dal cap. XVI al cap. XXVI incl.
tratto da Wikipedia
Il signor Bingley organizza un ballo a Netherfield, come promesso alle sorelle Bennet. Il suo trasporto nei riguardi di Jane è visibile, tanto che la società locale dà il loro matrimonio per certo. Il signor Darcy si convince tuttavia che Jane non è realmente innamorata dell'amico. Inoltre nota la proverbiale frivolezza di Catherine e Lydia e l'incapacità di mantenere il dovuto contegno dei signori Bennet. Pertanto, si convince che la cosa migliore per Bingley sia lasciare Netherfield al più presto. Nel frattempo il signor Collins si getta in una corte sfrenata, che culmina con la richiesta della mano della secondogenita Bennet, la quale, basita, rifiuta categoricamente, nonostante le rimostranze della madre.
Il signor Collins, deciso a tornare a casa con una moglie, decide di sposare Charlotte Lucas, la migliore amica di Elizabeth. Dopo la partenza di Bingley e la chiusura di Netherfield, Jane riceve l'invito degli amati zii a Londra e lo accetta, mentre Elizabeth si prepara a partire per Rosings, nel Kent, in visita ai signori Collins.
Ed ora a voi la parola... ogni commento sarà prezioso, ogni suggerimento o idea ben accetto, ogni messaggio lasciato un gradito dono.
Buona Lettura, alla prossima tappa!
Erica
(So che per qualcuna O&P sembra lento. Ma, credetemi, non è così! Al contrario, è... travolgente: ad ogni riga, accade qualcosa di determinante. Non siamo di fronte ai grandi gesti melodrammatici dei romanzi dei decenni successivi. Un colpo di scena, qui, può arrivare da uno scambio di battute, da una riga di una lettera, da uno sguardo intercettato, da un gesto istintivo... Il ritmo è sempre sostenuto, ed è così inebriante lasciarsi trascinare...)
RispondiEliminaCi eravamo lasciate con l'entrata in scena di due personaggi maschili profondamente diversi tra loro eppure accomunati dal furore di piacere a tutti per ottenerne dei vantaggi: uno (Wickham) seduce con arte studiata, l'altro (Mr Collins) ci prova strenuamente ma fallisce miseramente.
Ecco i capitoli 16 e 17 con la "verità" di Wickham ed i dubbi espressi da Elizabeth e Jane, anche se in modo diverso. Mentre Elizabeth si lascia sempre più andare ai sentimenti, pur sostenuti dalla sua intelligenza, Jane sembra voler riflettere, analizzare, capire. Ecco un ritratto di Jane diverso dal solito luogo comune della buona e
ingenua!
Il loro scambio non vi ricorda qualcosa? Non vi sembra di udire un'eco lontana di... Marianne ed Elinor?...
Questo accenno a Jane mi porta a pensare ad un'altra bellissima figura femminile che emerge in questi capitoli: la solida Charlotte Lucas.
Non a caso, ad accomunarle c'è il loro continuo richiamo all'intelligenza di Elizabeth e all'evidenza dei fatti, a proposito di Mr Darcy. E' Jane che ripete a Lizzy che Darcy non può essere così malvagio, è Charlotte che sottolinea come Darcy sia ben diverso da come Lizzy lo descrive...
Charlotte mi commuove sempre. E' una donna solida e pragrmatica, del tipo "mi piego ma non mi spezzerò mai", ottimo e tragico esempio della condizione femminile dell'epoca. Ventisette anni, bruttina, senza denaro, senza prospettive: per non diventare un peso per gli uomini di famiglia che avrebbero dovuto mantenerla fino alla fine dei suoi giorni (ricordo che all'epoca, solo le donne del ceto più basso lavoravano, alle signorine dabbene non era permesso), affronta la realtà e, piuttosto che esserne schiacciata, sceglie il male minore e sposa quell'inetto (ma per questo facilmente manovrabile) Mr Collins!
L'Elizabeth che è in me (e che di certo era in zia Jane!) si contorce dolorosamente all'idea di agire come lei (e ben sappiamo come per la Jane Austen della realtà fu preferibile lo zitellaggio a vita) ma la forza di Charlotte sta proprio in questa sua accettazione "condizionata". Tragica, sì, amarissima, ma realistica.
Provate a guardare la scena dell'annuncio del fidanzamento con Mr Collins nel film del 2005, che in modo mirabile condensa diversi scambi tra le due giovani: ogni volta, mi viene un nodo alla gola. "Don't you dare judge me, Lizzy!" non osare giudicarmi, Lizzy, dice Charlotte.
Mi sto dilungando...
Chiudo dicendo che il capitolo 18, con il ballo a Netherfield, è un grande capolavoro nel capolavoro. Siamo di fronte ad una coreografia eccelsa che mette in scena la danza sociale di tutti i personaggi presenti, intrecciandola con i loro caratteri ed i loro pensieri e con la trama dell'intero romanzo. E' uno di quei brani di O&P che non mi stanco di leggere e che ho evitato di sottolineare qua e là (limitandomi a mettere tre punti esclamativi sul numero del capitolo) perché è tutto mirabilissimo.
Ed ora che il lungo inverno di Lizzy è passato, tra pene d'amore perdute e tormenti materni, partiamo con lei per il Kent, verso il suo destino...
Carissime, per questa seconda tappa, io ho focalizzato due particolari colloqui: il primo tra le sorelle Elizabeth e Jane, il secondo tra Mr Collins ed Elizabeth.
RispondiEliminaIl dialogo tra le sorelle rivela una confidenza affettuosa tra le due ragazze, sagge e coscienziose (come dice Sylvia ricordano Marianne ed Elinor)un perfetto equilibrio di caratteri, hanno entrambe bisogno dell'appoggio e dei suggerimenti dell'altra.
Per quanto riguarda invece la dichiarazione (o meglio la richiesta) di matrimonio di Mr Collins... ho adorato l'ironia di J.Austen, tra dura realtà per la sua epoca e forza dei sentimenti. Mentre Elizabeth ne è praticamente divertita, la madre rimane sconvolta dal rifiuto della figlia ed addirittura mr Collins ad un certo punto si rende conto di non volere più una moglie con un carattere forte come Lizzy.
Io pultroppo non apprezzo il personaggio di Charlotte, credo che il suo unico fine sia quello di "sistemarsi" il prima possibile, accontentandosi o meglio prendendo al volo quello che di meglio le può offrire la vita in quel momento.
Partiamo con Elizabeth e prepariamoci all'inevitabile...
Buona lettura e grazie per ogni commento o suggerimento!
Ragazze, eccoci alla seconda tappa! :) Che dire…
RispondiEliminaLa lettura prosegue emozionandomi ogni pagina di più. La curiosità prende talvolta il sopravvento e divoro i capitoli come una leonessa famelica. Un romanzo troppo ben fatto, ecco.
Continua la delicata caratterizzazione dei personaggi e il quadro dell’epoca si riempie di dettagli e di colori. In questa parte fanno la loro importante comparsa Mr Collins e Mr Wickham: il primo così ruffiano chiacchierone noioso; il secondo apparentemente perfetto, ma incline al pettegolezzo e la cosa mi insospettisce non poco. Da lettrice sensibile inizia il mio disappunto verso la cieca visione del mondo di Jane: esiste veramente una ragazza così buona da non riuscire a cogliere i lati oscuri del prossimo? Sveglia Jane!!! Il comportamento di Charlotte Lucas non mi stupisce più di tanto: rientra perfettamente nel milieu borghese di cui fa parte; effettivamente, solo Elizabeth e Mr Bennet sembrano uscirne grazie al loro anticonformismo. Che dire di Miss Bingley…, ma assolutamente niente! E’ un personaggio perfetto per l’intreccio della storia.
In conclusione care “sorelle” (di lettura :) non posso che proseguire il libro con quella estasi che solo la prima lettura può dare.
Giusto Simona!!! Mi piace vedere l'entusiasmo con cui ti sei lanciata in questa avventura e ti assicuro che vale anche per me che sono ormai all'ennesima lettura!!!
RispondiEliminaLa scena del ballo è quella che preferisco in assoluto. Mr Collins che tiene in "ostaggio" Lizzy con la sua onnipresenza (facendo già immaginare cosa succederà a breve!), Jane felicissima delle attenzioni di Mr Bingley, la famiglia Bennet che si mostra in pieno con tutti i pregi/difetti, Lizzy amareggiata per l'assenza di Wickham, e Mr Darcy? Invita a ballare una donna inferiore rispetto al suo rango nonostante il suo orgoglio!!! Credo sia in assoluto, la parte più interessante e cruciale di questa nostra "tappa", perché ogni personaggio è ormai ben delineato e tutti i lettori sono portati a pensare e ad immaginare cosa succederà da adesso in avanti.
Prima parlavo dell'orgoglio di Darcy, dato dal suo status sociale (molto comprensibile!), ma non è solo quello che si nota. I pregiudizi di Lizzy, secondo me, sono molto più forti!!! Infatti, dopo che Darcy l'invita a ballare e Charlotte, vedendola irritata, cerca di consolarla, assicurandole che si divertirà, lei risponde che "sarà una vera disgrazia trovare simpatico un uomo che si è decisi ad odiare!". Vedremo quanto tempo andrà avanti con queste sue idee....
Per finire ragazze, vi auguro buona continuazione e una buona serata!
ciao ciao
Cri
Anche a me il capitolo che è piaciuto di più è quello del ballo: lo trovato molto interessante dato che a "messo a nudo" molto bene i caratteri dei vari personaggi.
RispondiEliminami piace sempre molto come la Austen affronta e descrive in modo minuzioso le caratteristiche dei vari personaggi: con molta ironia racconta i luoghi comuni, le frivolezze ed i veri interessi dell'epoca.
baci baci
Eccomi... scusate il ritardo...
RispondiEliminaBèh, io non ho resistito e ho finito tutto il libro (purtroppo, questo è un mio grande diffetto: se leggo un libro che mi prende tanto, non riesco a fermarmi e lo divoro nel più breve tempo possibile), anche se si era trattato della mia ennesima lettura.
Poi dopo, ho guardato il film, quello del 2005, e non sodisfatta ancora, mi sono buttata nella mini serie di BBC, del 1995 (questa è la mia preferita): sei ore di puro piacere, per non parlare del libro....!!!!!
Che dite, ho essagerato forse un po'?
Forse... oggi cercerò di farmi smaltire la sovradose (perchè, per me, Jane Austen è come una droga - ma alla quale mi lascio travolgere molto volontieri).
Intanto vi mando un grande abbraccio... alla prossima lettura!
Bon je ne te dépose qu'un petit coucou. pour te dire merci pour ton passage. Bises Jean-Philippe
RispondiEliminaZiaMame, lo confesso: ho fatto proprio ciò che hai fatto tu!!! :) Ho teminato il libro, ho visto il film del 2005 deluzione :( e la miniserie del 1995. Siamo malate? :) ...ma il fatto è che la lettura proprio mi ha preso. E' il sortilegio della Austen? :)
RispondiElimina...infatti sul mio blog ci sono già tutti i commenti delle varie tappe.
Volevo anche unirmi al coro perché ricordo con piacere e in modo così vivo la scena del ballo. E' vero, senza dubbio mi sono divertita... Povera Mary che viene allontanata dal pianoforte! :D
Bacione a tutte. Felice di leggervi!!!
Scusate il ritardo, ma ieri sera non sono riuscita a scrivere il commento come invece avevo preventivato...ero troppo stanca e sono filata a letto presto!
RispondiEliminaSe avessi più tempo da dedicare alla lettura forse sarei stata tentata di arrivare alla fine velocemente come alcune di voi hanno già fatto ;-) è una lettura molto piacevole, infatti, e invoglia a proseguire per rendersi conto di come evolveranno le varie vicende!
Ho letto che per tutte più o meno la scena del ballo è stata quella che più ha colpito in questa seconda tappa...e io non posso che essere d'accordo! C'è tutto un microcosmo rappresentato in quel capitolo, vero? Ogni personaggio come forse mai prima viene "esposto" in qualche modo al giudizio del lettore.
Io sarò anche banale ma Lizzy è il personaggio che preferisco, non solo perchè è un pò "l'eroina" del romanzo, ma perchè mi piace davvero, con i suoi pregi così come con i suoi difetti.
Mr.Darcy resta l'indecifrabile e misterioso uomo che proprio per queste sue caratteristiche respinge ma allo stesso tempo attira l'animo femminile...come daltronde capita ancora oggi nella realtà: se ci riflettete i cosiddetti "bravi ragazzi" semplici e ingenui mietono grandi simpatie e fanno tenerezza, ma le grandi e sconvolgenti passioni le scatenano quasi sempre quelli che creano una sorta di alone di mistero intorno a loro....no? Fatte le dovute eccezioni, naturalmente! Non che non ci si possa innamorare profondamente anche della brava persona, genuina...ma sto divagando, scusatemi!!!
Una parola su Charlotte Lucas: a 27 anni in quell'epoca e in quel mondo si era già delle povere zitelle...lei non era neppure bella, quindi perchè meravigliarsi della sua decisione di sposare quell'insopportabile MR.Collins pur sapendo che lui aveva già fatto invano la corte a Lizzy? In definitiva credo che ancora oggi ci sia chi arriva a compromessi e non è realmente felice e innamorata pur di sposarsi e non restare sola...Assai triste come scelta, secondo me.
Adesso proseguiamo e godiamoci ancora qusta bella lettura!
Maris
Ciao ragazze, ho finito adesso la seconda tappa e il libro continua a piacermi molto.
RispondiEliminaPer questo motivo non ho molto da dire, sarei solo banale.
Sono d'accordo con Eri riguardo a Charlotte, in quell'epoca ci voleva un gran coraggio per rifiutare una proposta di matrimonio; lei si comporta molto banalmente per l'epoca (e non solo, come dice Maris) e, per il carattere che ho, non riesco proprio a vedere in lei un bel personaggio.
Come detto in precedenza, questo è il primo romanzo della Austen che leggo, preceduto dalla visione della bellissima mini-serie. Sbaglio o lì hanno dato molto più spazio a Darcy rispetto a quello che effettivamente ha in questa prima parte del libro? O mi abbaglia la popolarità di Colin Firth?
Un bacio, Lò
Buongiorno a tutte! Mi ritrovo in moltissime cose già dette nei commenti di chi mi ha preceduto..aggiungo solo un'osservazione sul personaggio di Mr.Collins (e, in generale, sulle figure dei "preti" ed ecclesiastici nei romanzi della Austen)ossequioso e pedante, decisamente noioso e più preoccupato del proprio tornaconto e di compiacere il (la) potente di turno che della salvezza delle anime o comunque della spiritualità.. La Chiesa Anglicana dell'epoca non ne esce molto bene e sembra che "zia Jane" conoscesse molto bene l'ambiente!
RispondiEliminaSalve a tutte, carissime compagne di lettura!
RispondiEliminaLeggervi è sempre costruttivo, apre ogni volta il mio sguardo su punti di vista nuovi, interessantissimi, perciò, GRAZIE! :)
Veniamo al mio commento (sempre ritardatario) a questa seconda tappa del GdL.
Il ricordo del primo glaciale match fra le due controparti in gioco, la rumorosa e variegata Famiglia Bennet contro l'aristocratico gruppo di Netherfield, era appena l'abbozzo della sublime collezione di ritratti a tuttotondo che ne deriverà alla fine: il termine di confronto che implica l'ingresso (trionfale) del secondo gruppo di personaggi, è la mano demiurgica che scatena il furor creativo necessario per dare forma, definire le caratteristiche e le potenzialità dei giocatori.
Lasciando la metafora sportiva, direi, più semplicemente, che in questa fase i dialoghi, le azioni e reazioni, il confronto sono determinanti nel plasmare ogni singolo personaggio, modellato non tanto dalla descrizione che ne fa la voce narrante, quanto dagli sguardi degli altri e della somma di questi, velati dalla cecità del pregiudizio da un lato e dalla curiosità originata dalla diversità di background sociale, dall'altro.
Ecco che, autonomamente, viene resa al lettore una prima precisa (anche se non verificata) opinione su Mr Darcy o su Mrs Bingley, come sulla stessa Lizzie, generata soltanto dall'apparenza, dal sentito dire, trovando manifesta (ma studiata) conferma nell'opinione comune.
La Austen è maestra in questo genere di esposizione dei fatti!
Attenta alla duplice natura del fraintendimento, come all'ambiguità latente di articolati dialoghi, ci rende inconsapevoli del nostro cammino comune nella comprensione dei personaggi, così, ci ritroviamo convinti della giustezza della nostra first impression, esattamente come Lizzie, ingenuamente sicuri di "saper riconoscere il carattere di ognuno", senza accorgerci, au contraire, di aver letto una sciarada dalla soluzione tutt'altro che scontata, peccando di orgoglio nel credere di averla risolta facilmente.
Ma non siamo realmente colpevoli d'orgoglio...è la Austen che ci ha imposto astutamente il ruolo di Lizzie, convincendoci che non v'è fra tutti i personaggi nessun intelletto migliore del suo atto a giudicare l'altrui carattere, originando in noi una fiducia tale nelle capacità della protagonista da renderci ciechi ad ogni altra possibilità di visione che non sia la sua...siamo caduti in una trappola narrativa meravigliosa, e la cosa più incredibile sta nella sua inevitabilità!
Magie di Jane Austen.
[continua...]
Un altro aspetto su cui ho posto attenzione, oltre al ritmo e alla perfezione dei dialoghi-chiave fra Lizzie e Darcy, è il carattere "apparentemente accidentale" che la Austen affida agli eventi.
RispondiEliminaSebbene sia essenziale l'elemento fatuale in ogni buona trama, quasi mai risulta così naturale una serie decisamente lunga di coincidenze...ci avete fatto caso?!
Spesso, leggendo un qualsiasi romanzo, indoviniamo piuttosto facilmente il seguito di un evento, poiché generalmente guidato dal binomio causa-effetto che si sussegue nei vari capitoli sino alla fine; nei romanzi austeniani, invece, la sola cosa intuibile (anche solo per il fatto che sono romanzi e non tragedie) è l'happy ending...ogni ipotesi di svolgimento della trama, che sta fra lo studiato incipit ed il finale rosa, è destinata a fallire, oppure, a rinascere come una fenice cambiando direzione così spesso da trovare giusto paragone soltanto nel complesso intreccio di un giallo di Agathe Christie!
I ritratti sono molti nei romanzi austeniani, esempi, e talvolta "esemplari" (Mr Collins, per dirne uno, è decisamente una specie protetta...) della varietà umana: alcuni sono ritratti sinceri, siano questi petulanti giullari o esplicite smorfiose, altri, invece, indossano maschere, spesso diametralmente opposte alla propria natura, a difesa di quest'ultima o dei sentimenti che ne derivano, altrimenti fragili e condannati dalle rigide regole della Società. Tutti i ritratti presenti hanno, ad ogni modo, un ruolo nello svolgimento della trama, sebbene siano i secondi, nel perdere ad un certo punto la maschera, ad essere determinanti nella risoluzione degli enigmi che sin dall'inizio si sono sommati nel complicare l'intreccio della storia, e così a svelare, unitamente alla propria reale natura, anche le parole, le azioni, persino le ragioni di queste di cui fino a quel momento conoscevamo solo le inspiegabili conseguenze.
C'è da chiedersi come si sia potuto sottovalutare, sino a poco tempo fa e mi riferisco all'Italia, la capacità di una scrittrice come la Austen...
...una Donna che, pur negli stretti confini della sua breve vita, ostacolata dai vincoli di una Società rigida come dalla modestia della sua origine, è riuscita in appena sei (dico SEI!) romanzi a renderci partecipi della sua acuta e ironica visione del mondo, regalandoci in sei tele meravigliose tutta la complessità e le aspirazioni del suo animo femminile, senza scadere mai nell'ovvio, come solo i Grandi sanno fare, senza scendere a compromessi, se non con la propria riesaminata ragione, scrivendo per la passione di farlo, anche a rischio della propria sopravvivenza economica, affrontando le difficoltà della vita reale con la stessa ironia dei suoi romanzi, medicina, purtroppo, inefficace per guarirla dalla malattia, eppure essenziale per averne, in seguito, consegnato il genio alla meritata eternità.
Come non ammirare i Grandi, se è certo che abbiamo solo da imparare?!
[...continua e finisce...]
[...finisce, traquille! XD]
RispondiEliminaSono stata, ancora una volta, esemplare io stessa nella mia prolissità, ma la cara @Eri mi ha chiesto di postare per intero e sono certa che salterete il commento qualora lo trovaste troppo pesante (è a rischio svenimento...), confido in voi nel preservare la vostra incolumità! :D
@Sylvia: come sempre il tuo parere arricchisce gradevolamente il tutto! Inutile ribadire la somiglianza di affetti che ci rende così deliziosamente poco obiettive davanti a questo tema! :D
@Eri: Hai individuato due relazioni molto diverse tra la protagonista e due personaggi secondari, l'esito del confronto è illuminante! :)
P.S. sto preparando un topic! ;)
@Cri: Bellissima quella scena! Mr Collins è decisamente l'origine di ogni imbarazzo...tranne che per due personaggi che non pronuncerò per non spoilerare! ;)
@Ziamame: mia cara, ti comprendo perfettamente! Io, per evitare di divorare il libro, ho pensato bene di comprarne altre due edizioni e soffermarmi sul confronto delle traduzioni! Aggiungi quello col testo originale e i due audiobooks inglese e italiano e l'overdose è completa!!! XD (@Sylvia ne sa qualcosa...!)
Basta!! Basta!!! Mi fermo! Ho capito!
Posterò solo una parte a questo punto...ed il resto sul mio blog, altrimenti @Eri si pente di avermi dato via libera! XD (PERDONO!)
Ebbene, buon Anniversario e buon proseguimento di lettura a tutte, alla prossima tappa!
Baciotti, Claire
@ Claire: miticaaaaaa!!!
RispondiElimina@maris: :D Sei sopravvissuta?! :)
RispondiEliminaMa guarda che cosa riesce a fare la nostra Zia Jane! A distanza di due secoli, ci cattura e ci trascina con sé, ci ispira suggestioni profonde e diverse... E' un tale piacere leggervi, tutte! Vi ringrazio per questa condivisione...
RispondiElimina@Eri, hai perfettamente ragione: la scena della dichiarazione di Mr Collins continua a farmi sobbalzare di sdegno, ad esasperarmi, a farmi sorridere... Jane Austen è davvero grandiosa nello sceneggiarla!
@Simona, mi emoziona (e quasi suscita invidia) il coinvolgimento che testimoni in questa tua prima lettura di O&P! Non a caso, non sei riuscita a resistere alla sua malia e ne sei stata conquistata!
Proprio come @ziamame, che ha fatto una vera scorpacciata austeniana!... nonostante sia una veterana di O&P...
Bè, sì, anche @MissClaire ed io stiamo facendo un'abbuffata, cercando di rispettare il ritmo delle tappe, dividendoci tra diverse edizioni, audiolibri inclusi! ;-)
@Loredana, sì, nella serie BBC Darcy ha più spazio, soprattutto laddove zia Jane affida alle lettere o a terze persone il racconto di ciò che fa, ma non solo (hai presente la scena, bellissima, di Darcy appena uscito dalla vasca che vede, dalla finestra, Lizzy che gioca col cane?... nel libro non c'è ma la trovo molto bella e funzionale al racconto di ciò che sta succedendo nell'animo di Darcy). Ma che bello, questo per te è il primo romanzo austeniano! Ottimo battesimo!
@bilibina: mi piace molto la tua osservazione!
@maris: sì, Charlotte mi provoca sempre un impeto di tristezza, mi sembra di vedere un monumento ai terribili condizionamenti sociali che le donne (in fondo, ancora oggi, come dici tu) spesso subiscono senza rendersene conto.
Vedo che Mr Collins "colpisce" @tutte! Che uomo! Che capolavoro tragi-comico di zia Jane!
@MissClaire: mia cara, sei sempre travolgente, il tuo amore per questo romanzo è davvero incommensurabile!
Ciao, carissime, a presto!
@Sylvia: L'hai detto! :D Ogni pagina è uno scrigno di preziose parole, nessuna è di semplice passaggio! Ripeto: Magie di Zia Jane! XD
RispondiEliminaVi leggo sempre con attenzione.....siete veramente bravissime....un bacio stefy
RispondiEliminaciao! io sono nuova, ho scovato il vostro blog "per vie traverse" e per puro caso...e qui si parla di Jane Austen. io appena iniziato "orgoglio e pregiudizio" e ciò che mi piace è quella sottile ironia che si nota tra le righe...la amo!
RispondiEliminavi seguo e vi seguirò con molto interesse (^_^)
Alessia Caramella
Io sono ancora in pieno trasloco e l'ultima cosa da fare , in questi casi, è leggere ma....chi resiste? La sera, sfinita, mi godo il momento: prendo il libro, tolgo gli occhiali, mi rimbocco le coperte e via!!!!!!!
RispondiEliminaNon aggiungo altro ai vostri commenti: so solo che è il primo romanzo del genere che leggo e mi piace troppo!!!!! Perdonatemi ma...è il massimo che riesco a scrivere tra gli scatoloni che mi immergono!!!!!
...che mi...sommergono....
RispondiElimina