venerdì 30 dicembre 2011
Salviamo la Casa di Alda Merini
giovedì 29 dicembre 2011
Marina di Carlos Ruiz Zafon
come avete trascorso le vacanze di Natale? molte sono ancora in ferie ed attendono i festeggiamenti di Capodanno vero?
Al termine della lettura di Emma di J.Austen, ci prepariamo ora a leggere il prossimo libro come da calendario delle attività programmato: Marina di Carlos Ruiz Zafon
Come vedrete nella colonna di destra, ho pensato di raccogliere le adesioni alla lettura entro l'8 gennaio ed iniziare il lunedì 9. Naturalmente se avete necessità di reperire ancora il testo, potremo slittare di una settimana!
Non appena io o lentijini saremo pronte pubblicheremo anche il calendario per tappe, nel frattempo potete iscrivervi per la lettura lasciando un messaggio sotto questo post!
p.s. (per chi ha partecipato) avete già preparato/spedito o ricevuto il vostro book-swap??? io non vedo l'ora di mostrarvi cosa ho ricevuto!!! e naturalmente di sapere se la mia abbinata ha gradito il dono?!
Felice 2012 a tutte e... buona lettura!
Eri
giovedì 22 dicembre 2011
Emma - Quinta e ultima tappa
La signora Weston va da Emma dopo aver fatto visita alla sua futura nuora Jane Fairfax, la quale manda a ringraziare Emma per tutti i riguardi dimostrati specialmente quando stava male. Lei si sente in colpa e, in solitudine, si rimprovera severamente per tutte le malignità che ha pensato ingiustamente di Jane.
È estate, ed Emma incontra per caso il signor Knightley appena tornato da Londra. Lui appare turbato e tenta di consolare la ragazza per la "perdita" di Frank. Emma spiega che non è mai stata veramente innamorata di Frank e che l'unico sentimento che le è rimasto a riguardo è la vergogna per il proprio comportamento. A questo punto il signor Knightley sembra pronto a confidarsi con Emma ma lei, temendo di sentirlo parlare di Harriet, cerca di evitare il discorso. In realtà lui confessa di amare proprio lei. In ogni caso, Emma non pensa di sposarsi prima della morte del padre, perché non vuole lasciarlo.
Riceve la lettera che Frank ha mandato ai Weston e in cui giustifica anche il proprio comportamento nei confronti di lei, oltre a dare spiegazioni riguardo a episodi passati e chiedere di essere capito e perdonato. La lettera gli vale il perdono di Emma, e perfino il signor Knightley - pur non cambiando drasticamente idea - comincia a pensare a Frank con un minimo di benevolenza in più. Dopo aver letto la lettera insieme, Knightley cambia discorso e propone a Emma una soluzione per il matrimonio: ha intenzione di trasferirsi a Hartfield, in modo che lei non debba lasciare il padre.
Emma e Harriet, pur sentendosi via lettera, continuano a evitarsi, e con una scusa Emma fa invitare l'altra da Isabella, a Londra. Successivamente va a trovare Jane, che trova in gran forma, e sente che tra loro due le cose sono sistamate anche se, a causa della presenza della signora Elton, non hanno occasione di parlare molto.
Finalmente Emma trova il coraggio di annunciare al padre il proprio fidanzamento e di proporre la soluzione del signor Knightley. Più che approvare, il signor Woodhouse si rassegna ad accettare le cose come stanno. La notizia del matrimonio si diffonde, e gli unici ad avere qualcosa da ridire sono naturalmente gli Elton.
Tutte le preoccupazioni di Emma per Harriet risultano infondate, infatti il signor Knightley viene a sapere che sta per sposare Robert Martin. Per quanto stupita, Emma è in realtà contenta che sia finita così.
In visita dai Weston insieme al padre, Emma ha modo di incontrare di nuovo Jane e, inaspettatamente, anche Frank. Con suo grande piacere riesce a parlare con lui piuttosto a lungo, e si rallegra che il loro rapporto sia rimasto amichevole.
Quando Harriet e i Knightley arrivano da Londra, Emma ha finalmente l'assoluta certezza che Harriet non pensi più al signor Knightley, e che è perfettamente felice con il signor Martin. Inoltre, si è scoperta figlia di un ricco commerciante che ha la possibilità di garantirle una vita agiata. Ad ogni modo, lei e Robert Martin si sposano poco dopo e, sebbene l'amicizia con Emma non scompaia del tutto, di sicuro l'intimità tra le due diventa un ricordo.
Infine, a novembre, con la piena approvazione del padre la stessa Emma sposa finalmente il signor Knightley.
martedì 20 dicembre 2011
Che fine ha fatto Lentijini?!
lunedì 19 dicembre 2011
Emma - Quarta tappa
Adesso che Frank è di nuovo vicino, il ballo organizzato dai Weston può finalmente avere luogo. Durante una danza, Harriet rimane senza cavaliere. La signora Weston propone al signor Elton di invitarla, ma lui rifiuta senza troppe cerimonie e scambia sfacciatamente con la moglie sorrisi compiaciuti. Emma assiste inorridita alla scena, ma subito dopo nota con un moto di gratitudine che il signor Knightley ha invitato Harriet a ballare.
Durante la cena Emma ha modo di ringraziarlo e, dopo, lei stessa ha finalmente il piacere di ballare con il signor Knightley, che normalmente non balla mai.
Il mattino dopo Emma incontra Harriet sconvolta e scortata da Frank. Una volta che la ragazza si è ripresa, i due raccontano che Harriet è stata importunata da un gruppo di zingari e Frank, trovandosi lì per caso, l'ha salvata. Frank va via non appena si è assicurato che Harriet sta bene ed Emma, vedendo in tutto l'episodio una specie di segno del destino, ricomincia a fantasticare sui due come coppia.
Pochi giorni dopo Harriet si presenta a Hartfield con il mozzicone di una matita e un pezzo di cerotto, entrambi appartenuti al signor Elton e che lei ha custodito gelosamente per tutto quel tempo, e dichiara di volerli bruciare perché ha finalmente e definitivamente dimenticato. Infatti si è innamorata di qualcun altro, che reputa superiore a tutti gli altri uomini e che pensa di non meritare affatto. Accenna anche al "servizio" da lui ricevuto ed Emma non può fare a meno di esultare tra sé, pensando che non possa trattarsi che di Frank Churchill. Tuttavia consiglia a Harriet di essere cauta, dal momento che nessuna delle due può essere certa della reciprocità di quel sentimento.
Arriva giugno e Jane Fairfax non è ancora partita per lavorare. Il signor Knightley comincia a sospettare una simpatia tra lei e Frank, sospetto che sembra confermato da una gaffe di lui e dai comportamenti di entrambi durante un gioco. Tuttavia, quando ne parla con Emma, lei esclude con decisione una cosa del genere, viste le sue conversazioni con Frank riguardo a Jane.
Il signor Knightley dà un pranzo che ha inizio senza Frank, visto che lui è talmente in ritardo che tutti danno ormai per scontato che non verrà. Nel pomeriggio Jane scappa via in anticipo, avvertendo soltanto Emma e pregandola di informare gli altri. Subito dopo arriva Frank, di pessimo umore che attribuisce al caldo. Dapprima rifiuta anche di partecipare alla gita a Box Hill prevista per il giorno seguente, ma alla fine si unisce alla compagnia e si mostra anche di buon umore e particolarmente galante con Emma. Per rianimare la compagnia propone un gioco, durante il quale Emma dà il peggio di sé offendendo la signorina Bates.
Non appena si trova da solo con lei, il signor Knightley la rimprovera severamente per quel suo comportamento. Lei tenta di dare alla cosa poco peso ma in realtà si vergogna molto, al punto che piange silenziosamente per tutta la strada del ritorno a casa. Si ripromette di andare a trovare le Bates e cominciare con loro un rapporto di vera amicizia.
La mattina seguente, per l'appunto, va a trovarle: la signorina Bates, per quanto imbarazzata, si mostra gentile e grata come sempre, mentre Jane non si lascia vedere, ufficialmente perché malata. Emma viene a sapere che Jane ha trovato lavoro come istitutrice e che presto dovrà andare via. Scopre inoltre che anche Frank se n'è appena andato di fretta, costretto ad anticipare il suo rientro.
Di ritorno a casa, Emma trova a Hartfield Harriet e il signor Knightley, che è venuto a congedarsi prima di partire per una visita alla famiglia del fratello, a Londra. Sapendo che Emma è stata dalle Bates e comprendendo i suoi sentimenti, la guarda con approvazione e, in uno slancio affettuoso, sta per baciarle una mano ma si trattiene.
La salute di Jane peggiora ed Emma cerca in tutti i modi di fare qualcosa per lei, che tuttavia continua a rifiutarsi di vederla. Come Emma apprende poco dopo, Jane non sta evitando tutti, ma lei in particolare.
Una mattina il signor Weston arriva a Hartfield piuttosto agitato e chiede a Emma di raggiungere in fretta la moglie, che ha bisogno di parlare con lei da sola. Emma si preoccupa e accorre subito. La signora Weston le racconta che Frank e Jane sono fidanzati da tempo. Alla luce di questa scoperta, naturalmente, il comportamento tenuto finora da Frank lo fa crollare irrimediabilmente nella stima di Emma ma la signora Weston, invece, lo giustifica e lo scusa.
Quando Emma si è calmata, comunque, dà la sua approvazione per il matrimonio e si congratula con il signor Weston.
domenica 18 dicembre 2011
Chiusura BOOK SWAP
Presto riceverete tutte la mia mail con gli indirizzi delle vostre abbinate! Procedete con le spedizioni come da istruzioni già elencate nel post di apertura swap: raccomando sempre massima serietà, correttezza e di utilizzare un mezzo tracciabile (raccomandata o corriere).
Preparate il vostro dono con il cuore e via libera alla fantasia!!!
... ma, ma, ma... mi mancano ancora le mail di
TARTAMACA
STRIAMALOX
LLMEDICONZOLA
Scrivetemi!!! o non potrò comunicarvi la vostra abbinata!!!
Auguro a tutte un sereno S. Natale ed un felice Anno Nuovo!
Buona lettura, a presto!!!
venerdì 16 dicembre 2011
Book-Swap: ultimo avviso!!!!
mancano solo due giorni alla scadenza del book-swap natalizio!!!!
Attendo le mail di chi si è già iscritta ma ha dimenticato di inviarmi l'indirizzo al quale desidera essere contattata dalla propria abbinata !!!
Affrettatevi!!!
Buon week-end ed in bocca al lupo!!!!
Erica
domenica 4 dicembre 2011
Emma - Terza tappa
Anche dopo averlo conosciuto di presenza, il signor Knightley rimane l'unico a non lasciarsi convincere del tutto da Frank, e anzi continua a criticarlo e a guardarlo con un certo sospetto.
Durante il pranzo la padrona di casa parla di un pianoforte arrivato alle Bates come regalo anonimo per Jane Fairfax; la supposizione più ovvia e condivisa è quella che il regalo sia stato inviato dal colonnello Campbell, ma Emma e Frank sospettano che il responsabile sia invece il signor Dixon.
In una conversazione successiva, la signora Weston racconta con piacere che il signor Knightley ha accompagnato in carrozza le Bates e, mentre Emma gli riconosce solo bontà e generosità, lei sospetta che possa esserci un interesse da parte sua nei confronti di Jane, e che perfino il pianoforte potrebbe essere un regalo suo. Emma rifiuta cocciutamente un'idea del genere, nonostante il signor Knightley dimostri un'apprensione quasi eccessiva nei confronti di Jane.
Il giorno successivo a quello del pranzo Harriet fa visita a Emma, e per l'ennesima volta è turbata per aver sentito parlare del signor Martin e di un possibile suo matrimonio. Emma l'accompagna a fare acquisti, e incontra così la signora Weston e Frank, che vanno a far visita alle Bates. Poco dopo, la signorina Bates in persona invita anche lei e Harriet a unirsi a loro, se non altro per vedere il pianoforte nuovo. Quando tutti sono in casa Bates, la signorina scorge dalla finestra il signor Knightley, il quale mostra di nuovo interesse per le condizioni di Jane Fairfax. La signorina Bates tenta di convincere anche lui a entrare in casa ma il signor Knightley, se in un primo momento aveva accettato l'invito, lo rifiuta non appena viene a sapere che anche Frank è dei loro.
Poco tempo dopo Frank si vede costretto ad anticipare la sua partenza da Highbury. Quando si congeda da Emma è in procinto di confessarle qualcosa, ma l'ingresso del signor Woodhouse lo interrompe. La ragazza si convince non solo che lui stesse per confessarle il suo amore, ma di essere a sua volta innamorata di lui. Tuttavia si accorge presto che i propri sentimenti per Frank non sono poi così forti, e pensa anzi di appioppare anche lui a Harriet.
Appena dopo il matrimonio, Emma e Harriet fanno una visita di cortesia agli Elton, visita che viene presto ricambiata. In poco tempo Emma si fa un'opinione del tutto negativa sulla signora Elton. Questa, del resto, non tarda a mostrarsi sgarbata nei confronti suoi e di Harriet, mentre prende subito in simpatia Jane Fairfax. Emma non si stupisce; ciò che la stupisce è invece che la simpatia sembri reciproca.
Ne parla col signor Knightley, e in quell'occasione viene fuori l'idea della signora Weston sul matrimonio Knightley-Fairfax. Lui nega decisamente di voler sposare Jane, e anzi rimprovera Emma di aver voluto combinare perfino il suo matrimonio.
I Woodhouse danno un pranzo, al quale Emma si sente in obbligo di invitare gli Elton. In seguito a certi rimproveri del signor Knightley, Emma si ripromette in quell'occasione di dare a Jane tutte le attenzioni possibili.
Durante il pranzo, salta fuori che quella mattina Jane si è recata all'ufficio postale nonostante la pioggia e, tra i rimproveri e le apprensioni di tutti gli altri, Emma torna a fantasticare su cosa e soprattutto chi possa averle messo tanta fretta di ricevere la posta.
martedì 29 novembre 2011
Concorso Artisti Amatoriali Forum per appassionati di scrittura, musica, disegno e ogni forma artistica
mercoledì 23 novembre 2011
Book Swap Natalizio
domenica 20 novembre 2011
Emma - Seconda tappa
La famiglia di Isabella arriva ad Hartfield per una visita di una decina di giorni. Viene organizzato un pranzo di benvenuto al quale viene invitato anche il signor Knightley, con cui Emma ha finalmente l'occasione di riconciliarsi, seppur tra i soliti battibecchi.
Per la vigilia di Natale, tutta la compagnia è invitata a pranzo dai Weston; ammalata, Harriet si trova nell'impossibilità di partecipare al pranzo. A conoscenza del fatto, Emma fornisce al signor Elton un pretesto per rinunciare anche lui al pranzo, in modo che possa stare vicino a Harriet. Questi però non mostra la benché minima intenzione di liberarsi dell'impegno, e anzi pare - contro le aspettative di Emma - perfino contento di potersi unire alla compagnia, al punto che il signor Knightley avanza provocatoriamente l'ipotesi che lui sia innamorato di Emma e non di Harriet. Emma lo trova semplicemente ridicolo e non se ne preoccupa più di tanto ma, ormai con la pulce nell'orecchio, non può fare a meno di notare che, in assenza di Harriet, il signor Elton è effettivamente più cortese nei suoi confronti e perfino più allegro, malgrado si sforzi di assecondare Emma nelle sue preoccupazioni per l'ammalata.
Durante il pranzo, si parla di un'imminente visita da parte di Frank Churchill, il figlio che il signor Weston ha avuto da un matrimonio precedente e che né Emma né la signora Weston hanno mai incontrato di presenza. Le cose che sa di lui, e il fatto che i Weston stessi abbiano accennato spesso all'idea di Emma e Frank come coppia, incuriosiscono molto la ragazza che, pur contraria all'idea di prendere marito, si è ormai abituata a considerare Frank come l'unico potenziale uomo della sua vita. Tuttavia, per quanto il signor Weston se ne mostri sicuro, non c'è alcuna certezza che la visita avverrà, e anzi la signora Weston si mostra molto scettica a riguardo.
Con grande disagio, nel viaggio di ritorno verso Hartfield Emma si ritrova in carrozza col signor Elton, il quale coglie l'occasione per dichiararle il suo presunto amore, chiarendo tra le altre cose che trova Harriet degna d'attenzione solo in qualità di amica sua. Emma, scandalizzata dal suo comportamento, naturalmente lo rifiuta. In seguito all'episodio, finalmente comincia a riconoscere il proprio errore nel volersi intromettere nella vita sentimentale altrui.
Quando i Knightley lasciano Hartfield, Emma si rallegra nell'apprendere che, contemporaneamente, anche il signor Elton annuncia un suo allontanamento da Highbury, e approfitta del momento per raccontare, tra i sensi di colpa, gli ultimi fatti a Harriet. Questa, però, non la colpevolizza di nulla e, seppur in lacrime, ammette modestamente di non aver mai pensato di poter meritare un uomo come il signor Elton. Emma è talmente ammirata dalla sua reazione che decide di dedicarsi completamente al bene di Harriet, e di mettercela tutta per allontanarle dalla mente il ricordo del signor Elton.
La speranza di vedere Frank Churchill si rivela vana, ed Emma si scopre meno delusa di quanto si fosse aspettata. Nonostante ciò, lo difende a spada tratta dalle accuse del signor Knightley, il quale è l'unico incapace di giustificare la sua assenza e anzi a fargliene una colpa.
Passeggiando con Harriet, per distrarla dal pensiero del signor Elton, Emma decide di fare con lei una visita alla signora Bates e figlia. Vengono accolte con il massimo della premura, e la signorina Bates in particolare le sommerge di chiacchiere condendo il tutto con un'eccessiva gratitudine per ogni parola gentile delle ospiti. Il suo argomento preferito è sicuramente l'adorata nipote Jane Fairfax, di cui parla fino allo sfinimento, non mancando di annunciare la sua prossima visita.
Jane Fairfax è la figlia della minore delle signorine Bates, ma orfana dall'età di tre anni. Dopo la morte dei genitori è stata accolta in casa e istruita da un caro amico del padre, il colonnello Campbell. Quest'ultimo, avendo già una figlia da mantenere, ha educato Jane in modo da assicurarle un lavoro da istitutrice che possa servirle a mantenersi.
Emma nutre nei confronti di Jane una grande antipatia che riconosce come immotivata. Nel rivederla, si propone di mettere da parte quel sentimento che Jane non merita, ma il proposito ha breve durata ed Emma torna sui suoi passi nel giro di una sola serata, accusando tra sé Jane di essere troppo fredda e riservata. Inoltre sospetta - senza prove concrete - che ci sia qualcosa tra lei e il signor Dixon, il marito della signorina Campbell.
Il giorno successivo, Emma riceve la visita della signorina Bates - accompagnata da Jane - la quale la informa del fidanzamento del signor Elton con la signorina Augusta Hawkins. Poco dopo, mentre Emma pensa a come riferire la notizia a Harriet, questa arriva ad Hartfield molto turbata, dal momento che ha appena incontrato Elizabeth e Robert Martin. Riferisce all'amica ogni dettaglio dell'incontro: nonostante il rifiuto ricevuto da Harriet, i Martin sono stati talmente gentili nei suoi confronti che perfino Emma considera per un attimo di averli giudicati troppo in fretta. Tuttavia, per distrarre Harriet dal pensiero di quell'incontro, le dà bruscamente la notizia del fidanzamento del signor Elton.
In seguito a quell'incontro, Elizabeth Martin fa una visita a Harriet e, non trovandola in casa, le fa avere una lettera, anch'essa piena di gentilezza. Emma suggerisce di ricambiare la visita, purché trattenendosi molto brevemente e mettendo in chiaro che tra loro può esserci solo un rapporto di formale cortesia.
lunedì 14 novembre 2011
domenica 6 novembre 2011
Emma - Prima tappa
Per quanto Emma lo ami, questi non è per una ragazza della sua età la migliore delle compagnie, in quanto già anziano, debole e ipocondriaco. Ad alleviare la noia di Emma ci pensa il signor Knightley, amico di famiglia e fratello maggiore del marito di Isabella, e dunque cognato di Emma. Tra i due c'è un rapporto basato per lo più su critiche e punzecchiamenti scherzosi, difatti il signor Knightley è l'unico uomo che sembri vedere oltre l'apparente perfezione di Emma, e non perde occasione di farglielo notare.
In mancanza di altri particolari svaghi, Emma si diverte a combinare matrimoni e si vanta del proprio talento: si assume infatti il merito del matrimonio della signorina Taylor con il signor Weston. Quando il padre e il cognato le suggeriscono di farsi gli affari suoi, Emma si mette in testa il proposito di combinare un ultimo matrimonio, quello del signor Elton, il vicario del villaggio.
La candidata perfetta per il matrimonio non tarda a comparire al cospetto di Emma. Si tratta di Harriet Smith, una ragazza giovanissima delle cui origini si sa poco o niente.
Harriet desta l'immediato interesse di Emma, la quale decide di prenderla sotto la sua ala protettiva e di educarla allo scopo di farla entrare nella buona società. A questo proposito, il principale obbiettivo di Emma è quello di allontanare Harriet dai Martin, una famiglia di rispettabili agricoltori a cui la ragazza sembra molto legata e che Emma giudica troppo poco raffinati per lei.
Quando le due ragazze si imbattono casualmente proprio in Robert Martin, Emma nota con preoccupazione le reazioni di Harriet, che pare non solo nutrire stima e affetto per lui, ma perfino esserne affascinata. Emma inizia allora a parlarne come di un essere inferiore, paragonandolo ai vari gentiluomini che Harriet ha avuto modo di conoscere frequentando Hartfield (la proprietà dei Woodhouse). In particolare si sofferma a parlare del signor Elton, elogiandone i pregi e convincendo Harriet di aver suscitato l'interesse di lui.
Allo stesso modo, Emma si premura di parlare frequentemente a lui di Harriet, credendosi sempre più vicina allo scopo di farli innamorare. Quando si offre di dipingere il ritratto della ragazza, incontra l'entusiasmo del signor Elton, il quale - una volta terminato il quadro - si offre perfino di andare egli stesso a Londra per farlo incorniciare, e senza mai mancare di lodarlo.
Harriet riceve una lettera da Robert Martin, e con essa una proposta di matrimonio. Emozionata, chiede consiglio a Emma, che considera ormai intima amica e per la quale nutre il massimo del rispetto e dell'ammirazione. Emma, naturalmente, parla di un rifiuto come dell'unica ovvia soluzione, e attenua la tristezza di Harriet parlandole ancora del signor Elton.
Il giorno dopo, Emma viene a sapere dal signor Knightley che è stato proprio lui a consigliare Robert Martin e, quando lo informa del rifiuto da parte di Harriet, il cognato capisce che dev'esserci di mezzo il suo zampino e la rimprovera severamente. Inoltre, indovinando i progetti di lei sulle nozze, le assicura che il signor Elton non si accontenterebbe mai di un matrimonio così poco vantaggioso. Tuttavia Emma si lascia consolare dai pettegolezzi che la raggiungono, secondo i quali il signor Elton si sta occupando del ritratto di Harriet con la massima cura e ne parla come di un bene preziosissimo.
Allo scopo di dare a Harriet un'istruzione degna, Emma si propone di farle leggere alcuni libri, occupazione in cui lei stessa non è molto costante e che perciò si riduce presto alla sola raccolta di sciarade e indovinelli. Il signor Elton viene coinvolto in questo nuovo passatempo, ed Emma gli propone perfino di comporre un indovinello egli stesso. Lui dapprima si rifiuta, poi ne consegna uno che - dice - è stato scritto da un suo amico, e il cui contenuto è inequivocabilmente romantico.
Emma accoglie la cosa con entusiasmo di cui rende partecipe Harriet, che si convince di essere definitivamente l'oggetto delle attenzioni di lui e ne è molto emozionata.
Alla fine del nono capitolo, i Woodhouse si preparano a ricevere Isabella e la sua famiglia, che resteranno in visita per una settimana.
venerdì 28 ottobre 2011
Comunicazione di Servizio n°2
Con le idee un po' più chiare e forte dei feedback che stanno arrivando dal sondaggio (che continua!!!), posso ora affermare che, ancora per questa volta, ci saranno le tappe, così come sono riportate nell'apposito spazio nella colonnina dei gadget. come notate sono scalate di una in modo da non penalizzare nessuno nella lettura di questo bellissimo romanzo. Ovviamente non c'entra nulla che nemmeno io lo abbia ancora aperto. Forse.
Vedo dalla percentuale dei voti e dai vostri commenti, che c'è un testa a testa tra chi vuole mantenere le tappe perchè preferisce un confronto diretto e progressivo, e chi vorrebbe esprimere un unico commento finale per poter riflettere sul testo nella sua interezza. Allo stesso modo vedo che 'metà' approva l'idea della chat, mentre un altra 'metà' storce il naso. Essendo questo un sistema diretto di confronto, presumo che la parte che simpatizza per la chat sia la stessa che vorrebbe mantenere le tappe. Chi storce il naso, giustamente, obietta che sarebbe difficile trovare un orario comodo per tutte. Questo è indiscutibile se per 'tutte' si intende l'insieme delle ottanta (and keep growing!) iscritte al GdL. Ma avendo sottomano il 'registro' dei commenti ai post (eh sì, vi tengo d'occhio io! ;-) ) salta subito all'occhio che un ristrettissimo gruppo si segna per partecipare alla lettura e ancora meno sono coloro che riescono a commentare le tappe con regolarità. Stando così le cose, la prospettiva di organizzare una chat diventa più facile da realizzare. In ogni caso vedremo come proseguiranno i voti...
A questo proposito vorrei chiarire una cosa. In molti commenti leggo delle scuse e giustificazioni per non aver partecipato alla lettura o non aver commentato un post. NON SCUSATEVI! Qui non siamo a scuola e nessuno vi metterà un voto, nè oserà giudicarvi se non riuscite a tenere il ritmo del gruppo. Da quando ho preso la gestione del gruppo ho cominciato a tenere un registro proprio per vedere se il sistema fosse adatto alle esigenze delle iscritte. Ed è lo stesso motivo per cui vi ho chiesto di partecipare al sondaggio. Guai a voi se leggo ancora delle scuse.
Giuro che vengo lì e vi mordo le dita.
Alla situazione attuale la cosa più onesta che mi sento di dire è: chi si è iscritto e ha piacere di commentare le tappe, lo faccia come di consueto. Coloro che preferiscono esprimersi alla fine tengano come data di fine lettura la data decisa per l'ultima tappa. Senza preamboli o spiegazioni. Ci sentiamo a Dicembre!
Infine -e in una riga a parte così non sfugge a nessuno- voglio ringraziare di cuore la mia salvatrice che si è gentilmente offerta di occuparsi dei post di tappa: *rullo di tamburi* GRAZIE YUKI!!!
lunedì 24 ottobre 2011
Mettiamola ai voti.
Ma va bene, perchè dai problemi nascono le soluzioni. E poi siamo un gruppo, vero? Vero. Questo vuol dire che posso scaricarvi addosso un po' dei miei dubbi e farvi tornare tutte quindicenni!
Allora… qui sotto trovate due piccoli sondaggi che mi servono per capire cosa preferite fare in base ai vostri tempi e le vostre necessità.
La prima domanda riguarda le tappe di Emma (e per i romanzi particolarmente lunghi che leggeremo in futuro). Vi scrivo le tappe come le avevo pensate, con 10-12 giorni circa per 10 capitoli…
dal 27 ottobre al 7 novembre cap 10-21;
dal 8 al 20 novembre cap 22-33;
dal 21 novembre al 4 dicembre cap 34-45;
dal 5 al 11 dicembre cap 46-50.
Non rimane che votare e decidere insieme come proseguire con le nostre letture! E se avete altre proposte non esitate a scrivermi (lentijini@yahoo.it)!!!
Cosa pensi dei tempi richiesti per la lettura di Emma (o di romanzi di equivalente lunghezza)?
Cosa pensi delle Tappe?
Lentijini
giovedì 20 ottobre 2011
Buona lettura care affezionate del GdL !!!
E' la vostra lontana coordinatrice che vi scrive, siii ci sono ancora, eccomi!!!
E come "presidente onorario", "fondatrice" o comunque come vorrete considerarmi, sono sempre quì nell'ombra, a leggere i vostri post ed i vostri commenti!
Creare il GdL è stata una delle soddisfazioni più preziose della mia vita ed ora che questa mia creaturina ha preso vita e si sviluppa autonomamente, io rimango quì con gioia a seguire i lavori!
Bravissima Lentijini che sta svolgendo un'ottimo lavoro di coordinamento, complimenti al suo entusiasmo ed impegno!
Complimenti ad Alejandra e a Maris per i loro sogni realizzati, sono molto felice per voi!!!
Benvenute alle nuove iscritte che non ho avuto occasione di conoscere direttamente; spero questo possa essere per voi un angolo di relax ed aggregazione piacevole!
Sul web ho trovato "falsi" riferimenti a Bryce's House: mi raccomando diffidate sempre di gruppi che utilizzano il nostro nome in modo lontano dalle nostre aspirazioni iniziali; il GdL è nato per condividere la passione sana per la lettura e così dovrà rimanere.
Un ringraziamento particola a Petra per lo spendido dono ricevuto quest'estate ed un saluto a Giorgia che ho avuto occasione di incontrare ad un mercatino ammirando le sue opere!
Buona lettura a tutte voi, un'abbraccio con affetto e, non dimenticate, anche se in silenzio, continuo a seguirvi ;)
Erica,
vs Eri di Bryce's House
martedì 18 ottobre 2011
Anche il mio piccolo grande sogno nel cassetto si è realizzato!
l'altro giorno, quando ho letto il post scritto da Alejandra che ci annunciava la pubblicazione del suo romanzo, sono stata davvero felice per lei ed ho anche sorriso pensando che di lì a poco anche il mio piccolo-grande sogno nel cassetto si sarebbe realizzato, ma non ho detto nulla nel commento al suo post per scaramanzia ;-)
Ebbene, ora posso comunicarvi ufficialmente che un mio racconto, intitolato "IL VIAGGIO", è stato pubblicato in formato ebook, acquistabile e scaricabile quindi solo dal sito della casa editrice Dona con un Libro (che è una casa editrice un pò particolare perchè supporta anche delle associazioni ONLUS, oltre a dare opportunità di pubblicazione a scrittori esordienti).
Ho voluto condividere questa gioia con voi e con chi se no? Ci lega l'amore per la lettura e per romanzi e racconti, quindi vi ho subito pensato!
Se volete saperne qualcosa in più ho scritto un post apposito sul mio blog :-)
Un abbraccio a tutte e ci ritroviamo qui prossimamente per le tappe di Emma!
mercoledì 12 ottobre 2011
Emma
sabato 8 ottobre 2011
E QUANDO IL SOGNO NEL CASSETTO PRENDE IL VOLO CHE SI FA?
Sicuramente si prova una grande gioia, ma poi… all’improvviso il sogno non è più nostro e ci si accorge che il desiderio più grande era condividerlo.
Io ricordo da quanto tempo amo scrivere, ma è così tanto, che mi spaventa soffermarmi a pensarci, negli anni si sono susseguiti tanti momenti importanti, ho fatto delle scelte che mi hanno portato ad essere circondata da persone che amo e quindi non mi pento di aver tenuto quel cassetto chiuso per anni, solo mi emoziona accorgermi che per tutto questo tempo è rimasto lì, il mio sogno, intrappolato in una ragnatela, ed è stato molto faticoso liberarlo. Ora, forse sarà tutto più difficile. Confessare agli amici, ai colleghi che siamo uno, nessuno, centomila… sarà più faticoso, lontano dalla spensieratezza della gioventù, affrontare quest’avventura, ma ora so quanto sia importante credere nei propri sogni e non buttare via la chiave di quel cassetto.
Scrivere…scrivo da tanto tempo, tuttavia iniziare un romanzo, vivere con i personaggi la loro storia, accompagnarli nelle loro passioni ed interpretare le loro emozioni e non abbandonarli fino alla fine, è qualcosa di più impegnativo. Scrivere l’ultima parola era l’inizio di questa sfida.
E ora voi ne fatte parte, ho aspettato tanto perché davvero, quando quel sogno si è cullato come un bambino per anni nella propria intimità e si è conservato come ultimo rifugio condividerlo non è così scontato, non è un contratto o un accordo commerciale, ma è molto di più.
Vi invito tutte nel mio sito, www.alejandralillia.com, il mio blog “frullato di ricette” qualcuna di voi forse già lo conosce, per regalarvi alcune parole ed un pezzetto di questo sogno, la pubblicazione del mio primo romanzo:
Un abbraccio a tutte, Alejandra.
venerdì 7 ottobre 2011
La Zia Julia e lo Scribacchino - quarta tappa -
Al ritorno a Lima la questione si rivela tutt'altro che risolta, il padre di Mario Gira armato di pistola per la città e ordina categoricamente che Julia si allontani. Per l'incolumità di tutti la zia Julia accetta, prende un aereo per Valparaiso in Cile.
Mario trova il coraggio e si confronta con suo padre, chiarendosi l'uno con l'altro, Mario assicura che proseguirà gli studi e che il suo matrimonio non interferirà con la vita che i genitori sperano per lui.
Al ritorno a casa e al lavoro, Mario e Pascual, scoprono che il povero Pedro Camacho ha alfine capitolato ed è stato chiuso in un manicomio a causa dei sempre più stravaganti e tragici testi proposti per i romanzi radiofonici.
Per tenere il passo con la promessa fatta alla famiglia, Mario comincia latri sei lavori per avere abbastanza denaro da provvedere a se' stesso e alla moglie che, chiarito il dissapore tra padre e figlio, torna a Lima.
Ritroviamo Mario a 50 anni, ormai divorziato da Julia e risposato con un altra donna (questa volta una cugina), ha vissuto a Parigi e altri stati europei e, tornato a Lima trova il Gran Pablito, sposato e alla guida di una fiorente attività, e Pascual, caporedattore di una testata giornalistica. Parlando con un suo collega, ecco comparire Pedro Camacho, che ora porta informazioni e dati della polizia, sposato ad una prostituta argentina, completamente incapace di svolgere il suo lavoro, ormai zimbello del piccolo ambiente della redazione.
Ecco l'ultimo riassunto dell'ultimo romanzo di Pedro Camacho:
CAPITOLO 18: Racconta la storia di come Crisanto Maravillas diventi compositore di musica e si innamori perdutamente di una giovane, Fatima, ospitata dalle Carmelitane Scalze che poi prende i voti per diventare suora. Durante un’occasione speciale, un concerto di Crisanto tenuto in via eccezionale (per via della vocazione religiosa delle sue canzoni) presso il monastero delle Carmelitane Scalze, scoppia un violento terremoto che miete moltissime vittime tra il pubblico. Crisanto e Fatima riescono miracolosamente a salvarsi, ma, appena arrivati in strada, il suolo si apre sotto di loro e i due muoiono
venerdì 30 settembre 2011
La Zia Julia e lo Scribacchino - terza tappa -
Lo scenario della storia tra Mario e la zia Julia si sposta nel piccolo soppalco di Radio Panamericana, dove possono smettere di temere gli sguardi indiscreti dei parenti. La coppietta attira inevitabilmente la curiosità e la simpatia dei colleghi di Mario.
Quando la situazione sembra stabilizzarsi viene sganciata la bomba.
La famiglia lo sa. E lo sa anche da un bel po'. I genitori di Mario sono stati contattati e arriveranno a Lima. Di fronte alla prospettiva di essere separati, Mario propone a Julia di sposarlo. Con l'aiuto della cugina Nancy e di Javier, Mario tenta di organizzare un matrimonio che, per via della sua minore età, si prospetta impossibile.
Ma Mario non è l'unico ad avere un problema serio. Dall'interno del suo cubicolo, Pedro Camacho, da i primi segni di cedimento. Sempre più spesso, infatti, capita che inserisca nei romanzi radiofonici personaggi presi da episodi precedenti molto cambiandone la storia e i ruoli. I Genaro pensano inizialmente che sia fatto apposta ma, il cast di attori e di operatori che lavorano ai romanzi intuisce che si tratti di un difetto causato dall'eccessivo affaticamento dell'autore. Camacho stesso ammette di fronte a Mario di accorgersi dell'errore solo quando è troppo tardi -ovvero quando i testi sono già in mano alla troupe-. Tuttavia non vuole alcun tipo d'aiuto.
Allora Mario torna alla questione del matrimonio, si procura del denaro, si informa sui documenti necessari e si procura il suo certificato di nascita. Anche la zia Julia, combattuta sul da farsi, si attiva e trova il modo di procurare i documenti necessari. Ma l'ostacolo rimane l'età: Mario è minorenne, servirebbe l'autorizzazione di suo padre per sposarsi. Lungi dal farsi abbattere Pascual e Javier si attivano e cercano un sindaco che sia disposto a chiudere un occhio. E lo trovano: un cugino di Pascual nel villaggio di Chincha.
Mario e la zia Julia si danno appuntamento al giorno seguente: partire per Chincha la mattina e Tornare la sera marito e moglie.
Come sempre i riassuntini dei tre romanzi da Wikipedia:
CAPITOLO 12: Racconta la tragedia della famiglia Bergua arrivata a Lima da Ayacucho e composta dai coniugi Margareta e don Sebastian e dalla loro figliola Rosa (ex pianista), amministratori della pensione Colonial, ad opera di un commesso viaggiatore, Ezequiel Delfin. Egli viene ospitato nonostante l’abitudine di accettare come pensionanti solo donne o uomini di una certa età per proteggere la virtù di Rosa e una sera, nel bel mezzo della cena, prorompe in un pianto, confessando alla famiglia Bergua di avere delle crisi di terrore notturne. Don Sebastian si offre di passare la notte con lui, ma Ezequiel gli infligge 14 o 15 coltellate e tenta, invano, di oltraggiare Margareta. Ezequiel viene così processato e condannato a scontare la pena in manicomio da cui fugge, dopo aver sgozzato un infermiere e impiccato un altro malato, dopo 30 anni di detenzione, lasciando un biglietto che fa intendere di voler sterminare la famiglia Bergua
CAPITOLO 14: Racconta la storia di Seferino Huanca Leyva, nato dallo stupro compiuto su sua madre Teresita, che, grazie all’aiuto economico di una latifondista basca, Mayte Unzategui, diventa reverendo del quartiere malfamato di Mendocita. La sua condotta, che prevedeva di lottare contro Satana con le armi della violenza, lo porta, tra le altre cose, a combattere con il guaritore del quartiere Jaime Concha (che poi gli diventerà fedelissimo), regalare foto di donne nude ai maschietti e insegnare la prostituzione alle femminucce, formare la Scuola di Mestieri che insegnava a rubare, scassinare, scippare, ecc. e istituire comuni nella sua parrocchia. Il racconto termina con il tentativo (non si sa se compiuto) di Seferino di incendiare la dimora del suo avversario religioso don Sebastiano Bergua.
CAPITOLO 16: Racconta la storia di un giovane rampollo di una famiglia danarosa, Joaquin Hinostroza Bellmont, il quale, nonostante i numerosi tentativi dei genitori di farlo studiare, diventa un famoso arbitro di calcio. Dilapida, nel tempo, il suo intero patrimonio, si dedica con costanza all’alcol, ma ancor di più a Sarita Huanca Salaverria, detta Maschiaccio, di cui si innamora perdutamente, non ricambiato. Durante la finale del campionato sudamericano, in cui Joaquin viene scelto come arbitro della partita, un uomo irrompe in campo e viene ucciso dalle forze dell’ordine, scatenando così una rivolta della folla che si risolve con l’uccisione di Sarita e l’infarto di Joaquin nel vedere la sua innamorata morta.
lunedì 19 settembre 2011
La Zia Julia e lo Scribacchino - seconda tappa -
Anche in questa occasione la zia Julia dimostra di prendere il sentimento di Mario -e suo- molto più seriamente di quanto non vorrebbe. I due si chiariscono e si promettono di non frequentare nessuno.
Dopo la riappacificazione, i nostri 'morosi' abbandonano ogni cautela e clandestinità cominciano a sbaciucchiarsi e tenersi per mano in pubblico.
Javier, avendo avuto un piccolo ruolo nella risoluzione della controversia, si infila nel loro rapporto e ne parla con Nancy, sua costante ossessione nonchè cugina di Mario. Lei non rivela nulla ai parenti ma, avere un segreto in comune, l'avvicina al trio Mario - Julia - Javier, proprio come quest'ultimo aveva calcolato. Tutto procede tranquillo fino alla sera in cui Mario e Julia, in un locale a festeggiare con Javier e Nancy, hanno il sospetto di essere stati visti 'sconvenientemente allaccaiti' da due zii. Tuttavia nulla si muove in famiglia le domande rimbalzano da un lato all'altro delle pagine: gli zii hanno visto davvero? O erano così ubriachi da non ricordare? E se sì, hanno optato per il silenzio? O hanno già raccontato tutto e il parentado ha deciso di non dire ancora nulla? Mario fa il giro delle case friggendo perchè forse, come sostiene Javier, in realtà vuole che finalmente la storia venga a galla.
E il piccolo Pedro Camacho? Lui continua a scrivere i romanzi radiofonici e a relazionarsi con Mario come se nessuno esistesse oltre se stesso. I Genaro ricevono delle lamentele da parte dell'ambasciata argentina che lamenta la pessima immagine che lo 'scribacchino' da degli argentini. Mario si impegna ma proprio non riesce a carpire da Camacho l'origine di un disprezzo tanto viscerale, nè riesce a dissuadere lo scrittore dall'usare più cautela verso gli argentini.
Leggiamo tre romanzi, personalmente ho visto nel secondo e nel terzo protagonisti il cui comportamento mi ricorda preoccupantemente lo stesso Camacho, il quale ha cominciato a introdurre la pratica del travestirsi nel suo cubicolo nel momento in cui scrive. Ci dobbiamo preoccupare? Sì, perchè il suddetto scribacchino non ha una ben chiara prospettiva di se stesso, infatti, alla fine dell'undicesimo capitolo, assistiamo -attoniti- al piccolo uomo che, di fronte a due fratelli pizzaioli argentini (100kg di muscoli a testa) imbufaliti perchè offesi da quanto scritto per i romanzi radiofonici, minaccia di picchiarli.
Ecco i riassuntini Wikipediani dei tre romanzi:
CAPITOLO 6: Racconta la storia del giudice della Corte d’Appello del Tribunale Superiore di Lima, Pedro Barreda y Zaldivar, che raccoglie la deposizione della tredicenne Sarita Huanca Salaverria, la quale accusa di stupro il vicino di casa Gumercindo Tello, un fervente Testimone di Geova, e di come questi avesse cercato di evirarsi davanti allo stesso giudice durante la sua esposizione dei fatti.
CAPITOLO 8: Racconta la storia di come don Federico Tellez Unzategui fosse diventato rigido e intransigente, nonché direttore di una ditta che sterminava topi e ratti, la Antiroditori s.p.a., in seguito alla sua infanzia che aveva visto un branco di topi ammazzare la sua sorellina in fasce, quando ancora lui, sua madre Mayte Unzategui, suo padre Hildebrando Tellez e la sua stessa sorellina abitavano a Tingo Maria. Un giorno di tanti anni dopo, vedendo un giornale sulla cui copertina appaiono, seminude, le sue due figlie, torna a casa e tenta di picchiarle, ma la famiglia al completo, composta da sua moglie e dai suoi quattro figli (le due femmine e altri due maschi), si ribella malmenandolo.
CAPITOLO 10: Racconta la storia di come Lucho Abril Marroquin, giovane rappresentante farmaceutico della Bayer, investì nei sobborghi di Pisco una bambina e di come, nel tentativo di soccorrerla, fu investito lui stesso da un camion. Per curarsi dal trauma subito, Lucho va dalla dottoressa Lucia Acemila che lo rimette, ma, per farlo, provoca in lui un profondo infantilismo che egli chiede alla stessa di guarire.
domenica 18 settembre 2011
Il Mondo di Sofia di Jostein Gaarder
Intanto ho letto:
da Wikipedia:
Il Mondo di Sofia è sia un romanzo sia un breve trattato sulla storia della filosofia; anche per questo la filosofia è il tema unificatore del libro. La filosofia viene presentata non come semplice esercizio esoterico praticato da gente che non aveva altro da fare ma come qualcosa di necessario per l'esistenza umana. Sofia e Alberto hanno bisogno della filosofia per comprendere il loro mondo. Ma la loro situazione è diversa da quella del lettore. A differenza del lettore, dopo una complessa ricerca filosofica, scoprono da dove viene il loro mondo: il loro mondo è una creazione di Albert Knag. Ma il fatto che, a differenza di Sofia e Alberto, non sappiamo rispondere alla domanda "Da dove viene il mondo?" non vuol dire che non ce la dobbiamo porre. Infatti, come afferma Gaarder nel romanzo, un vero filosofo non smette mai di fare domande.
Alberto tenta di far capire a Sofia come sia fantastico vivere. Secondo lui è il fatto che ci poniamo domande filosofiche e tentiamo di dare una risposta a esse che ci rende umani. Perché siamo qui, come vivere una buona vita, e tutte le altre domande filosofiche sono, secondo Gaarder, le domande più importanti che ci possiamo porre. Anche se non ci renderà la vita più semplice o non sarà facile rispondere a queste domande, la filosofia suscita in noi meraviglia e stupore per la stranezza del mondo e della nostra esistenza.
Milena
Un romanzo molto particolare che spiega in maniera molto comprensibile la storia della filosofia, intrecciando assieme la storia di Sofia, una lettura piacevole anche per una come me che è digiuna di filosofia.