Saputo di Frank e Jane, il primo pensiero di Emma è per Harriet, ma lei sa già tutto e non sembra affatto turbata. Infatti l'uomo «così superiore» di cui si è invaghita è in realtà il signor Knightley, e il «servizio» prestato e tanto apprezzato da lei è stato quello di averla invitata a ballare dopo il rifiuto del signor Elton. Come se non bastasse, Harriet crede anche di essere ricambiata. È quando sente queste cose che Emma si accorge finalmente di essere lei stessa innamorata del signor Knightley, e si rimprovera di aver rovinato tutto. È stata infatti lei a incoraggiare i sentimenti di Harriet e a farla diventare, da umile e modesta, presuntuosa e vanitosa. Decide di allontanarla momentaneamente da Hartfield.
La signora Weston va da Emma dopo aver fatto visita alla sua futura nuora Jane Fairfax, la quale manda a ringraziare Emma per tutti i riguardi dimostrati specialmente quando stava male. Lei si sente in colpa e, in solitudine, si rimprovera severamente per tutte le malignità che ha pensato ingiustamente di Jane.
È estate, ed Emma incontra per caso il signor Knightley appena tornato da Londra. Lui appare turbato e tenta di consolare la ragazza per la "perdita" di Frank. Emma spiega che non è mai stata veramente innamorata di Frank e che l'unico sentimento che le è rimasto a riguardo è la vergogna per il proprio comportamento. A questo punto il signor Knightley sembra pronto a confidarsi con Emma ma lei, temendo di sentirlo parlare di Harriet, cerca di evitare il discorso. In realtà lui confessa di amare proprio lei. In ogni caso, Emma non pensa di sposarsi prima della morte del padre, perché non vuole lasciarlo.
Riceve la lettera che Frank ha mandato ai Weston e in cui giustifica anche il proprio comportamento nei confronti di lei, oltre a dare spiegazioni riguardo a episodi passati e chiedere di essere capito e perdonato. La lettera gli vale il perdono di Emma, e perfino il signor Knightley - pur non cambiando drasticamente idea - comincia a pensare a Frank con un minimo di benevolenza in più. Dopo aver letto la lettera insieme, Knightley cambia discorso e propone a Emma una soluzione per il matrimonio: ha intenzione di trasferirsi a Hartfield, in modo che lei non debba lasciare il padre.
Emma e Harriet, pur sentendosi via lettera, continuano a evitarsi, e con una scusa Emma fa invitare l'altra da Isabella, a Londra. Successivamente va a trovare Jane, che trova in gran forma, e sente che tra loro due le cose sono sistamate anche se, a causa della presenza della signora Elton, non hanno occasione di parlare molto.
Finalmente Emma trova il coraggio di annunciare al padre il proprio fidanzamento e di proporre la soluzione del signor Knightley. Più che approvare, il signor Woodhouse si rassegna ad accettare le cose come stanno. La notizia del matrimonio si diffonde, e gli unici ad avere qualcosa da ridire sono naturalmente gli Elton.
Tutte le preoccupazioni di Emma per Harriet risultano infondate, infatti il signor Knightley viene a sapere che sta per sposare Robert Martin. Per quanto stupita, Emma è in realtà contenta che sia finita così.
In visita dai Weston insieme al padre, Emma ha modo di incontrare di nuovo Jane e, inaspettatamente, anche Frank. Con suo grande piacere riesce a parlare con lui piuttosto a lungo, e si rallegra che il loro rapporto sia rimasto amichevole.
Quando Harriet e i Knightley arrivano da Londra, Emma ha finalmente l'assoluta certezza che Harriet non pensi più al signor Knightley, e che è perfettamente felice con il signor Martin. Inoltre, si è scoperta figlia di un ricco commerciante che ha la possibilità di garantirle una vita agiata. Ad ogni modo, lei e Robert Martin si sposano poco dopo e, sebbene l'amicizia con Emma non scompaia del tutto, di sicuro l'intimità tra le due diventa un ricordo.
Infine, a novembre, con la piena approvazione del padre la stessa Emma sposa finalmente il signor Knightley.
La signora Weston va da Emma dopo aver fatto visita alla sua futura nuora Jane Fairfax, la quale manda a ringraziare Emma per tutti i riguardi dimostrati specialmente quando stava male. Lei si sente in colpa e, in solitudine, si rimprovera severamente per tutte le malignità che ha pensato ingiustamente di Jane.
È estate, ed Emma incontra per caso il signor Knightley appena tornato da Londra. Lui appare turbato e tenta di consolare la ragazza per la "perdita" di Frank. Emma spiega che non è mai stata veramente innamorata di Frank e che l'unico sentimento che le è rimasto a riguardo è la vergogna per il proprio comportamento. A questo punto il signor Knightley sembra pronto a confidarsi con Emma ma lei, temendo di sentirlo parlare di Harriet, cerca di evitare il discorso. In realtà lui confessa di amare proprio lei. In ogni caso, Emma non pensa di sposarsi prima della morte del padre, perché non vuole lasciarlo.
Riceve la lettera che Frank ha mandato ai Weston e in cui giustifica anche il proprio comportamento nei confronti di lei, oltre a dare spiegazioni riguardo a episodi passati e chiedere di essere capito e perdonato. La lettera gli vale il perdono di Emma, e perfino il signor Knightley - pur non cambiando drasticamente idea - comincia a pensare a Frank con un minimo di benevolenza in più. Dopo aver letto la lettera insieme, Knightley cambia discorso e propone a Emma una soluzione per il matrimonio: ha intenzione di trasferirsi a Hartfield, in modo che lei non debba lasciare il padre.
Emma e Harriet, pur sentendosi via lettera, continuano a evitarsi, e con una scusa Emma fa invitare l'altra da Isabella, a Londra. Successivamente va a trovare Jane, che trova in gran forma, e sente che tra loro due le cose sono sistamate anche se, a causa della presenza della signora Elton, non hanno occasione di parlare molto.
Finalmente Emma trova il coraggio di annunciare al padre il proprio fidanzamento e di proporre la soluzione del signor Knightley. Più che approvare, il signor Woodhouse si rassegna ad accettare le cose come stanno. La notizia del matrimonio si diffonde, e gli unici ad avere qualcosa da ridire sono naturalmente gli Elton.
Tutte le preoccupazioni di Emma per Harriet risultano infondate, infatti il signor Knightley viene a sapere che sta per sposare Robert Martin. Per quanto stupita, Emma è in realtà contenta che sia finita così.
In visita dai Weston insieme al padre, Emma ha modo di incontrare di nuovo Jane e, inaspettatamente, anche Frank. Con suo grande piacere riesce a parlare con lui piuttosto a lungo, e si rallegra che il loro rapporto sia rimasto amichevole.
Quando Harriet e i Knightley arrivano da Londra, Emma ha finalmente l'assoluta certezza che Harriet non pensi più al signor Knightley, e che è perfettamente felice con il signor Martin. Inoltre, si è scoperta figlia di un ricco commerciante che ha la possibilità di garantirle una vita agiata. Ad ogni modo, lei e Robert Martin si sposano poco dopo e, sebbene l'amicizia con Emma non scompaia del tutto, di sicuro l'intimità tra le due diventa un ricordo.
Infine, a novembre, con la piena approvazione del padre la stessa Emma sposa finalmente il signor Knightley.
Lieto fine a go-go!
RispondiEliminaMa va bene così perché alla fine si ottiene sempre qualcosa se ci si impegna o se ci si lascia un po' trasportare con gratitudine dalla vita...
Sono contenta per Harriet perché amava veramente Robert Martin sinceramente ricambiata, sciocchezza di Emma il dividerli.
Mi fa piacere per Jane e Frank: lei si è sciolta e rilassata e lui è veramente simpatico e irriverente. L'unico un po' fuori dagli schemi.
La conclusione per Emma e Knightely me l'aspettavo dall'inizio...Ammirevole la scelta di lui di vivere lì e sopportare un suocero del genere!!!
Sembrano innamorati e felici anche se Emma ha avuto un cambiamento veramente repentino...E' così in amore, o no?
Che dire è sempre bello quando le storie hanno un lieto fine ed io non avrei gradito altro. L'amore di quei tempi era così, tutto sguardi, riverenze, sottintesi... ma poi nel privato sicuramente la passione esplodeva ma agli occhi esterni tutto doveva essere compito. L'unico un pò diverso è Franklin ma per una ragione, nascondere secondo me l'amore per Jane.
RispondiEliminaQuanto mi sarebbe piaciuto che ci fosse stato un seguito... no?
Sul compromesso di Knightley di accettare di vivere nella casa del padre della sposa.... io mai!!!! sia con mia madre che con i miei suoceri perchè non mi sentirei libera di fare nulla anche se voglio loro un gran bene.
Grazie per aver letto insieme questo libro e per aver condiviso le riflessioni che immancabilmente un libro porta con se.
Alla prossima
non ho letto il riassunto, perché tanto lo so come è finito. il finale mi è piaciuto, me lo aspettavo già dalle prime pagine. li vedevo bene insieme, nonostante tutto quel parla parla ;-)
RispondiEliminaquesto romanzo mi è piaciuto più di Mansfield park, ma forse lo avevo già detto.
colgo l'occasione per fare gli auguri a te, Yuki, e a tutte le altre amiche del GdL
Come un pò tutte voi, amiche care del GdL, ero speranzosa e quasi certa che tra Emma e Knightley alla fine sarebbe stato amore :-) e ne sono contenta, mi sono sempre piaciuti come coppia.
RispondiEliminaIl fatto che tutte le tessere del mosaico trovino la loro giusta collocazione in effetti è forse un pò troppo da "happy end scontato" ma ci sta bene, non avrei visto altro finale se non questo proposto dalla Austen.
In particolare mi fa piacere per Harrriet e Mr.Martin: sarebbe stata una buona unione già all'inizio del romanzo ma quella benedetta mania di Emma di voler combinare matrimoni a suo piacimento li aveva allontanati e aveva indirizzato Harriet su altre strade, rivelatesi tutte sbagliate...per fortuna che si è risistemato tutto, sarebbe stato un peccato se no.
Un ultimo appunto: d'accordissimo con chi mi ha preceduto nel dire che trasferirsi a casa di Emma con la presenza ingombrante di suo padre, pedante, ipocondriaco e insopportabilmente lagnoso, è stato un gesto quasi al limite dell'assurdo da parte del caro Knightley....doveva amarla proprio tanto la sua Emma ;-)
Giudizio complessivo dell'opera: direi che è discreta, ma non esaltante dal mio punto di vista.
Alla prossima lettura!
Buon Natale a tutteeeeeeeeeeeee :-)
Maris
Quest'ultima parte è la mia preferita, che romanticume! Forse il finale così lieto sarà anche scontato, ma mi piace il modo in cui è stato reso. In Mansfield Park, per esempio, ho l'impressione che il finale sia troppo sbrigativo, mentre qui si prende il suo tempo e ci mostra l'effettiva felicità dei protagonisti, non si limita a dire che tutto è andato bene e basta.
RispondiEliminaTuttavia sono d'accordo con Maris e, anzi, vi dirò che per me nessuna opera della Austen è "esaltante". Non nego che mi piaccia, e la trovo sempre gradevole da leggere (Emma in particolare è uno dei suoi migliori romanzi secondo me), ma i libri che veramente mi hanno lasciato qualcosa sono (ben pochi e) altri.
Tanti auguri di buon Natale a tutte quante!
Ciao ragazze,
RispondiEliminaho finito il libro con un enorme sforzo di volontà perchè se inizio a leggerne uno devo assolutamente finirlo, sono fatta così.
Ma questo genere di letture proprio non mi piacciono, per cui ho deciso di lasciare il GdL.
Un bacio a tutte,
Lò
ciao ragazze che brave state finendo.. io sono indietro... purtroppo ho avuto tanto da fare..... e quindi lo terminerò più tardi rispetto a voi... ma spero che ci sia qualcuno disposto a commentare con me ugualmente....
RispondiEliminache meraviglia <3
RispondiEliminaE vissero tutti felici e contenti!!!!
RispondiEliminaUn bel finale, tutte le donne hanno il loro cavaliere e le danze possono aver inizio. Forse un pò affrettato come finale, tanto costruire per poi poco godere dei primi sussulti amorosi....Emma cambia idea, anzi si trova innamorata così velocemente e tutti i pezzi si ricompongono senza lasciar amarezze! Magari fosse così anche nella vita reale, il suocero accomodante, l'amica che ritorna nei ranghi senza protestare, nessun cattivo!
Molto rilassante, tornerò a commentare qualche altro libro, bellissimo GdL e Tina sei stata una gradevolissima compagna di lettura! Spero di rincontrarti!
Sofia
@sofia... sono contenta che ti sia piaciuto,
RispondiEliminacondivido con te la delusione del finale....ma questa sembra essere una prerogativa di jane austean, da qualche parte ho letto che è dovuta al fatto che lei racconta dei sentimenti che ha conosciuto in vita...... jane ha avuto il suo spasimante o i suo spasimanti.... si è dunque innamorata, ma poi è andato tutto in fumo.... per cui lei non ha conosciuto dopo il corteggiamento l'amore in totos... se così si può dire... si è fermata sempre prima... per cui non può raccontare nei libri ciò che non ha mai vissuto.
comunque quello che finora mi ha deluso di più è il finale di ragione e sentimento...
che lì in effetti dopo svariate pagine e costruzioni di vicende... ci lascia così raccontando troppo velocemente del matrimonio tra il colonello brandon e marianne ed edward con elinor---- togliendoci il gusto di sussultare un po con loro.... di vivere il loro innamoramento insieme a loro ....
spero che sarai dei nostri per un prossimo gdl .... ho visto che sta andando molto bene la votazione per leggere "piccole donne" a me piacerebbe tanto rileggerlo..... comunque a marzo mi sembra che c'è in programma un altro libro di jane... l'abbazia di northanger... a presto sofie
@Tina e Sofia: grazie mille per aver commentato "Emma" sul nostro blog! Ho seguito tutte le vostre battute!
RispondiEliminaVi aspetto per "L?Abbazia di Northanger", a presto e come sempre, buona lettura!