venerdì 24 febbraio 2012

Northanger Abbey - lettura di Marzo

Carissime amiche del Gruppo di Lettura,

Marzo si avvicina e come da calendario inizieremo la lettura di Northanger Abbey di Jane Austen.


Segue una breve introduzione tratta da Wikipedia:
L'abbazia di Northanger (Northanger Abbey), pubblicato in Italia anche con i titoli Caterina e Katherine Morland è forse il romanzo meno conosciuto e meno di successo di Jane Austen: fu terminato nel 1803, ma fu pubblicato solo nel 1818, dopo la morte della scrittrice.
Il romanzo si compone di due volumi di 15 capitoli ciascuno, più un capitolo finale (che rappresenta una sorta d'appendice), presente in quasi tutti i romanzi della Austen. Di per sé il libro non ha una trama particolarmente viva e neanche i personaggi hanno qualcosa di interessante: non ci sono grandi passioni, né personalità complesse.
La storia ruota intorno all'anti-eroina Catherine Morland, diciassettenne ingenua e un po' ignorante, che da un villaggio di campagna viene invitata dalla famiglia Allen a trascorrere un periodo di vacanza a Bath……
L'abbazia di Northanger non ha nulla di nuovo: non è innovativo e la sua protagonista è un'anti-eroina elevata spesso a ruolo d'eroina, con le sue piccole indagini all'interno dell'abbazia, ma è in realtà un personaggio ingenuo, semplice, distante dalle figure di donne cui la letteratura aveva abituato (vedi Pamela, o la virtù premiata di Samuel Richardson), ma è una parodia ben riuscita del romanzo sentimentale (già affrontato da Henry Fielding in Shamela e Joseph Andrews) e del romanzo gotico, così in voga allora. Molte volte viene nominato I misteri di Udolpho di Ann Radcliffe, uno dei romanzi gotici più famosi in quegli anni.
Nel primo capitolo viene citato il baseball, come uno dei passatempi a cui si dedica la protagonista. Secondo alcuni studiosi, si tratta della prima menzione scritta di tale sport.
Il libro era già terminato nel 1803, ma fu pubblicato solo postumo nel 1818 insieme a Persuasione dall'editore John Murray, il quale tre anni prima aveva già pubblicato Emma, in quattro volumi con una tiratura per l'epoca non minima: 2500 copie. Il romanzo viene pubblicato con un avvertimento scritto dall'autrice:
« Questo breve lavoro venne terminato nel 1803, ed era destinato a un'immediata pubblicazione. Fu ceduto a un editore, fu persino reclamizzato, e l'autrice non è mai riuscita a sapere perché la cosa non sia andata oltre. Che un editore abbia creduto valesse la pena di acquistare qualcosa che poi non ritenne opportuno pubblicare, è piuttosto strano... »


Come da accordi non sarà necessario "prenotarsi" per questa lettura, ma se vi fa' piacere potete lasciare un commento a questo post. Per me e Lentijini sarà un'aiuto per sapere chi partecipa e con chi rapportarci a fine lettura
Ci risentiamo a fine mese per i commenti ! Grazie a tutte per la partecipazione!


Buona lettura, a presto!
Eri

p.s. non dimenticate il Sondaggio per i prossimi libri da includere nel Calendario :)

mercoledì 22 febbraio 2012

Marina - terza tappa

Oscar cadde a terra e si trovò su un letto di fango,si rialzò e corse a nasocndersi.
Intanto il cocchiere scese dalla carrozza e con una lanterna ed entrò nel cimitero aprendo il cancello con le chiavi.Passò molto vicino a Oscar ma non lo vide,e così il ragazzo decise di seguire l’uomo.
E lo vide fermarsi sulla tomba dove Oscar aveva visto la prima volta la Dama,vide il cocchiere estrarre un arnese e forzare la tomba,questa rompersi e aprirsi,lasciando aperto un fosso dove il cocchiere si introdusse e ruppe anche la bara di legno,Oscar si affacciò e vide che la bara era vuota,fece per scappare ma urtò contro qualcosa,e allora il cocchiere si accorse di lui,ma Oscar scappava come un disperato e raggiunse il cancello,quando fu fuori cercò un posto per nascondersi ma l’unico che trovò fu la carrozza,allora vi salì sul retrò e aspettò,quando il cocchiere fu arrivato,salì sulla carozza e Oscar si accorse che si stavano muovendo!
Quando si fermarano Oscar attese di non udire rumori e scese dalla carrozza,diete un’occhiata attorno e si ritrovò in un vicolo di una strada,riuscì a scoprire un nome Luis Claret..questo nome familiare riconduceva dritto a Kolvenik.
Intanto che rifletteva sul da farsi Claret uscì dall’edificio e si mise a camminare sotto la pioggia.Oscar lo seguì ,e fu condotto alla residenza del dottor Shelley,entrando Claret estrasse una pistola.
Oscar riuscì a raggiungere la finestra dello studio del dottore grazie ad una scala antincendio,la finestra era socchiusa,così Oscar riuscì ad aprirla il minimo per udire quanto si stavanod icendo i due.
,Claret accusava Shelley di non aver rispettato un giuramento e di aver permesso che quaclosa di terribile fosse ancora accaduto e ancora dovesse accadere,lo minacciò,ma Shelley non era spaventato.ùquando Claret fece per andaresene Shelley lo richiamò e gli diede un astuccio al cui interno erano visibili delle pallottole argentate,Shelley infine supplciò Claret di non recarsi in qualche luogo ma la risposta fu che non aveva scelta.
Oscar seguì ancora Claret,fino al portico di Plaza Real,proseguì ancora fino al Barrio Gòtico,poco distante Claret si fermò vicino a un tombino,lo aprì e scese all’interno;Oscar si affacciò ma sentiva solo una forte puzza,sentiva i passi di Claret,quando questi cessarono Oscar decise che era arrivato il momento di avvisare l’ispettore Florian. Si recòin una vicina locanda dove chiese di poter telefonare,e dopo essere stato mandato via,ma dopo aver garantito di avere i soldi per pagare,gli fu concesso di fare la telefonata!
Oscar chiamò Florian e gli raccontò quanto finora era accaduto,Questi gli raccomandò di non muoversi,di non scendere nel tombino e di aspettarlo…quando l’oste fece per esigere il suo compenso Oscar fuggì,tornò al tombino e vide una sagoma,credeva fosse Florian,ma poi si accorse che era la sagoma di una donna,pensava fosse la dama in nero,ma invece sbagliava e rimase sorpreso a scoprire che si trattava di maria Shelley.
Provò a chiamarla ma questa gli intimò di andarsene dopodichè scese nel tombino,fu allora che Oscar scese anche lui!
La chiamava,il posto era oscuro,puzzolente,marcio,pieno di topi istintivamente gli venne un conato di vomito,continuava a chiamare il nome di Maria e intanto si facva avanti,lungo il tunnel,giunse a un punto dove su di una parete era disegnata una croce di rosso,vide qualcosa atterra che luccicava,si abbassò,una foto,altre foto,erano quelle del raccoglitore ove erano stipate le foto di quei corpi innaturali!
Si trovò davanti a un bivio,alzò gli occhi e proprio in quell’istante sentì qualcosa che gli camminava incontro,qualcosa che aveva una consistenza diversa dai topi,fu assalito da un fetore,si accorse di qualcosa che gli strisciava incontro da tutti i tunnel,i suoi muscoli erano bloccati,all’improvviso un raggio di luce,e qualcuno che lo chiamava”Oscar”,era l’ispettore Florian.
Teneva in mano una pila e una psitola,con la pila scandagliò tutti gli angoli del tunnel ma le sagome si ritraevano,Florian rimproverò Oscar di essere sceso nel tunnel da solo ed egli gli raccontò di aver visto la figlia di Shelley.
Florian confessò ad oscar che quei tunnel portavano alla vecchia fabbrica della Velo-Granell,si trovavano davanti ad una sarcinesca che Florian cercò di forzare e qunado fu aperta lo spettacolo che gli si presentò era terribile,decine di corpi sospesi a dei ganci arruginiti,su dei tavoli erano postai degli attrezzi allucinanti,congegni di metallo,meccanisimi in legno e acciaio;Oscar capì che doveva essere il laboratorio di Kolvenic..mentre esprimeva questo pensiero a voce alta,un pupazzo si mosse e sorrise mostrando la sua lingua da serpente,Florian gridò ad Oscar di uscire,chiusero la saracinesca e ispezionarono con la pila il tunnel,erano invasi da gocce di sangue,Florian gridò ad Oscar di fuggire,e mentre lui lo faceva si accorse che una sagoma investiva Florian,poi udì uno sparo e vide il corpo di Florian essere scaraventato violentemente contro un muro.Oscar si mise a correre cercando disperatamente una via d’uscita,e quando vi era quasi giunto,una sagoma lo scavalcò con un balzo e gli sbarrò la via d’accesso,due mani gli si posarono sulle spalle e qualcosa gli scivolò attorno al collo,ad un certo punto udì uno sparo e l’essere che lo stava bloccando cadde ai suoi piedi,Oscar era incosciente,si riprese all’aperto respirando finalmente aria pura.
Si svegliò nella stanza a casa di Marina,che gli confermò di essere stato portato fin lì da un uomo in carrozza,Marina lo rimproverò di averla fatta stare in pensiero,poi cercò di farlo mangiare,e fu così che Oscar si accorse di essere in pieno pomeriggio,e di avere delle ferite al corpo.
Oscar raccontò a Marina quanto era accaduto e della morte di Florian,Marina da parte sua aveva anch’ella fatto delle scoperte,si era informata circa la farfalla nera teufel,aveva scoperto che era una creatura che vive in scantinati e gallerie sotterranee,vive circa due settimane e prima di morire si seppellisce tra i rifiuti,dopo tre giorni si genera una nuova larva,ma la cosa atroce era che teufel si cibasse dei proprio piccoli!
Il resoconto della situazione fu che dovevano trovare Claret,solo lui possedeva la chiave di tutto il mistero,così decisero di recarsi al Gran Teatro Real
Sul teatro spiccava una bandiera,il cui simbolo era una farfalla dalle ali nere,Marina si accorse che al terzo piano di quell’edificio erano accese delle luci,entrarono esalirono,arrivarono davanti alla porta che doveva essere la residenza di Claret,bussarono,la risposta fu “entrate”.
E così fecero,lo scenario era di miseria,e Claret li invitò ad accomodarsi,Oscar si fece avanti ringraziando l’uomo per avergli salvato la vita,e Marina gli disse che avevano saputo di lui dal racconto di Florian,gli chiese notizie di Kolvenik e allora Claret iniziò il suo racconto.
Kolvenik giunse a Barcellona con pochi spiccioli,si rifugiò nell’androne di un palazzo dove presto si accorse che non era il solo ad aver trovato rifugio in quel luogo,c’era un bambino,che non parlava nemmeno la lingua di Kolvenik ma si capirono lo stesso,e Kolvenik decise di investire quei suoi pochi soldi per sfamare il bambino,poi fu arrestato,e quando fu rilasciato ad aspettarlo c’era ancora lui,il bambino,da allora non lo abbandonò mai,quel bambino era Luis Claret.
Claret si alzò e fece segno ai ragazzi di seguirlo,Marina stringeva forte le mani di Oscar,quando Claret si fermò si trovarono davanti ad uno scenario da favola,l’interno del Gran Teatro Real,Claret fece ancora segno loro di seguirlo verso una porta illuminata,poi gli fece segno di aspettarlo.
Quando entrarono  trovarono Eva Irinova,vestita di nero con il capo coperto da un velo nero,quando i due si avvicinarono,lei si tolse il velo e mostrò loro uno scenario orrendo:quello che rimaneva del suo volto erano ossa scoperte,pelle avvizzita,le labbra ridotte ad una fessura senza lineamenti..poi si coprì di nuovo e fece un gesto,accarezzò il volto di Marina e inizò a raccontare la sua storia.
Er auna donna di origini Russe,ma la madre era morta dandole la luce e non seppe mai né il suo nome né quello di suo padre.Fu presa in custodia da una coppia di fratelli gemelli Sergej e Tatiana,perché ne ebbero compassione e perché aveva gli occhi di un colore diverso,all’età di sette anni Sergej scoprì il suo talento nel cantare e così cdecise di sfruttare quel talento per farlo fruttare a suo comodo,finchè non abusò anche di lei qunado,divenuta grande,il suo corpo cominciò a prendere le forme di una donna.
Il risultato di tutto questo fu che Eva Irinova si sentiva sporca e fuori luogo,e il suo più grande desiderio era quello di morire,finchè giunsero a Barcellona,erano in scena già da qualche settimana quando conobbe Kolvenik,passarono insieme una notte a parlare e passeggiare e la convinse a dargli un ‘opportunità,quando Sergej scoprì cheEva e Michail avevano intenzione di sposarsi ,andò su tutte le furie e proibì ad Eva di rivedere Kolvenik,ma Eva si sentiva forte di quella passione e fece arrivare un messaggio Michail che subito prese provvedimenti facendo in modo di scacciare i due gemelli,questi si rifiutarono e pochi giorni dopo furono vittima di un attentato,siccome la reputazione di Michail non era delle migliori,Eva chiese a Mchail se ci fosse lui dietro quella faccenda,e lui le disse che non centrava con l’attentato,piuttosto li avrebbe uccisi!
Eva voleva sapere chi davvero fosse Michail,cosa facesse,perché il suo lavoro si svolgesse soprattutto di notte!così una notte lo seguì e giunse alla Velo-Granell,lo spettacolo che vide,calandosi da una finestrella era raccapricciante,quando Eva decise di entrare si accorse che Michail l’aveva scoperta,fu allora che le mostrò el atrocità del suo lavoro,i corpi senza vita,e una donna distesa su un tavolo,legata ad una serie di fili,Michail prese una siringa e la iniettò nelle viscere della donna,quella cominciò a muoversi liberandosi dai fili per poi cadere all’improvviso come un burattino rotto.
Michail si giustificò dicendo che quel cadavere non era stato reclamato da nessuno,e come quello ce n’erano altre decine,Eva era terrorizzzata e disse a Michail che non poteva sostituirsi a Dio,ma egli l’accarezzò e la congedò dicendole che se lei non fosse rimasta al suo fianco,lui avrebbe capito.
Il giorno del matrimonio tutto era perfetto,le nozze erano organizzate come al pari di quelle reali,ma
Sergej però aveva giurato che Eva era sua o di nessuno,e così all’usicta dalla Chiesa le lanciò quella bottiglia con l’acido sul volto e da allora tutto andò sempre peggio.
Michail cercò di fare con Eva quanto faceva con i suoi cadaveri,la rinchiuse nella torre dela villa che aveva fatto costruire per loro e le somministrava sostanze contro il dolore,e qunado Eva perdeva i sensi,le praticava interventi per poterle ricostruire la pelle,la gola,la bocca,intanto Michail diventava sempre più nervoso,e la sua ossessione per quelle farfalle nere cresceva l punto di tenerle in casa e poribire ai domestici di ucciderle;l’unico amico di Eva era Claret che la teneva informata su quanto accadesse intorno e soprattutto su Michail che intanto diventava sempre più isolato,solitario e taciturno.
Michail era affetto da una malattia che lo rendeva ogni giorno più debole ,le sue ossa si sgretolavano,si nascondeva persino da Eva,questa nella speranza di ottenere un aiuto mandò a chiamare il dottor Shelley il quale raccontò ad Eva la vera natura di Michail.
Egli era nato nelle fogne di Praga,aveva un fratello gemello il cui destino era segnato da una grave malattia,egli morì all’età di sette anni e il suo corpo fu affidato alle correnti della fognatura!Michail chiese a sua madre perché fosse accaduta una cosa simile ed ella gli rispose che era la volontò di Dio,quando anche sua madre morì Michail uscì dalle fogne e incontrò l’uomo che fu per un periodo la sua salvezza,il dottor Kolvenik,questi prese Michail sotto la sua protezione,era una medico e insegnò al ragazzo le sue arti nel creare protesi,il dottore fornì Michail di un’istruzionedi un tetto e di un nome,e qunado morì Michail si trovò di nuovo solo,ma cercò di far rivivere quel suo padre adottivo aprendogli i torace e carcondo di ricostruirgli il cuore!Michail fu ricoverato in manicomio ma riuscì a fuggire.
Arrivò a Barcellona senza vantarsi mai delle ricchezze di cui possedeva,era così che era riuscito nel suo intento di realizzare il Gran Teatro Real,e la sua meravigliosa villa.
Nei mesi successivi i soldi finirono,gli furono confiscate le proprietà e riuscirono a tenere solo il Gran Teatro che era intestato ad Eva,intanto Eva pensava di restare incinta affinchè Michail potesse trovare in quella nuova vita un motivo in più per riprendersi,e invece,quando Eva gli annunciò della sua gravidanza lui fuggì,fu ritrovato dopo alcune settimane nel suo laboratorio,privo di sensi,dopo avere cercato di ricostruirsi la bocca e la gola.
Quando Eva diede alla luce sua figlia,la dovette dare al dottor Shelley facendogli giurare che l’avrebbe curata come una figlia.
Intanto alle loro spalle i nemici tramavano la loro fine,Benjamin Sentis,e Sergej,d’accordo decisero di dar fuoco alla casa dove vivevano Michail ed Eva,quando arrivò la polizia che nel frattempo era giunta per arrestare Michail,l’incendio aveva già inveso la casa,ma le due sagome che furono ritrovate erano quelle di Sergej e Tatiana.
Eva fu salvata da Claret che la portò al Gran Teatro Real doveviveva nascosta ancora oggi,di Michail non avevano più notizie,tranne alcuni sospetti legati a delle morti relative al suo processo!
Sapevano che Michail aveva progettato un siero,ottenuto dalle sue amate farfalle nere,questo siero permetteva a Michail di restare in vita,Shelley ne conservava una boccetta con la quale aveva ottenuto un composto capace di neutralizzare gli effetti del siero,e col quale aveva intinto dodici pallottole,da usare contro Michail se ve ne fosse stata l’esigenza!
Poi trovarono il corpo di Michail in una rete fognaria e lo seppellirono al cimitero di Sarrià in una tomba anonima dal momento che per la legge Kolvenik era morto un anno prima nell’incendio,ma poi qunado seppero della morte di Sentis capirono che qualcosa non aveva funzionato,che Michail doveva essere ancora vivo,e per questo Claret era andato al cimitero e aveva aperto la tomba,per verificare che al suo interno non vi fosse più il corpo di Michail,questi era stato aiutato da Maria,la ragazza allevata da Shelley,che nel frattempo aveva scoperto tutta la verità circa la sua esistenza e,avendo ereditato la pazzia del padre,lo stava aiutando nel suo scopo,quale fosse questo scopo?Eva si slacciò il vestito e fece vedere ai ragazzi una catenina,a cui era appesa una fialetta,Eva confessò che era l’ultima parte di siero!
Eva confessò ad Oscar di averlo cercato dandogli l’indirizzo di Sentis per metterlo in guardia,ma egli non si era fatto impressionare da quegli avvenimenti e aveva affrontato Michail facendo poi la sua orrenda fine!
Alla fine di questi fatti furono uditi dei rumori,qualcosa che strisciava sulle volte del teatro.
Erano Kolvenik e le sue creature,in tutto circa una dozzina,Claret indicò ai ragazzi la via da cui fuggire,quando furono assaliti da quei mostri,Claret sparò alcuni colpi,ma intanto si avvicinavano gli altri mostri,Oscar e Marina fuggirono coperti da Claret,intanto loro correvano nel tunnel sotto il palco,quandò all’improvviso un pannello fu sollevato e la luce pentrò ,e ai loro piedi caddè il corpo senza vita di Claret,con in mano ancora la pistola fumante Marina mandò un urlo di terrore,e mentre realizzavano questo ,un braccio afferò il collo di Marina,e la strinse,era Kolvenik,Oscar si fece coraggio e prese la pistola dalle mani di Claret e cominciò l’inseguimento con Kolvenik che si trascinava via Marina,nell’inseguirli raggiunse il camerino dove prima si trovava Eva Irinova,la trovò lì con in mano un candelabro intenta ad fuoco al teatro,quando Oscar fece per chiamarla lei sparì,e il teatro inziò a brillare sotto la luce del fuoco,continuò a cercare Kolvenik quando sentì degli artigli che gli si erano conficcati nella spalla,era Maria,la cui candida bellezza si era trasformata in qualcosa di orribile,Oscar provò a parlarle,e lei ebbe un attimo di esitazione in cui osservò se stessa e quello che di lei rimaneva,fu presa dalle lacrime,poi  il fuoco la riempì e bruciò come fosse una figura di cera.
Oscar corse ancora in cerca di Marina,e trovò ancora Eva,la chiamò ma lei ignorò il suo richiamo,lui la raggiunse insistendo che Kolvenik aveva preso Marina,e lei gli rispose che la sua amica era già morta,Oscar insistè affinchè Eva gli desse il siero per fare lo scambio con Kolvenik,riuscì a convincerla. Poi riprese la sua corsa alla ricerca di Marina,Kolvenik la teneva prigioniera su una struttura di metallo,resa rovente dal fuoco,Oscar fece in modo che Kolvenik vedesse la boccetta ,egli la vide infatti e fece capire ad Oscar di avanzare per fare lo scambio,sotto di loro bruciava l’inferno,Oscar avanzò sulla stretta barra di acciaio che faceva da passerella,quando ebbe quasi raggiunto Marina,Kolvenik di nuovo l’afferò e la faceva pensolare nel vuoto,Oscar fece capire a Kolvenik che avrebbe gettato nel fuoco la boccetta se non avesse lasciato Marina.Poi  kolvenik prese la boccetta da cui si era ormai rovesciato il contenuto,e cercò di avanzare verso Oscar quando si udirono degli spari,Eva puntava contro di lui l’arma e dopo cinque colpi corse da Kolvenik e lo prese tra le sue braccia,ci fu un incontro dei loro occhi ,ed Eva accarezzò quel volto orribile,poi disse ad Oscar di andare via….il giorno dopo i giornali parlavano dell’incendio del Gran Teatro Real e della fine con esso delle ultime tracce di una Barcellona scomparsa.
Nei giorni successivi un ondata di gelo invase Barcelona,le giornate trascorrevano tra partite di scacchi tra Oscar e German,in attesa di poter parlare con Marina,ma quest’attesa non veniva mai soddisfatta,Oscar rientrò in collegio prima che le vacanze fossero finite,lasciò solo un biglietto a German e Marina,ringraziandoli della loro ospitalità.e andò via senza sapere cosa avesse potuto fare per ridurre Marina in un tale stato di assenza!
Dopo due mesi,Oscar decise di tornare a Villa Sarrià per vedere come stessero German e Marina,trovò la villa abbandonata,entrò ed era come aveva temuto,il silenzio…in una stanza trovò German seduto con le mani congelate,Oscar chiese di Marina,e allora lui gli raccontò che Marina era affetta della stessa malattia di sua madre,ed ora si trovava in ospedale.
Quando arrivarono in ospedale,German volle entrare a parlare da solo con Marina,poi fece entrare Oscar,quando egli la vide ebbe una stretta alla gola,ma cercò di soffocare quel sentimento fingendo allegria,aveva i capelli tagliati corti,e dei segni attorno al collo,lui scherzosamente disse che gli piacevano così,le porse un pacchetto che lei appoggiò in grembo,era un quaderno.
Poi gli confessò che le era mancato e si giusitficò per non avergli detto della sua malattia.le settimane che seguirono furono  segnate da giornate in ospedale e speranze,Oscar e German divennero buoni amici,e German raccontò al ragazzo come,la nascita della figlia,gli avesse permesso di sopravvivere all perdita della moglie,fu un mese di marzo piovoso,in quelle settimane,Marina riempiva le pagine del suo quaderno con la storia di Kolvenik,Oscar trovò un librosulla cattedrale di Chartres,e si ricordò della promessa fatta a Marina,di costruire una cattedrale per lei.
Si recò da un falegname e si fece ritagliare dei pezzi di compensato,e la costruiva sula mensola della finestra della stanza dove era ricoverata Marina,lei ironicamente diceva ad Oscar che la cattedrale non era urgente,la sua morte non era imminente,lei scherzava,ma Oscar non ci dormiva la notte.
Quei giorni in ospedale furono vissuti come in una famiglia,e le speranze sembravano farsi sempre più forti,finchè un giorno,trovarono il letto di Marina vuoto,il medico spiegò loro che Marina aveva avuto un ‘insufficienza respiratoria e adesso era in terapia intensiva.German scoppiò a piangere,e Oscar scappò,iniziò a correre senza fermarsi,fermandosi sotto casa del dottor Shelley…decise di salire,chiese a Shelley se avesse un ultima boccetta del siero,ma Shelley negò ,poi chiese al ragazzo se fosse presente all’incendio,e Oscar si sentì solo di dire al dottore,che la figlia era morta in pace,poi andò via.
Marina fu dimessa dalla terapia intensiva,e dopo qualche giorno fu deciso di portarla a casa,fu sistemata nella sua stanza,i capelli erano ricresciuti,gli occhi erano tornati luminosi,Oscar lasciò il collegio,e si trasferì a villa Sarrià,passava ore con Marina,spesso abbracciati in silenzio,un giovedì sera Marina baciò Oscar sulle labbra dichiarandogli amore eterno,all’alba del giorno seguente morì.
Oscar e German portarono le sue ceneri sulla spiaggia da lei tanto amata,al ritorno,in treno,Oscar e German si salutarono per non rivedersi mai più,alla stazione un poliziotto fermò Oscar chiedendogli le generalità.
Oscar ha finito il racconto cominciato da Marina…ma forse di tutto il racconto,ricorda solo quello che non è accaduto!

mercoledì 8 febbraio 2012

Modifiche drastiche al blog - urgente - importante

Carissime,
come potete vedere dall’elenco nella pagina “noi: il GdL” siamo quasi ad un centinaio di iscritte!
Io non avrei mai immaginato un interesse di tali proporzioni! Grazie mille a tutte voi!


L’essere un grande gruppo però, purtroppo, comporta alcune difficoltà. Già alcuni mesi ne avevamo parlato tramite newsletter, e grazie alla collaborazione con Lentijini ed al vostro affetto, nonostante le diverse difficoltà organizzative, il blog era rimasto attivo e le letture erano continuate! Ringrazio tutte le volontarie che pubblicano i post-tappa o chi propone nuove letture o iniziative.


Ora però si stanno verificando alcuni spiacevoli incidenti di pubblicazione, alcune di voi non riescono neppure a pubblicare i commenti, molte iscritte non riescono più a partecipare attivamente al gruppo; le tappe risultano troppo ravvicinate per alcune o troppo dilatate per altre; diversi problemini che sono naturali quando si è in tanti, come succede anche nelle migliori famiglie numerose.


Insieme a Lentijini abbiamo così deciso che è arrivato il momento di cambiamenti!


-    Da marzo leggeremo insieme un libro al mese: il 1° marzo inizieremo a leggere insieme “L’abbazia di Northanger” come previsto da calendario; non sarà necessario iscriversi alla lettura, chi lo desidera seguirà il Calendario Letture ed interverrà con il proprio commento; verrà pubblicato un unico post-tappa al termine del mese (in questo caso il 31 marzo) quindi con un unico commento finale. Il mese successivo (il 1° aprile) inizieremo il libro successivo come da Calendario Letture. 


-    Tutte le iscritte non godranno più del beneficio di “Autori” di post: mi dispiace, ma Blogger non consente oltre i 100 autori e come potete immaginare attualmente godono del beneficio di autori alcune iscritte che per diversi motivi non partecipano più attivamente al Gruppo. (Ringrazio di cuore chi ha avuto la gentilezza e correttezza di contattarci quando ha deciso di non far più parte del gruppo). 


-    Chi vorrà partecipare attivamente per la pubblicazione di post o riassunti o iniziative particolari, potrà contattare me o Lentijini che provvederemo all’abilitazione temporanea.


Questi cambiamenti che potrebbero risultare spiacevoli, sono sicura però che porteranno ad una gestione più semplice del blog e delle letture, perché il nostro scopo primario è e sarà sempre la condivisione delle letture.


L’eliminazione delle tappe potrebbe dispiacere a molte di voi, ma fissare un libro al mese ci consentirà di gestirne in autonomia la lettura e naturalmente di proseguire anche con altre letture personali.



Per mantenerci in contatto durante il mese, potremo sempre lasciare tutte commenti al post di presentazione del libro, pubblicato a inizio mese, naturalmente senza svelare nulla sul finale (nel rispetto di chi ancora non è arrivata a quel punto)!!!

Chi vorrà pubblicare qualcosa in riferimento alla lettura potra:
- pubblicare un post sul proprio blog; avvisare me via mail (o Lentijini) e  pubblicheremo il link al vostro blog
- oppure inviare il testo di quanto vorreste pubblicare (a me o Lentijini) ed lo posteremo per voi sul blog del GdL.


Il 12 febbraio pubblicherò il sondaggio per la scelta dei prossimi libri in lettura, ma nel frattempo fate sempre riferimento al Calendario Letture nella barra di destra.


Ringrazio tutte voi per la partecipazione e la comprensione. Naturalmente ogni consiglio,  suggerimento o critica saranno ben accetti!
Buona Lettura,
Erica


Calendario Letture
Marzo - L'abbazia di Northanger di Jane Austen
Aprile - Il dandy della reggenza di Georgette Heyer
Maggio - Persuasione di Jane Austen
Giugno - ……… (attesa risultati sondaggio)

lunedì 6 febbraio 2012

secondo post tappa

Marina racconta ad Oscar che le origini di German sono di ricca famiglia borghese.
Il padre di German però non era stato buono con lui,si sospettava infatti che il German fosse nato da una storia clandestina tra la madre e un pittore in voga a quei tempi,la predisposizione del ragazzo per l'arte non faceva che rendere conferma di questi dubbi.Il padre decise di lasciargli come eridità la villa di Sarrià,la quale si diceva fosse il luogo degli incontri clandestini tra i due.Sua madre chiese al pittore Quim Salvat di prendere con sè il ragazzo ed insegnargli i segreti del mestiere,la prima cosa che Salvat disse a German durante il loro primo incontro fu che egli non era suo figlio!
durante gli anni in cui si trovò al fianco del pittore German scoprì un mondo a lui nuovo,vide città luoghi d'arte e donne viaggiarono in lungo e largo,e German si perfezionava di giorno e imparò che il segreto di un pittore sta nella luce!
un giorno di luglio tutto questo finì con la morte del pittore che lasciò a German il suo studio,pochi soldi e una lettera,in cui gli confidava la grande stima per il suo lavoro e lo ringraziava per avergli insegnato più di quanto German potesse aver imparato. German decise così di partire per Parigi dove riscosse un grande successo con i suoi quadri,appassionato d'opera in una sera in cui riuscì a prenotare un balcone vide la donna che avrebbe amato per sempre,Kirsten,una giovane promessa della lirica mondiale.German la corteggiò per sei anni finchè un giorno si sposarono in una piccola cappella della Normandia,sotto l'aurea della guerra..vissero nella villa di Sarrià dove il loro successo raggiunse apici tali da far si che anche il padre di German si vantasse del figlio!Kirsten rimase incnta ma insieme alla splendida notizia ne ricevette un'altra che avrebbe distrutto tutti i loro sogni,le restava un anno di vita a causa di una malattia del sangue.
lo stesso giorno Kirsten fece incidere su un orologio ,che avrebbe scandito le ore che restavano da trascorrere insieme,questa frase"Per German,in cui parla la luce"..sei mesi dopo la nascita di Marina,Kirsten morì e dopo un mese German disse addio alla sua arte!
le visite a casa di Marina divennero un rito quotidiano,un giorno Marina confessò ad Oscar che stava scrivendo qualcosa di lui,egli le chiese di leggere quelle pagine ma lei disse che ci avrebbe pensato,intanto arrivò il freddo su Barcellona.
Marina un giorno di Novembre confessò ad Oscar che sarebbe partita col padre per andare a Madrid in visita da un medico che sembrava potesse guarire suo padre,sarebbero rimasti a Madrid per una settimana,il giorno della partenza Oscar decise di spendere i pochi soldi che aveva per affittare un taxi e accompagnare Marina e suo padre alla stazione,ful'occasione per Marina per chiedere a Oscar di badare alla casa e al suo amato gatto durante la loro assenza..quando era sulla banchina a salutare i suoi amici ormai partiti un ragazzo porse ad Oscar una busta e gli disse che una signora gli aveva detto di portargliela,Oscar si guardò attorno e la riconobbe,la dama vestita di nero.
nella busta c'era un biglietto con su scritto il nome di un uomo "Michail Kolvenik"e il suo indirizzo, sul dorso del biglietto era stampata la farfalla nera con le ali spiegate.
durante il viaggio di ritorno a casa Oscar decise di fermarsi a mangiare qualcosa,durante questa sosta i suoi pensieri andarono verso il biglietto e così decise di fare una visita a quell'indirizzo,arrivato fu accolto da una vecchia cieca che gli indicò dove trovare ciò che stava cercando;Oscar arrivò davanti alla porta che gli aveva detto la donna,e bussò un paio di volte,poi,d'improvviso si aprì la grata dello spioncino e rispose un uomo,Oscar chiese di Michail kolvenik questi aprì e gli chiese cosa volesse,Oscar porse il biglietto all'uomo anziano e questi gli disse di non essere chi lui stesse cercando,ma lo invitò ad entrare..
l'uomo si chiamava Benjamin Sentis e gli chiese perchè cercasse Kolvenik,Oscar gli raccontò la storia della dama e del biglietto che gli aveva fatto recapitare e Benjam Sentis gli raccontò una storia su questo Kolvenik.
Disse che veniva da Praga,molto povero arrivato a Barcellona fu subito arrestato per aver cercato di passare la notte nell'androne di un palazzo,fu picchiato e subì una lesione del nervo acustico,nell'infermeria del carcere conobbe un uomo,un certo dotto Shelley,il quale prese sotto la sua custodia il giovane e gli trovò persino un lavoro presso una piccola azienda che produceva articoli ortopedici la Velo-Granell,dopo un periodo le capacità di Kolvenik furono subito besse a frutto, il figlio del titolare dell'azienda subì un incidente nel quale perse le mani,kolvenik lavorò giorno e notte per ricostruirle,e quando ebbe finito,le mani che costruì permisero al giovane persino di fumare e abbottonarsi el camicie da solo!
fu così che a Kolvenik fu affidata la direzione della Velo-Granell che in quel periodo conobbe la sua furtuna più grande.
intanto Kolvenik diventava ricco e data la sua passione per il teatro decise di affittare un balcone all'opera,li conobbe una donna Eva Irinova,la cui bellezza si dicesse aver fatto perdere la testa a molti uomini,Kolvenik se ne innamorò,ma attorno a questa donna c'erano due losche figure,un uomo e una donna i tutori di Eva,i quali non permettevano a nessuno di avvicinarla,Kolvenik riuscì però a destare la curiosità di Eva la quale una sera lo invitò nel suo camerino,e poco tempo dopo Kolvenik diede ordine ai suoi avvocati di acquistare il vecchio teatro,dopo questo chiese ad Eva di sposarla e lei accettò.Facevano progetti avevano sogni ma uno dei tutori di Eva,Sergej,non aveva intenzione di lasciare libera Eva.
Kolvenik porse loro un'ingente somma di denaro con la richiesta di lasciare il paese e non cercare mai più la ragazza,ma Sergej promise che non se ne sarebbe andato tanto facilmente,così una mattina mentre lui e sua sorella uscivano dal portone della loro abitazione,furono colpiti da una raffica di colpi,fu allora che decisero di partire.
arrivò il giorno delle nozze,il fasto e lo splendore era degno di una cerimonia reale,Eva più bella che mai,fu celebrato il matrimonio,all'uscita dalla cattedrale delle grida si dissipavano ma nella confusione non si riuscì a capire quello che stava accadendo,Sergej si avvicinò ad Eva e le lanciò dell'acido sul volto...rimase trasfigurata per sempre!
da allora Kolvenik decise di chiudersi nella villa che aveva iniziato a costruire per loro,ma fu il momento della decadenza,una serie di controlli rivelarono delle incongruenze nei patrimoni della Velo-Granell e ci fu un 'inchiesta nella quale Kolvenik fu il maggiore indiziato,fu così che inziò la rovina.Quando una notte la villa fu distrutta da un incendio e furono trovati i corpi carbonizzati di un uomo e una donna abbracciati!
Oscar trascorse la settimana a pensare a quel racconto,finchè arrivò il giorno del ritorno di Marina.
andò a prenderli alla stazione e sembrava che German fosse rinato,era felice,gioioso e propose a Oscar una gita fuori porta per il giorno seguente.German sfoggiò un'auto d'epoca meravigliosa che guidò lungo la costa fino a una cittadina costiera,in una casa che,secondo il racconto di Marina era appartenuta ad una scrittrice olandese la quale decise di rfugiarvisi dopo aver scoperto che stava diventado cieca,la luce di quel luogo era meravigliosa,un giorno la donna prese la barca a remi,si spinse verso il alrgo e non tornò mai più!
Oscar sospettò che quella storia fosse solo un'invenzione di Marina.Decise così di raccontarle quanto era accaduto nei giorni precedenti,ma lei lo ascoltò in silenzio,così lui le chiese notizie circa la visita dal medico e lei confermò che a German restava poco da vivere,ma che non aveva creduto a questa cosa e che anzi era entrato in uno stato di estasi.Quasi alla fine della giornata German regalò ad Oscar un disegno del volto di Marina,"perchè non si dimentichi della mia Marina",tornati a casa Marina rivelò ad Oscar di essere stata felice quel giorno.
Tornato al collegio Oscar apprese una tragica notizia:"Benjam Sentis era stato trovato morto nel collettore di una rete fognaria!".
l'articolo parva anche di protesi asportate,fu così che Oscar capì che era lui il giovane a cui Kolvenik aveva ricostruito le mani edubitò di tutta la storia che gli aveva raccontato.
il giorno seguente Oscar raggiunse Marina,che gli suggerì di andare alla polizia a denunciare quanto sapeva,ma Oscar preferì tornare nella serra.
lì si resero conto che qualcuno era stato in quel luogo prima di loro,percepivano ancora una presenza,ma Oscar decise di cercare qualcosa forzando i cassetti della vecchia scrivania,Marina voleva fuggire era terrorizzata dai rumori e all'improvviso qualcuno tolse dalle loro mani la pila che avevano usato epr farsi luce,Oscar teneva in pugno un coltello e stringendo Marina correva e si faceva strada tra le marionette penzolanti,sferrando coltellate ovunque.riuscirono ad uscire ma qualcosa li rincorreva,raggiunsero i binari di un treno ma una mano di legno tratteneva Oscar,che si era ferito,Marina dovette fare una fatica per staccare quelle mani,intanto un treno giungeva,la marionetta lasciò la presa di Oscar e prese il braccio di Marina,Oscar riuscì a colpirlo con tutte le sue forze,e mentre il treno giungeva,si resero conto che non era un burattino di legno ma di ossa!
arrivati a casa Marina portò Oscar in bagno e decise di medicarlo,e gli disse che le marionette li avevano inseguiti perchè volevano l'album che Oscar aveva trafugato!
tornato in collegio Oscar si mise a guardare l'album,ciò che rivide fu davvero agghiacciante.
il giorno seguente tornò da Marina per mostrarle una foto che lo aveva colpito,in questa erano raffigurati un uomo dal cranio deforme e in medico,dietro di loro c'era una finestra nella quale si affacciava una bimba con una bambola in braccio,ma dal riflesso della finestra si intravedeva la sagoma di una statua che decorava un palazzo,su una strada di Barcelona,Oscar si era preso la briga di verificare,il dotto Shelley viveva ancora lì,Oscar aveva anche telefonato e chiesto un appuntamento tramite una donna che gli aveva risposto!
qunado arrivarono furono accolti da una donna,molto mite,questa li condusse dal dottore che sedeva su una poltrona in una stanza in cui era forte l'odore di malattia,il dottore chiese loro cosa volessero,e alla risposta di voler sapere qualcosa su Michail Kolvenik egli dapprima si rifiutò,poi Marina parlandogli dell'album e mostrandogli la foto che avevano portato con sè,lo convinse a parlare.
Shelley raccontò una storia che non aveva nulla a che vedere con quanto raccontato da Sentis,in questo racconto Kolvenik risultavo un uomo ingegnoso,generoso e molto sfortunato,durante queste rivelazioni fu fatto il nome di un ispettore Florian che secondo Shelley sarebbe stato la causa della caduta di Kolvenik!
Quando si congedarono il dottore chiese loro di dargli la foto e quando uscirono si accorsero che la ebbe gettata nel fuoco,Maria,la donna che li aveva accolti all'ingresso e che era figlia del dottore cercò di giustificare il brutto carattere del padre,ma questi sentendola parlare la richiamò e lei si congedò da quel discorso!
tornarono a casa e Oscar al collegio,era il periodo delle festività natalizie,il collegio era per la maggior parte vuoto,Oscar si mise a letto senza neppure spogliarsi,quando fu svegliato da una ventata fredda,e si rese conto che la finestra era spalancata e il ritratto di Marina con cui si era addormentato tra le mani,era sparito,annusò l'aria e sentì il tanfo di marcio,si alzò e tentoni raggiunse la porta,la aprì si affacciò fuori ma era tutto buio,chiamò il nome dell'anziana donna che faceva le pulizie,niente,all'improvviso un sibilo di rettile pronunziò il suo nome egli avanzò e ancora il sibilo,la porta della stanza si aprì all'improvviso e al centro il ritratto di Marina sorretto da due mani di legno congiunti a dei fili sanguinolenti,si accorse che c'era una sagoma sul muro con n vestito nero,artigli per mani e denti aguzzi ,la sagoma iniziò a strisciare verso lui come un ragno ma egli riuscì a fuggire,fu inseguito fino alla cucina dove ci fu una lotta tremenda Oscar riuscì a prendere un coltello e sferrare all'orrenda creatura una coltellata,prese un accendino e cercò di accenderlo,la sagoma gli era sempre più vicina,chiuse gli occhi e quando li riaprì non c'era più,però sentiva i suoi sibili che si allontanavano,lo seguì fino alla sua stanza dove lo vide frugare nella sua borsa,la luce della notte illuminò per un secondo il volto dell'orrenda creatura e ad Oscar sembrò di vedere la morte in faccia.
aveva preso l'album delle fotogafie,e con quelle era fuggito lanciandosi dalla finestra!
quella stessa notte Oscar si trascinò fino a casa di Marina dove le chiese rifugio e le raccontò dell'accaduto,lei lo accolse e lo ospitò in una stanza accanto alla sua,fu svegliato da una luce intensa e un aroma di caffè e brioche,quando scese trovo Marina e German che lo accolsero con la solità cordialità,risero della camicia da notte che Marina aveva prestato a Oscar,poi German uscì per recarsi ad una partita a scacchi con un suo amico prete.
Marina si era informata sull'esistenza dell'ispettore Florian,lo disse a Oscar e dopo poco furno un strada pronti a raggiungerlo,lungo il tragitto Oscar fece una promessa a Marina,le promise che avrebbe dedicato a lei una cattedrale qualora fosse diventato un architetto.
raggiunsero l'abitazione di Florian,bussarono e furono investiti da una scarica di domande a mo d'interrogatorio,la loro risposta fu solo che avevano informazioni riguardo Michail kolvenik,la porta si spalancò e i due furono invitati a entrare,raccontarono a Florian le loro avventure,questi dopo averli ascoltati raccontò la sua versione.
Egli non voleva incastrare Kolvenik,ma tutte le tracce portavano a lui,quando lo incontrò scoprì un uomo piacevole,ma egli era un poliziotto e non poteva farsi prendere dai sentimenti,la notte che andarono alla villa per arrestarlo trovarono l'incendio,e insieme a quell'incendio anche la sua carriera si bruciò,durante le sue indagini però furono scoperte cose che andavano al di là della sola frode,Kolvenik comprava i cadaveri ma nessuno li ha mai trovati,nessuno sapeva cosa ne facesse.
alla fine di quell'incontro Florian chiese ai ragazzi di dimenticare quella storia.
tornarono a casa e trovarono German che aveva preparato una cena italiana,alla fine della cena German chiese a Oscar di fare una partita a scacchi,ma a Oscar parve di vedere Marina stanca,pallida e si propose di lavare i piatti,lei insistè affinchè giocasse con German e lo lasciasse vincere.
a mezzanotte Oscar fu svegliato da un rumore,si mise a sedere sul letto e udì dei colpi di tosse sucì dalla sua stanza e seguì il rumore fino a una porta,sussurrò il nome di Marina che per tutta risposte gli chiese di andare via,ma la sua voce era un gemito,Oscar entrò nella stanza e vide Marina bagnata di sudore,aveva del sangue che le bagnava il viso e quando Oscar fece per uscire a chiamareGerman lei lo bloccò,e si fece promettere che non avrebbe parlato di quella faccenda.Fece un sogno in cui percorreva le stanze di un palazzo di marmo,e in questo sogno c'era Maria Shelley che piangeva ma le sue lacrime non toccavano terra,poi questa figura si trasformò in qualcosa di orribile che prese Marina,nel sogno annusò ancora quell'orribile odore,e vide una farfalla nera posarsi sulla spalla.
al suo risveglio non trovò nessuno,era il giorno previsto per la visita dal medico,Oscar approfittò per andare al collegio ad avvisare che avrebbe trascorso in famiglia le vacanze natalizie,e prese alcune cose,poitornò a casa e trovò i suoi amici ad attenderlo in un'aria di tristezza,cenarono cosìmin silenzio,e alla fine German si congedò da loro in modo strano,senza neppure volgere uno sguardo ai ritratti della sua amta Kirsten.Oscar chiese cosa avessero saputo dal medico,ma Marina cambiò discorso.Oscar si allontanò per portare i piatti in cucina e al suo ritorno Marina non c'era,così decise di uscire,e inziò a camminare senza sapere di preciso dove andare ma si ritrovò davanti al cimitero di Sarrià,quando senti lo scalpicciò di una carrozza sopraggiungere e vide il cocchiere,decise così di scavalcare il cancello e rifugiarsi nel cimitero...

Maruzzella

Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

assegnato dal gruppo "Quelle che il Tombolo" e da "La Libreria di Nicky"

ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"