mercoledì 2 febbraio 2011

Una citazione tira l'altra - I. Calvino e D. Pennac



 “(…) Già nella vetrina della libreria hai individuato la copertina col titolo che cercavi. Seguendo questa traccia visiva ti sei fatto largo nel negozio attraverso il fitto sbarramento dei Libri Che Non Hai Letto che ti guardavano accigliati dai banchi e dagli scaffali cercando d'intimidirti. Ma tu sai che non devi lasciarti mettere in soggezione, che tra loro s'estendono per ettari ed ettari i Libri Che Puoi Fare A Meno Di Leggere,
i Libri Fatti Per Altri Usi Che La Lettura, i Libri Già Letti Senza Nemmeno Bisogno D'Aprirli In Quanto Appartenenti Alla Categoria Del Già Letto Prima Ancora D'Essere Stato Scritto.
E cosí superi la prima cinta dei baluardi e ti piomba addosso la fanteria dei Libri Che Se Tu Avessi Piú Vite Da Vivere Certamente Anche Questi Li Leggeresti Volentieri Ma Purtroppo I Giorni Che Hai Da Vivere Sono Quelli Che Sono.
Con rapida mossa li scavalchi e ti porti in mezzo alle falangi dei Libri Che Hai Intenzione Di Leggere Ma Prima Ne Dovresti Leggere Degli Altri,
dei Libri Troppo Cari Che Potresti Aspettare A Comprarli Quando Saranno Rivenduti A Metà Prezzo,
dei Libri Idem Come Sopra Quando Verranno Ristampati Nei Tascabili,
dei Libri Che Potresti Domandare A Qualcuno Se Te Li Presta,
dei Libri Che Tutti Hanno Letto Dunque E' Quasi Come Se Li Avessi Letti Anche Tu.
Sventando questi assalti, ti porti sotto le torri del fortilizio, dove fanno resistenza

i Libri Che Da Tanto Tempo Hai In Programma Di Leggere,

i Libri Che Da Anni Cercavi Senza Trovarli,

i Libri Che Riguardano Qualcosa Di Cui Ti Occupi In Questo Momento,

i Libri Che Vuoi Avere Per Tenerli A Portata Di Mano In Ogni Evenienza,

i Libri Che Potresti Mettere Da Parte Per Leggerli Magari Quest'Estate,

i Libri Che Ti Mancano Per Affiancarli Ad Altri Libri Nel Tuo Scaffale,

i Libri Che Ti Ispirano Una Curiosità Improvvisa, Frenetica E Non Chiaramente Giustificabile.

Ecco che ti è stato possibile ridurre il numero illimitato di forze in campo a un insieme certo molto grande ma comunque calcolabile in un numero finito, anche se questo relativo sollievo ti viene insidiato dalle imboscate dei Libri Letti Tanto Tempo Fa Che Sarebbe Ora Di Rileggerli
e dei Libri Che Hai Sempre Fatto Finta D'Averli Letti Mentre Sarebbe Ora Ti Decidessi A Leggerli Davvero.

Ti liberi con rapidi zig zag e penetri d'un balzo nella cittadella delle Novità Il Cui Autore O Argomento Ti Attrae. Anche all'interno di questa roccaforte puoi praticare delle brecce tra le schiere dei difensori dividendole in Novità D'Autori O Argomenti Non Nuovi (per te o in assoluto) e Novità D'Autori O Argomenti Completamente Sconosciuti (almeno a te) e definire l'attrattiva che esse esercitano su di te in base ai tuoi desideri e bisogni di nuovo e di non nuovo (del nuovo che cerchi nel non nuovo e del non nuovo che cerchi nel nuovo).

Tutto questo per dire che, percorsi rapidamente con lo sguardo i titoli dei volumi esposti nella libreria, hai diretto i tuoi passi verso una pila di Se una notte d'inverno un viaggiatore freschi di stampa, ne hai afferrato una copia e l'hai portata alla cassa perché venisse stabilito il tuo diritto di proprietà su di essa. (…)"
Italo Calvino: Se una notte d'inverno un viaggiatore


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I diritti imprescindibili del lettore

1. Il diritto di non leggere
2. Il diritto di saltare le pagine
3. Il diritto di non finire un libro
4. Il diritto di rileggere
5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
6. Il diritto al bovarismo* (malattia testualmente contagiosa)
7. Il diritto di leggere ovunque
8. Il diritto di spizzicare
9. Il diritto di leggere a voce alta
10. Il diritto di tacere

* Il termine bovarismo indica l’attitudine degli uomini a credersi e a vedere le cose diversamente da quelle che sono, a sognare delle felicità irrealizzabili, irraggiungibili.
Questo termine è stato coniato da Barbey D’Aurevilly e deriva dal cognome della protagonista del celbre romanzo di Flaubert, Madame Bovary. Flaubert si è ispirato ad un fatto di cronaca: la vicenda di Delphine Delamare. Questa donna aveva suscitato scandalo in un borgo della Normandia, per le sue manie di grandezza, le sue spese eccessive e la sua voracità nel leggere romanzi, infine si era suicidata, perchè travolta dai debiti. L’eroina di Flaubert sceglie una realtà fittizia che le da maggiore gratificazione.



                                                                                                     Daniel Pennac, Come un romanzo

5 commenti:

  1. Che belle citazioni!
    Il decalogo dei diritti del lettore mi sembra davvero stupendo!

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  2. Belle le citazioni!
    Grazie per avere inserito i due libri che ti avevo segnalato, tra le future proposte! sono libri diversi ma a mio parere interessanti!
    Buona giornata
    Federica

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  3. Calvino è sempre il migliore!
    I suoi libri, nella mia biblioteca personale, non hanno l'etichetta con il numero "813.CAL", no no!! sono in uno scaffale a parte:
    "Libri Che Mi Hanno Prestato, Ma Che E'
    Ora Di Comprare, A Qualsiasi Prezzo, Perché Libri Già Letti, Ma Che Se Avessi Più Vite Da Vivere, Certamente Anche Questi Li Leggerei Volentieri."
    Giusto???
    Ciao ciao
    cri

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  4. Grandi citazioni, Ziamame! Praticamente il manifesto perfetto per un Gruppo di Lettura!

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  5. che emozione... ho scritto la tesi sull'atteggiamento nei confronti della lettura e queste due letture mi hanno accompagnato per tutto il percorso...

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