venerdì 7 ottobre 2011

La Zia Julia e lo Scribacchino - quarta tappa -

Il piano perfetto di Pascual e Javier si dimostra un grosso flop. Il sindaco di Chincha non ha nessuna intenzione di sposare la coppia, suggerisce il nome di un altro uomo ma, anche questi si rifiuta. I quattro girano in lungo e in largo paesini e piccoli villaggi dimenticati dalla civiltà, nel tentativo di trovare qualcuno disposto a chiudere un occhio sulla data di nascita di Mario. Alla fine ci riescono e finalmente vengono dichiarati 'marito e moglie in cambio di mille soles e una piccola correzione della suddetta data.
Al ritorno a Lima la questione si rivela tutt'altro che risolta, il padre di Mario Gira armato di pistola per la città e ordina categoricamente che Julia si allontani. Per l'incolumità di tutti la zia Julia accetta, prende un aereo per Valparaiso in Cile.
Mario trova il coraggio e si confronta con suo padre, chiarendosi l'uno con l'altro, Mario assicura che proseguirà gli studi e che il suo matrimonio non interferirà con la vita che i genitori sperano per lui.
Al ritorno a casa e al lavoro, Mario e Pascual, scoprono che il povero Pedro Camacho ha alfine capitolato ed è stato chiuso in un manicomio a causa dei sempre più stravaganti e tragici testi proposti per i romanzi radiofonici.
Per tenere il passo con la promessa fatta alla famiglia, Mario comincia latri sei lavori per avere abbastanza denaro da provvedere a se' stesso e alla moglie che, chiarito il dissapore tra padre e figlio, torna a Lima.

Ritroviamo Mario a 50 anni, ormai divorziato da Julia e risposato con un altra donna (questa volta una cugina), ha vissuto a Parigi e altri stati europei e, tornato a Lima trova il Gran Pablito, sposato e alla guida di una fiorente attività, e Pascual, caporedattore di una testata giornalistica. Parlando con un suo collega, ecco comparire Pedro Camacho, che ora porta informazioni e dati della polizia, sposato ad una prostituta argentina, completamente incapace di svolgere il suo lavoro, ormai zimbello del piccolo ambiente della redazione.

Ecco l'ultimo riassunto dell'ultimo romanzo di Pedro Camacho:

CAPITOLO 18: Racconta la storia di come Crisanto Maravillas diventi compositore di musica e si innamori perdutamente di una giovane, Fatima, ospitata dalle Carmelitane Scalze che poi prende i voti per diventare suora. Durante un’occasione speciale, un concerto di Crisanto tenuto in via eccezionale (per via della vocazione religiosa delle sue canzoni) presso il monastero delle Carmelitane Scalze, scoppia un violento terremoto che miete moltissime vittime tra il pubblico. Crisanto e Fatima riescono miracolosamente a salvarsi, ma, appena arrivati in strada, il suolo si apre sotto di loro e i due muoiono

7 commenti:

  1. Dunque, ora che siamo arrivati alla fine devo dare un giudizo "complessivo" su questo romanzo: direi che è più che discreto.
    Vargas Llosa ha uno stile che alla fine mi ha coinvolto, la storia dei Mario e Julita mi è piaciuta e il finale che ci rende noto la sorte del loro matrimonio (così faticosamente raggiunto tra mille peripezie) mi ha un pò rattristato, ma in fondo me lo aspettavo...ero certa che una storia come la loro, con la differenza di età forte e soprattutto iniziata quando Mario era poco più di un ragazzino, non aveva basi troppo solide per durare per sempre. Però ci ha fatto sognare per un pò, vero?
    I capitoli delle storie di Pedro Camacho ribadisco che mi hanno fatto sorridere un pò all'inizio, ma poi mi hanno stancato e faticavo a leggerli, non mi interessavano ed erano diventati davvero esageratamente assurdi. Lo scopo di Llosa era, lo so bene, proprio quello di renderli così folli di pari passo con la follia degenerativa del povero Camacho, ma a me sono risultati troppo pesanti.
    Comunque, se mi capiterà, leggerò di certo altri romanzi di questo autore.
    Ciao a tutto il gruppo e alla prossima lettura!!!
    Maris

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  2. ciao Maris e ciao a tutte le altre del gruppo.
    anche a me è piaciuto ... la narrazione della storia fra Mario e Julia fatta a capitoli alterni mi ha spronata a leggere ancora e ancora per sapere cosa accadeva dopo... un ottimo espediente dell'autore reso possibile dall'aver letto il libro durante una settimana di vacanza. mi è piaciuto molto Vargas Llosa: è il primo che ne leggo.
    mi dispiace un po' per la storia d'amore principale ... la differenza d'età non dovrebbe essere un problema oggi, ma forse lo era all'epoca della stesura del libro ... certo era una storia molto difficile non aiutata dal grado di parentela... eheheh certo che, pur avendo divorziato dalla zia Julia, è ricaduto nell'errore di sposare una "cugina" (per la serie il lupo perde il pelo ma non il vizio.... eheheheh ), ma non gli è andata meglio poiché la seconda non era docile e buona come la prima, perché nella poca descrizione che dà di lei non sembra molto allegra di avere per marito un scrittore che ama intrattenersi con gli amici ... mentre della zia Julia sembra aver conservato un dolce ricordo.... mi dispiace sempre quando si arriva al divorzio ...
    il povero scribacchino, tanto celebre e creativo, alla fine è stato sotterrato dalla sua vena creativa che prima lo ha fatto impazzire e poi l'ha rimesso in circolazione con una visione troppo sua e poco reale della realtà che lo circonda.... peccato! proprio lui che non aveva tempo per l'amore.... perché, come aveva detto, amore ed arte non possono andare di pari passo...
    comunque è stato un bel libro e mi è piaciuto molto!!! ottima scelta da proporre per la lettura insieme ...

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  3. Io ribadisco quello che ho detto anche nelle altre tappe: non mi è piaciuto. Mi dispiace perché non è la prima volta che succede. Gran parte di quelli che sono riconosciuti come grandi scrittori io non riesco ad apprezzarli.
    Riguardo alla trama, su questa parte finale posso dire solo che mi è dispiaciuto per Pedro, mentre la storia d'amore sapevo già come andava a finire perché è autobiografica.

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  4. Care amiche come vi avevo detto nel post precedente sono leggermente in ritardo,ma finalmente mi manca l'ultimo capitolo...anche se questa mattina prima di alzarmi ho già cominciato a dargli una sbirciatina....quindi credo di poter lasciare comunque il commento.Allora mi ripeto anche io,la storia non è male anche se alla fine è scontata,è scritto benissimo su questo non ci piove..però non so perché,mi succede questa cosa strana un po' con tutti gli autori sudamericani,o il libro lo divoro in una notte oppure me lo porto avanti mesi e questo è stato il caso...l'ho letto davvero lentamente senza mai lasciarmi coinvolgere più di tanto.
    Un abbraccio e al prossimo libro

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  5. Ciao a tutte, faccio ammenda per aver saltato la terza tappa..siamo ormai arrivati alla fine e allora scrivo qui le mie impressioni conclusive.
    Confesso di essere partita con entusiamo che però è andato scemando man mano procedeva la lettura del libro..A tratti ho fatto proprio fatica, ma sono comunque arrivata in fine.
    Se mi è piaciuto? Si è no, all'inizio lo trovavo divertente ed anche coinvolgente ma poi..non mi ha convinto del tutto. Speriamo che con il prossimo vada meglio!!

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  6. Questo romanzo mi è piaciuto davvero molto, il piacere di questa lettura è andato crescendo in modo costante, ringrazio il GDL per avermelo fatto scoprire :)

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  7. Mi è dispiaciuto molto scoprire che alla fine, dopo molte peripezie, il matrimonio fra Iulia e Mario è naufragato. Lottare così tanto per finire poi in quel modo mi è sembrato assurdo. forse, se i parenti non si fossero messi di mezzo avrebbero scoperto molto prima l'assurdità del loro rapporto. Camacho mi ha fatto veramente pena, mi ha dato l'impressione di essere uno di quei romanzi senza vinti e vincitori.

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