domenica 17 aprile 2011

Film

Ciao a tutte. E' la prima volta che scrivo un post qui. Vorrei raccontarvi del film che sono andata a vedere venerdì sera.
ABEMUS PAPAM  di Nanni Moretti e con Michel Piccoli



Io ho l'ho trovato un gran bel film. Ecco la mia recensione.

La storia si svolge in Vaticano dove, mentre fuori dalle mura i fedeli, i giornalisti e i bookmakers si scatenano, all’interno della Cappella Sistina i cardinali in concilio sono chiamati ad eleggere il nuovo Papa. Dopo due fumate nere consecutive, ecco che il concilio esprime il proprio verdetto e, a sorpresa, il Cardinale Melville viene eletto Pontefice. Peccato, però, che qualche istante prima di affacciarsi alla finestra di San Pietro, il nuovo Numero Uno della chiesa cattolica viene colto da un violento attacco d’ansia. Per aiutare l’uomo ad uscire da questa crisi, il Vaticano chiama il Dottor Brazzi (Nanni Moretti), psichiatra con la fama di “essere il migliore”. Ma la situazione precipita sempre di più fino ad arrivare ad una soluzione che nessuno si sarebbe potuto aspettare. 
Ma non è solo la storia difficile di questo Papa. Questo film mette anche in evidenza la solitudine e la depressione di cui sono vittime i Cardinali i quali si scoprirà che non vivono solo di preghiere ma anche di psicofarmaci, per sconfiggere l'ansia, la depressione e anche il fatto di essere repressi. 
Questo film merita, secondo me, di essere visto. 
Ciao a tutte e buona domenica

9 commenti:

  1. humm, cela ne me tente pas vraiment...!
    j'aime ta façon de voir le film, mais je n'irai pas le voir.
    amitié

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  2. ciao Meris!
    ho voglia di vederlo questo film
    la tua recensione mi ha convinta

    ^____________^ buona domenica

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  3. Grazie @meris per questa dritta! Ero curiosa in effetti, lo vedrò in questi giorni! :)

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  4. Ciao Meris, questo film è nella programmazione del cineforum al quale sono abbonata, penso di vederlo fra qualche settimana. Ho letto con interesse la recensione, non sapevo molto del resto Moretti è ermetico ed io non mi sto informando. Ho fatto richiesta per essere una lettrice del gruppo. A presto, laura

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  5. Anch'io sono molto curiosa!!! Mi sa che vado a vederlo...
    Grazie per la recensione!
    Ciao a TUTTE, e buona settimana
    Cri

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  6. Grazie Meris della tua opinione, ma oggi si parla in molti giornali della lettera sull'Avvenire che critica molto profondamente questo film, tra cui il corriere della sera http://www.corriere.it/politica/11_aprile_17/avvenire-habemus-papam_4d7c4f44-68ee-11e0-a121-46bb9d21a26f.shtml
    Di seguito cito alcuni brani di un articolo di Marina Corradi: "Habemus Papam è un film ben fatto. Si sorride nell’ironia e autoironia di Moretti, che avviluppa questo moderno “gran rifiuto” nel consueto groviglio di una tentacolare psicoanalisi che avviluppa ogni cosa, senza peraltro guarirne nessuna. Come non sorridere guardando la elegante faccia da "sessantottato" di Moretti che racconta ai cardinali perché la moglie, naturalmente anche lei psicoanalista, lo ha lasciato per un altro psicoanalista? E quel Papa smarrito, un grande Michel Piccoli, non fa forse tenerezza mentre cerca se stesso per Roma, e non si trova? Anche i cardinali sono raccontati con una simpatia affettuosa, uomini semplici che giocano a carte e a pallavolo per ingannare l’attesa. Purtroppo, appunto, questa Chiesa amichevolmente raccontata dietro le quinte del Conclave sta per finire: giacché il successore di Pietro, smarrito, rifiuta... Fateci caso: tra i 107 cardinali che vegliano in un momento così grave, c’è chi fa i puzzle e chi beve tranquillanti, ma il regista non ne immagina nemmeno uno che preghi. Già, che preghi: non uno che domandi a Dio. Una dimenticanza non casuale. Nello sguardo di Moretti la Chiesa è fatta solo dagli uomini, e Dio è il grande latitante – per non parlare dello Spirito Santo, che in questa elezione avrebbe clamorosamente fallito. E come il povero Papa depresso, anche i cardinali, pure così simpatici, sembrano prescindere dal primo fondamento della fede cristiana: cioè l’essere in Cristo, cioè il radicale costante rapporto con la carnale concretezza di Cristo. Brava gente, generosa, che però non sa a che santo votarsi. Certo, una Chiesa senza Cristo sarebbe destinata a finire. Non è andata così, da duemila anni a questa parte, ed è strano. Tutti gli imperi, i regni, i partiti, le rivoluzioni, tramontate. E il trono di Pietro ancora lì – inspiegabile.

    Lo sguardo pure acuto di Moretti vuole vedere nella Chiesa solo una faccenda di uomini. Cresciuto nei tentacoli di una psicoanalisi di cui sa sorridere, Moretti non si accorge che la Chiesa di Habemus Papam è solo, per usare il gergo psicoanalitico, una sua “proiezione”. Ha immaginato la morte di una Chiesa vecchia e confusa, ma gliene è sfuggita l’essenza: l’essere la Chiesa “corpo e membra” di Cristo. Film elegante, con bravi interpreti, che può piacere a Cannes. Il film di cui il pubblico, uscendo dalle sale, dirà: carino e intelligente. Attenzione però a quella profonda dimenticanza, a quel non sapere vedere l’essenziale in questa vecchia Chiesa, che tuttavia sopravviverà anche a Freud e ai suoi eredi. Cioè, grazie delle gentili condoglianze, ma la Chiesa – cioè noi, credenti in Cristo – siamo ancora piuttosto vivi."
    http://www.avvenire.it/Spettacoli/film+moretti+habemus+papam_201104150913456000000.htm

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  7. Io penso di andare a vederlo dopo Pasqua...anch'io credo che meriti molto!
    a presto ragazze

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  8. Mi piacerebbe molto vederlo, grazie per questa recensione

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Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

assegnato dal gruppo "Quelle che il Tombolo" e da "La Libreria di Nicky"

ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"