venerdì 30 settembre 2011

La Zia Julia e lo Scribacchino - terza tappa -

Per rendere più interessanti i bollettini della Radio, i Genaro decidono di inserire delle interviste a certi 'personaggi' di Lima. Mario ha così l'occasione di scoprire e parlare con uomini pittoreschi svelando lati delle loro personalità che difficilmente si potrebbero indovinare dal loro ruolo pubblico.
Lo scenario della storia tra Mario e la zia Julia si sposta nel piccolo soppalco di Radio Panamericana, dove possono smettere di temere gli sguardi indiscreti dei parenti. La coppietta attira inevitabilmente la curiosità e la simpatia dei colleghi di Mario.
Quando la situazione sembra stabilizzarsi viene sganciata la bomba.
La famiglia lo sa. E lo sa anche da un bel po'. I genitori di Mario sono stati contattati e arriveranno a Lima. Di fronte alla prospettiva di essere separati, Mario propone a Julia di sposarlo. Con l'aiuto della cugina Nancy e di Javier, Mario tenta di organizzare un matrimonio che, per via della sua minore età, si prospetta impossibile.
Ma Mario non è l'unico ad avere un problema serio. Dall'interno del suo cubicolo, Pedro Camacho, da i primi segni di cedimento. Sempre più spesso, infatti, capita che inserisca nei romanzi radiofonici personaggi presi da episodi precedenti molto cambiandone la storia e i ruoli. I Genaro pensano inizialmente che sia fatto apposta ma, il cast di attori e di operatori che lavorano ai romanzi intuisce che si tratti di un difetto causato dall'eccessivo affaticamento dell'autore. Camacho stesso ammette di fronte a Mario di accorgersi dell'errore solo quando è troppo tardi -ovvero quando i testi sono già in mano alla troupe-. Tuttavia non vuole alcun tipo d'aiuto.
Allora Mario torna alla questione del matrimonio, si procura del denaro, si informa sui documenti necessari e si procura il suo certificato di nascita. Anche la zia Julia, combattuta sul da farsi, si attiva e trova il modo di procurare i documenti necessari. Ma l'ostacolo rimane l'età: Mario è minorenne, servirebbe l'autorizzazione di suo padre per sposarsi. Lungi dal farsi abbattere Pascual e Javier si attivano e cercano un sindaco che sia disposto a chiudere un occhio. E lo trovano: un cugino di Pascual nel villaggio di Chincha.
Mario e la zia Julia si danno appuntamento al giorno seguente: partire per Chincha la mattina e Tornare la sera marito e moglie.

Come sempre i riassuntini dei tre romanzi da Wikipedia:

CAPITOLO 12: Racconta la tragedia della famiglia Bergua arrivata a Lima da Ayacucho e composta dai coniugi Margareta e don Sebastian e dalla loro figliola Rosa (ex pianista), amministratori della pensione Colonial, ad opera di un commesso viaggiatore, Ezequiel Delfin. Egli viene ospitato nonostante l’abitudine di accettare come pensionanti solo donne o uomini di una certa età per proteggere la virtù di Rosa e una sera, nel bel mezzo della cena, prorompe in un pianto, confessando alla famiglia Bergua di avere delle crisi di terrore notturne. Don Sebastian si offre di passare la notte con lui, ma Ezequiel gli infligge 14 o 15 coltellate e tenta, invano, di oltraggiare Margareta. Ezequiel viene così processato e condannato a scontare la pena in manicomio da cui fugge, dopo aver sgozzato un infermiere e impiccato un altro malato, dopo 30 anni di detenzione, lasciando un biglietto che fa intendere di voler sterminare la famiglia Bergua

CAPITOLO 14: Racconta la storia di Seferino Huanca Leyva, nato dallo stupro compiuto su sua madre Teresita, che, grazie all’aiuto economico di una latifondista basca, Mayte Unzategui, diventa reverendo del quartiere malfamato di Mendocita. La sua condotta, che prevedeva di lottare contro Satana con le armi della violenza, lo porta, tra le altre cose, a combattere con il guaritore del quartiere Jaime Concha (che poi gli diventerà fedelissimo), regalare foto di donne nude ai maschietti e insegnare la prostituzione alle femminucce, formare la Scuola di Mestieri che insegnava a rubare, scassinare, scippare, ecc. e istituire comuni nella sua parrocchia. Il racconto termina con il tentativo (non si sa se compiuto) di Seferino di incendiare la dimora del suo avversario religioso don Sebastiano Bergua.

CAPITOLO 16: Racconta la storia di un giovane rampollo di una famiglia danarosa, Joaquin Hinostroza Bellmont, il quale, nonostante i numerosi tentativi dei genitori di farlo studiare, diventa un famoso arbitro di calcio. Dilapida, nel tempo, il suo intero patrimonio, si dedica con costanza all’alcol, ma ancor di più a Sarita Huanca Salaverria, detta Maschiaccio, di cui si innamora perdutamente, non ricambiato. Durante la finale del campionato sudamericano, in cui Joaquin viene scelto come arbitro della partita, un uomo irrompe in campo e viene ucciso dalle forze dell’ordine, scatenando così una rivolta della folla che si risolve con l’uccisione di Sarita e l’infarto di Joaquin nel vedere la sua innamorata morta.

10 commenti:

  1. Non ci siamo. La prima parte non mi era piaciuta, la seconda sì e questa non mi è piaciuta di nuovo. Ho apprezzato l'ammissione dei propri sbagli da parte di Pedro: finalmente mostra di riuscire a riconoscere i propri limiti, il che me lo rende più simpatico, ma purtroppo - di nuovo - non mi sono sentita per niente coinvolta nella lettura. Non so quale sia il mio problema, ma evidentemente c'è.

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  2. No, credo che sia tutto a posto perchè anche a me non è piaciuta questa parte...
    A volte mi sembra di afferrare i sentimenti della zia Julia, ma non riesco a 'vedere' Mario.
    Anche io ho intravisto uno spiraglio di buonsenso nel comportamento di Camacho, subito svanito nel leggere il suo rifiuto verso l'aiuto offerto da Mario. Si trattava di un semplice elenco alla fine. I romanzi mi annoiano terribilmente. Mi è piaciuto solo il primo (della prima tappa).

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  3. I romanzi annoiano anche me, e da quando Pedro fa confusione faccio confusione anch'io perché il mio cervello, quando incappa in un nome già citato, si ostina a cercare legami tra un romanzo e l'altro sebbene sappia benissimo che sono solo errori di Pedro.
    A proposito di Mario invece, che qui effettivamente non si vede molto, ho scoperto che la zia Julia scrisse un romanzo quasi complementare a questo (riguardo alla loro storia, quantomeno), intitolato "Lo que Varguitas no dijo". Se ho ben capito però non è mai stato tradotto in italiano, ed è introvabile anche in lingua originale.

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  4. Vi mando un saluto per dire che ci sono...ho letto il libro al mare, ma vorrei commentarlo tutto alla fine perchè avendolo finito ne ho una visione d'insieme e mi risulta difficile parlare delle parti. Intanto grazie per la lettura condivisa e per i vostri commenti!

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  5. Di questo libro ciò che apprezzo è la storia di Mario e la zia Julia, che mi incuriosisce e mi fa desiderare di andare avanti nella lettura per vedere come va a finire. Invece i romanzi di Pedro Camacho adesso cominciano a stancarmi...all'inizio li trovavo originali nella loro assurdità, ma sono diventati esagerati in tutti i sensi, mi vien voglia di saltarli quasi....
    Tornando a Mario e Julita.....certo che ora volgio proprio vedere come se la sbrigano con questa fuga d'amore per sposarsi! Non ho voluto leggere avanti nè mi sono informata sul finale perchè ci tengo a scoprirlo pagina dopo pagina. Durerà questa storia un pò fuori dagli schemi? Ci sarà un happy end o no?
    Comunque questi 2 personaggi mi sembrano credibili nei loro atteggiamenti e mi piacciono.
    Vedremo...
    Maris

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  6. Ciao a tutte, non posso commentare perchè sono indietro con la lettura, una delle ragioni è che in effetti Vargas non è riuscito a catturare il mio interesse, anche se mi piace lo stile. Ad ascoltare Sepulveda bisognerebbe abbandonare la lettura io però non ci riesco a mollare, voglio finirlo, cercherò di ricuperare per l'ultima tappa.
    Buona domenica. Alex

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  7. questo libro l'ho già finito, ma confermo di aver letto molto velocemente questo blocco di capitoli perché non riuscivo a staccarmi.... ero in ansia per la storia d'amore tra Mario e la zia Julia.
    confermo che Vargas Llosa mi è piaciuto tantissimo in questo libro
    buona domenica a tutte

    ^_________^

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  8. Io la penso come Maris: i romanzi di Camacho mi stancano, sono troppo assurdi, con personaggi sfortunati, a volte eccessivi.
    Divertente invece è immaginare la fuga d'amore di Julia e Mario, a quanto pare inevitabile, visto che i parenti non sono stati con le mani in mano come si poteva pensare, ma hanno chiamato i genitori di Mario. Sono proprio curiosa di sapere come va a finire.
    Ps: ho postato solo oggi il commento della scorsa tappa perchè ero rimasta indietro con la lettura.

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  9. Ragazze perdonatemi in questo periodo veramente poco attiva,sono indietro di qualche capitolo,anche se nelle altre tappe non ho mai lasciato un commento sto comunque leggendo il libro con voi...il libro è bello e ovviamente ben scritto,la storia mi piace,quindi il giudizio è positivo al massimo,il personaggio mi piace molto,solo,non so perché in realtà lo sto leggendo molto molto lentamente...come se non mi prendesse più di tanto....vediamo come prosegue..a presto baci baci a tutte,

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  10. Come Tartamanca e Pupottina: ho già finito il libro da un po'. Commenterò quando tutte avrete terminato la lettura. Laura

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