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martedì 7 dicembre 2010

Il mio ultimo commento a Ragione e Sentimento



Care compagne di lettura,

Abbiamo finito il secondo libro insieme, una bellissima esperienza condividere la lettura. Ho avuto giornate molto impegnative e perciò sono un po’ in ritardo con il commento e con la risposta delle vostre e-mail. 

Io concordo con Maris sullo svolgimento del libro, un po’ troppo lento all’inizio e poi molto movimentato. Io ho trovato cose buone come la scrittura scorrevole, dinamica, le descrizioni molto accurate e dettagliate.  L’autrice ci ha presentato il modo ragionevole, moderato, e pacato di Elinor come il carattere giusto che debba avare una persona, e alla fine ha voluto premiarla, facendo che succedesse tutto nella migliore maniera per lei, anche se come dice Elena, in un modo un po’ artificioso.  L’Austen ci ha mostrato Marianne con un carattere che secondo lei va corretto, e direi che è riuscita a convincerci,  perciò nel romanzo ha sofferto così tanto, ma è riuscita ad essere felice pur dovendo cambiare… Questo è molto ben spiegato in questo paragrafo nella chiusura del libro : “Marianne Dashwood era nata per un destino particolare. Era nata per scoprire la falsità delle sue opinioni, e per cancellare con il suo comportamento i suoi principi più cari. Era nata per superare un affetto scaturito niente meno che alla rispettabile età di diciassette anni, e, animata da un sentimento che non era nulla di più di una stima sincera e una viva amicizia, dare la sua mano a un altro! E quest’altro era un uomo che aveva sofferto non meno di lei a causa di un precedente amore; e che, due anni prima, lei aveva ritenuto addirittura troppo vecchio per sposarsi… eppure non aveva neppure rinunciato alla salutare protezione rappresentata da un panciotto di lanella!”. Di questo modo l’autrice ci fa vedere che  sono sbagliati i giudizi freddi, duri, con poco sentimento che aveva fatto Marianne,  giudicare gli altri duramente, la portano alla sofferenza. Questo è l’insegnamento che lascia questo romanzo… 

Poi ci sono altri, nonostante l’ingiustizia che patisce Edward di sua madre, che lo lascia praticamente in povertà, e l’arricchimento ingiusto che ha dato sua madre a suo fratello, lui ed Elinor vivono molto felici, meglio scordare le vivenze negative e ingiuste, lasciare indietro i rancori, e saper guardare le cose che abbiamo, avevano valori molto più importanti del denaro, il loro profondo amore. E questo è sottolineato quando l’Austen esprime la sua conclusione del comportamento di Lucy: “Il comportamento di Lucy in quella storia, e il successo da cui fu coronato, possono essere quindi presentati come un esempio molto incoraggiante di quel che può ottenere un’appassionata quanto incessante ricerca del proprio interesse, anche se il suo percorso può sembrare talvolta ostruito, per assicurarsi tutti i vantaggi della sorte, senz’altro sacrificio che quello del tempo e della coscienza”. Lucy ottiene una buona posizione economica e sociale, ma non ha una felicità profonda come Elinor, questo ci espone due modi diversi di attuare nella vita, una maniera virtuosa, onesta, sincera con solidi princìpi, ed un'altra che ha per scopo procurarsi tutti i vantagli possibili, ma senza nessuno scrupolo, facendo egoisticamente solo il nostro interesse… 

Il giudizio dell’autrice su Willougby si legge nel seguente paragrafo del capitolo 44: “Il mondo lo aveva reso prodigo e fatuo; la prodigalità e la vanità lo avevano reso egoista e spietato. La vanità, cercando il proprio colpevole trionfo a spese degli altri, lo aveva spinto a un affetto sincero, che la troppa prodigalità, o almeno ciò che ne era conseguito come necessità, aveva condannato al sacrificio. Tutte le sue colpevoli inclinazioni si erano attirate la punizione. L’affetto da cui si era apparentemente strappato, a dispetto dell’onore, del sentimento, dei suoi più cari interessi, dominava ora che non era più lecito, tutti i suoi pensieri; e il legame per cui, con tanto poco scrupolo, aveva abbandonato Marianne nella sofferenza, si dimostrava per lui una sorgente di infelicità di una natura molto più incurabile…” In questo brano si spiega che ciò che ci dà la vanità, l’egoismo, in questo caso solo ricchezze e una vita piena di futilità, non dà riposo al nostro cuore, nè riempie la nostra anima, che rimane così sempre molto inquieta…

Care amiche si possono prendere molti accenni di ogni personaggio, ma ci vorrebbe un commento troppo lungo, e non è il caso di fare. 

Per me il libro è stato interessante, coinvolgente, mi ha offerto opportunità di riflessioni, ma coincido con le opinioni dei critici letterari sull’autrice, il mondo che presenta è “troppo piccolo”, mostra solo il mondo delle classi benestanti del suo tempo, e solo un aspetto della vita, quello sentimentale, senza toccare altri temi.

Alla prossima, con il primo commento di Cime Tempestose. Ancora una cosa, nel mio blog ho proposto una catena natalizia che ho chiamato “Baci d’amore al bambin Gesù”, invito tutte voi a partecipare.  Vi aspetto in Luce nel Cuore http://lucenelcuore.blogspot.com/

Mirta

lunedì 6 dicembre 2010

Ragione e Sentimento: dal capitolo 40 alla fine

 Buongiorno amate lettrici,

eccoci arrivate alla conclusione di Ragione e Sentimento, libro amato o contestato, ma indubbiamente un'opera prima di J. Austen di uno stile ammirevole: le sue parole scorrono come un fiume di pensieri e ci descrive la società del suo tempo dall'interno, vivendo lei stessa sogni e realtà difficili per una donna di fine Settecento (termina Ragione e Sentimento nel 1798 e verrà poi pubblicato nel 1811).


Breve riassunto tratto da Wikipedia:

Marianne, durante il viaggio di ritorno da Londra a casa, si ammala gravemente dopo una passeggiata sotto la pioggia e il Colonnello Brandon parte per andare a prendere sua madre e condurla da lei. Le due sorelle sono ospiti nella tenuta della seconda figlia di Mrs Jennigs e qui giunge inaspettatamente Willoughby, allarmato dal fatto di aver saputo che Marianne è in fin di vita. Confessa ad Elinor che sua zia, scoperto ciò che era accaduto fra lui e Miss Williams, lo aveva diseredato e lasciato pieno di debiti. Fu questo il motivo che lo indusse a sposare una donna ricca. Lui ama ancora Marianne e le chiede perdono. Nel frattempo, in carrozza, il Colonnello Brandon confessa a Mrs Dashwood il suo amore per Marianne.
Marianne si riprende dalla malattia e le Dashwood tornano a Barton Cottage. Elinor racconta a Marianne della visita di Willoughby, la quale, assennatamente, reagisce dicendo che, nonostante amasse Willoughby, non avrebbe mai potuto essere felice con un uomo simile. Afferma inoltre che la sua malattia è stata causata dall’eccessiva sensibilità e dal dolore e che, se fosse morta, si sarebbe trattato di una sorta di suicidio. Decide di cambiare il suo carattere, soprattutto prendendo ad esempio il comportamento giudizioso della sorella.
La famiglia Dashwood viene a sapere che Lucy ha sposato Mr Ferrars. Quando Mrs Dashwood si accorge di quanto Elinor appaia abbattuta da tale notizia, finalmente si rende conto di quanto fossero grandi i sentimenti che lei provava nei confronti di Edward e di quanto sia stata forte nel nascondere a tutti il suo profondo dolore. È molto dispiaciuta di non essere stata più vicina alla figlia. Tuttavia il giorno seguente arriva l'inaspettata visita di Edward stesso, il quale rivela che a sposare Lucy è stato suo fratello Robert. Edward racconta inoltre di essere rimasto intrappolato in un fidanzamento con una donna che ormai da lungo tempo non amava più e che, meschinamente, ha rotto il fidanzamento solo per sposare il ricco Robert. Edward chiede ad Elinor di sposarlo e lei accetta. Il giovane Ferrars si riconcilia anche con sua madre, la quale acconsente al matrimonio e dona loro diecimila sterline, sufficienti a far sì che vivano tranquillamente. Edward ed Elinor si sposano e si trasferiscono nella parrocchia di Delaford. La riconciliazione con la madre è comunque parziale, anche dopo il matrimonio di Robert con Lucy. Quest'ultima, con i suoi modi intriganti e vanesi, riuscirà infatti ad attirare l'affetto di Mrs Ferrars più di quanto meriti.
Willoughby, a seguito del matrimonio con Miss Grey, riceve comunque l'eredità che credeva perduta per saldare i suoi debiti, perché la zia ricca si è convinta che l'unione con una donna di buon carattere lo ha redento. Willoughby si rende conto che la reazione della zia sarebbe stata la stessa anche se avesse sposato Marianne e in più capisce, che se si fosse comportato in maniera onorevole, avrebbe ottenuto sia i soldi che l'amore.
Nei due anni successivi Mrs Dashwood e le figlie si recano spesso a Delaford a trovare Edward ed Elinor. Marianne, ormai maturata, decide di sposare il Colonnello Brandon, preferendo alla passione il rispetto che prova per lui. Tuttavia, dopo il matrimonio, si rende conto di amare realmente il Colonnello Brandon, tanto quanto in passato aveva amato Willoughby. Il Colonnello e Marianne si stabiliscono poco lontano da Edward ed Elinor, nella casa padronale di Delaford, proprietà di famiglia del Colonnello Brandon.



 Ora a voi la parola per i vostri sempre impeccabili commenti!

Preparate il nuovo libro perchè tra qualche giorno, come da programma, inizieremo Cime Tempestose!


Buona lettura,

Erica

p.s. ora che ho terminato il libro posso finalmente vedere anche il film ;o)

lunedì 22 novembre 2010

Terza tappa di "Ragione e Sentimento" cap. 30-39

 Riassunto tratto dal sito http://www.jausten.it/

Al ritorno a casa, un'indignata Mrs. Jennings porta notizie fresche: Willoughby sta per sposarsi con Miss Grey e le sue cinquantamila sterline. Marianne è ancora chiusa nel suo dolore ma, con sorpresa di Elinor, scende a pranzo, anche se resta persa nei propri pensieri, senza nemmeno accorgersi delle chiacchiere e delle insistenti premure di Mrs. Jennings. Marianne torna in camera sua e Elinor riesce a convincerla a dormire. All'ora del tè arriva il colonnello Brandon, e Elinor capisce subito che ha saputo tutto, come lui le conferma subito dopo, raccontandole le chiacchiere molto circostanziate che aveva per caso sentito in una cartoleria. Ma la notizia della possibile speranza di poter ora conquistare il cuore di Marianne non sembra avere sul colonnello quell'effetto rinvigorente previsto da Mrs. Jennings, che lo osserva stupita mentre trascorre la serata più serio e riservato che mai. Il risveglio di Marianne è funestato da una nuova illusione: Mrs. Jennings le porta una lettera che lei immagina subito di Willoughby, scoprendo immediatamente dopo che è della madre, sempre affettuosa e, ignara dell'accaduto, fiduciosa in Willoughby. Mrs. Jennings esce e, mentre Elinor sta scrivendo alla madre per metterla al corrente, e Marianne le è seduta vicino, arriva il colonnello Brandon. Marianne si rifugia immediatamente nella sua stanza, ma Brandon sembra contento di trovare Elinor da sola, anzi le dice che era proprio ciò che sperava. Dopo molte titubanze, racconta a Elinor la storia delle due Eliza: la madre, una cugina orfana cresciuta con lui e con la quale era nato un amore ricambiato, era stata fatta sposare a forza al fratello maggiore, mentre lui era praticamente fuggito nell'esercito. Ma il matrimonio si era concluso con un divorzio e con la rovina dell'amata, ritrovata dal colonnello solo poco prima di morire, in miseria e con una figlia di tre anni, a cui aveva dato il suo stesso nome. La bimba, dopo la morte della madre, viene affidata al colonnello, che ne aveva curato l'educazione; ma alla prima uscita, a diciassette anni a Bath, era scomparsa, e Brandon, dopo molte ricerche, era riuscito ad avere sue notizie proprio dalla lettera che aveva provocato l'improvvisa partenza da Barton il giorno della gita. La ragazza era incinta, e il seduttore non è altri che Willoughby. Il racconto lascia naturalmente esterrefatta Elinor, che però ringrazia il colonnello, ritenendo che una rivelazione del genere non possa che alleviare il dolore della sorella. Elinor riferisce immediatamente a Marianne il racconto del colonnello Brandon, e la sorella lo ascolta con depressa rassegnazione prima di sciogliersi in lacrime. La madre risponde alla lettera ed esorta le figlie a restare a Londra, in quanto la solitudine di Barton non farebbe che accentuare il dolore di Marianne; ha inoltre saputo del prossimo arrivo a Londra del fratellastro delle figlie, e ritiene giusto che lo vedano. Marianne accetta a malincuore questa decisione, assumendo nei giorni successivi un comportamento assolutamente apatico; Elinor si trova quindi praticamente da sola a fronteggiare l'insistenza gentilezza di tutti i loro amici, stemperata un po' solo dall'educata indifferenza di Lady Middleton. L'unico vero sollievo è la conversazione con Brandon, gratificato da un lieve incremento di gentilezza nei suoi confronti da parte di Marianne. Questa intimità tra lui e Elinor induce Mrs. Jennings a rivedere le sue previsioni: forse sarà proprio la sorella maggiore ad avere più probabilità di conquistare il colonnello. Ai primi di febbraio Willoughby si sposa, e Marianne è costretta ad abbandonare anche quel residuo inconfessabile di speranza che le era rimasto. 

 
Arrivano le signorine Steele, e Elinor è costretta di nuovo a sopportare la lingua tagliente di Lucy e la stupidità della sorella maggiore. Marianne si lascia convincere a ricominciare a uscire e le due sorelle vanno in una gioielleria, dove incontrano un bellimbusto pieno di borioso autocompiacimento, i cui lineamenti restano impressi a Elinor. Nelle stesso negozio entra John Dashwood, a Londra da due giorni con la moglie, che il giorno successivo fa visita a casa di Mrs. Jennings, dove ha modo di conoscere anche il colonnello Brandon, e si fa poi accompagnare da Elinor a conoscere i Middleton. Resta entusiasta di tutti e, mentre si duole per lo stato di salute di Marianne, raccomanda alla sorella di non lasciarsi scappare il colonnello, anche se Elinor cerca di porre un freno al suo entusiasmo, che arriva a immaginare un cospicua eredità per le sorelle da parte di Mrs. Jennings, un desiderio certamente dettato dal rimorso per il proprio comportamento verso di loro. Fanny Dashwood fa visita a Mrs. Jennings e Lady Middleton, e l'unica a mantenere qualche riserva è Mrs. Jennings, alla quale Mrs. Dashwood non ispira molta simpatia. I Dashwood invitano tutti a pranzo, comprese le signorine Steele, da poco ospiti dei Middleton, e il colonnello Brandon, e annunciano che ci sarà anche Mrs. Ferrars. Elinor, che pur sentendosi ormai fuori questione è comunque curiosa di conoscere quella signora di cui ha sentito così tanto parlare, viene informata da Lucy che Edward è in città ma che non parteciperà al pranzo dalla sorella. Durante il ricevimento Mrs. Ferrars e la figlia non perdono occasione per tentare di mortificare Elinor, trattando nel contempo con molta cortesia le signorine Steele e citando spesso le doti di Miss Morton, che la madre vuole far sposare a Edward. Marianne, dopo un'ulteriore provocazione di Mrs. Ferrars a Elinor, non riesce a contenersi e difende con ardore la sorella, scoppiando però in lacrime subito dopo. John si dà da fare con il colonnello, magnificando le doti di Elinor e cercando la sua compassione per il declino che ha notato in Marianne. Il mattino dopo il ricevimento Lucy fa visita a casa di Mrs. Jennings, ha la fortuna di poter restare da sola con Elinor, e le esprime tutta la sua felicità per il modo in cui è stata trattata da Mrs. Ferrars. Le educate repliche di Elinor non scalfiscono il suo entusiasmo, condito con le usuali frecciate. Ma la scena è interrotta dall'inaspettato arrivo di Edward, che si trova così in una situazione molto imbarazzante, condivisa dalle due donne. Elinor cerca come può di ravvivare la conversazione e, subito dopo, va a chiamare la sorella. Marianne reagisce con il solito entusiasmo alla vista di Edward, ma le sue velate allusioni al rapporto che lo lega a Elinor, visto che ignora quello con Lucy, non fanno altro che rendere la situazione ancora più imbarazzante, tanto che Edward cerca subito una scusa per andarsene, imitato poco dopo anche da Lucy. Elinor vorrebbe tanto informare la sorella della realtà dei fatti, ma la promessa di segretezza che la lega a Lucy glielo impedisce. Nasce il figlio dei Palmer, Mrs. Jennings è occupata con la figlie e le Dashwood passano, molto malvolentieri, le loro giornate dai Middleton. Per un equivoco in casa del fratello, dove un'ospite aveva capito che le due sorelle alloggiassero lì, Elinor e Marianne sono invitate, insieme al fratello e alla cognata, a un ricevimento musicale, dove la maggiore riconosce il borioso signore che avevano incontrato in gioielleria, subito dopo presentato da Mr. Dashwood come Robert Ferrars, il fratello minore di Edward. L'aspetto e la conversazione di quest'ultimo rafforzano l'opinione negativa di Elinor e concludono la sua conoscenza della famiglia Ferrars, dove non si salva nessuno tranne Edward. Mr. Dashwood propone timidamente alla moglie di invitare le sorelle per qualche giorno, ma lei rifiuta decisamente, accampando la scusa di aver già deciso di invitare le Steele. Un invito così inaspettato, e le successive notizie che raggiungono Elinor sulla sorprendente benevolenza della cognata verso Lucy e la sorella, fanno quasi credere a Elinor che, in fin dei conti, le speranze di Lucy di fare breccia nella famiglia del fidanzato segreto non siano poi così prive di fondamento. Di ritorno da una visita a Mrs. Palmer, che ormai non aveva più bisogno della presenza costante della madre, Mrs. Jennings informa Elinor di una notizia sorprendente: Nancy Steele ha confessato a Mrs. Dashwood che la sorella è da tempo segretamente fidanzata con Edward! La rivelazione ha provocato crisi isteriche a Mrs. Dashwood, che ha cacciato di casa le due signorine così cortesemente invitate, e ancora non si sa quale sarà la reazione di Mrs. Ferrars e dello stesso Edward. Elinor riesce a non far trapelare la propria emozione e si rende conto di dover subito informare Marianne. 

http://thesecretunderstandingofthehearts.blogspot.com

 Durante il colloquio con la sorella, Elinor cerca di minimizzare le proprie emozioni, ma poi, spinta dalle considerazione di Marianne, che non riesce a capire quella freddezza, confessa tutta la sua sofferenza nell'aver dovuto tacere, per adempiere alla promessa fatta a Lucy, ma anche per procrastinare il più possibile una rivelazione che avrebbe fatto soffrire ulteriormente la sorella e la madre, già provate dal comportamento di Willoughby. Marianne si rende conto solo ora di quali siano state le sofferenze della sorella, e si pente amaramente del suo comportamento impulsivo e privo di qualsiasi considerazione per le persone che le sono care. Si impegna perciò a non far trapelare i propri sentimenti nelle inevitabili discussioni che seguiranno. Il mattino successivo arriva John, che informa le sorelle e Mrs. Jennings degli sviluppi della situazione: Edward si è rifiutato decisamente di rompere il fidanzamento, e la madre lo ha diseredato intestando a Robert la proprietà che doveva andare al primogenito. Mrs. Jennings non può fare a meno, provocando la costernazione di John, di elogiare il comportamento di Edward e, una volta finita la visita, le tre donne possono dare sfogo ai loro sentimenti riguardo all'accaduto. La confidenza tra le sorelle Dashwood è ormai ristabilita, ma entrambe, per ragioni diverse, evitano di parlare tra loro dell'accaduto, mentre Mrs. Jennings si impegna moltissimo nel divulgarlo. Una bella domenica di marzo Elinor e Mrs. Jennings vanno a fare una passeggiata nei Kensington Gardens, mentre Marianne rimane a casa per paura di incontrare i Willoughby, tornati a Londra. Qui Elinor incontra Anne Steele, che la mette subito al corrente degli sviluppi della situazione: Edward, dopo tre giorni, è andato a trovarle e ha avuto un colloquio con Lucy, alla quale ha assicurato che il suo amore per lei è inalterato, informandola che a breve avrebbe preso gli ordini e avrebbe cercato di ottenere un incarico per avere un reddito ed essere in grado di sposarla. Le informazioni su quell'incontro sono molto dettagliate, e solo alla fine Elinor capisce che Anne le ha raccontato quello che ha ascoltato origliando alla porta. Ogni sua recriminazione su quella scorrettezza non ha ovviamente alcun effetto su Miss Steele. Il mattino seguente Elinor riceve una lettera da Lucy, che le conferma il racconto della sorella e, alla fine, le chiede aiuto per far ottenere a Edward un beneficio ecclesiastico. Nella lettera Lucy cita, con le abituali adulazioni, anche Mrs. Jennings, e Elinor la mostra a quest'ultima, che si dichiara ammirata dal comportamento e dalle capacità letterarie della cugina, pur compiangendo i due per le ristrettezze economiche a cui sarebbero andati incontro. 



Per le Dashwood, dopo due mesi a Londra, è tempo di pensare al ritorno, anche perché Marianne è sempre più impaziente di andarsene. L'occasione arriva con l'invito dei Palmer ad accompagnarli a Cleveland, da dove, dopo un breve soggiorno là, sarebbero potute arrivare a Barton con una giornata di viaggio. Dopo un primo rifiuto, dovute alla troppa vicinanza a Combe Magna, la proprietà di Willoughby, Marianne accetta. Durante la prima visita del colonnello Brandon dopo questa decisione, Elinor ha la sorpresa di sentirsi offrire da lui l'incarico di comunicare a Edward che la rettoria di Delaford, appena liberatasi, è a disposizione di quel giovanotto trattato così male dalla sua famiglia. Il colloquio tra Brandon e Elinor, appartatisi nella stessa stanza in cui Marianne sta suonando e Mrs. Jennings fa finta di sentirla cercando comunque di stare attenta a ciò che si stanno dicendo i due, viene equivocato da quest'ultima, che, da frammenti della conversazione, si convince che sia in corso una domanda di matrimonio, anche se alcuni particolari la sorprendono non poco. Elinor, sia pur riluttante ad assumersi quell'incarico molto imbarazzante per lei, accetta di farsene carico e ringrazia con molto calore il colonnello per quella prova di disinteressata amicizia.

A voi la parola, care compagne di viaggio...
baci,
            Erica

lunedì 8 novembre 2010

Ragione e Sentimento: seconda parte


Carissime,
eccoci alla seconda parte del nostro libro; mentre ad alcune di noi le vicende delle signorine Dashwood ci stanno ipnotizzando, ad altre il linguaggio della Austen si sta rivelando ostico, ma apprezzo tantissimo tutti i vosti commenti e sopratutto l'impegno che cistiamo mettendo.
Certo che quando si è "obligate" a leggere un libro, non è mai come quando lo si sceglie liberamente in libreria, quindi può risultare un po' noioso; in ogni caso mi sento di dire a tutte di non preoccuparsi se non si riesce a mantenere la tabella di marcia o si eve abbandonare o rallentare la lettura per impegni personali: questo non è un dovere, non è un lavoro, deve essere solo un piacevole passatempo! Non so se mi sono spiegata, l'importante è che sappiate tutte che non c'è nessun obligo, ok?
 Perfetto, ora torniamo a Barton Place...


riassunto tratto da wikipedia:

Nel frattempo giunge in visita a Barton Cottage Edward Ferrars, il quale sembra molto infelice e ha un atteggiamento distaccato nei confronti di Elinor, la quale tuttavia, a differenza di Marianne, non sprofonda in una tristezza malinconica.
Giungono ancora altri visitatori, questa volta destinati a Barton Park. Si tratta di Anne e Lucy Steele, cugine di Lady Middleton. Sir John informa le sorelle Steele che Elinor è fidanzata con Edward Ferrars e questa notizia spinge Lucy a confidare ad Elinor di essere lei stessa segretamente fidanzata con Edward, già da quattro anni. Benché in principio Elinor accusi Edward di doppiezza nei suoi confronti e nei confronti di Lucy, ben presto si rende conto che il fidanzamento di Edward risale ad un periodo della sua vita in cui era giovane e molto influenzabile. Elinor capisce che Edward non ama e non rispetta Lucy, ma sa anche che non la disonorerà mai con la rottura del fidanzamento. Elinor nasconde il suo disappunto sia alla famiglia che agli amici e riesce a persuadere Lucy di non provare nulla per Edward.
Elinor e Marianne trascorrono l'inverno a Londra, ospiti nella casa di Mrs Jennigs. Marianne scrive a Willoughby, ma le sue lettere rimangono senza risposta. L’incontro tanto atteso avrà finalmente luogo durante una festa, in cui il giovane tratta entrambe le sorelle con freddezza e scarsa cortesia. Il giorno dopo, in risposta ad un'ultima lettera di Marianne, finalmente arriva un freddo messaggio di Willoughby, con il quale la informa di essere fidanzato e prossimo al matrimonio, con Miss Grey, una donna molto ricca. Marianne confessa ad Elinor che lei e Willoughby non erano mai stati fidanzati, ma che lei lo ama e lui l’ha indotta a credere di essere riamata.
ed ora via libera ai nostri commenti...


un abbraccio a tutte!
Erica

lunedì 25 ottobre 2010

Ragione e Sentimento - prima parte

Carissime,
 eccoci al termine della nostra prima tappa per questo capolavoro di Jane Austen!
 Ho tratto un breve riassunto di questi primi 16 capitoli da Wikipedia , ma ora lascio a voi la parte più interessante, ovvero le nostre opinioni, impressioni, idee, commenti!


Mrs Dashwood e le sue figlie Elinor, Marianne e Margaret sono impoverite a causa della morte di Mr Dashwood. La sua tenuta, Norland, passa a John Dashwood e tutto il patrimonio al figlioletto di questi, Harry. Sebbene John abbia promesso al padre che si sarebbe preso cura della matrigna e delle sorellastre, sua moglie Fanny, una donna profondamente egoista, lo persuade facilmente a non donare loro nulla dell'eredità paterna. Le donne Dashwood sono trattate come ospiti “non benvenute” nella loro stessa casa e, presto, sono costrette a cercare una nuova abitazione.
Contemporaneamente a questi fatti, Elinor si innamora del fratello di Fanny, Edward Ferrars,un ragazzo tranquillo e senza pretese, di natura gentile. Edward non ambisce a fare una vita pretenziosa e non aspira a scalare la gerarchia sociale del tempo. Anche se non è bello o affascinante, Elinor inizia ad ammirarlo per la sua intelligenza e per la sua ragionevolezza.
In ogni caso, la fortuna di Edward è vincolata alle decisioni materne. Elinor sa che Mrs Ferrars vuole che suo figlio sposi una donna d’alto rango e dunque non s’illude di coronare il suo sogno di felicità.
Mrs Dashwood e le sue figlie lasciano presto Norland per trasferirsi a Barton Cottage. Il proprietario del cottage è Sir John Middleton, un loro lontano cugino, che glielo offre ad un prezzo di favore. Sir John vive a Barton Park, insieme alla fredda ed elegante moglie e ai suoi figli. Sono spesso ospiti a Barton Park anche la madre di Lady Middleton, Mrs Jennigs, e il trentacinquenne Colonnello Brandon, un vecchio amico di Sir John.
Mrs Jennings, che è un'anziana signora molto gioviale e amante del pettegolezzo, ben presto decide che il Colonnello Brandon deve essersi innamorato di Marianne, la quale invece considera il Colonnello uno scapolo incallito, anziano e infermo, incapace di innamorarsi di qualcuno o di ispirare amore a qualcuno.
Mentre Marianne passeggia nei dintorni di Barton Cottage in compagnia della sorella minore Margaret, viene sorpresa dalla pioggia. Scivola sull'erba bagnata e si sloga una caviglia. Viene soccorsa subito da Mr Willoughby, un attraente giovanotto di passaggio. Marianne è affascinata dal comportamento galante del giovane mentre la trasporta verso casa e ne rimane parimenti affascinata anche la sua famiglia.
Dopo questo incidente, Mr Willoughby inizia a visitare Marianne tutti i giorni. I due diventano molto intimi e perciò Elinor e Mrs Dashwood sospettano che si siano segretamente fidanzati. In ogni caso, Mrs Dashwood ed Elinor non hanno l'audacia di chieder conto esplicitamente a Marianne del suo rapporto con Willoughby. Intanto il Colonnello Brandon, per questioni misteriose, deve allontanarsi da Barton Park per andare a Londra. Poco dopo anche Mr Willoughby deve improvvisamente partire per Londra, lasciando marianne in una profonda tristezza malinconica.
Nel frattempo giunge in visita a Barton Cottage Edward Ferrars...

immagini tratte da "Focus Storia-Biografie"

Vi abbraccio tutte, siete meravigliose!
 baci,
          Erica

mercoledì 13 ottobre 2010

Lettura un po' pesante...

Ieri sera ho iniziato a leggere "Ragione e Sentimento": mi sono sistemata come al solito nel letto. Io leggo sempre e solo prima di addormentarmi.
Mi sono messa sotto le coperte al calduccio (fuori diluviava), doppio cuscino, lampadina da lettura e libro. Passati i primi 5 minuti ho iniziato a sentire un peso sopra lo sterno...mi sono chiesta "ma cosa sarà mai??". E poi l'ho visto davanti a me e ho fatto mente locale: il mega libro della Austen!


Non a caso la collana si chiama Mammut...rende bene l'idea!! :)
Cavolicchio! Sarà davvero pesante questa seconda tappa!! Spero che almeno il libro non sia così pesante! :)
Però potrei sfruttarlo, oltre che ovviamente per leggere, per fare un po' di ginnastica e "far ritornare in vita" i muscoli delle braccia che si sono nascosti chissà dove! :)

Baci baci
Elena

martedì 12 ottobre 2010

Gruppo di Lettura: iniziamo "Ragione e Sentimento" di Jane Austen



Il nuovo libro è composto da 50 capitoli (390-392 pagine a seconda delle edizioni); lo suddivideremo in 4 parti da circa 90-100 pagine ciascuna da leggere in 2 settimane:

* dal capitolo 1 al capitolo 16 incluso: entro il 24/10 (commento al post del 25/10)
* dal capitolo 17 al capitolo 29 incluso: entro il 07/11 (commento al post del 08/11)
* dal capitolo 30 al capitolo 39 incluso: entro il 21/11 (commento al post del 22/11)
* dal capitolo 40 al capitolo 50 (fine): entro il 05/12 (commento al post del 06/12)

Il gruppo conta ad oggi ben 43 partecipanti, diamo il benvenuto alle nuove lettrici che si uniscono a noi in questo secondo libro:

1.      Rossana di http://bambolando.blogspot.com/
2.      Eleonora di http://cottageville.blogspot.com/
3.      Susanna
4.      Ilaria di http://uonderuoman.blogspot.com/ 
6.      Claudia di http://incucinaconchani.blogspot.com
7.      Aldina di http://aldinascorner.blogspot.com
11.  Fata al Timone di http://fataltimone.splinder.com/
12.  Maria Grazia
      14. Paola di http://febbrea104.blogspot.com/




Ho ricevuto messaggi che per vari motivi personali, non tutte le partecipanti al primo libro potranno essere presenti con la lettura ed i vari commenti anche per questo secondo libro: vorrei solo rassicurare tutte, perchè aver aderito al gruppo non comporta nessun obligo, la lettura deve essere un piacere e questo nostro modo di farlo in compagnia dovrebbe essere ancora più stimolante; ma ci sono mille problemi nella vita di ogni giorno e quindi care amiche sono felice che vi siate unite al gruppo e non importa se salterete il secondo o il terzo libro, se sarete con noi per uno si ed uno no, sarete SEMPRE le benvenute ed i vostri messaggi saranno sempre una gioia per tutte noi!
 Se in qualsiasi momento le mail del gruppo o le newsletters diventeranno inopportune, vi prego di segnalarmelo ed il vostro indirizzo verrà cancellato dall'elenco.
 Se invece pur non partecipando alla lettura del prossimo libro, vi farà piacere seguire le nostre chiacchere, tutto rimarrà invariato!
 Per qualsiasi cosa, scrivetemi!!!!
 Buona lettura a tutte, ci riaggiorniamo al 25 ottobre per i primi commenti!!!
Baci,

Erica

p.s. Barbara, aspetto tua mail per info!!!

p.s.2 SE HO DIMENTICATO QUALCUNA, di inserire il link o di inviarvi l'autoriz. per accedere al blog, perdono!!! scrivetemi e provvedo!!! baci


Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

assegnato dal gruppo "Quelle che il Tombolo" e da "La Libreria di Nicky"

ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"