mercoledì 22 febbraio 2012

Marina - terza tappa

Oscar cadde a terra e si trovò su un letto di fango,si rialzò e corse a nasocndersi.
Intanto il cocchiere scese dalla carrozza e con una lanterna ed entrò nel cimitero aprendo il cancello con le chiavi.Passò molto vicino a Oscar ma non lo vide,e così il ragazzo decise di seguire l’uomo.
E lo vide fermarsi sulla tomba dove Oscar aveva visto la prima volta la Dama,vide il cocchiere estrarre un arnese e forzare la tomba,questa rompersi e aprirsi,lasciando aperto un fosso dove il cocchiere si introdusse e ruppe anche la bara di legno,Oscar si affacciò e vide che la bara era vuota,fece per scappare ma urtò contro qualcosa,e allora il cocchiere si accorse di lui,ma Oscar scappava come un disperato e raggiunse il cancello,quando fu fuori cercò un posto per nascondersi ma l’unico che trovò fu la carrozza,allora vi salì sul retrò e aspettò,quando il cocchiere fu arrivato,salì sulla carozza e Oscar si accorse che si stavano muovendo!
Quando si fermarano Oscar attese di non udire rumori e scese dalla carrozza,diete un’occhiata attorno e si ritrovò in un vicolo di una strada,riuscì a scoprire un nome Luis Claret..questo nome familiare riconduceva dritto a Kolvenik.
Intanto che rifletteva sul da farsi Claret uscì dall’edificio e si mise a camminare sotto la pioggia.Oscar lo seguì ,e fu condotto alla residenza del dottor Shelley,entrando Claret estrasse una pistola.
Oscar riuscì a raggiungere la finestra dello studio del dottore grazie ad una scala antincendio,la finestra era socchiusa,così Oscar riuscì ad aprirla il minimo per udire quanto si stavanod icendo i due.
,Claret accusava Shelley di non aver rispettato un giuramento e di aver permesso che quaclosa di terribile fosse ancora accaduto e ancora dovesse accadere,lo minacciò,ma Shelley non era spaventato.ùquando Claret fece per andaresene Shelley lo richiamò e gli diede un astuccio al cui interno erano visibili delle pallottole argentate,Shelley infine supplciò Claret di non recarsi in qualche luogo ma la risposta fu che non aveva scelta.
Oscar seguì ancora Claret,fino al portico di Plaza Real,proseguì ancora fino al Barrio Gòtico,poco distante Claret si fermò vicino a un tombino,lo aprì e scese all’interno;Oscar si affacciò ma sentiva solo una forte puzza,sentiva i passi di Claret,quando questi cessarono Oscar decise che era arrivato il momento di avvisare l’ispettore Florian. Si recòin una vicina locanda dove chiese di poter telefonare,e dopo essere stato mandato via,ma dopo aver garantito di avere i soldi per pagare,gli fu concesso di fare la telefonata!
Oscar chiamò Florian e gli raccontò quanto finora era accaduto,Questi gli raccomandò di non muoversi,di non scendere nel tombino e di aspettarlo…quando l’oste fece per esigere il suo compenso Oscar fuggì,tornò al tombino e vide una sagoma,credeva fosse Florian,ma poi si accorse che era la sagoma di una donna,pensava fosse la dama in nero,ma invece sbagliava e rimase sorpreso a scoprire che si trattava di maria Shelley.
Provò a chiamarla ma questa gli intimò di andarsene dopodichè scese nel tombino,fu allora che Oscar scese anche lui!
La chiamava,il posto era oscuro,puzzolente,marcio,pieno di topi istintivamente gli venne un conato di vomito,continuava a chiamare il nome di Maria e intanto si facva avanti,lungo il tunnel,giunse a un punto dove su di una parete era disegnata una croce di rosso,vide qualcosa atterra che luccicava,si abbassò,una foto,altre foto,erano quelle del raccoglitore ove erano stipate le foto di quei corpi innaturali!
Si trovò davanti a un bivio,alzò gli occhi e proprio in quell’istante sentì qualcosa che gli camminava incontro,qualcosa che aveva una consistenza diversa dai topi,fu assalito da un fetore,si accorse di qualcosa che gli strisciava incontro da tutti i tunnel,i suoi muscoli erano bloccati,all’improvviso un raggio di luce,e qualcuno che lo chiamava”Oscar”,era l’ispettore Florian.
Teneva in mano una pila e una psitola,con la pila scandagliò tutti gli angoli del tunnel ma le sagome si ritraevano,Florian rimproverò Oscar di essere sceso nel tunnel da solo ed egli gli raccontò di aver visto la figlia di Shelley.
Florian confessò ad oscar che quei tunnel portavano alla vecchia fabbrica della Velo-Granell,si trovavano davanti ad una sarcinesca che Florian cercò di forzare e qunado fu aperta lo spettacolo che gli si presentò era terribile,decine di corpi sospesi a dei ganci arruginiti,su dei tavoli erano postai degli attrezzi allucinanti,congegni di metallo,meccanisimi in legno e acciaio;Oscar capì che doveva essere il laboratorio di Kolvenic..mentre esprimeva questo pensiero a voce alta,un pupazzo si mosse e sorrise mostrando la sua lingua da serpente,Florian gridò ad Oscar di uscire,chiusero la saracinesca e ispezionarono con la pila il tunnel,erano invasi da gocce di sangue,Florian gridò ad Oscar di fuggire,e mentre lui lo faceva si accorse che una sagoma investiva Florian,poi udì uno sparo e vide il corpo di Florian essere scaraventato violentemente contro un muro.Oscar si mise a correre cercando disperatamente una via d’uscita,e quando vi era quasi giunto,una sagoma lo scavalcò con un balzo e gli sbarrò la via d’accesso,due mani gli si posarono sulle spalle e qualcosa gli scivolò attorno al collo,ad un certo punto udì uno sparo e l’essere che lo stava bloccando cadde ai suoi piedi,Oscar era incosciente,si riprese all’aperto respirando finalmente aria pura.
Si svegliò nella stanza a casa di Marina,che gli confermò di essere stato portato fin lì da un uomo in carrozza,Marina lo rimproverò di averla fatta stare in pensiero,poi cercò di farlo mangiare,e fu così che Oscar si accorse di essere in pieno pomeriggio,e di avere delle ferite al corpo.
Oscar raccontò a Marina quanto era accaduto e della morte di Florian,Marina da parte sua aveva anch’ella fatto delle scoperte,si era informata circa la farfalla nera teufel,aveva scoperto che era una creatura che vive in scantinati e gallerie sotterranee,vive circa due settimane e prima di morire si seppellisce tra i rifiuti,dopo tre giorni si genera una nuova larva,ma la cosa atroce era che teufel si cibasse dei proprio piccoli!
Il resoconto della situazione fu che dovevano trovare Claret,solo lui possedeva la chiave di tutto il mistero,così decisero di recarsi al Gran Teatro Real
Sul teatro spiccava una bandiera,il cui simbolo era una farfalla dalle ali nere,Marina si accorse che al terzo piano di quell’edificio erano accese delle luci,entrarono esalirono,arrivarono davanti alla porta che doveva essere la residenza di Claret,bussarono,la risposta fu “entrate”.
E così fecero,lo scenario era di miseria,e Claret li invitò ad accomodarsi,Oscar si fece avanti ringraziando l’uomo per avergli salvato la vita,e Marina gli disse che avevano saputo di lui dal racconto di Florian,gli chiese notizie di Kolvenik e allora Claret iniziò il suo racconto.
Kolvenik giunse a Barcellona con pochi spiccioli,si rifugiò nell’androne di un palazzo dove presto si accorse che non era il solo ad aver trovato rifugio in quel luogo,c’era un bambino,che non parlava nemmeno la lingua di Kolvenik ma si capirono lo stesso,e Kolvenik decise di investire quei suoi pochi soldi per sfamare il bambino,poi fu arrestato,e quando fu rilasciato ad aspettarlo c’era ancora lui,il bambino,da allora non lo abbandonò mai,quel bambino era Luis Claret.
Claret si alzò e fece segno ai ragazzi di seguirlo,Marina stringeva forte le mani di Oscar,quando Claret si fermò si trovarono davanti ad uno scenario da favola,l’interno del Gran Teatro Real,Claret fece ancora segno loro di seguirlo verso una porta illuminata,poi gli fece segno di aspettarlo.
Quando entrarono  trovarono Eva Irinova,vestita di nero con il capo coperto da un velo nero,quando i due si avvicinarono,lei si tolse il velo e mostrò loro uno scenario orrendo:quello che rimaneva del suo volto erano ossa scoperte,pelle avvizzita,le labbra ridotte ad una fessura senza lineamenti..poi si coprì di nuovo e fece un gesto,accarezzò il volto di Marina e inizò a raccontare la sua storia.
Er auna donna di origini Russe,ma la madre era morta dandole la luce e non seppe mai né il suo nome né quello di suo padre.Fu presa in custodia da una coppia di fratelli gemelli Sergej e Tatiana,perché ne ebbero compassione e perché aveva gli occhi di un colore diverso,all’età di sette anni Sergej scoprì il suo talento nel cantare e così cdecise di sfruttare quel talento per farlo fruttare a suo comodo,finchè non abusò anche di lei qunado,divenuta grande,il suo corpo cominciò a prendere le forme di una donna.
Il risultato di tutto questo fu che Eva Irinova si sentiva sporca e fuori luogo,e il suo più grande desiderio era quello di morire,finchè giunsero a Barcellona,erano in scena già da qualche settimana quando conobbe Kolvenik,passarono insieme una notte a parlare e passeggiare e la convinse a dargli un ‘opportunità,quando Sergej scoprì cheEva e Michail avevano intenzione di sposarsi ,andò su tutte le furie e proibì ad Eva di rivedere Kolvenik,ma Eva si sentiva forte di quella passione e fece arrivare un messaggio Michail che subito prese provvedimenti facendo in modo di scacciare i due gemelli,questi si rifiutarono e pochi giorni dopo furono vittima di un attentato,siccome la reputazione di Michail non era delle migliori,Eva chiese a Mchail se ci fosse lui dietro quella faccenda,e lui le disse che non centrava con l’attentato,piuttosto li avrebbe uccisi!
Eva voleva sapere chi davvero fosse Michail,cosa facesse,perché il suo lavoro si svolgesse soprattutto di notte!così una notte lo seguì e giunse alla Velo-Granell,lo spettacolo che vide,calandosi da una finestrella era raccapricciante,quando Eva decise di entrare si accorse che Michail l’aveva scoperta,fu allora che le mostrò el atrocità del suo lavoro,i corpi senza vita,e una donna distesa su un tavolo,legata ad una serie di fili,Michail prese una siringa e la iniettò nelle viscere della donna,quella cominciò a muoversi liberandosi dai fili per poi cadere all’improvviso come un burattino rotto.
Michail si giustificò dicendo che quel cadavere non era stato reclamato da nessuno,e come quello ce n’erano altre decine,Eva era terrorizzzata e disse a Michail che non poteva sostituirsi a Dio,ma egli l’accarezzò e la congedò dicendole che se lei non fosse rimasta al suo fianco,lui avrebbe capito.
Il giorno del matrimonio tutto era perfetto,le nozze erano organizzate come al pari di quelle reali,ma
Sergej però aveva giurato che Eva era sua o di nessuno,e così all’usicta dalla Chiesa le lanciò quella bottiglia con l’acido sul volto e da allora tutto andò sempre peggio.
Michail cercò di fare con Eva quanto faceva con i suoi cadaveri,la rinchiuse nella torre dela villa che aveva fatto costruire per loro e le somministrava sostanze contro il dolore,e qunado Eva perdeva i sensi,le praticava interventi per poterle ricostruire la pelle,la gola,la bocca,intanto Michail diventava sempre più nervoso,e la sua ossessione per quelle farfalle nere cresceva l punto di tenerle in casa e poribire ai domestici di ucciderle;l’unico amico di Eva era Claret che la teneva informata su quanto accadesse intorno e soprattutto su Michail che intanto diventava sempre più isolato,solitario e taciturno.
Michail era affetto da una malattia che lo rendeva ogni giorno più debole ,le sue ossa si sgretolavano,si nascondeva persino da Eva,questa nella speranza di ottenere un aiuto mandò a chiamare il dottor Shelley il quale raccontò ad Eva la vera natura di Michail.
Egli era nato nelle fogne di Praga,aveva un fratello gemello il cui destino era segnato da una grave malattia,egli morì all’età di sette anni e il suo corpo fu affidato alle correnti della fognatura!Michail chiese a sua madre perché fosse accaduta una cosa simile ed ella gli rispose che era la volontò di Dio,quando anche sua madre morì Michail uscì dalle fogne e incontrò l’uomo che fu per un periodo la sua salvezza,il dottor Kolvenik,questi prese Michail sotto la sua protezione,era una medico e insegnò al ragazzo le sue arti nel creare protesi,il dottore fornì Michail di un’istruzionedi un tetto e di un nome,e qunado morì Michail si trovò di nuovo solo,ma cercò di far rivivere quel suo padre adottivo aprendogli i torace e carcondo di ricostruirgli il cuore!Michail fu ricoverato in manicomio ma riuscì a fuggire.
Arrivò a Barcellona senza vantarsi mai delle ricchezze di cui possedeva,era così che era riuscito nel suo intento di realizzare il Gran Teatro Real,e la sua meravigliosa villa.
Nei mesi successivi i soldi finirono,gli furono confiscate le proprietà e riuscirono a tenere solo il Gran Teatro che era intestato ad Eva,intanto Eva pensava di restare incinta affinchè Michail potesse trovare in quella nuova vita un motivo in più per riprendersi,e invece,quando Eva gli annunciò della sua gravidanza lui fuggì,fu ritrovato dopo alcune settimane nel suo laboratorio,privo di sensi,dopo avere cercato di ricostruirsi la bocca e la gola.
Quando Eva diede alla luce sua figlia,la dovette dare al dottor Shelley facendogli giurare che l’avrebbe curata come una figlia.
Intanto alle loro spalle i nemici tramavano la loro fine,Benjamin Sentis,e Sergej,d’accordo decisero di dar fuoco alla casa dove vivevano Michail ed Eva,quando arrivò la polizia che nel frattempo era giunta per arrestare Michail,l’incendio aveva già inveso la casa,ma le due sagome che furono ritrovate erano quelle di Sergej e Tatiana.
Eva fu salvata da Claret che la portò al Gran Teatro Real doveviveva nascosta ancora oggi,di Michail non avevano più notizie,tranne alcuni sospetti legati a delle morti relative al suo processo!
Sapevano che Michail aveva progettato un siero,ottenuto dalle sue amate farfalle nere,questo siero permetteva a Michail di restare in vita,Shelley ne conservava una boccetta con la quale aveva ottenuto un composto capace di neutralizzare gli effetti del siero,e col quale aveva intinto dodici pallottole,da usare contro Michail se ve ne fosse stata l’esigenza!
Poi trovarono il corpo di Michail in una rete fognaria e lo seppellirono al cimitero di Sarrià in una tomba anonima dal momento che per la legge Kolvenik era morto un anno prima nell’incendio,ma poi qunado seppero della morte di Sentis capirono che qualcosa non aveva funzionato,che Michail doveva essere ancora vivo,e per questo Claret era andato al cimitero e aveva aperto la tomba,per verificare che al suo interno non vi fosse più il corpo di Michail,questi era stato aiutato da Maria,la ragazza allevata da Shelley,che nel frattempo aveva scoperto tutta la verità circa la sua esistenza e,avendo ereditato la pazzia del padre,lo stava aiutando nel suo scopo,quale fosse questo scopo?Eva si slacciò il vestito e fece vedere ai ragazzi una catenina,a cui era appesa una fialetta,Eva confessò che era l’ultima parte di siero!
Eva confessò ad Oscar di averlo cercato dandogli l’indirizzo di Sentis per metterlo in guardia,ma egli non si era fatto impressionare da quegli avvenimenti e aveva affrontato Michail facendo poi la sua orrenda fine!
Alla fine di questi fatti furono uditi dei rumori,qualcosa che strisciava sulle volte del teatro.
Erano Kolvenik e le sue creature,in tutto circa una dozzina,Claret indicò ai ragazzi la via da cui fuggire,quando furono assaliti da quei mostri,Claret sparò alcuni colpi,ma intanto si avvicinavano gli altri mostri,Oscar e Marina fuggirono coperti da Claret,intanto loro correvano nel tunnel sotto il palco,quandò all’improvviso un pannello fu sollevato e la luce pentrò ,e ai loro piedi caddè il corpo senza vita di Claret,con in mano ancora la pistola fumante Marina mandò un urlo di terrore,e mentre realizzavano questo ,un braccio afferò il collo di Marina,e la strinse,era Kolvenik,Oscar si fece coraggio e prese la pistola dalle mani di Claret e cominciò l’inseguimento con Kolvenik che si trascinava via Marina,nell’inseguirli raggiunse il camerino dove prima si trovava Eva Irinova,la trovò lì con in mano un candelabro intenta ad fuoco al teatro,quando Oscar fece per chiamarla lei sparì,e il teatro inziò a brillare sotto la luce del fuoco,continuò a cercare Kolvenik quando sentì degli artigli che gli si erano conficcati nella spalla,era Maria,la cui candida bellezza si era trasformata in qualcosa di orribile,Oscar provò a parlarle,e lei ebbe un attimo di esitazione in cui osservò se stessa e quello che di lei rimaneva,fu presa dalle lacrime,poi  il fuoco la riempì e bruciò come fosse una figura di cera.
Oscar corse ancora in cerca di Marina,e trovò ancora Eva,la chiamò ma lei ignorò il suo richiamo,lui la raggiunse insistendo che Kolvenik aveva preso Marina,e lei gli rispose che la sua amica era già morta,Oscar insistè affinchè Eva gli desse il siero per fare lo scambio con Kolvenik,riuscì a convincerla. Poi riprese la sua corsa alla ricerca di Marina,Kolvenik la teneva prigioniera su una struttura di metallo,resa rovente dal fuoco,Oscar fece in modo che Kolvenik vedesse la boccetta ,egli la vide infatti e fece capire ad Oscar di avanzare per fare lo scambio,sotto di loro bruciava l’inferno,Oscar avanzò sulla stretta barra di acciaio che faceva da passerella,quando ebbe quasi raggiunto Marina,Kolvenik di nuovo l’afferò e la faceva pensolare nel vuoto,Oscar fece capire a Kolvenik che avrebbe gettato nel fuoco la boccetta se non avesse lasciato Marina.Poi  kolvenik prese la boccetta da cui si era ormai rovesciato il contenuto,e cercò di avanzare verso Oscar quando si udirono degli spari,Eva puntava contro di lui l’arma e dopo cinque colpi corse da Kolvenik e lo prese tra le sue braccia,ci fu un incontro dei loro occhi ,ed Eva accarezzò quel volto orribile,poi disse ad Oscar di andare via….il giorno dopo i giornali parlavano dell’incendio del Gran Teatro Real e della fine con esso delle ultime tracce di una Barcellona scomparsa.
Nei giorni successivi un ondata di gelo invase Barcelona,le giornate trascorrevano tra partite di scacchi tra Oscar e German,in attesa di poter parlare con Marina,ma quest’attesa non veniva mai soddisfatta,Oscar rientrò in collegio prima che le vacanze fossero finite,lasciò solo un biglietto a German e Marina,ringraziandoli della loro ospitalità.e andò via senza sapere cosa avesse potuto fare per ridurre Marina in un tale stato di assenza!
Dopo due mesi,Oscar decise di tornare a Villa Sarrià per vedere come stessero German e Marina,trovò la villa abbandonata,entrò ed era come aveva temuto,il silenzio…in una stanza trovò German seduto con le mani congelate,Oscar chiese di Marina,e allora lui gli raccontò che Marina era affetta della stessa malattia di sua madre,ed ora si trovava in ospedale.
Quando arrivarono in ospedale,German volle entrare a parlare da solo con Marina,poi fece entrare Oscar,quando egli la vide ebbe una stretta alla gola,ma cercò di soffocare quel sentimento fingendo allegria,aveva i capelli tagliati corti,e dei segni attorno al collo,lui scherzosamente disse che gli piacevano così,le porse un pacchetto che lei appoggiò in grembo,era un quaderno.
Poi gli confessò che le era mancato e si giusitficò per non avergli detto della sua malattia.le settimane che seguirono furono  segnate da giornate in ospedale e speranze,Oscar e German divennero buoni amici,e German raccontò al ragazzo come,la nascita della figlia,gli avesse permesso di sopravvivere all perdita della moglie,fu un mese di marzo piovoso,in quelle settimane,Marina riempiva le pagine del suo quaderno con la storia di Kolvenik,Oscar trovò un librosulla cattedrale di Chartres,e si ricordò della promessa fatta a Marina,di costruire una cattedrale per lei.
Si recò da un falegname e si fece ritagliare dei pezzi di compensato,e la costruiva sula mensola della finestra della stanza dove era ricoverata Marina,lei ironicamente diceva ad Oscar che la cattedrale non era urgente,la sua morte non era imminente,lei scherzava,ma Oscar non ci dormiva la notte.
Quei giorni in ospedale furono vissuti come in una famiglia,e le speranze sembravano farsi sempre più forti,finchè un giorno,trovarono il letto di Marina vuoto,il medico spiegò loro che Marina aveva avuto un ‘insufficienza respiratoria e adesso era in terapia intensiva.German scoppiò a piangere,e Oscar scappò,iniziò a correre senza fermarsi,fermandosi sotto casa del dottor Shelley…decise di salire,chiese a Shelley se avesse un ultima boccetta del siero,ma Shelley negò ,poi chiese al ragazzo se fosse presente all’incendio,e Oscar si sentì solo di dire al dottore,che la figlia era morta in pace,poi andò via.
Marina fu dimessa dalla terapia intensiva,e dopo qualche giorno fu deciso di portarla a casa,fu sistemata nella sua stanza,i capelli erano ricresciuti,gli occhi erano tornati luminosi,Oscar lasciò il collegio,e si trasferì a villa Sarrià,passava ore con Marina,spesso abbracciati in silenzio,un giovedì sera Marina baciò Oscar sulle labbra dichiarandogli amore eterno,all’alba del giorno seguente morì.
Oscar e German portarono le sue ceneri sulla spiaggia da lei tanto amata,al ritorno,in treno,Oscar e German si salutarono per non rivedersi mai più,alla stazione un poliziotto fermò Oscar chiedendogli le generalità.
Oscar ha finito il racconto cominciato da Marina…ma forse di tutto il racconto,ricorda solo quello che non è accaduto!

12 commenti:

  1. Ecco finalmente il momento di commentare il libro nel suo insieme: a me è piaciuto molto, ribadisco il parere favorevole a questo autore che non conoscevo ancora ma che certamente vorrò conoscere meglio e infatti mi ripropongo di legegre altri suoi romanzi al più presto!
    La storia si è dipanata tra imprevisti e ostacoli, mi ha fatto stare col fiato sospeso per un pò, amche se il fatto che la dama velata di nero potesse essere Eva lo avevo già intuito.
    Il fatto che ci siano stati però un pò troppi dettagli diciamo "horror" è ciò che mi è garbato di meno, cioè io so che spesso nei fantasy si parla di mostri e cose così, però forse avrei sorvolato su certi dettagli più impressionanti, io sono un pò fifona e se invece di un libro fosse stato un film avrei tenuto gli occhi chiusi per tutte le scene macabre!!
    Alla fine avevamo avuto un giusto sentore Yuki e io la scorsa tappa dicendo che le cure e le visite mediche potessero essere in realtà non per German bensì per Marina...che tristezza :-( però questa storia di un'amicizia-amore adolescenziale che resterà per sempre nel cuore del nostro Oscar in modo indelebile a me è piaciuta.
    Il finale, quel "Marina, ti sei portata via tutte le risposte", mi ha emozionato.
    Insomma: ok per lo stile, ok per la storia, un pochino meno ok per l'eccesso di dettagli "orripilanti"...nell'insieme un bel libro.
    Zafon un bell'otto in pagella secondo il mio parere personale lo merita proprio!
    Alla prossima lettura ragazze care!
    Maris

    PS: mi permetto di far notare che si tratta della TERZA TAPPA e non della seconda :-)

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    1. Sono più stordita che mai, chiedo scusa!!!!

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    2. eheheh, capita Eri, con l'età che avanza...!!!
      Scherzo, io sono più vecchietta di te ;-)
      Baci!!!

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    3. hai ragione maris....mi sono confusa tutto qui!

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  2. ... è il miglior copia-incolla che sono riuscita a fare :(
    Grazie mille a Maruzzella
    http://makecavolodiblog.myblog.it/
    per il secondo post-tappa!

    Buona lettura!

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  3. Io sinceramente non riesco a capire se il libro mi sia piaciuto o meno. Non mi ha coinvolto particolarmente, ma non posso dire neanche che sia brutto. Forse, in effetti, la parte che più mi è piaciuta è la "storia" tra Oscar e Marina, anche se è triste (a dire il vero le storie tristi mi piacciono sempre), mentre la parte thriller-fantasy non mi ha fatto impazzire.
    In compenso lo stile di Zafon mi è piaciuto molto e anch'io ho intenzione di leggere qualcos'altro. Magari in futuro se ne potrebbe fare un'altra lettura di gruppo, se questo vi è piaciuto.

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  4. Ciao a tutte. Io mi sono molto commossa per le ultime parole del libro ma non sono rimasta particolarmente colpita dal suo insieme. Lo stile di scrittura è apprezzabile ma ho trovato la trama un po' frammentaria..

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  5. Ciao, lascio anch'io il mio commento finale anche se ho letto Marina alcuni anni fa’: mi piace molto lo stile di Zafon ma sopratutto l’atmosfera che riesce a creare intorno alle sue storie ed ai suoi personaggi; credo che abbia la capacità di attrarre il lettore come personaggio secondario nei suoi racconti.
    Ho iniziato a leggerlo perché mi attraeva il fascino nascosto Barcellona ed ora mi ripropongo di leggere El Principe de la Niebla in lingua originale.
    Sono contenta che alla maggior parte di voi sia piaciuto, magari si, lo reinseriremo in un prossimo sondaggio. Buona lettura a tutte e vi aspetto tra qualche giorno per la presentazione del libro di Marzo :)

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  6. a me non è piaciuto in generale...la fine poi è stata un mattone indigesto!!!

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  7. ciao ragazze!!!
    A me il libro non è piaciuto granchè,mi è parso sin dall'inizio molto superficiale in certe parti, confusionale ed inconcludente in altre. La storia dei "mostri" per me è stata molto forzata.
    Mi piace lo stile, ma non lo scritto.
    La fine poi...dalla conclusione della vicenda Horror-Fantasy (la trama del libro in fondo) alla conclusione vera e propria, quindi la morte di Marina, secondo me è stato un inutile spreco di parole, le due storie (perchè per me due storie sono) si sarebbero dovute intrecciare un po' meglio e di più, per poi concludersi insieme.
    La fine triste è stata scontata.
    In sintesi, per quanto gradisca la scorrevolezza dello scritto, il libro è stato una delusione!

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  8. Non ho ancora finito di leggere il libro,per cui non posso pronunciarmi. Leggo con piacere che Eri conosce lo spagnolo.Magari potremmo confrontarci per la scelta di qualche testo interessante. Ciao a tutte.

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    1. Ciao, io al momento sto frequentando il secondo anno di corso e sto leggendo piano piano "La Celestina" di Fernando De Rojas ma lo trovo piuttosto difficile... tu hai suggerimenti più light?
      A presto, buona lettura!

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Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

assegnato dal gruppo "Quelle che il Tombolo" e da "La Libreria di Nicky"

ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"