lunedì 7 febbraio 2011

Il mio ultimo commento a Cime Tempestose


Care compagne di lettura in quest’ultimo commento a Cime Tempestose, dopo la lettura completa del libro, devo dire che la mia opinione fortemente negativa su esso che avevo espresso dal primo commento è solo peggiorata. È un libro molto lugubre. I personaggi, Hindley e Catherine Earnshaw e Heathcliff, sono d’anima scura, miserabili, rustici, depravati, scostumati, dissoluti, asociali, scontrosi, egoisti, prepotenti, interessati, avari, turpi, volgari, ipocriti, ecc. Catherine sposa Edgar Linton per convenienza, attirata dalle sue ricchezze e dalla sua posizione sociale, lui l’ama veramente. Lei dice di essere innamorata di Heathcliff ma siccome è ridotto a uno stato vile, sceglie Linton. Heathcliff è il personaggio più cupo, descritto in un modo diabolico dall’autrice, che per bocca di Nelly lo paragona molte volte come simile allo stesso demonio.

Heathcliff maltrattato da Hindley è colpito da un enorme rancore per la decisione di Cathering , fa della vendetta la ragione della sua vita, così lui dopo un periodo di assenza torna cambiato, istruito, con denaro (l’autrice non svela mai come ha fatto) e così inizia una terribile vendetta facendo patire terribilmente e nel modo più crudele tutti quanti, riuscendo a prendere in proprietà le tenute Wuthering Heights e  Thrushcross Grange. Lui porta grande odio contro Edgar Linton  e si vendica sposando sua sorella Isabella, trattandola nel peggiore dei modi e perfino nella persona di sua figlia la piccola Catherine, ed anche profanando le tombe di Cathering ed Edgar, arrivando al punto di voler essere seppellito tra di loro. Ma questo risentimento è completamente irrazionale, perché chi ha scelto Linton per sposarsi è stata Catherine, forse tutto questo odio deriva della sua superbia di essersi sentito sminuito, in condizioni inferiori, umiliato.


Il sentimento di  Heathcliff per Cathering è una malsana ossessione, chi ama vuole il bene dell’amata, ma lui in fin di vita la tratta in un modo malvagio lasciandole lividi sul braccio, anche in quell’ultima conversazione che ha con Cathy prima della sua morte lei che non ha forze fisiche per la sua malattia lo tratta con grande violenza verbale. Questo non si può chiamare amore, l’amore è generoso, magnanimo, e questi atteggiamenti sono tutto il contrario. Dopo la morte di Cahtering, Heathcliff continua la sua malvagia opera di vendetta, anche con la figlia che partorisce lei prima di morire, e il suo proprio figlio che aveva avuto con Isabella; rapisce la piccola Cathering e l’obbliga a sposare suo figlio, perché gli interessa avere La Grange. È così malefico che lascia morire suo figlio senza chiamare un medico perché non vuole spendere denaro.

Sostenevo che il sentimento che prova per Cathering è un’ossessione malsana perché confessa a Nelly di essere perseguitato da lei dopo morte, che lei lo tormenta, lui muore in un modo bizzarro, confessando a Ellen (Nelly) di riuscire a sentire la vicinanza di Cathy, passando molte giornate e notti senza riuscire a mangiare né a dormire perché sente la sua presenza dolce e tormentosa. Lui muore senza il minimo sentimento di pentimento per tutto il male che ha fatto nella sua funesta vita. L’autrice finisce il romanzo asserendo che  dopo morti alcune persone vedono  Heathcliff e Cahtering insieme, girare nella brughiera. Per me lui fa questa fine perché è impazzito, tutto quello che gli capita è frutto della sua malattia mentale. E poi se in vita si sono trattati così in un modo tanto feroce ed egoistico, che senso ha che si trovino nel al di là, a continuare ad essere insieme per comportarsi in questo modo malvagio.

Sottolineo il contrasto tra Heathcliff e Hareton. Heathcliff si era vendicato nel figlio di Hindley, Hareton negandogli l’istruzione e riducendolo ad una vita servile, essendosi appropriato della tenuta che avrebbe dovuto ereditare, facendolo fare il braciante, e nonostante tutto ciò, il ragazzo gli vuole bene, questo personaggio è il contrario del protagonista, perché ha un anima buona, non si consuma in sentimenti negativi, e riesce a trovare una vita felice con Cathy. Dopo tutto Heathcliff aveva sofferto torti, ma mai ha ringraziato, che il padre di Hindley e Cathy, quando era piccolo lo aveva trovato per strada da solo, e senza sapere niente di lui, fa il gesto generoso di portarlo a casa e trattarlo come un figlio. Nel suo cuore ha avuto solo posto per sentimenti negativi, senza mai valorizzare questo gesto di grandissima generosità.

L’autrice usa un meccanismo di scrittura che fa raccontare ad un personaggio secondario la storia, questo fa sì che ci sia mistero e desti la curiosità del lettore. Il modo e lo stile di scrittura è scorrevole e molto ben fatto, ma il contenuto è quasi pura abiezione.  

Il libro è molto feroce, pieno di violenza fisica e verbale. Nel secondo commento per constatare questa mia affermazione ho fatto le seguenti citazioni: Il protagonista Heathcliff è descritto in questo modo: “La sua rozzezza non è quella di un diamante grezzo, né quella di un’ostrica che contiene una perla: è un uomo feroce, spietato come un lupo… Ti schiaccerebbe come un uovo di passero, Isabella, se tu fossi per lui un peso o un fastidio” (Cap. 10). “E il tuo ragazzo, Heathcliff, ah, è proprio una meraviglia! Quando il diavolo fa una battuta, lui è quello che sghignazza per primo” (Cap. 10). Nello stesso Capitolo 10 Heathcliff dice parlando delle unghie di Isabella: “Gliele strapperei dalle dita, se mai dovessero minacciarmi”. Catherine dice a lui: “Bene, non ti offrirò una seconda volta una moglie: sarebbe come offrire a Satana un’anima perduta. Tu, come lui, godi solo nel procurare dolore” (Cap. 11). Isabella così descrive Wuthering Heights: “E che simpatici abitanti; penso che l’essenza concentrata di tutta la pazzia del mondo abbia preso dimora nel mio cervello il giorno in cui ho legato il mio destino al loro!” (Cap. 13). Heathcliff dice nel Capitolo 14: “Nel momento in cui a lei non fosse importato più, gli avrei strappato via il cuore, e avrei bevuto il suo sangue!”, nello stesso capitolo esprime “la prima cosa che mi ha visto fare, quando siamo usciti dalla Grange, è stata d’impiccare la sua cagnetta; e quando ha chiesto pietà per lei, le prime parole che ho pronunciato erano per dire che mi sarebbe piaciuto impiccare tutta la sua famiglia…”, più avanti aggiunge “Non ho pietà! Non ho pietà! Più i vermi si contorcono più cresce il mio desiderio di schiacciarli!”. Isabella nel Capitolo 14 dice “È un demonio bugiardo, un mostro, non un essere umano!... La mia sola speranza, la mia preghiera, è che possa dimenticare la sua diabolica prudenza e uccidermi! L’unico piacere che riesco a immaginare è morire o vederlo morto!”
Nel capitolo 15 Nelly parla del protagonista descrivendo come tratta la sua amata Catherine in fin di vita: “Quanto al suo compagno, mentre con una mano si alzava, con altra le aveva preso un braccio: e lo fece con una dose di gentilezza così inadeguatamente alle condizioni di lei, che quando la lasciò andare vidi quattro lividi blu ben netti sulla pelle smorta”. Nelly stessa gli dice “Hai il diavolo in corpo”.

La mia conclusione finale è che quest’opera non merita di essere letta, perché solo lascia al lettore inquietudine e agitazione. Ma quest’ultimo lo dice già il suo titolo.

Cordialmente

                 Mirta



5 commenti:

  1. caspita, io non l' ho letto questo libro, ho visto solo il film.
    ma certamente me lo hai descritto benissimo, e ti giuro mi e' passata la voglia di leggerlo.
    pero' mi incuriosisce molto.
    magari un giorno lo leggero' per poi pensare che tu avevi ragione.
    grazie per questo tuo commento

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  2. Prego Antonella, mi dispiace dare un giudizio così duro al libro, ma è ciò che merita... Un carissimo saluto!

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  3. hola mi amiga preciosa...Paso a visitarte y leerte me encantado el nuevo look de tu blog...

    Espero todo este bien...Dios te bendiga hoy siempre

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  4. Cara Mirta,
    quando ho visto il tuo primo commento all'opera, fra me e me ho criticato la tua negatività...ma poi ho continuato il libro e ho cominciato a pensare che tu avessi ragione! Però devo dire che gli ultimi capitoli sollevano decisamente il libro ( ad eccezione della morte di Heathcliff...con quel ghigno stampato in faccia... )perché è chiaro che il male ha perso e l'amore vero trionfa... Quindi IO non me la sento di dire che questo libro non debba essere letto, ma che si legga con la cognizione di come possa essere, come anche tu dici, un libro lugubre e pieno di negtività... forse questo ci fa apprezzare di più le cose belle che ci regala la vita...Un bacio
    Laura darkcrow

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  5. Grazie cara Laura per dirmi la tua opinione. A me non sembra che il male sia stato vinto perché quanto Nelly chiede al protagonista Heathcliff se si pentiva della sue ingiustizie, ha detto di no, che non ne aveva fatta nessuna. Poi è vero che Hareton e Cathy cominciano proprio un'altra storia, ma tutto ciò che era capitato prima rimane così. Un carissimo saluto!

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