSA, SCRIVETEMI !!!! ***


bene, allora buona lettura, un'abbraccio a tutte, siete stra-fantastiche (mi dispiace solo di non avere il tempo materiale per passare a farvi visita su tutti i vostri blog, ma piano piano ce la farò!

Dalle vostre mail e commenti sul blog sto raccogliendo anche le adesioni per il nostro incontro a ferrara; direi che fin'ora siamo tutte orientate ad un incontro in giornata per la domenica, ma se qualcuna desidera arrivare il sabato, le ricordo che io sarò presente e a disposizione, e potete contare su di me per la prenotazione dell'hotel. Scrivetemi per ogni info!
Erica

martedì 7 dicembre 2010

Il mio ultimo commento a Ragione e Sentimento



Care compagne di lettura,

Abbiamo finito il secondo libro insieme, una bellissima esperienza condividere la lettura. Ho avuto giornate molto impegnative e perciò sono un po’ in ritardo con il commento e con la risposta delle vostre e-mail. 

Io concordo con Maris sullo svolgimento del libro, un po’ troppo lento all’inizio e poi molto movimentato. Io ho trovato cose buone come la scrittura scorrevole, dinamica, le descrizioni molto accurate e dettagliate.  L’autrice ci ha presentato il modo ragionevole, moderato, e pacato di Elinor come il carattere giusto che debba avare una persona, e alla fine ha voluto premiarla, facendo che succedesse tutto nella migliore maniera per lei, anche se come dice Elena, in un modo un po’ artificioso.  L’Austen ci ha mostrato Marianne con un carattere che secondo lei va corretto, e direi che è riuscita a convincerci,  perciò nel romanzo ha sofferto così tanto, ma è riuscita ad essere felice pur dovendo cambiare… Questo è molto ben spiegato in questo paragrafo nella chiusura del libro : “Marianne Dashwood era nata per un destino particolare. Era nata per scoprire la falsità delle sue opinioni, e per cancellare con il suo comportamento i suoi principi più cari. Era nata per superare un affetto scaturito niente meno che alla rispettabile età di diciassette anni, e, animata da un sentimento che non era nulla di più di una stima sincera e una viva amicizia, dare la sua mano a un altro! E quest’altro era un uomo che aveva sofferto non meno di lei a causa di un precedente amore; e che, due anni prima, lei aveva ritenuto addirittura troppo vecchio per sposarsi… eppure non aveva neppure rinunciato alla salutare protezione rappresentata da un panciotto di lanella!”. Di questo modo l’autrice ci fa vedere che  sono sbagliati i giudizi freddi, duri, con poco sentimento che aveva fatto Marianne,  giudicare gli altri duramente, la portano alla sofferenza. Questo è l’insegnamento che lascia questo romanzo… 

Poi ci sono altri, nonostante l’ingiustizia che patisce Edward di sua madre, che lo lascia praticamente in povertà, e l’arricchimento ingiusto che ha dato sua madre a suo fratello, lui ed Elinor vivono molto felici, meglio scordare le vivenze negative e ingiuste, lasciare indietro i rancori, e saper guardare le cose che abbiamo, avevano valori molto più importanti del denaro, il loro profondo amore. E questo è sottolineato quando l’Austen esprime la sua conclusione del comportamento di Lucy: “Il comportamento di Lucy in quella storia, e il successo da cui fu coronato, possono essere quindi presentati come un esempio molto incoraggiante di quel che può ottenere un’appassionata quanto incessante ricerca del proprio interesse, anche se il suo percorso può sembrare talvolta ostruito, per assicurarsi tutti i vantaggi della sorte, senz’altro sacrificio che quello del tempo e della coscienza”. Lucy ottiene una buona posizione economica e sociale, ma non ha una felicità profonda come Elinor, questo ci espone due modi diversi di attuare nella vita, una maniera virtuosa, onesta, sincera con solidi princìpi, ed un'altra che ha per scopo procurarsi tutti i vantagli possibili, ma senza nessuno scrupolo, facendo egoisticamente solo il nostro interesse… 

Il giudizio dell’autrice su Willougby si legge nel seguente paragrafo del capitolo 44: “Il mondo lo aveva reso prodigo e fatuo; la prodigalità e la vanità lo avevano reso egoista e spietato. La vanità, cercando il proprio colpevole trionfo a spese degli altri, lo aveva spinto a un affetto sincero, che la troppa prodigalità, o almeno ciò che ne era conseguito come necessità, aveva condannato al sacrificio. Tutte le sue colpevoli inclinazioni si erano attirate la punizione. L’affetto da cui si era apparentemente strappato, a dispetto dell’onore, del sentimento, dei suoi più cari interessi, dominava ora che non era più lecito, tutti i suoi pensieri; e il legame per cui, con tanto poco scrupolo, aveva abbandonato Marianne nella sofferenza, si dimostrava per lui una sorgente di infelicità di una natura molto più incurabile…” In questo brano si spiega che ciò che ci dà la vanità, l’egoismo, in questo caso solo ricchezze e una vita piena di futilità, non dà riposo al nostro cuore, nè riempie la nostra anima, che rimane così sempre molto inquieta…

Care amiche si possono prendere molti accenni di ogni personaggio, ma ci vorrebbe un commento troppo lungo, e non è il caso di fare. 

Per me il libro è stato interessante, coinvolgente, mi ha offerto opportunità di riflessioni, ma coincido con le opinioni dei critici letterari sull’autrice, il mondo che presenta è “troppo piccolo”, mostra solo il mondo delle classi benestanti del suo tempo, e solo un aspetto della vita, quello sentimentale, senza toccare altri temi.

Alla prossima, con il primo commento di Cime Tempestose. Ancora una cosa, nel mio blog ho proposto una catena natalizia che ho chiamato “Baci d’amore al bambin Gesù”, invito tutte voi a partecipare.  Vi aspetto in Luce nel Cuore http://lucenelcuore.blogspot.com/

Mirta

lunedì 6 dicembre 2010

Ragione e Sentimento: dal capitolo 40 alla fine

 Buongiorno amate lettrici,

eccoci arrivate alla conclusione di Ragione e Sentimento, libro amato o contestato, ma indubbiamente un'opera prima di J. Austen di uno stile ammirevole: le sue parole scorrono come un fiume di pensieri e ci descrive la società del suo tempo dall'interno, vivendo lei stessa sogni e realtà difficili per una donna di fine Settecento (termina Ragione e Sentimento nel 1798 e verrà poi pubblicato nel 1811).


Breve riassunto tratto da Wikipedia:

Marianne, durante il viaggio di ritorno da Londra a casa, si ammala gravemente dopo una passeggiata sotto la pioggia e il Colonnello Brandon parte per andare a prendere sua madre e condurla da lei. Le due sorelle sono ospiti nella tenuta della seconda figlia di Mrs Jennigs e qui giunge inaspettatamente Willoughby, allarmato dal fatto di aver saputo che Marianne è in fin di vita. Confessa ad Elinor che sua zia, scoperto ciò che era accaduto fra lui e Miss Williams, lo aveva diseredato e lasciato pieno di debiti. Fu questo il motivo che lo indusse a sposare una donna ricca. Lui ama ancora Marianne e le chiede perdono. Nel frattempo, in carrozza, il Colonnello Brandon confessa a Mrs Dashwood il suo amore per Marianne.
Marianne si riprende dalla malattia e le Dashwood tornano a Barton Cottage. Elinor racconta a Marianne della visita di Willoughby, la quale, assennatamente, reagisce dicendo che, nonostante amasse Willoughby, non avrebbe mai potuto essere felice con un uomo simile. Afferma inoltre che la sua malattia è stata causata dall’eccessiva sensibilità e dal dolore e che, se fosse morta, si sarebbe trattato di una sorta di suicidio. Decide di cambiare il suo carattere, soprattutto prendendo ad esempio il comportamento giudizioso della sorella.
La famiglia Dashwood viene a sapere che Lucy ha sposato Mr Ferrars. Quando Mrs Dashwood si accorge di quanto Elinor appaia abbattuta da tale notizia, finalmente si rende conto di quanto fossero grandi i sentimenti che lei provava nei confronti di Edward e di quanto sia stata forte nel nascondere a tutti il suo profondo dolore. È molto dispiaciuta di non essere stata più vicina alla figlia. Tuttavia il giorno seguente arriva l'inaspettata visita di Edward stesso, il quale rivela che a sposare Lucy è stato suo fratello Robert. Edward racconta inoltre di essere rimasto intrappolato in un fidanzamento con una donna che ormai da lungo tempo non amava più e che, meschinamente, ha rotto il fidanzamento solo per sposare il ricco Robert. Edward chiede ad Elinor di sposarlo e lei accetta. Il giovane Ferrars si riconcilia anche con sua madre, la quale acconsente al matrimonio e dona loro diecimila sterline, sufficienti a far sì che vivano tranquillamente. Edward ed Elinor si sposano e si trasferiscono nella parrocchia di Delaford. La riconciliazione con la madre è comunque parziale, anche dopo il matrimonio di Robert con Lucy. Quest'ultima, con i suoi modi intriganti e vanesi, riuscirà infatti ad attirare l'affetto di Mrs Ferrars più di quanto meriti.
Willoughby, a seguito del matrimonio con Miss Grey, riceve comunque l'eredità che credeva perduta per saldare i suoi debiti, perché la zia ricca si è convinta che l'unione con una donna di buon carattere lo ha redento. Willoughby si rende conto che la reazione della zia sarebbe stata la stessa anche se avesse sposato Marianne e in più capisce, che se si fosse comportato in maniera onorevole, avrebbe ottenuto sia i soldi che l'amore.
Nei due anni successivi Mrs Dashwood e le figlie si recano spesso a Delaford a trovare Edward ed Elinor. Marianne, ormai maturata, decide di sposare il Colonnello Brandon, preferendo alla passione il rispetto che prova per lui. Tuttavia, dopo il matrimonio, si rende conto di amare realmente il Colonnello Brandon, tanto quanto in passato aveva amato Willoughby. Il Colonnello e Marianne si stabiliscono poco lontano da Edward ed Elinor, nella casa padronale di Delaford, proprietà di famiglia del Colonnello Brandon.



 Ora a voi la parola per i vostri sempre impeccabili commenti!

Preparate il nuovo libro perchè tra qualche giorno, come da programma, inizieremo Cime Tempestose!


Buona lettura,

Erica

p.s. ora che ho terminato il libro posso finalmente vedere anche il film ;o)

martedì 30 novembre 2010

Incontro Gruppo di Lettura - Ferrara 22-23 Gennaio


Programma

sabato 22 gennaio
- arrivo a Ferrara: pick up in stazione ferroviaria o incontro all'uscita del casello autostradale
- deposito bagagli in hotel
- per chi arriva entro mezzogiorno, visita esterna della zona di Santa Maria in Vado e Palazzo Schifanoia
- pranzo presso ristorante tipico in centro storico
- incontro con il resto del gruppo direttamente in centro
- passeggiata per le vie della città con visita esterna (o interna qualora richiesto) del Castello Estense, Cattedrale, Palazzo dei Diamanti (eventuale mostra Chardin), Piazza Ariostea.
- cena presso ristorante tipico in centro storico
- pernottamento presso Hotel 3/4 stelle della città

domenica 23 gennaio
- colazione in hotel ed incontro con il resto del gruppo (che eventualmente ci raggiunge in mattinata e non pernotta)
- incontro letterario presso caffetteria pasticceria del centro storico oppure in hotel con saletta riservata al nostro incontro
- pranzo in ristorante tipico del centro storico
- passeggiata per le vie del centro storico e saluto

Presto sarò in grado di darvi anche una bozza dei costi, nel frattempo tenete presente che:

* costo medio del pasto (menù gruppo) euro 25.00 bevande incluse

* Saldo delle camere hotel (pernottamento e prima colazione) diretto da parte delle partecipanti, alla partenza. 
*** sono ancora in attesa di un buon preventivo da proporvi ***

Eventuali:
Biglietto d'ingresso Mostra “Chardin Il Pittore del Silenzio” a Palazzo dei Diamanti
Intero: euro 10,00
Ridotto: euro 8,00 (dai 6 ai 18 anni, over 65, studenti universitari)
da acquistare in loco se si decide per la visita

Conferma (per hotel e ristoranti) entro il 12 gennaio 2011

Appena avrò qualche dettaglio in più lo pubblicherò immegiatamente, nel frattempo volevo solo sondare il possibile numero di partecipanti (grazie anche ai vostri messaggi nel post della settimana scorsa)

Grazie, un'abbraccio!!!


Erica



sabato 27 novembre 2010

Ecco la mia TOP 15

Ragazze care,
da tempo volevo scrivere qusto post e stamane ho un attimo di tempo in più per farlo, finalmente!
Vi elenco rapidamente anche i miei 15 autori preferiti:
SUL GRADINO PIU' ALTO devo mettere una coppia, cioè c'è un PARI MERITO: i miei due scrittori preferiti in assoluto sono MICHAEL ENDE e AGATHA CHRISTIE...adoro il loro stile e le loro storie, mi coinvolgono tanto da rileggerle cento volte e restare sempre a bocca aperta e col fiato sospeso!! Infatti poi il fantasy e il giallo sono anche i miei generi preferiti.
Poi vado un pò in ordine sparso, perchè una vera classifica non riesco a stilarla:
amo alcuni scrittori classici italiani, come LUIGI PIRANDELLO, IGNAZIO SILONE e GIOVANNI ARPINO, tutti con uno stile piuttosto asciutto, ma anche creatori di storie interessanti, impegnate e con un bel risvolto introspettivo;
assolutamnete diversi tra di loro e più recenti rispetto ai tre citati prima come autori italiani leggo assai volentieri MAURIZIO MAGGIANI e LUCIANO DE CRESCENZO, l'uno originale e a suo modo poetico per stile e temi trattati, l'altro ironico e dispensatore di pillole di cultura classica con leggerezza;
per il genere fantasy non posso non citare due grandissimi, J.R.R. TOLKIEN e C.S. LEWIS, che mi hanno fatto sognare di essere nei mondi da loro narrati con tanta minuzia di particolari;
per i gialli, amo anche il super classico SIR ARTHUR CONAN DOYLE e il maestro EDGAR WALLACE;
trovo avvincenti e belli i romanzi di KEN FOLLET e SIDNEY SHELDON;
è inconfondibile per stile e temi dai risvolti sociali trattati la cilena ISABELLE ALLENDE;
e infine, ma non per ultimo, cito il maestro dello humor inglese, ossia JEROME K. JEROME, che mi fa sbellicare dalle risate ogni volta che mi capita di avere per le mani un suo testo, nonostante io li conosca oramai a memoria.
Ecco qui. Fatto! Spero di non avervi annoiato troppo.
Un bacione e buonissimo week end a tutte!!
Maris

mercoledì 24 novembre 2010

CIME TEMPESTOSE - iscrizione - entro 8 dicembre


 Dolcezze, buongiorno!!!!

siccome sapete (e per chi ancora non mi conosce bene ho l'onore di comunicarlo) che sono abbastanza stordita... cercherò di organizzare la lettura del nuovo libro nel modo più chiaro possibile!

Ebbene, CHI desidera leggere CIME TEMPESTOSE, può iscriversi aggiungendo un commento a questo POST !!! Ho già ricevuto alcune mail, ma VI PREGO, per aiutarmi, di re-iscrivervi, sotto a questo post, GRAZIE MILLE!!!!

So che alcune iscritte al GdL non parteciperanno a questa lettura, per vari motivi, nessun problema ci mancherebbe!!! Però per chi lo ha già letto e vorrà inserire il suo commento in qualsiasi momento è BEN GRADITO !!! Oppure se vi fa piacere chi non legge Cime Tempestose, potrà sempre inserire un post personale parlandoci di un altro libro che sta leggendo in quel momento, che ne dite?

Dolcezze, ci siete? alcune di voi sono in giro per il mondo, altre indaffaratissime con i lavoretti natalizi, ma datemi un segno... o vi vengo a trovare una per una sui vostri blog ;o)

 Allora pronte all'iscrizione?

 1 - ------------

 2 - ------------                     baci,       Erica !

lunedì 22 novembre 2010

Terza tappa di "Ragione e Sentimento" cap. 30-39

 Riassunto tratto dal sito http://www.jausten.it/

Al ritorno a casa, un'indignata Mrs. Jennings porta notizie fresche: Willoughby sta per sposarsi con Miss Grey e le sue cinquantamila sterline. Marianne è ancora chiusa nel suo dolore ma, con sorpresa di Elinor, scende a pranzo, anche se resta persa nei propri pensieri, senza nemmeno accorgersi delle chiacchiere e delle insistenti premure di Mrs. Jennings. Marianne torna in camera sua e Elinor riesce a convincerla a dormire. All'ora del tè arriva il colonnello Brandon, e Elinor capisce subito che ha saputo tutto, come lui le conferma subito dopo, raccontandole le chiacchiere molto circostanziate che aveva per caso sentito in una cartoleria. Ma la notizia della possibile speranza di poter ora conquistare il cuore di Marianne non sembra avere sul colonnello quell'effetto rinvigorente previsto da Mrs. Jennings, che lo osserva stupita mentre trascorre la serata più serio e riservato che mai. Il risveglio di Marianne è funestato da una nuova illusione: Mrs. Jennings le porta una lettera che lei immagina subito di Willoughby, scoprendo immediatamente dopo che è della madre, sempre affettuosa e, ignara dell'accaduto, fiduciosa in Willoughby. Mrs. Jennings esce e, mentre Elinor sta scrivendo alla madre per metterla al corrente, e Marianne le è seduta vicino, arriva il colonnello Brandon. Marianne si rifugia immediatamente nella sua stanza, ma Brandon sembra contento di trovare Elinor da sola, anzi le dice che era proprio ciò che sperava. Dopo molte titubanze, racconta a Elinor la storia delle due Eliza: la madre, una cugina orfana cresciuta con lui e con la quale era nato un amore ricambiato, era stata fatta sposare a forza al fratello maggiore, mentre lui era praticamente fuggito nell'esercito. Ma il matrimonio si era concluso con un divorzio e con la rovina dell'amata, ritrovata dal colonnello solo poco prima di morire, in miseria e con una figlia di tre anni, a cui aveva dato il suo stesso nome. La bimba, dopo la morte della madre, viene affidata al colonnello, che ne aveva curato l'educazione; ma alla prima uscita, a diciassette anni a Bath, era scomparsa, e Brandon, dopo molte ricerche, era riuscito ad avere sue notizie proprio dalla lettera che aveva provocato l'improvvisa partenza da Barton il giorno della gita. La ragazza era incinta, e il seduttore non è altri che Willoughby. Il racconto lascia naturalmente esterrefatta Elinor, che però ringrazia il colonnello, ritenendo che una rivelazione del genere non possa che alleviare il dolore della sorella. Elinor riferisce immediatamente a Marianne il racconto del colonnello Brandon, e la sorella lo ascolta con depressa rassegnazione prima di sciogliersi in lacrime. La madre risponde alla lettera ed esorta le figlie a restare a Londra, in quanto la solitudine di Barton non farebbe che accentuare il dolore di Marianne; ha inoltre saputo del prossimo arrivo a Londra del fratellastro delle figlie, e ritiene giusto che lo vedano. Marianne accetta a malincuore questa decisione, assumendo nei giorni successivi un comportamento assolutamente apatico; Elinor si trova quindi praticamente da sola a fronteggiare l'insistenza gentilezza di tutti i loro amici, stemperata un po' solo dall'educata indifferenza di Lady Middleton. L'unico vero sollievo è la conversazione con Brandon, gratificato da un lieve incremento di gentilezza nei suoi confronti da parte di Marianne. Questa intimità tra lui e Elinor induce Mrs. Jennings a rivedere le sue previsioni: forse sarà proprio la sorella maggiore ad avere più probabilità di conquistare il colonnello. Ai primi di febbraio Willoughby si sposa, e Marianne è costretta ad abbandonare anche quel residuo inconfessabile di speranza che le era rimasto. 

 
Arrivano le signorine Steele, e Elinor è costretta di nuovo a sopportare la lingua tagliente di Lucy e la stupidità della sorella maggiore. Marianne si lascia convincere a ricominciare a uscire e le due sorelle vanno in una gioielleria, dove incontrano un bellimbusto pieno di borioso autocompiacimento, i cui lineamenti restano impressi a Elinor. Nelle stesso negozio entra John Dashwood, a Londra da due giorni con la moglie, che il giorno successivo fa visita a casa di Mrs. Jennings, dove ha modo di conoscere anche il colonnello Brandon, e si fa poi accompagnare da Elinor a conoscere i Middleton. Resta entusiasta di tutti e, mentre si duole per lo stato di salute di Marianne, raccomanda alla sorella di non lasciarsi scappare il colonnello, anche se Elinor cerca di porre un freno al suo entusiasmo, che arriva a immaginare un cospicua eredità per le sorelle da parte di Mrs. Jennings, un desiderio certamente dettato dal rimorso per il proprio comportamento verso di loro. Fanny Dashwood fa visita a Mrs. Jennings e Lady Middleton, e l'unica a mantenere qualche riserva è Mrs. Jennings, alla quale Mrs. Dashwood non ispira molta simpatia. I Dashwood invitano tutti a pranzo, comprese le signorine Steele, da poco ospiti dei Middleton, e il colonnello Brandon, e annunciano che ci sarà anche Mrs. Ferrars. Elinor, che pur sentendosi ormai fuori questione è comunque curiosa di conoscere quella signora di cui ha sentito così tanto parlare, viene informata da Lucy che Edward è in città ma che non parteciperà al pranzo dalla sorella. Durante il ricevimento Mrs. Ferrars e la figlia non perdono occasione per tentare di mortificare Elinor, trattando nel contempo con molta cortesia le signorine Steele e citando spesso le doti di Miss Morton, che la madre vuole far sposare a Edward. Marianne, dopo un'ulteriore provocazione di Mrs. Ferrars a Elinor, non riesce a contenersi e difende con ardore la sorella, scoppiando però in lacrime subito dopo. John si dà da fare con il colonnello, magnificando le doti di Elinor e cercando la sua compassione per il declino che ha notato in Marianne. Il mattino dopo il ricevimento Lucy fa visita a casa di Mrs. Jennings, ha la fortuna di poter restare da sola con Elinor, e le esprime tutta la sua felicità per il modo in cui è stata trattata da Mrs. Ferrars. Le educate repliche di Elinor non scalfiscono il suo entusiasmo, condito con le usuali frecciate. Ma la scena è interrotta dall'inaspettato arrivo di Edward, che si trova così in una situazione molto imbarazzante, condivisa dalle due donne. Elinor cerca come può di ravvivare la conversazione e, subito dopo, va a chiamare la sorella. Marianne reagisce con il solito entusiasmo alla vista di Edward, ma le sue velate allusioni al rapporto che lo lega a Elinor, visto che ignora quello con Lucy, non fanno altro che rendere la situazione ancora più imbarazzante, tanto che Edward cerca subito una scusa per andarsene, imitato poco dopo anche da Lucy. Elinor vorrebbe tanto informare la sorella della realtà dei fatti, ma la promessa di segretezza che la lega a Lucy glielo impedisce. Nasce il figlio dei Palmer, Mrs. Jennings è occupata con la figlie e le Dashwood passano, molto malvolentieri, le loro giornate dai Middleton. Per un equivoco in casa del fratello, dove un'ospite aveva capito che le due sorelle alloggiassero lì, Elinor e Marianne sono invitate, insieme al fratello e alla cognata, a un ricevimento musicale, dove la maggiore riconosce il borioso signore che avevano incontrato in gioielleria, subito dopo presentato da Mr. Dashwood come Robert Ferrars, il fratello minore di Edward. L'aspetto e la conversazione di quest'ultimo rafforzano l'opinione negativa di Elinor e concludono la sua conoscenza della famiglia Ferrars, dove non si salva nessuno tranne Edward. Mr. Dashwood propone timidamente alla moglie di invitare le sorelle per qualche giorno, ma lei rifiuta decisamente, accampando la scusa di aver già deciso di invitare le Steele. Un invito così inaspettato, e le successive notizie che raggiungono Elinor sulla sorprendente benevolenza della cognata verso Lucy e la sorella, fanno quasi credere a Elinor che, in fin dei conti, le speranze di Lucy di fare breccia nella famiglia del fidanzato segreto non siano poi così prive di fondamento. Di ritorno da una visita a Mrs. Palmer, che ormai non aveva più bisogno della presenza costante della madre, Mrs. Jennings informa Elinor di una notizia sorprendente: Nancy Steele ha confessato a Mrs. Dashwood che la sorella è da tempo segretamente fidanzata con Edward! La rivelazione ha provocato crisi isteriche a Mrs. Dashwood, che ha cacciato di casa le due signorine così cortesemente invitate, e ancora non si sa quale sarà la reazione di Mrs. Ferrars e dello stesso Edward. Elinor riesce a non far trapelare la propria emozione e si rende conto di dover subito informare Marianne. 

http://thesecretunderstandingofthehearts.blogspot.com

 Durante il colloquio con la sorella, Elinor cerca di minimizzare le proprie emozioni, ma poi, spinta dalle considerazione di Marianne, che non riesce a capire quella freddezza, confessa tutta la sua sofferenza nell'aver dovuto tacere, per adempiere alla promessa fatta a Lucy, ma anche per procrastinare il più possibile una rivelazione che avrebbe fatto soffrire ulteriormente la sorella e la madre, già provate dal comportamento di Willoughby. Marianne si rende conto solo ora di quali siano state le sofferenze della sorella, e si pente amaramente del suo comportamento impulsivo e privo di qualsiasi considerazione per le persone che le sono care. Si impegna perciò a non far trapelare i propri sentimenti nelle inevitabili discussioni che seguiranno. Il mattino successivo arriva John, che informa le sorelle e Mrs. Jennings degli sviluppi della situazione: Edward si è rifiutato decisamente di rompere il fidanzamento, e la madre lo ha diseredato intestando a Robert la proprietà che doveva andare al primogenito. Mrs. Jennings non può fare a meno, provocando la costernazione di John, di elogiare il comportamento di Edward e, una volta finita la visita, le tre donne possono dare sfogo ai loro sentimenti riguardo all'accaduto. La confidenza tra le sorelle Dashwood è ormai ristabilita, ma entrambe, per ragioni diverse, evitano di parlare tra loro dell'accaduto, mentre Mrs. Jennings si impegna moltissimo nel divulgarlo. Una bella domenica di marzo Elinor e Mrs. Jennings vanno a fare una passeggiata nei Kensington Gardens, mentre Marianne rimane a casa per paura di incontrare i Willoughby, tornati a Londra. Qui Elinor incontra Anne Steele, che la mette subito al corrente degli sviluppi della situazione: Edward, dopo tre giorni, è andato a trovarle e ha avuto un colloquio con Lucy, alla quale ha assicurato che il suo amore per lei è inalterato, informandola che a breve avrebbe preso gli ordini e avrebbe cercato di ottenere un incarico per avere un reddito ed essere in grado di sposarla. Le informazioni su quell'incontro sono molto dettagliate, e solo alla fine Elinor capisce che Anne le ha raccontato quello che ha ascoltato origliando alla porta. Ogni sua recriminazione su quella scorrettezza non ha ovviamente alcun effetto su Miss Steele. Il mattino seguente Elinor riceve una lettera da Lucy, che le conferma il racconto della sorella e, alla fine, le chiede aiuto per far ottenere a Edward un beneficio ecclesiastico. Nella lettera Lucy cita, con le abituali adulazioni, anche Mrs. Jennings, e Elinor la mostra a quest'ultima, che si dichiara ammirata dal comportamento e dalle capacità letterarie della cugina, pur compiangendo i due per le ristrettezze economiche a cui sarebbero andati incontro. 



Per le Dashwood, dopo due mesi a Londra, è tempo di pensare al ritorno, anche perché Marianne è sempre più impaziente di andarsene. L'occasione arriva con l'invito dei Palmer ad accompagnarli a Cleveland, da dove, dopo un breve soggiorno là, sarebbero potute arrivare a Barton con una giornata di viaggio. Dopo un primo rifiuto, dovute alla troppa vicinanza a Combe Magna, la proprietà di Willoughby, Marianne accetta. Durante la prima visita del colonnello Brandon dopo questa decisione, Elinor ha la sorpresa di sentirsi offrire da lui l'incarico di comunicare a Edward che la rettoria di Delaford, appena liberatasi, è a disposizione di quel giovanotto trattato così male dalla sua famiglia. Il colloquio tra Brandon e Elinor, appartatisi nella stessa stanza in cui Marianne sta suonando e Mrs. Jennings fa finta di sentirla cercando comunque di stare attenta a ciò che si stanno dicendo i due, viene equivocato da quest'ultima, che, da frammenti della conversazione, si convince che sia in corso una domanda di matrimonio, anche se alcuni particolari la sorprendono non poco. Elinor, sia pur riluttante ad assumersi quell'incarico molto imbarazzante per lei, accetta di farsene carico e ringrazia con molto calore il colonnello per quella prova di disinteressata amicizia.

A voi la parola, care compagne di viaggio...
baci,
            Erica

sabato 20 novembre 2010

La mia TOP 15 ...

Eccomi qua a raccogliere il testimone di Erica ...

CINQUE CLASSICI per cominciare, BALZAC e ZOLA' così eleganti, le sorelle BRONTE così romantiche, TOLSTOJ così struggente e THOMAS MANN così snob.

Poi passiamo a CINQUE CONTEMPORANEI per tenersi sempre al passo coi tempi e direi WILBURN SMITH per l'avventura, DAN BROWN per il mistero, K.E.WOODIVIWISS per le zuccherosissime ed appassionate storie d'amore da divorare sotto l'ombrellone (...ed infatti sono tutti pieni di sabbia!!!), KEN FOLLET per "I pilastri della terra" e J.M.AUEL che ha reso emozionante e sexy la vita dell'uomo di Neanderthal e dei Cro-Magnon in una terra primordiale popolata da animali giganteschi e feroci.

E per finire CINQUE IN ORDINE SPARSO, quindi: GABRIEL GARCIA MARQUEZ per le lacrime versate a sedici anni su "L'amore ai tempi del colera", LUIS SEPULVEDA per le sue terre sconfinate, VALERIO MASSIMO MANFREDI che rende la storia avvincente, FABER che mi ha tenuta avvinta alle pagine de "Il petalo cremisi e il bianco" fino a notte fonda lasciandomi profondamente insoddisfatta alla fine del libro perchè ne avrei voluto ancora e ancora e non ho tuttavia scoperto perchè ed infine ANNIE FRANCOIS perchè "La lettrice" sono proprio io.

Fatta questa scelta dolorosa, perchè è un pò come dire "voglio più bene a mamma o a papà?"

In realtà la mia passione letteraria ha attraversato ed attraversa "periodi " e se l'infanzia ha mescolato i più classici dei classici per ragazzi mandando allegramente a passeggio Sandokan e Zanna Bianca, Robinson Crusoe e lo Zio Tom tutti insieme nel paese delle meraviglie è seguita un'adolescenza decisamente più "organizzata" e quindi con precisione oserei dire scentifica ho macinato l'Ottocento in serie e quindi gli Inglesi, poi i francesi e per finire i Russi che con quei nomi zeppi di consonanti e posso comprare una vocale rendevano difficoltosa la lettura serale un occhio aperto ed uno chiuso, quindi, più o meno in seconda liceo sono passata alla "fase adulta" e giù con i latino-americani così rivoluzionari.
A quel punto le "fasi" sono più o meno terminate, nel senso che ho cominciato a leggere così come capita, cavalcando l'onda del momento, scelgo i libri per i motivi più vari, a volte mi attira il titolo, altre la copertina, a volte è l'odore che mi guida, di alcuni ho sentito parlare e altri mi cadono letteralmente tra le mani, certi li ho desiderati per anni finchè non sono usciti in edizione economica ...e che quando si leggono uno o due libri a settimana il portafoglio lancia guaiti da straziare l'anima e per fortuna che c'è il turn over con mamma e sorella bibliofaghe di professione!!!

Ahaaa il sabato mattina da Feltrinelli ... croce e delizia, aggirarmi tra gli scaffali come un lupo in mezzo ad un branco di innocenti pecorelle, mio marito borbotta "ma se ne hai già tre sul comodino che non hai ancora letto" ... è più forte di me è come una droga, una sottile bulimia, ne voglio ne voglio sempre di più ... i libri sono come i diamanti bisogna possederne e in quantità.

Questa sera comincerò "Polvere rossa" di Ma Jian ... buona lettura a tutte.

Alessandra

venerdì 19 novembre 2010

... idea...

... e  se con l'idea della mostra di Chardin a Ferrara (vedi mio blog - post del 17 novembre) che si conclude il 30 gennaio 2011, organizzassimo un incontro del Gruppo di Lettura ???

per esempio il wee-end 22-23 gennaio... ???

Buon week-end, baci, a lunedì per il commento alla terza parte di Ragione e Sentimento.


 Erica

domenica 14 novembre 2010

15 TRA GLI AUTORI CHE PREFERISCO

... su invito di Susy , seguendo Erica e Aldina elenco i 15 autori che sono tra i miei preferiti , ma non unici:
Carlo Cassola , che ha accompagnato la mia tristissima e solitaria adolescenza
Agatha Christie adorabile ed elegante signora del giallo
Nicholas Sparks per i periodi in cui ho voglia di leggere una storia romantica e sognare di
grandi e unici amori
Charlotte Link , grandissima scrittrice ! Ho letto tutti i suoi libri, fantastici, scritti con una
maestria e stile che amo moltissimo
Sophia Kinsella, spassosissima scrittrice che sa creare storie divertenti con personaggi
unici, per i momenti nei quali ho bisogno di leggere qualcosa che mi faccia tornare il
buonumore e pensare positivo
Cinzia Tani, molto brava, con uno stile scorrevole, ho letto diversi suoi libri, ma nel cuore
ho rimasto "L'insonne"
Tracy Chervalier , ricordo con piacere il suo libro "la ragazza con l'orecchino di perla",

perchè oltre ad essermi piaciuto tantissimo è stato il mio punto di inizio per il riavvicinamento alla lettura dopo la nascita dei miei figli
Brendan O'Carroll con la saga di Agnes Browne, da rileggere appena ne avrò il tempo...
Susan Vreeland. Sarah Dunant, Ildefonso Falcones,Frank Schatzing , Karen Essex, per i
romanzi storici che adoro leggere perchè mi affascinano moltissimo,
Patrick Mc Grath con le sue storie e i suoi personaggi tanto surreali quanto affascinanti
e Jane Austen, autrice conosciuta grazie a questo Gdl ideato da Erica

A presto
Annamaria

Cosa leggiamo?

Buongiorno dolcezze,

come state? Cosa state leggendo di bello? (oltre a Ragione e Sentimento)
Sul mio blog oggi ho pubblicato, raccogliendo il testimone da Aldina, la lista dei miei 15 autori preferiti, ed i vostri quali sono?

Diamo un’occhiata ai sondaggi del nostro blog… mancano ancora tanti giorni, anzi potrei anche allungare il periodo…

17 partecipanti (73%) hanno votato che va bene proseguire con l’alternanza tra Jane Austen ed un altro autore.

Per la scelta del prossimo libro di J. Austen siamo veramente ad una indecisione:
13 voti per Orgoglio e Pregiudizio
12 voti per Mansfield Park
… forza forza, aspetto i vostri voti per sbloccare la situazione!

Per i prossimi libri da leggere invece ecco il terzetto in testa:

12 voti per Le Amiche del Venerdì Sera
7 voti per La zia Julia e lo scribacchino
6 voti per La passione di Artemisia

Siamo sui 25-28 voti per ogni sondaggio, e siamo ben oltre 42 iscritte, quindi forza: Scatenate l’inferno con i vostri voti!!!!

A presto,
 Erica

lunedì 8 novembre 2010

Ragione e Sentimento: seconda parte


Carissime,
eccoci alla seconda parte del nostro libro; mentre ad alcune di noi le vicende delle signorine Dashwood ci stanno ipnotizzando, ad altre il linguaggio della Austen si sta rivelando ostico, ma apprezzo tantissimo tutti i vosti commenti e sopratutto l'impegno che cistiamo mettendo.
Certo che quando si è "obligate" a leggere un libro, non è mai come quando lo si sceglie liberamente in libreria, quindi può risultare un po' noioso; in ogni caso mi sento di dire a tutte di non preoccuparsi se non si riesce a mantenere la tabella di marcia o si eve abbandonare o rallentare la lettura per impegni personali: questo non è un dovere, non è un lavoro, deve essere solo un piacevole passatempo! Non so se mi sono spiegata, l'importante è che sappiate tutte che non c'è nessun obligo, ok?
 Perfetto, ora torniamo a Barton Place...


riassunto tratto da wikipedia:

Nel frattempo giunge in visita a Barton Cottage Edward Ferrars, il quale sembra molto infelice e ha un atteggiamento distaccato nei confronti di Elinor, la quale tuttavia, a differenza di Marianne, non sprofonda in una tristezza malinconica.
Giungono ancora altri visitatori, questa volta destinati a Barton Park. Si tratta di Anne e Lucy Steele, cugine di Lady Middleton. Sir John informa le sorelle Steele che Elinor è fidanzata con Edward Ferrars e questa notizia spinge Lucy a confidare ad Elinor di essere lei stessa segretamente fidanzata con Edward, già da quattro anni. Benché in principio Elinor accusi Edward di doppiezza nei suoi confronti e nei confronti di Lucy, ben presto si rende conto che il fidanzamento di Edward risale ad un periodo della sua vita in cui era giovane e molto influenzabile. Elinor capisce che Edward non ama e non rispetta Lucy, ma sa anche che non la disonorerà mai con la rottura del fidanzamento. Elinor nasconde il suo disappunto sia alla famiglia che agli amici e riesce a persuadere Lucy di non provare nulla per Edward.
Elinor e Marianne trascorrono l'inverno a Londra, ospiti nella casa di Mrs Jennigs. Marianne scrive a Willoughby, ma le sue lettere rimangono senza risposta. L’incontro tanto atteso avrà finalmente luogo durante una festa, in cui il giovane tratta entrambe le sorelle con freddezza e scarsa cortesia. Il giorno dopo, in risposta ad un'ultima lettera di Marianne, finalmente arriva un freddo messaggio di Willoughby, con il quale la informa di essere fidanzato e prossimo al matrimonio, con Miss Grey, una donna molto ricca. Marianne confessa ad Elinor che lei e Willoughby non erano mai stati fidanzati, ma che lei lo ama e lui l’ha indotta a credere di essere riamata.
ed ora via libera ai nostri commenti...


un abbraccio a tutte!
Erica

giovedì 4 novembre 2010

Nuovo vestitino

Carissime,

 come potete notare il nostro blog ha cambiato vestitino!!! ci sono ancora alcuni particolari da sistemare ma ci sto lavorando.

 Un GRAZIE speciale a Claudia di In Cucina con Chani per l'iniziativa e a Madis di L'angolino Cose da Blog per la grafica!

Come procede la lettura di Ragione e Sentimento? ... colpi di scena??? A domenica-lunedì per il prossimo commento alla seconda parte. Un abbraccio!

 Erica

lunedì 1 novembre 2010

potete aiutarmi?

Care amiche, metto un post qui perchè forse qualcuna di voi può aiutarmi..ho la necessità di creare un banner e un logo ma sono un pò impedita.. come si fa? c'e un programma free appropriato?
grazie
e buona lettura..
rossella
commentate qui o sul mio blog
http://lacollinaditara.blogspot.com/
grazie

venerdì 29 ottobre 2010

Libri letti di recente

Da un po' di tempo non pubblicavo sul mio blog Bilibì un post dedicati ai libri,  lo metto anche qui, casomai dovesse interessare qualcuno di voi. Questi li ho letti negli ultimi mesi.


Di Farahad Zama questo "Agenzia Matrimoniale per ricchi" è un libro piacevole, che si legge velocemente e che alla fine ti lascia uno stato d'animo positivo. L'autore, che vive a Londra ed è al suo primo romanzo, ci dà un'immagine dell'India di oggi, così piena di contraddizioni tra  tecnologie e tradizioni antichissime, come per l'appunto quella dei matrimoni combinati. A me è piaciuto molto soprattutto per il modo acuto e pieno d'affettuosa ironia con  descrive situazioni e personaggi.



Di William Trevor  "Un amore, un estate",  anche questo è un romanzo  che ho letto con molto piacere. E' ambientato in una cittadina della campagna irlandese verso la fine degli anni '50. Riporto queste brevi note che danno un'idea molto chiara del libro     - Grazie ad una scrittura essenziale ma precisa, William Trevor coglie con sensibilità i dilemmi morali dei suoi personaggi attraverso uno sguardo delicato e capace di stupire dinanzi alle gioie e alle disgrazie della vita di tutti i giorni-    Oltre a questo mi è piaciuto per la solidarietà femminile di cui si avverte la presenza e che è una rarità, soprattutto nei libri di autori maschi!! (e non solo..)



Di questo autore, Eric Emmanuel Schmitt avevo già letto  "Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano" da cui è stato tratto anche il bel film con Omar Sharif che ho visto un po' di tempo fa ed anche "Odette Toulemonde" da cui invece è stato tratto il film "Lezioni di felicità" che non ho visto ( ma che mi sarebbe piaciuto vedere..in realtà vado poco al cinema ..)  Questi libri mi erano piaciuti parecchio e così, quando ho visto questo in biblioteca..non me lo sono lasciato certo scappare!  In realtà "La sognatrice di Ostenda" non è propriamente un romanzo, ma una raccolta di racconti, bellissimi..in cui  " amori e avventura  si intrecciano con suspence ed
ironia, sospesi tra sogno e realtà".  Da leggere, come tutti gli altri  di questo scrittore e filosofo!

martedì 26 ottobre 2010

Che ne dite?





Cara amiche,



Vorrei proporvi di includere qualche opera di Mario Vargas Llosa nel programma del nostro gruppo di lettura. Questo scrittore peruviano è il vincitore del premio nobel per la letteratura dell’anno 2010. I critici concordano che questa volta il riconoscimento non si è fatto condizionare da nessun pregiudizio ideologico, la decisione dell’Accademia di Svezia è stata motivata del seguente modo: “Per la sua cartografia delle strutture del potere e per le sue mordaci immagini della resistenza individuale, la rivolta e la sconfitta”, secondo i critici l’autore ha scritto sempre controcorrente, facendo ai suoi personaggi lottare contro un codice sociale soffocante e contro le interferenze del potere.



Tra i suoi romanzi potremmo scegliere qualcuno di questi:


La verità delle menzogne (Rizzoli 1992): Trama: “Quando produce liberamente la sua vita alternativa la letteratura amplia l'esperienza umana aggiungendole quella dimensione che alimenta la nostra vita recondita: la menzogna. È un diritto che dobbiamo difendere senza rossori: ogni romanzo è un mondo a parte, sovrano, in cui tuttavia si rifrange essenzialmente il mondo concreto: una menzogna nelle cui pieghe traspare una profonda verità. Giocare alle menzogne così come giocano l'autore e il suo lettore è un modo per affermare e difendere l'individuo, per preservare quello spazio di libertà che ci fa sovrani del nostro destino. Il romanzo è un atto d'accusa verso qualsiasi regime o ideologia, una testimonianza patente delle loro insufficienze, della loro incapacità di appagarci a pieno; un corrosivo permanente di tutti i poteri che vorrebbero rendere gli uomini soddisfatti e sottomessi. Le menzogne della letteratura dimostrano che l'uomo non è fatto per essere schiavo e sono una cospirazione permanente affinché non possa esserlo neppure in futuro. Non fino a quando esisteranno i romanzi di Joyce, Dos Passos, Woolf, Fitzgerald, Faulkner, Pasternak, Kawabata, Lessing, Solzenitzyn, Boll e dei tanti altri protagonisti di queste pagine”

Conversazione nella Cattedrale (Einaudi, Rizzoli 1994) : “Santiago Zavala, giovane giornalista della «Cronica» che tutti chiamano Zavalita, torna a casa dal lavoro e trova la moglie in lacrime: le hanno strappato di mano il cagnolino Batuque. Zavala lo va a riprendere al canile, e il destino gli fa ritrovare, tra i dipendenti di quel luogo che sembra piuttosto un macello, Ambrosio, per molti anni autista di famiglia. Insieme vanno a bere una birra a «La Catedral», sordido locale di periferia, a dal loro dialogo viene fuori il romanzo di una città, e dei suoi deliri: storie di vinti e di illusi, di militari a caccia di potere, di politici, giornalisti, prostitute, delle loro sconfitte, ma anche di rari momenti di quiete. Destini personali che insieme restituiscono un'immagine globale della società di Lima, ma anche peruviana, e latinoamericana, negli anni cinquanta e sessanta. Pubblicato nel 1969, Conversazione nella «Catedral» è un romanzo dalla costruzione articolata e travolgente, in cui le inquadrature sono «montate» in successione martellante, come in un film d'azione: vero e proprio affresco storico, un tentativo prossimo alla perfezione di creare un «romanzo totale». E su tutto, implacabile come un legame vischioso e concreto, la grigia nebbia che avvolge Lima e le sue creature”.

La zia Julia e lo scribacchino (Einaudi 1994) : “Il racconto è ambientato a Lima, in Perù, e racconta la storia d'amore fra il giovanissimo Mario, di 18 anni (minorenne per i tempi) e Julia, di 32 anni, sua zia acquisita. I due convoleranno a nozze in maniera rocambolesca, tra la furia benevola del clan familiare, prima di trasferirsi in Europa e prima che Mario possa affermarsi come scrittore. Tutto il racconto è accompagnato dalla passione per la letteratura che anima Mario, aspirante scrittore che trova ispirazione in Pedro Camacho, popolarissimo autore di romanzi radiofonici che calamitano l'attenzione di tutto il Paese, narrati insieme alla storia del protagonista”.



Cosa ne dite? Vi farebbe piacere leggere qualcuno di questi romanzi? Quale?

Mi piacerebbe anche leggere un grande autore italiano, ma lascio a voi proporre qualcuno.

Mirta

GRUPPO DI LETTURA "RAGIONE E SENTIMENTO"

Ciao.
Eccoci finalmente al primo gruppo di commenti.
Vi scrivo senza avervi letto e quindi temo di andare un pochino contro corrente.
Era parecchio tempo, forse dalle scuole superiori che non leggevo un libro "non recente", mi spiego, che fosse stato scritto ben prima dell'ultima guerra.
Lo ammetto, faccio un pò fatica, sarà perchè il tempo non è molto e riesco a leggere ad orari un filino ingrati, ma na non riesco ad esserne eccessivamente conquistata....aiuto.....chiedo consiglio a voi che siete esperte....
Ovviamente andrò avanti, anche perchè siete veramente un gruppo simpaticissimo!
p.s. messaggio per Ale.....fantastiche le cup cake al cioccolato...

lunedì 25 ottobre 2010

Ragione e Sentimento - prima parte

Carissime,
 eccoci al termine della nostra prima tappa per questo capolavoro di Jane Austen!
 Ho tratto un breve riassunto di questi primi 16 capitoli da Wikipedia , ma ora lascio a voi la parte più interessante, ovvero le nostre opinioni, impressioni, idee, commenti!


Mrs Dashwood e le sue figlie Elinor, Marianne e Margaret sono impoverite a causa della morte di Mr Dashwood. La sua tenuta, Norland, passa a John Dashwood e tutto il patrimonio al figlioletto di questi, Harry. Sebbene John abbia promesso al padre che si sarebbe preso cura della matrigna e delle sorellastre, sua moglie Fanny, una donna profondamente egoista, lo persuade facilmente a non donare loro nulla dell'eredità paterna. Le donne Dashwood sono trattate come ospiti “non benvenute” nella loro stessa casa e, presto, sono costrette a cercare una nuova abitazione.
Contemporaneamente a questi fatti, Elinor si innamora del fratello di Fanny, Edward Ferrars,un ragazzo tranquillo e senza pretese, di natura gentile. Edward non ambisce a fare una vita pretenziosa e non aspira a scalare la gerarchia sociale del tempo. Anche se non è bello o affascinante, Elinor inizia ad ammirarlo per la sua intelligenza e per la sua ragionevolezza.
In ogni caso, la fortuna di Edward è vincolata alle decisioni materne. Elinor sa che Mrs Ferrars vuole che suo figlio sposi una donna d’alto rango e dunque non s’illude di coronare il suo sogno di felicità.
Mrs Dashwood e le sue figlie lasciano presto Norland per trasferirsi a Barton Cottage. Il proprietario del cottage è Sir John Middleton, un loro lontano cugino, che glielo offre ad un prezzo di favore. Sir John vive a Barton Park, insieme alla fredda ed elegante moglie e ai suoi figli. Sono spesso ospiti a Barton Park anche la madre di Lady Middleton, Mrs Jennigs, e il trentacinquenne Colonnello Brandon, un vecchio amico di Sir John.
Mrs Jennings, che è un'anziana signora molto gioviale e amante del pettegolezzo, ben presto decide che il Colonnello Brandon deve essersi innamorato di Marianne, la quale invece considera il Colonnello uno scapolo incallito, anziano e infermo, incapace di innamorarsi di qualcuno o di ispirare amore a qualcuno.
Mentre Marianne passeggia nei dintorni di Barton Cottage in compagnia della sorella minore Margaret, viene sorpresa dalla pioggia. Scivola sull'erba bagnata e si sloga una caviglia. Viene soccorsa subito da Mr Willoughby, un attraente giovanotto di passaggio. Marianne è affascinata dal comportamento galante del giovane mentre la trasporta verso casa e ne rimane parimenti affascinata anche la sua famiglia.
Dopo questo incidente, Mr Willoughby inizia a visitare Marianne tutti i giorni. I due diventano molto intimi e perciò Elinor e Mrs Dashwood sospettano che si siano segretamente fidanzati. In ogni caso, Mrs Dashwood ed Elinor non hanno l'audacia di chieder conto esplicitamente a Marianne del suo rapporto con Willoughby. Intanto il Colonnello Brandon, per questioni misteriose, deve allontanarsi da Barton Park per andare a Londra. Poco dopo anche Mr Willoughby deve improvvisamente partire per Londra, lasciando marianne in una profonda tristezza malinconica.
Nel frattempo giunge in visita a Barton Cottage Edward Ferrars...

immagini tratte da "Focus Storia-Biografie"

Vi abbraccio tutte, siete meravigliose!
 baci,
          Erica

sabato 23 ottobre 2010

Ricordi: il primo libro e la persona speciale che me l'ha donato...

Care amiche,

ho pensato di condividere con voi il ricordo del primo libro che mi è stato regalato quando ero bambina: in realtà forse qualche altro libretto illustrato per bimbi proprio piccoli l'avrò avuto prima di questo che ora andrò a mostrarvi, ma non me li ricordo e sopratutto non ce li ho più (tutti distrutti o magari dati via da mia madre o persi nei 2 traslochi fatti quando vivevo ancora con i miei...boh!).

Il libro di cui vi parlo, invece, non solo ricordo benissimo quando e da chi mi fu regalato, ma ce l'ho ancora! Si tratta de "LA SCUOLA DEGLI UCCELLINI"di Enrica Grasso, Antonio Vallardi Editore.



E' un'edizione vecchissima (del 1951) che ho ricevuto dalla mia amata maestra delle elementari, la signora Olimpia, che lo prese dalla sua biblioteca personale per farmene dono quando ero in terza classe (ossia nell'anno scolastico 1981/82).

E' una raccolta di 12 racconti brevi, tutti molto carini e istruttivi e "La scuola degli uccellini" è il primo di questi racconti, per cui dà il titolo all'intero libro.
Naturalmente lo stile è piuttosto "datato", ricorrono termini oggi un pò desueti tipo "vesticciuola", "musici pennuti", "bragia", "compitare".....ma è così affascinante!
Oggi l'ho ripreso in mano e l'ho sfogliato dopo anni che non lo facevo e devo confessare che mi sono un pò commossa ripensando alla mia infanzia e ai ricordi legati alla mia maestra...Una donna anziana che andò in pensione per raggiunti limiti di età dopo aver portato noi all'esame di quinta elementare: era di vecchio stampo, severa quanto serviva ma anche materna; aveva una passione per l'italiano e ci spingeva a leggere, scrivere, comporre, inventare...stimolava più di ogni altra cosa la nostra fantasia e la nostra conoscenza della lingua italiana, appunto.
Mi sa che devo proprio alla cara maestra Olimpia il mio amore per la lettura e per la scrittura e infatti nel periodo delle elementari ho messo su carta le mie prime composizioni, favolette inventate da me e molto apprezzate da lei, che mi mandava addirittura nelle altre classi della scuola a leggerle agli altri scolari, tanto che era orgogliosa del frutto dei suoi insegnamenti!!!
E voi? Ricordate il primo libro che vi è stato regalato? Dai, fate con me un tuffo nel passato!

Buon fine settimana,
Maris

Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

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ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"