lunedì 22 novembre 2010

Terza tappa di "Ragione e Sentimento" cap. 30-39

 Riassunto tratto dal sito http://www.jausten.it/

Al ritorno a casa, un'indignata Mrs. Jennings porta notizie fresche: Willoughby sta per sposarsi con Miss Grey e le sue cinquantamila sterline. Marianne è ancora chiusa nel suo dolore ma, con sorpresa di Elinor, scende a pranzo, anche se resta persa nei propri pensieri, senza nemmeno accorgersi delle chiacchiere e delle insistenti premure di Mrs. Jennings. Marianne torna in camera sua e Elinor riesce a convincerla a dormire. All'ora del tè arriva il colonnello Brandon, e Elinor capisce subito che ha saputo tutto, come lui le conferma subito dopo, raccontandole le chiacchiere molto circostanziate che aveva per caso sentito in una cartoleria. Ma la notizia della possibile speranza di poter ora conquistare il cuore di Marianne non sembra avere sul colonnello quell'effetto rinvigorente previsto da Mrs. Jennings, che lo osserva stupita mentre trascorre la serata più serio e riservato che mai. Il risveglio di Marianne è funestato da una nuova illusione: Mrs. Jennings le porta una lettera che lei immagina subito di Willoughby, scoprendo immediatamente dopo che è della madre, sempre affettuosa e, ignara dell'accaduto, fiduciosa in Willoughby. Mrs. Jennings esce e, mentre Elinor sta scrivendo alla madre per metterla al corrente, e Marianne le è seduta vicino, arriva il colonnello Brandon. Marianne si rifugia immediatamente nella sua stanza, ma Brandon sembra contento di trovare Elinor da sola, anzi le dice che era proprio ciò che sperava. Dopo molte titubanze, racconta a Elinor la storia delle due Eliza: la madre, una cugina orfana cresciuta con lui e con la quale era nato un amore ricambiato, era stata fatta sposare a forza al fratello maggiore, mentre lui era praticamente fuggito nell'esercito. Ma il matrimonio si era concluso con un divorzio e con la rovina dell'amata, ritrovata dal colonnello solo poco prima di morire, in miseria e con una figlia di tre anni, a cui aveva dato il suo stesso nome. La bimba, dopo la morte della madre, viene affidata al colonnello, che ne aveva curato l'educazione; ma alla prima uscita, a diciassette anni a Bath, era scomparsa, e Brandon, dopo molte ricerche, era riuscito ad avere sue notizie proprio dalla lettera che aveva provocato l'improvvisa partenza da Barton il giorno della gita. La ragazza era incinta, e il seduttore non è altri che Willoughby. Il racconto lascia naturalmente esterrefatta Elinor, che però ringrazia il colonnello, ritenendo che una rivelazione del genere non possa che alleviare il dolore della sorella. Elinor riferisce immediatamente a Marianne il racconto del colonnello Brandon, e la sorella lo ascolta con depressa rassegnazione prima di sciogliersi in lacrime. La madre risponde alla lettera ed esorta le figlie a restare a Londra, in quanto la solitudine di Barton non farebbe che accentuare il dolore di Marianne; ha inoltre saputo del prossimo arrivo a Londra del fratellastro delle figlie, e ritiene giusto che lo vedano. Marianne accetta a malincuore questa decisione, assumendo nei giorni successivi un comportamento assolutamente apatico; Elinor si trova quindi praticamente da sola a fronteggiare l'insistenza gentilezza di tutti i loro amici, stemperata un po' solo dall'educata indifferenza di Lady Middleton. L'unico vero sollievo è la conversazione con Brandon, gratificato da un lieve incremento di gentilezza nei suoi confronti da parte di Marianne. Questa intimità tra lui e Elinor induce Mrs. Jennings a rivedere le sue previsioni: forse sarà proprio la sorella maggiore ad avere più probabilità di conquistare il colonnello. Ai primi di febbraio Willoughby si sposa, e Marianne è costretta ad abbandonare anche quel residuo inconfessabile di speranza che le era rimasto. 

 
Arrivano le signorine Steele, e Elinor è costretta di nuovo a sopportare la lingua tagliente di Lucy e la stupidità della sorella maggiore. Marianne si lascia convincere a ricominciare a uscire e le due sorelle vanno in una gioielleria, dove incontrano un bellimbusto pieno di borioso autocompiacimento, i cui lineamenti restano impressi a Elinor. Nelle stesso negozio entra John Dashwood, a Londra da due giorni con la moglie, che il giorno successivo fa visita a casa di Mrs. Jennings, dove ha modo di conoscere anche il colonnello Brandon, e si fa poi accompagnare da Elinor a conoscere i Middleton. Resta entusiasta di tutti e, mentre si duole per lo stato di salute di Marianne, raccomanda alla sorella di non lasciarsi scappare il colonnello, anche se Elinor cerca di porre un freno al suo entusiasmo, che arriva a immaginare un cospicua eredità per le sorelle da parte di Mrs. Jennings, un desiderio certamente dettato dal rimorso per il proprio comportamento verso di loro. Fanny Dashwood fa visita a Mrs. Jennings e Lady Middleton, e l'unica a mantenere qualche riserva è Mrs. Jennings, alla quale Mrs. Dashwood non ispira molta simpatia. I Dashwood invitano tutti a pranzo, comprese le signorine Steele, da poco ospiti dei Middleton, e il colonnello Brandon, e annunciano che ci sarà anche Mrs. Ferrars. Elinor, che pur sentendosi ormai fuori questione è comunque curiosa di conoscere quella signora di cui ha sentito così tanto parlare, viene informata da Lucy che Edward è in città ma che non parteciperà al pranzo dalla sorella. Durante il ricevimento Mrs. Ferrars e la figlia non perdono occasione per tentare di mortificare Elinor, trattando nel contempo con molta cortesia le signorine Steele e citando spesso le doti di Miss Morton, che la madre vuole far sposare a Edward. Marianne, dopo un'ulteriore provocazione di Mrs. Ferrars a Elinor, non riesce a contenersi e difende con ardore la sorella, scoppiando però in lacrime subito dopo. John si dà da fare con il colonnello, magnificando le doti di Elinor e cercando la sua compassione per il declino che ha notato in Marianne. Il mattino dopo il ricevimento Lucy fa visita a casa di Mrs. Jennings, ha la fortuna di poter restare da sola con Elinor, e le esprime tutta la sua felicità per il modo in cui è stata trattata da Mrs. Ferrars. Le educate repliche di Elinor non scalfiscono il suo entusiasmo, condito con le usuali frecciate. Ma la scena è interrotta dall'inaspettato arrivo di Edward, che si trova così in una situazione molto imbarazzante, condivisa dalle due donne. Elinor cerca come può di ravvivare la conversazione e, subito dopo, va a chiamare la sorella. Marianne reagisce con il solito entusiasmo alla vista di Edward, ma le sue velate allusioni al rapporto che lo lega a Elinor, visto che ignora quello con Lucy, non fanno altro che rendere la situazione ancora più imbarazzante, tanto che Edward cerca subito una scusa per andarsene, imitato poco dopo anche da Lucy. Elinor vorrebbe tanto informare la sorella della realtà dei fatti, ma la promessa di segretezza che la lega a Lucy glielo impedisce. Nasce il figlio dei Palmer, Mrs. Jennings è occupata con la figlie e le Dashwood passano, molto malvolentieri, le loro giornate dai Middleton. Per un equivoco in casa del fratello, dove un'ospite aveva capito che le due sorelle alloggiassero lì, Elinor e Marianne sono invitate, insieme al fratello e alla cognata, a un ricevimento musicale, dove la maggiore riconosce il borioso signore che avevano incontrato in gioielleria, subito dopo presentato da Mr. Dashwood come Robert Ferrars, il fratello minore di Edward. L'aspetto e la conversazione di quest'ultimo rafforzano l'opinione negativa di Elinor e concludono la sua conoscenza della famiglia Ferrars, dove non si salva nessuno tranne Edward. Mr. Dashwood propone timidamente alla moglie di invitare le sorelle per qualche giorno, ma lei rifiuta decisamente, accampando la scusa di aver già deciso di invitare le Steele. Un invito così inaspettato, e le successive notizie che raggiungono Elinor sulla sorprendente benevolenza della cognata verso Lucy e la sorella, fanno quasi credere a Elinor che, in fin dei conti, le speranze di Lucy di fare breccia nella famiglia del fidanzato segreto non siano poi così prive di fondamento. Di ritorno da una visita a Mrs. Palmer, che ormai non aveva più bisogno della presenza costante della madre, Mrs. Jennings informa Elinor di una notizia sorprendente: Nancy Steele ha confessato a Mrs. Dashwood che la sorella è da tempo segretamente fidanzata con Edward! La rivelazione ha provocato crisi isteriche a Mrs. Dashwood, che ha cacciato di casa le due signorine così cortesemente invitate, e ancora non si sa quale sarà la reazione di Mrs. Ferrars e dello stesso Edward. Elinor riesce a non far trapelare la propria emozione e si rende conto di dover subito informare Marianne. 

http://thesecretunderstandingofthehearts.blogspot.com

 Durante il colloquio con la sorella, Elinor cerca di minimizzare le proprie emozioni, ma poi, spinta dalle considerazione di Marianne, che non riesce a capire quella freddezza, confessa tutta la sua sofferenza nell'aver dovuto tacere, per adempiere alla promessa fatta a Lucy, ma anche per procrastinare il più possibile una rivelazione che avrebbe fatto soffrire ulteriormente la sorella e la madre, già provate dal comportamento di Willoughby. Marianne si rende conto solo ora di quali siano state le sofferenze della sorella, e si pente amaramente del suo comportamento impulsivo e privo di qualsiasi considerazione per le persone che le sono care. Si impegna perciò a non far trapelare i propri sentimenti nelle inevitabili discussioni che seguiranno. Il mattino successivo arriva John, che informa le sorelle e Mrs. Jennings degli sviluppi della situazione: Edward si è rifiutato decisamente di rompere il fidanzamento, e la madre lo ha diseredato intestando a Robert la proprietà che doveva andare al primogenito. Mrs. Jennings non può fare a meno, provocando la costernazione di John, di elogiare il comportamento di Edward e, una volta finita la visita, le tre donne possono dare sfogo ai loro sentimenti riguardo all'accaduto. La confidenza tra le sorelle Dashwood è ormai ristabilita, ma entrambe, per ragioni diverse, evitano di parlare tra loro dell'accaduto, mentre Mrs. Jennings si impegna moltissimo nel divulgarlo. Una bella domenica di marzo Elinor e Mrs. Jennings vanno a fare una passeggiata nei Kensington Gardens, mentre Marianne rimane a casa per paura di incontrare i Willoughby, tornati a Londra. Qui Elinor incontra Anne Steele, che la mette subito al corrente degli sviluppi della situazione: Edward, dopo tre giorni, è andato a trovarle e ha avuto un colloquio con Lucy, alla quale ha assicurato che il suo amore per lei è inalterato, informandola che a breve avrebbe preso gli ordini e avrebbe cercato di ottenere un incarico per avere un reddito ed essere in grado di sposarla. Le informazioni su quell'incontro sono molto dettagliate, e solo alla fine Elinor capisce che Anne le ha raccontato quello che ha ascoltato origliando alla porta. Ogni sua recriminazione su quella scorrettezza non ha ovviamente alcun effetto su Miss Steele. Il mattino seguente Elinor riceve una lettera da Lucy, che le conferma il racconto della sorella e, alla fine, le chiede aiuto per far ottenere a Edward un beneficio ecclesiastico. Nella lettera Lucy cita, con le abituali adulazioni, anche Mrs. Jennings, e Elinor la mostra a quest'ultima, che si dichiara ammirata dal comportamento e dalle capacità letterarie della cugina, pur compiangendo i due per le ristrettezze economiche a cui sarebbero andati incontro. 



Per le Dashwood, dopo due mesi a Londra, è tempo di pensare al ritorno, anche perché Marianne è sempre più impaziente di andarsene. L'occasione arriva con l'invito dei Palmer ad accompagnarli a Cleveland, da dove, dopo un breve soggiorno là, sarebbero potute arrivare a Barton con una giornata di viaggio. Dopo un primo rifiuto, dovute alla troppa vicinanza a Combe Magna, la proprietà di Willoughby, Marianne accetta. Durante la prima visita del colonnello Brandon dopo questa decisione, Elinor ha la sorpresa di sentirsi offrire da lui l'incarico di comunicare a Edward che la rettoria di Delaford, appena liberatasi, è a disposizione di quel giovanotto trattato così male dalla sua famiglia. Il colloquio tra Brandon e Elinor, appartatisi nella stessa stanza in cui Marianne sta suonando e Mrs. Jennings fa finta di sentirla cercando comunque di stare attenta a ciò che si stanno dicendo i due, viene equivocato da quest'ultima, che, da frammenti della conversazione, si convince che sia in corso una domanda di matrimonio, anche se alcuni particolari la sorprendono non poco. Elinor, sia pur riluttante ad assumersi quell'incarico molto imbarazzante per lei, accetta di farsene carico e ringrazia con molto calore il colonnello per quella prova di disinteressata amicizia.

A voi la parola, care compagne di viaggio...
baci,
            Erica

14 commenti:

  1. Terza tappa, dunque: la soria si fa intricata!
    Effettivamente in questi ultimi nove capitoli letti le vicende si sono susseguite velocemente una dopo l'altra, sconvolgendo tutti gli equilibri....forse anche un pò troppo velocemente. Cioè: mi è parso che nella prima parte del libro le cose andassero troppo a rilento e mi avevano un pò annoiato, poi c'è stata la seconda parte un pò di "transizione" e ora questa terza parte assolutamente piena zeppa di eventi imortantissimi e a tratti sconvolgenti!!
    Comunque, certo che quel Willoughby è davvero un personaggio sempre più negativo! Povera la nostra Marianne...
    Ed Elinor dimostra sempre il suo grande autocontrollo e la sua lealtà anche quando davvero viene toccata da rivelazioni molto dolorose per lei. E' ammirevole.
    La figura del colonnello Brandon si va facendo più importante ed è un personaggio che devo dire non mi dispiace affatto...mi chiedo se continuerà a provare la sua simpatia per Marianne o se coltiverà di più il legame che sta nascendo con Elinor....Mrs. Jennings avrà di che parlare, questo è certo!!!
    Tirando le somme di questa tappa potrei dunque dibadire che mi ha coinvolto di più ma forse avrei preferito che gli eventi fossero stati trattati meno rocambolescamente.
    Ecco qui il mio pensiero....e scusate la lunghezza del commento :-)
    Maris

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  2. Ah....dimenticavo di scrivere due parole su Edward Ferrars: è un personaggio che non ho ancora ben compreso. Non mi è chiaro il suo modo di essere; sono curiosa di vedere come si comporterà nei confronti di Elinor, dato che, anche se non c'era nulla di ufficiale tra loro due, comunque le era legato in qualche modo...

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  3. Certo Willoughby è proprio un mascalzone!!!!!! (quanti ne abbiamo conosciuti come lui???....io non tanti devo ammettere, forse solo 1!).......e la storia acquista un ritmo frenetico e pagina dopo pagina si è sempre più curiosi di capire come andrà finire la storia. Mi pare che per Marianne, ormai, non ci siano molte speranze e lei lo ha capito anche se, innamorata com'è, sarebbe persino capace di perdonare per il male che le è stato fatto. Però il dolore mi pare che abbia riavvicinato le due sorelle, che soffrono in maniera diversa, ma soffrono entrambe. Mi ha molto colpito il modo tenero e dolce, materno direi, della Mrs Jennings di sostenere Marianne in questo momento di difficoltà! Ormai sono davvero coinvolta e poi aspetto di capire cosa farà il colonnello Brandon......che trovo simpatico, anche se forse dovrebbe osare un pò di più ma, considerata la sua esperienza non proprio positiva, ha ancora molto timore nell'esprimere i propri sentimenti. Alla prx! ;-)

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  4. Che sfortunate sia Marianne sia Elinor!! Io ho apprezzato molto che in questa terza tappa si sia smossa un bel pò la situazione!! Mi piacciono le vicende movimentate!! Anche perché davvero inaspettate!! Sia Willoughby sia Edward Ferrars all'inizio non destavano alcun dubbio sulla loro onestà e correttezza nei confronti di entrambe le sorelle...adesso non ci resta che vedere cosa succederà con il colonnello Brandon (che pian piano sta diventando una figura sempre più di spicco): resterà il gentiluomo che sembra oppure anche lui cambierà radicalmente?
    Ma soprattutto: chi sceglierà? Di chi è innamorato?
    Infine devo dire che questo libro è pieno di gente davvero odiosa: Lucy, Mrs Dashwood...e per non parlare della madre di Edward! Ma prima o poi ognuno avrà la sua "punizione": vedi Mrs dashwood che, per non invitare a casa sua le sue cognate, ha preferito invitare a Lucy e sua sorella...direi che si è presa una bella "batosta"! :)
    Baci baci

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  5. Eh si Elena, anch'io volevo parlare nel mio commento di due aspetti di queste pagine lette. Il primo era proprio a proposito di alcune delle figure femminili della storia quali Mrs Fanny Dashwood, Mrs Middleton e Mrs Palmer, che trovo egoiste e superficiali; la stessa Asten, all'inizio del 34esimo capitolo parla delle prime due così: "esisteva in entrambe una sorta di insensibile egoismo che le attraeva reciprocamente e simpatizzarono l'un con l'altra sul piano di una insipida roprietà di condotta e di una totale mancnza d'intelligenza".
    Le due sorelle invece si sono riavvicinate nelle confidenze del dolore e la tenera Marianne ora si sente in colpa per non aver compreso la sofferenza di Elinor. Quest'ultima finalmente lascia sfogare tutto il suo silenzioso dolore, amettendo i momenti difficili che ha dovuto sopportare e questo la rende finalmente anche più sensibile (prima la trovvo effettivamente più saggia ma fredda).
    Vediamo un po' se il colonnello Brandon trova il coraggio di dichiararsi...
    a presto, baci, Erica.

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  6. Care amiche, arrivo anch'io, un po' più tardi delle altre volte, ma ho finito la lettura qualche minuto fa. Come avete detto le due sorelle ora sono vittime dei ragazzi, tutte e due soffrono, ma io preferisco il modo di affrontare le cose di Elinor, è più maturo, mi sembra un po' esagerato il comportamento di Marianne, è come se le fosse crollato il mondo addosso e si fosse scordata di tutto il resto, di fronte alla delusione amorosa. Invece Elinor sebbene soffre continua ad andare avanti perché nella vita ci sono anche altre strade, famiglia, amici, e si va avanti, sicuramente troverà la persona giusta. I due ragazzi che ha presentato l'Austen sono stati molto sconsiderati con le protagoniste, è peggio Willogby, ma se io fossi Lucy non sarei contenta di avere un fidanzato che continua con me, mentre capitava qualcosa di poco chiaro con un'altra. Concordo con i vostri commenti sui personaggi indesiderati che misurano tutto sulla base dei contanti.... Un bacione a tutte, alla prossima tappa! Mirta

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  7. Salve a tutte voi!Il ritmo si è fatto più incalzante ma non si riesce ancora a capire come andrà a finire.Mi domando se il colonnello Brandon stia pino piano aprezzando sempre più Elinor che continua a soffrire stoicamente per se e da il suo sostegno incondizionato alla sorella.Che spregevoli figure Mrs Fanny Dashwood, Mrs Middleton e Mrs Ferrars egoiste e meschine!All'inizio avevo giudicato Mrs Jennings una donna frivola e superficiale,l'ho rivalutata ora .E' stata amorevolmente vicina alle sorelle Dashwood. Mr Ferrars...ancora un mistero...certo che ha finalmente tirato fuori un pò di carattere e si è ribellato alla madre.....Vedremo come finirà...
    Buona lettura a tutte voi!
    XXX
    Michela

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  8. eccomi sisters, scusate il ritardo ma ieri giornatina frenetica tante cose da fare in ufficio ed a casa .. insomma c'est la vie!!
    Questa parte è la mia preferita, il precipitare degli eventi, il caos sentimentale .. in qs. fase i caratteri sono tutti perfettamente delineati, il lettore sa da che parte stare, adoro qs. rapporto con zia Jane. I fatti fotografano una realtà, quella delle relazioni e dei conseguenti matrimoni tipiche di quell'epoca e della rigidissima etichetta inglese. Le donne, con pochi mezzi erano in balia degli eventi, un buon matrimonio poteva diventare una vera odissea ed all'epoca una donna non aveva altro a cui aspirare .. purtroppo.
    Zia Jane sicuramente anche se ancor giovinetta quando scrisse R&S aveva ben chiaro qs. concetto.
    Non condanniamo la povera, passionale Marianne aveva solo 17 anni e nemmeno lodare troppo la controllata Elinor ... io avrei assestato un bel dx a quella mentecatta di Lucy Steele ... Edward va beh .... che fa segue il vento come le foglie???? ... ed il bel Willogby così moderno ed attuale alla ricerca del denaro per sanare i disastri di una vita disonesta?
    Grande zia Jane come sempre rileggerla è un puro piacere :-)
    alla prox sisters
    Aldina

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  9. Ciao a tutte! Ho un po' di difficoltà con il collegamento e spero questa volta di riuscire. Le vicende si stanno dipanando (o arruffando?!) ma, più degli accadimenti, quello che mi colpisce sempre è la descrizione dei caratteri e dei temperamenti dei vari personaggi che sembrano passati ai raggi x!! Sono con Aldina, anch'io avrei mollato uno sganassone a quella Lucy per non parlare poi di quelle Dashwood, Middelton e Ferrars..questo per quanto riguarda il genere femminile..e i maschietti poi te li raccomando! A parte il generoso e paziente Brandon, mi sembra che facciano un po' tutti una magra figura! Comunque anche in questi capitoli "zia Jane" ci offre tanti spunti di riflessione sulla condizione della donna e sulla vita sociale dell'epoca..a presto!
    Carmen

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  10. in ritardissimo eccomi qui con il mio commento... ho letto con molto piacere questa terza tappa perchè più scorrevole e intrigante e in alcune frasi ho ricordato il perchè adoro la Austen, delle frasi davvero formidabili... è odiosissima Lucy ha un carattere che io proprio non sopporto e ho apprezzato molto, anche in questa tappa, Marianne questa volta nel suo modo di sviare le visite e di commentare in poche parole i lunghi e futili discorsi delle altre (come sull'altezza dei bambini)... nella prima tappa veniva fuori un fratello succube della moglie mentre in questa notiamo che è str anche di suo... Edward non sono riuscita ad inquadrarlo neanche io, e ho iniziato ad affezionarmi anche io Mrs Jennings... curiosa dello scoprire mosse più audaci del colonnello e un pò di scioglievolezza da parte di Elionor continuo la lettura augurando buon proseguimento anche a voi tutte

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  11. E qui parte l'intreccio della vicenda!
    Abbandona la lentezza della prima parte e parte quasi senza preavviso in questa terza parte!
    Willoughby comincia ad apparirmi sempre più antipatico!
    Queste donne alle prese con una situazione non certo idilliaca!Questo essere gentiluomo che ogni tanto scompare, riappare, svanisce...
    Brandon sembra essere l'unico personaggio che mantiene uno stesso comportamento, almeno fino ad adesso...
    Finalmente Elinor si mostra umana e sensibile, saggia si ma anche coinvolta!
    Ferris come si comporterà?
    E il mitico colonnello Brandon opeerà la sua scelta?
    Chi?come?e soprattutto scelta dettata da cosa?
    Buona lettura

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  12. Il mio scorso commento si chiudeva con l’interrogativo riguardo e quello che il colonnello Brandon era andato a fare a Londra. Ora che l’arcano è svelato, come non amare ancora di più questo personaggio?
    Ah caro colonnello, quale nobiltà d’animo si cela nella vostra figura timida, silenziosa, ombrosa, sommessa! Non oso immaginare il dolore che ha attanagliato il vostro cuore quando siete stato costretto a rinunciare alla vostra amata. Con quanta generosità vi siete impegnato per evitare che altri due innamorati siano costretti a subire quello che è successo a voi! Voi sì che siete un uomo da sposare, non quel dongiovanni, mascalzone, arrivista di Willoughby. Ossignur sono posseduta ;)

    Scherzi a parte: adoro veramente questo personaggio e, così come Mrs Jennings, faccio il tifo per una unione tra lui ed Elinor.
    Che Elinor fosse la mia beniamina, ve l’avevo già detto. Lo svolgersi degli eventi ed una certa similitudine tra le vicende che la vedono protagonista e la mia storia di vita, me la rendono ancora più cara.

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  13. mi sgridate se vi dico che il libro...l'ho finito!!mi ha preso tanto e me lo sono portato in sala d'aspetto per un paio di visite (troppo complicato portare il ricamo)..e sono arrivata in fondo. devo dire che il ritmo più incalzante mi ha fatto venire voglia di accellerare..mentre aspetto di cominciare cime tempestose mi delizio con un Montalbano..... buon week end a tutte
    rossella

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  14. Eccomi a voi in ritardo giustificato...avevo il pc a riparare e con il vecchio macinino non riuscivo a commentare, nè inviare mail.
    Mi ricordavo bene nell'affermare che dopo la lentezza della prima parte, il romanzo avrebbe preso un'altra piega!!!
    La cosa che mi è piaciuta più di tutto nell'intreccio della storia è il riavvicinamento delle sorelle.
    Ammiro sempre di più la figura del colonello e sorrido pensando che da che mondo è mondo, le donne giovani, si innamorano sempre dei mascalzoni...e non solo le giovani!!!
    Sono contenta che Elinor si sta ammorbidendo e sta lasciando il suo rigore un po' alle spalle...saggia, ma sensibile!!!
    Bene tesore alla prossima e buona lettura a tutte.
    Mr

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