venerdì 1 marzo 2013

Lettura Marzo ... e di Febbraio ... Di qua dal paradiso di Francis Scott Fitzgerald

Buongiorno carissime lettrici ,

ben ritrovate al nostro appuntamento mensile con i commenti alla lettura di Febbraio.

Ma prima di addentrarci in questo meraviglioso romanzo, è opportuno decidere cosa fare per il mese di Marzo.
Abbiamo riscontrato diverse difficoltà nel reperimento del romanzo "Venere in metrò" ed avendo avuto un breve preavviso ho notato che anche le adesioni alla lettura non sono state molte, così ho pensato di farvi una proposta:
Accantoniamo per un po' questa lettura (che visti i risultati del sondaggio, dovrebbe essere comunque di vostro interesse), spostiamola in fondo al calendario previsto fin'ora, dedicandole il mese di Luglio (magari potrebbe essere la lettura ideale sotto l'ombrellone) e dandoci così il tempo utile per poter reperire il testo.
La vostra domanda sarà: ma allora cosa leggiamo in marzo?
Cosa ne pensate se ognuna di noi legge un libro che ha già in casa, magari in attesa di essere letto, un regalo, o quel libro che non abbiamo mai trovato il tempo di affrontare ?
E a fine mese ne approfittiamo per parlarne al gruppo, con i nostri suggerimenti, "Io ho letto xxx, veramente un bel libro, ve lo consiglio perchè..."
Cosa ne dite?
Abbiamo tutte qualche libro in attesa sul comodino che ci aspetta! Mi dispiace per il disguido di marzo, ma pultroppo i tempi tra la fine del sondaggio ed il reperimento del testo non sono stati ottimizzati. Sorry :)

Lasciatemi per favore un commento in proposito!!!



Ma parliamo ora della nostra lettura di Febbraio: Di qua dal paradiso di Francis Scott Fitzgerald

Ecco una semplice trama tratta da Wikipedia:

Amory Blaine è un giovane nato nel 1896, lo stesso anno di Fitzgerald, ricco e affascinante che appartiene ad una famiglia irlandese cattolica della media borghesia.
La storia è quella della formazione del giovane che, fin da quando è adolescente, è ben cosciente della sua intelligenza, del suo fascino e del suo egoismo. Il giovane è competitivo e si impegna per ottenere il successo sociale leggendo poesie, discutendo di politica, di religione e di storia. Si innamora diverse volte con la convinzione che ogni volta debba essere "per l'eternità".
Frequenta la prestigiosa Università di Princeton ma la sua è un'esperienza deludente. Alla fine dei due anni trascorsi all'università, dopo l'illusione di un amore eterno con Isabelle, iniziano gli insuccessi scolastici, le ristrettezze economiche e altre delusioni d'amore, come quella per Clara, Rosalind ed Eleanor, tutte donne belle ed emancipate, che presto lo abbandonano lasciandolo a confrontarsi con sé stesso per comprendere il perché del fallimento dei suoi sogni.
Allo scoppio della prima guerra mondiale Amory viene inviato al fronte e quando ritorna a Princeton egli si rende conto che la sua giovinezza è terminata con la perdita delle illusioni e con tutti i suoi sogni infranti.
E se gli dei sono morti egli almeno conosce se stesso e malgrado tutto egli sembra accettare l'idea che l'uomo debba continuare a lottare per conoscere almeno se stesso.
Chi di voi lo ha letto? Vi è piaciuto? e perchè? cosa vi ha incantate?   raccontateci, raccontateci...

Buon week-end e buona lettura!
Erica

9 commenti:

  1. D'accordissimo sulla lettura di un libro che abbiamo già in casa e che a fine mese possiamo poi consigliare alle altre del Gruppo :-) bella idea, Erica!

    Per ciò che invece riguarda "Di qua dal Paradiso", io devo dire che avevo molte aspettative perchè sia questo romanzo che anche "Il grande Gatsby" erano nei miei pensieri da un pò di anni e volevo trovare il momento per approcciare Francis Scott Fitzgerald: l'occasione della lettura di Febbraio quindi è capitata a fagiolo ;-)

    Però alla fine "Di qua dal paradiso" non mi è piaciuto più di tanto. La storia poteva essere interessante, ma il modo in cui viene narrata, il ritmo, il tipo di dialoghi...mi hanno annoiata abbastanza.
    Probabilmente questo mio scarso interesse è dovuto anche al fatto che fondamentalmente il protagonista, Amory Blaine, non ha suscitato in me grandi emozioni, nè positive nè negative. Cioè: non mi è stato nè simpatico nè antipatico, quanto invece indifferente. Il che non giova alla lettura, fa perdere mordente poi.
    Neppure le storie d'amore (o pseudo tali, tipo quella con Isabelle) mi hanno stimolato la fantasia, i personaggi femminili li ho trovati piuttosto scialbi.
    Forse non sono riuscita ad entrare nell spirito di quell'epoca, nell'atmosfera degli anni '20.

    Certo è che sono comunque contenta di aver letto il libro: si tratta pur sempre di un classico importante e poi sono convinta che leggere (a meno che non si parli di roba da pattumiera!) non è mai uno spreco di tempo.

    Ora vado a pensare quale tra i libri in attesa (ne ho parecchi!) posso leggere per marzo! Ma devo poi comunicarti il titolo qui, Eri?

    Baci a tutte!

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    1. Ho rielaborato un pò e anche ampliato il mio commento al libro e l'ho postato sul mio blog, se vi può interessare, nell'ambito dell'iniziativa del Venerdì del Libro di HomeMadeMamma:
      http://caralilli.blogspot.com/2013/03/i-venerdi-del-libro-120-di-qua-dal.html

      Ri-Ciao!

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  2. La proposta per marzo è una buona idea perché Venere in Metrò è un libro adatto per le vacanze estive. Nel mio comodino ci sono un paio di libri… poi scelgo.

    “Di qua dal Paradiso”: avevo intenzione di leggerlo ma non riuscivo a prenderlo in mano, finiva sempre in secondo piano in fondo alla libreria, al suo posto preferivo altro con la scusa “per te c’è ancora tempo”. Il mio libro è stato tradotto dall’amatissima Fernanda Pivano: quanto mi mancano le sue interviste… Secondo me è da considerare come un opera acerba, le storie non mi hanno coinvolto come speravo forse perché le mie aspettative erano altissime. La parte che mi ha interessato di più è il cap.“l’egoista diventa un personaggio”. Forse è in questo momento che traspare la mentalità di Amory, le sue paure sulla povertà, la perdita dei suoi amicile, le sue impressioni sulla vita moderna, la nazionalizzazione delle industrie. E la la frase “tutti i bambini dovrebbero incominciare allo stesso modo” è un accenno alle disuguaglianze ben presenti nel suo ambiente.

    Adesso mi concentro sulla scelta del libro da presentare a fine mese.
    Buona scelta a tutti

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  3. Anche a me piace la proposta di Erica che ognuno legga un libro che ha già iniziato o che intendeva leggera da tempo come lettura per il mese di marzo.
    «Di qua dal paradiso» di Fitzgerald. Questo romanzo l’ho ri-spolverato avendolo letto molto tempo fa e già allora mi ha affascinato in modo particolare. Per me è interessante partire da questa espressione:” «Poi le loro labbra si sfiorarono come fiorellini selvatici mossi dal vento» in cui si intuiscono i baci delle ragazze e come superare il muro della vita. Numerosi sono i baci che “costellano” Di qua dal Paradiso, il romanzo con il quale Francis Scott Fitzgerald si fa conoscere giovanissimo nel 1920 ( dopo il rifiuto di due precedenti manoscritti e molti rimaneggiamenti fino alla versione finale), ottenendo subito un immenso successo. Sono scambi di baci, nemmeno quindicenni, nel salottino di un club di Minneapolis per famiglie ricche, alla fine di una festa con slittini organizzata dalla mamma di lei, Myra St. Claire e Amory Blaine, i due protagonisti e «Baciami ancora» chiederà di nuovo Myra, poggiandogli dolcemente la testa sulla spalla. Ma Amory, le risponderà, pur sorprendendo se stesso, «Non ne ho voglia». Di qua dal paradiso, è un romanzo tenero e terribile allo stesso tempo, leggero ma a tratti pesante per un caotico affollamento di materiali; in alcuni punti è scritto meravigliosamente bene tanto che chi conosce le due successive opere, Il Grande Gatsby e Tenera è la notte, noterà agli inizi della stessa epoca, il medesimo protagonista da ragazzo. Lo si scopre con pena e sgomento, per quel suo modo infantile che a ben guardare è assai meno banale di quanto appaia. Se il bacio (essere baciate, concedere baci, fare in modo che non si sappia di essere state già baciate, baciare chiunque e dovunque e infischiarsene a costo di perdere la reputazione) è lo spartiacque delle avventure sentimentali che occupano il cuore delle ragazze “ per bene” nell’America puritana degli Anni Dieci e Venti del Novecento, per i ragazzi che vogliono essere e non solo apparire o «diventare» qualcosa o qualcun altro, in un tremendo inseguimento, la salita sarà difficilissima.

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  4. Vada per la tua proposta Erica! ho già un paio di libri che aspettano fiduciosi di essere aperti, e uno di essere finito!! Ci risentiamo a fine mese... per il libro di febbraio, l'ho preso dalla biblioteca ma non mi è piaciuto per niente e a metà l'ho riconsegnato... non mi capita sovente di lasciare un libro a metà ma quando capita significa che non riusciva a trasmettermi niente. Un abbraccio a tutte! :-)

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  5. Anche per me va bene la proposta di Erica, il libro di febbraio non mi è dispiaciuto, fonte di numerose riflessioni. Il protagonista mi ha incuriosito ma soprattutto le donne del libro mi hanno divertito.
    Dal libro:
    ......la gioventù è come avere un grosso vassoio di dolciumi. I sentimentali credono che si rimpiange la purezza, la semplicità che ci era propria prima di mangiare quei dolciumi. Specialmente si vorrebbe provare di nuovo il piacere di mangiarli.

    Buona lettura a tutti!

    Teresa

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  6. Credi anch'io come afferma Teresa che la gioventù vada assaporata proprio cone un vassoio di dolci !!! A proposito ieri io e Vito ci siamo concessi uno strappo alla regola: qualche fetta di una torta alla ricotta e marmellata di visciole, un piatto caratteristico della cucina kosher (l'ho preso presso una pasticceria che prepara dolci di questo genere), una delizia da provare
    abche dai meno giovani! !!

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  7. Ciao ragazze ... io non conoscevo questo libro di fitzgerald.... un giorno ero in ospedale per fare una visita, e accanto a me c'era una signora che lo leggeva, mi ha incuriosito e gli ho chiesto se era bello ... lei mi ha detto- è piacevole e molto scorrevole. Ora posso dire che invece la penso come maris, mi ha un po deluso... avendo letto il grande gasby mi aspettavo una lettura affascinante interessante .. invece .. diciamo che non è per niente scorrevole, ma addirittura noioso... e condivido con Innassia che si tratti di una composizione acerba dello scrittore. però all'avanguardia coi tempi è curioso ed interessante alcune parole di slang dei giovani che si usava .. tipo lo slicker che e riferito a qualche compagno di scuola. anche se non ho capito bene qual'era la peculiarità di uno slicker. credo che non riesco a ricordarlo perchè purtroppo al di là delle mie aspettative non è riuscito ad appassionarmi . Sono d'arrcordo per il libro da rileggere e da proporre alle altre.

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  8. Eccomi, ci sono anch'io! per un commento molto semplice perchè in realtà io adoro leggere le vostre recensioni ed immergermi nei pernsieri che sono scaturiti da ogni lettura.
    Per me il libro di Fitzgerald è stata un'autentica sorpresa, non conoscevo questo autore al di là della sua opera più famosa e la grande riveralzione è stata l'ambientazione delle sue storie! Ho adorato immergermi nella descrizione degli ambienti e li ho immaginati, tanto che avrei desiderato vederne la trasposizione cinematografica, ma pultroppo non l'ho trovato.
    Sono molto felice che vi sia piaciuta l'idea del libro a nostra scelta per questo mese, ho già iniziato anch'io un libro che avevo da tempo sul comodino, prestato da un'amica. Non vedo l'ora di leggere le vostre recensioni/consigli. A presto, buona lettura e grazie di cuore a tutte per la vostra partecipazione!

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