Buongiorno carissime,
terminato il mese di ottobre, ci ritroviamo a commentare insieme Camera con Vista di E. M. Forster.
Commento a cura di Simonetta Vernia (per conoscere Simonetta
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Commentare l’ autore inglese protagonista della lettura di
questo mese, E.M. Forster, ricercatore, collezionista e romanziere tra i più
raffinati osservatori alla ricerca di stati d’animo e modi espressivi è stata
impresa ardua.
“Camera con vista” ( 1908) ha una travagliata elaborazione: cambi di personaggi, variazioni dei punti di vista che nella stesura definitiva evidenzierà una ottima prova tecnico-stilistica con trama scritta con sensibilità e personaggi tipici dell’inizio dell’Ottocento: gentildonne di campagna alla ricerca dell’approvazione sociale ( “la caccia al buon matrimonio”). Lucy, la più classica delle protagoniste, vissuta in campagna, sogna la vita di città, cerca di adeguarsi a quella società non vi riesce e rinuncia. Non sopporta le convenzioni sociali e ce lo mostra a Firenze, apertura del romanzo: cambia il punto di vista che Lucy ha del mondo e di se stessa. Al suo ritorno in Inghilterra vorrebbe essere la moglie che il promesso sposo Cecil esige (raffinata, colta), ma alla fine sarà se stessa per George, l’uomo che la ama per quella che è (approvo totalmente questa posizione!!))
La lotta interiore di Lucy (conformismo/ anticonformismo, passato/futuro) è evidenziato dai due uomini innamorati di lei. Cecil con il suo non “vedere” il mondo, la sua ansia di possesso nei confronti della fidanzata è medievale, George è rinascimentale, amante di una vita radiosa pronto a lasciare andare Lucy per la sua strada. La simbologia è nel titolo: per vista Forster intende lo sguardo sul mondo e sulla realtà:” La camera con vista viene negata a Lucy e alla cugina Bartlett”. Con l’ingresso degli Emerson, padre e figlio, scambio delle stanze con quelle delle signorine vi è un livello mitico-simbolico:essi possiedono il dono della “vista”.
Il finale è forse dolceamaro, Forster ritiene che il matrimonio non possa essere un finale realistico per romanzi del Novecento:«Il dramma dei loro problemi, dell’ evolversi, dell’influenzarsi reciproco, è di là da venire.Come può il romanziere di oggi, ciò sapendo, terminare il romanzo con un matrimonio?»(intervento in un college inglese-1906-, due anni prima della edizione del romanzo)
L’Italia, la Toscana sono luoghi eletti per ricchi, colti-eleganti--avventurosi giramondo, alla scoperta del pianeta, si fermano lasciano tracce importanti di questo percorso nei loro libri. I protagonisti dei Grand Tour tradizionali/piccoli tour, scrittori H.James, E.Wharton, E.M.Forster. Firenze in particolare luogo eletto da quando qualcuno (1887)raccontò a H.James un episodio della vita di Shelley cui il grande americano si era ispirato per “Il carteggio Aspern”(scritto a Firenze,Bellosguardo), fino al 1908, l'anno del Nostro romanzo, spiritoso Baedeker di comportamenti e di pregiudizi per turisti ricchi. Per la critica attuale anche se “Camera con vista” ha dialoghi tipo plot- sceneggiatura e poco narrativi, fotografa il senso di superiorità degli inglesi verso gli italiani e racconta molto della percezione del Belpaese all'epoca della stesura del romanzo: Italia, terra splendida, ricca di opere d'arte, popolata da “antropoidi”. I “veri residenti”, per Forster, sono gli inglesi stabilitisi in Toscana da qualche anno, non gli italiani. Essi sono l'unico interlocutore di questi viaggiatori inglesi. Personalmente nel leggere il romanzo ricercando anche particolarità stilistiche, ho considerato interessanti gli appunti dello scrittore stesso “ Aspetti del romanzo - Garzanti, Milano, "Gli Elefanti", 2000):i procedimenti della narrazione seguono questa ripartizione: 1) storia; 2) persone; 3) intreccio; 4) fantasia; 5) profezia; 6) modello e ritmo. Egli afferma, giustamente, che il personaggio inventato o realmente esistito o anche animale è elemento in assenza del quale non si ha narrazione( LA STORIA - PERSONE). Ma se la storia è la sequenza cronologica degli eventi che riguardano un personaggio, l'INTRECCIO è la disposizione consequenzialmente logica o causale di quegli eventi.
“Camera con vista” ( 1908) ha una travagliata elaborazione: cambi di personaggi, variazioni dei punti di vista che nella stesura definitiva evidenzierà una ottima prova tecnico-stilistica con trama scritta con sensibilità e personaggi tipici dell’inizio dell’Ottocento: gentildonne di campagna alla ricerca dell’approvazione sociale ( “la caccia al buon matrimonio”). Lucy, la più classica delle protagoniste, vissuta in campagna, sogna la vita di città, cerca di adeguarsi a quella società non vi riesce e rinuncia. Non sopporta le convenzioni sociali e ce lo mostra a Firenze, apertura del romanzo: cambia il punto di vista che Lucy ha del mondo e di se stessa. Al suo ritorno in Inghilterra vorrebbe essere la moglie che il promesso sposo Cecil esige (raffinata, colta), ma alla fine sarà se stessa per George, l’uomo che la ama per quella che è (approvo totalmente questa posizione!!))
La lotta interiore di Lucy (conformismo/ anticonformismo, passato/futuro) è evidenziato dai due uomini innamorati di lei. Cecil con il suo non “vedere” il mondo, la sua ansia di possesso nei confronti della fidanzata è medievale, George è rinascimentale, amante di una vita radiosa pronto a lasciare andare Lucy per la sua strada. La simbologia è nel titolo: per vista Forster intende lo sguardo sul mondo e sulla realtà:” La camera con vista viene negata a Lucy e alla cugina Bartlett”. Con l’ingresso degli Emerson, padre e figlio, scambio delle stanze con quelle delle signorine vi è un livello mitico-simbolico:essi possiedono il dono della “vista”.
Il finale è forse dolceamaro, Forster ritiene che il matrimonio non possa essere un finale realistico per romanzi del Novecento:«Il dramma dei loro problemi, dell’ evolversi, dell’influenzarsi reciproco, è di là da venire.Come può il romanziere di oggi, ciò sapendo, terminare il romanzo con un matrimonio?»(intervento in un college inglese-1906-, due anni prima della edizione del romanzo)
L’Italia, la Toscana sono luoghi eletti per ricchi, colti-eleganti--avventurosi giramondo, alla scoperta del pianeta, si fermano lasciano tracce importanti di questo percorso nei loro libri. I protagonisti dei Grand Tour tradizionali/piccoli tour, scrittori H.James, E.Wharton, E.M.Forster. Firenze in particolare luogo eletto da quando qualcuno (1887)raccontò a H.James un episodio della vita di Shelley cui il grande americano si era ispirato per “Il carteggio Aspern”(scritto a Firenze,Bellosguardo), fino al 1908, l'anno del Nostro romanzo, spiritoso Baedeker di comportamenti e di pregiudizi per turisti ricchi. Per la critica attuale anche se “Camera con vista” ha dialoghi tipo plot- sceneggiatura e poco narrativi, fotografa il senso di superiorità degli inglesi verso gli italiani e racconta molto della percezione del Belpaese all'epoca della stesura del romanzo: Italia, terra splendida, ricca di opere d'arte, popolata da “antropoidi”. I “veri residenti”, per Forster, sono gli inglesi stabilitisi in Toscana da qualche anno, non gli italiani. Essi sono l'unico interlocutore di questi viaggiatori inglesi. Personalmente nel leggere il romanzo ricercando anche particolarità stilistiche, ho considerato interessanti gli appunti dello scrittore stesso “ Aspetti del romanzo - Garzanti, Milano, "Gli Elefanti", 2000):i procedimenti della narrazione seguono questa ripartizione: 1) storia; 2) persone; 3) intreccio; 4) fantasia; 5) profezia; 6) modello e ritmo. Egli afferma, giustamente, che il personaggio inventato o realmente esistito o anche animale è elemento in assenza del quale non si ha narrazione( LA STORIA - PERSONE). Ma se la storia è la sequenza cronologica degli eventi che riguardano un personaggio, l'INTRECCIO è la disposizione consequenzialmente logica o causale di quegli eventi.
Attendo ora tutti i vostri commenti; lo avevate già letto? vi è piaciuto?
Grazie a Simonetta per la collaborazione ed ora a voi la parola!
Avete già trovato "La collina dei conigli"? Qualcun'altro si unisce alla lettura?
Ci ritroveremo a fine mese per commentarlo insieme.
Buona lettura.
Erica
Ho letto questo romanzo qualche anno fa e devo ammettere che dovrei rinfrescare la memoria... però a me era piaciuto molto!
RispondiEliminaBellissime le descrizioni di Firenze, delle colline di Fiesole... che bei ricordi.
Complimenti a Simonetta per il suo commento, scritto benissimo!
Claudia
Cara Clody (se posso appellarti così!!! ma dalla foto suppongo tu sia una giovane donna forse coetanea dei miei figli),
Eliminalo scambio di impressioni su letture ( in questo caso condivise il rete) rende vivace e sempre vigile la mente sia di chi è impegnato ancora nel ciclo lavorativo e di chi lo ha lasciato da pochi mesi (il mio caso!!). Oggi si discute molto sui mezzi di comunicazione sul ruolo delle "nuove generazioni" e di quelle "degli anziani": posso dirti che è una caratteristica di tutti i tempi quella di "innovare" e buttare "il vecchio"!! Allora perché si ricicla o si frequentano i mercatini delle pulci (a Roma c'è quello famosissimo di Porta Portese)per trovare l'oggetto cult d'epoca e farne bella mostra nella propria casa? La predisposizione alla comunicatività positiva non ha età
a presto
simonetta
Sono pienamente d'accordo con te Simonetta!!!
EliminaLeggendo io imparo molto, sviluppo i miei punti di vista, e vivo mille vite in una sola... ma la cosa più importante è che leggere secondo me è un ottimo modo per imparare a pensare!
P.s. Chiamami pure come preferisci ^_^ Io ho 24 anni ma spesso me ne danno 17/18... penso di poterlo prendere come un complimento o.O
In queste prime ore della mattina, nel silenzio della casa, attutito dal ronf ronf del mio sornione gatto Spike, spazio a piacimento attraverso la rete per aggiornarmi (come ho sempre fatto anche quando internet era una chimera e i miei colleghi/e docenti a scuola mi prendevano per una "aliena":"Il computer è per i giovanissimi, ma quali corsi vuoi frequentare..." e via di questo passo!. e i giovani studenti erano stimolati al massimo quando anche la loro insegnante di Lettere era in sintonia e li animava in una competizione molto positiva e di condivisione di compiti in cui il famoso metodo cooperative learning era applicato in modo eccezionale).
Eliminabuona vita cara clody e a presto
Ultimamente non ho molto tempo libero pertanto, ho letto il libro in modo superficiale senza dare molta importanza ai dettagli. Questo, però, non mi ha impedito di cogliere un particolare che dovrebbe far riflettere a chi periodicamente taglia i fondi alla cultura italiana. Escludendo i pregiudizi degli inglesi nei confronti degli italiani, spesso, in questo romanzo, si misura l’istruzione in base alla conoscenza della letteratura, dell’arte e della musica italiana. Alla base dell’istruzione di un giovane inglese c’è lo studio della nostra cultura. Il soggiorno in Italia non è visto come uno svago ma è un modo per ampliare la propria preparazione & educazione. Un altro particolare: si descrive una società inglese chiusa nei propri pregiudizi, repressa sessualmente (si parla di un bacio innocente come uno scandalo) viceversa la cultura italiana è più aperta e più libera. Il soggiorno in Italia ha aperto la mente di Lucy: la crescita interiore di questa ragazza, che passa dall’età immatura a quella adulta, incoraggiata dal Signor Emerson e dal Signor Beebe, da una svolta decisiva a questo clima oppressivo.
RispondiEliminaCiao da Innassia
Condivido cià che esprimi nel tuo commento e posso dirti che tuttora (da informazioni di prima mano datemi da una collega italiana di Lingua inglese distaccata in una scuola nel Surrey frequentata sia da studenti figli di immigrati italiani che da "indigeni" dove ha insegnato cultura italiana) la Nostra cultura classica con i suoi autori, la sua arte, le sue bellezze architettoniche e naturali è un fiore all'occhiello da studiare ed approfondire!! Anche se certamente l'english life ha un fascino particolare ed attrae proprio per quel suo puritanesimo di facciata tanto bene rappresentato dalla letteratura e dalle filmografia
EliminaIo l'ho finito a metà mese e devo dire che la prima parte mi è parsa un pò lenta, poi mi ha preso di più man mano che la storia è andata avanti.
RispondiEliminaPerò, nonostante il personaggio di Lucy mi piaccia, nonostante io abbia apprezzato e condiviso la sua scelta di vivere come veramente "sente" di fare e quindi la scelta del più sentimentale, moderno, anticonformista George rispetto al conformista (e come dice giustamente Simonetta) "medievale" Cecil...dicevo, nonostante ciò c'è una cosa che mi è mancata. Cioè...l'autore mi ha a tratti dato l'impressione di "saltare" delle parti, non so se mi spiego bene.
Per me è stato un pò come se la lotta interiore di Lucy, i passi che l'hanno portata alla scelta finale siano stati descritti poco approfonditamente o quanto meno in modo più indiretto che diretto.
Ecco, forse alla fine pensandoci bene posso dire che mi è parso di comprendere Lucy e il suo mondo, la sua anima, più attraverso chi le sta intorno che non attraverso lei stessa. E in particolare attraverso chi forse l'ha capita più di tutti e prima di tutti: il vecchio Emerson, figura che mi è piaciuta particolarmente.
Nel complesso il romanzo mi ha lasciato un buon ricordo, ma non mi ha davvero entusiasmato. Direi che, come ho scritto su anobii, gli dò 3 stelle (abbondanti) su 5.
PS: proprio oggi ho caricato sul mio Kindle "La collina dei conigli" (e non vi dico che cosa ha dovuto fare mio marito per sistemare e rendere compatibile la copia che ha reperito in rete!!) se no avrei dovuto comprarlo cartaceo.
Cara amica "di lettura", condivido il tuo commento su Camera con vista che si presenta come romanzo breve e non esattamente ricco di avvenimenti o di spiccate introspezioni; anche secondo me i personaggi non sono particolarmente indimenticabili e certo non vi si possono leggere grandi passioni d’amore comprensibili a un pubblico di oggi; è comunque uno scritto (molto adatto per essere sceneggiato)che aiuta a comprendere la posizione delle ragazze di buona famiglia in un periodo in cui le suffragette (mai nominate nel romanzo, ma la cui ombra aleggia "minacciosamente") stavano iniziando a incatenarsi alle ringhiere e a dare fuoco alle cassette postali per ottenere il diritto di voto. Lucy (come bene hai notato) per tutto il romanzo è bocca di pensieri altrui (quelli della cugina; quelli della madre; quelli di Cecil e infine quelli degli Emerson), e riesce a esprimere se stessa solo attraverso la musica.
EliminaIl romanzo è un interessante quadretto dell’Italia d’inizio Novecento vista dagli occhi di un inglese, sia pure anticonformista come Forster: in un luogo di passioni e di libera espressione, così lontano dalle imposizioni e dalla rigidità del mondo inglese, Lucy appare prima scioccata e poi conquistata dalla spontaneità degli italiani. E’ il suo viaggio in Italia che causa in lei i cambiamenti tali da poter ravvisare i limiti dell’Inghilterra (perché, si sa, un viaggio non è un viaggio se non permette di tornare a vedere con occhi nuovi il luogo di partenza) e, soprattutto, tali da poter comprendere e amare i colori dell’animo di George Emerson. A me è piaciuto anche come Forster denuncia le ipocrisie sociali dell’Inghilterra edoardiana, così come farà con le ipocrisie imperialiste in Passaggio in India un romanzo che letto tempo fa e visionato il film, mi ha affascinato di più per il misterioso apparato del modo di rappresentare sentimenti.
Come scrivi tu, la Nostra lettura del mese di ottobre non lascia molte impronte anche se è un testo accurato, ricercato, di tanto in tanto persino poetico: potremmo consigliare questo romanzo per lo splendido effetto che fa se letto in poltrona con una tazza di tè, o, ancora meglio, su un prato assolato con un cestino da picnic, che ne pensi?
Se ben ricordo ho visto il film tratto da questo romanzo, forse una decina di anni fa, facevo ancora il liceo. Mi hai fatto venir voglia di prendere il romanzo in eBook :). Grazie e a presto.
RispondiEliminaCome per Casa Howard la partenza dei libri di Forster per me è sempre sincopata...mi interessa poi mi stanca e un pò annoia..insomma non mi fa scattare questo romanzo il desiderio di riprendere il libro appena possibile . Lucy non spicca come eroina fino ai tre quartidel romanzo quando prende coraggio (o sono gli altri che glielo inducono ?) e rompe il fidanzamento con Mr Vyse. Il romanzo prende vita e luce alla fine quando finalmente succede qualcosa che cattura l'attenzione. E comunque rispetto ad altre eroine del periodo risulta un pò apatica a parte tranne quando suona il pianoforte (tramite l'arte che consapevolmente rinnega mostra la sua vera natura) Molto belli i personaggi di Mr Emerson senior , il vero anticonformista, e di Mrs Bartlett, la vera romantica del romanzo. Qua e là le riflessioni filosofiche di Forster (la Verità il Destino la Natura) che non sempre entrano in sintonia con la leggerezza apparente del romanzo.
RispondiEliminaTrovo che il romanzo sia in effetti un po' lento e in particolare mi dispiace che la vera storia d'amore cominci troppo tardi. Nonostante ciò ci sono diversi personaggi che mi piacciono, cioè gli Emerson e il fratello di Lucy, Freddy (che mi piacque molto anche nel film), cosa che non posso dire di tanti altri libri. Per quanto riguarda la trama, ripeto, è un po' lenta fino a un certo punto, ma poi ingrana e la parte finale mi piace tanto, la trovo romanticissima ♥
RispondiEliminaPs mi scuso ma io salto 'la collina dei conigli' non è il mio genere...alla prossima! Ciao a tutti
RispondiEliminaAndrò in Biblioteca per La collina dei conigli altrimenti in libreria.
RispondiEliminaBuona lettura ai componenti del GdL
simonetta
Non l'ho letto!
RispondiEliminaRingrazio Simonetta per il bel e particolereggiato commento, il libro mi è piaciuto e mi ha fatto venir volgia di tornare a Firenze naturalmente con una camera con vista. Sono stata rapita da alcuni versi che assomigliano a poesia...."la vera italia si può scoprire solo osservando pazientemente la vita intorno"....l'odore di firenze! ogni città, permetta che glielo insegni, ha il suo particolare odore..non si viene in italia in cerca di cose gradevoli... ci si viene in cerca della vita. ....le cose dell'universo. e' vero non quadrano. ...una statua gotica implica il celibato, proprio come una statua greca implica il godimento e forse era questo che aveva voluto dire mr beebe con la sua curiosa ossevazione. ...esiste solo una certa quantità di altruismo proprio come esiste una certa quantità di luce..dovunque ci mettiamo noi proiettiamo un'ombra su qualcosa ed è inutile spostarci continuamente da un posto all'altro per salvare le situazioni perchè l'ombra ci segue. Bisogna scegliere un posto dove non si fa molto male e restarci ben saldi alla luce del sole.
RispondiEliminaCosì per citare alcune frasi che mi sono piaciute.
Sono pronta con il prossimo libro che ho già reperito e penso che mi divertirò molto e lo auguro anche a voi.
alla prossima
teresa
Mi fa piacere che anche tu abbia accolto con compiacimento il mio commento alla lettura di Camera con vista: questi spazi interattivi on line ci permettono di condividere e apprezzare il bello della lettura scambiandoci pareri opinioni impressioni quasi fossimo tutte/i insieme riuniti in un virtuale salotto o "camera con vista" che accomuna un gruppo oramai affiatato e consapevole delle regole della comunicazione. se vuoi puio visitare il mio blog LEGGERE PER http://letturesenzatempo.blogspot.it/ o anche MY blog langolodisimo per liberi pensieri su temi non impegnati e forse interessanti.
Eliminase sei su google plus ci si ....vede
a presto
simonetta
Cara Teresa ti trasmetto il messaggio di Clody per Lettura collettiva: data fine lettura 11 dicembre. Eventualmente comunicale che sei al corrente di questo messaggio
Eliminasimonetta
Grazie mille Simonetta per la comunicazione. Ho confermato a Clody la mia partecipazione
EliminaCiao
TEresa
Ciao sono nuova, arrivata qui dopo aver preso il Tè delle cinque con Miss Austen... Forster aveva un'idea un po' stereotipata dei sanguigni italiani ma il rispetto che hanno gli Inglesi per le nostre città e la nostra Arte ci fa sorvolare su certi luoghi comuni così diffusi all'estero. Ciò detto a me il romanzo è piaciuto tantissimo ma ancor più il film che gli ha dato un'ottima resa sia per gli attori sia per la sceneggiatura e la scenografia. E' vero fa venir voglia di passeggiare a Firenze senza Baedeker o di scollinare verso Fiesole su un campo di grano macchiato dai papaveri. Anch'io salto il prossimo, aspetto Henry James con Ritratto di Signora.
RispondiEliminaComplimenti per questo blog, l'ho conosciuto oggi per caso e sono diventata una follower! Mi piace quello che fate, se vi va di passare da me ho un premio per voi ^-^ Un bacione!
RispondiEliminaGrazie mille Loretta, a nome di tutto il GdL!
EliminaE' un grande piacere sapere che nuovi lettori ci fanno visita, ci seguono e ci conferiscono un premio!
Come già successo in passato però, non posso far altro che ringraziare ma pultroppo non mi è possibile dar seguito a tutto l'iter della premiazione perchè questo blog è fondato su un gruppo di persone che seguono una lettura collettiva; non posso io (in qualità di fondatrice e portavoce) rispondere alle domande personali o passare il testimone ad altri blog; essenzialmente perchè siamo un gruppo!
Di nuovo mille ringraziamenti. Se ti fa' piacere posso aggiungere il logo del tuo premio quì sotto insieme agli altri?
A presto e buona lettura!
Ciao, sono una vostra lettrice e commento per la prima volta. Il libro l'ho letto tanti anni fa e mi è parso davvero molto bello, altrettanto suggestivo il film "Camera con vista". Per questo mese non riesco ad aggiungermi alla lettura de "La collina dei conigli", ma mi piacerebbe molto per il prossimo "Ritratto di signora". Inizierò a seguirvi, se vi va di dare una occhiata lascio anche il link del mio blog, dove si parla di cinema. http://cinquecentofilmisieme.blogspot.com/
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