Lo scenario della storia tra Mario e la zia Julia si sposta nel piccolo soppalco di Radio Panamericana, dove possono smettere di temere gli sguardi indiscreti dei parenti. La coppietta attira inevitabilmente la curiosità e la simpatia dei colleghi di Mario.
Quando la situazione sembra stabilizzarsi viene sganciata la bomba.
La famiglia lo sa. E lo sa anche da un bel po'. I genitori di Mario sono stati contattati e arriveranno a Lima. Di fronte alla prospettiva di essere separati, Mario propone a Julia di sposarlo. Con l'aiuto della cugina Nancy e di Javier, Mario tenta di organizzare un matrimonio che, per via della sua minore età, si prospetta impossibile.
Ma Mario non è l'unico ad avere un problema serio. Dall'interno del suo cubicolo, Pedro Camacho, da i primi segni di cedimento. Sempre più spesso, infatti, capita che inserisca nei romanzi radiofonici personaggi presi da episodi precedenti molto cambiandone la storia e i ruoli. I Genaro pensano inizialmente che sia fatto apposta ma, il cast di attori e di operatori che lavorano ai romanzi intuisce che si tratti di un difetto causato dall'eccessivo affaticamento dell'autore. Camacho stesso ammette di fronte a Mario di accorgersi dell'errore solo quando è troppo tardi -ovvero quando i testi sono già in mano alla troupe-. Tuttavia non vuole alcun tipo d'aiuto.
Allora Mario torna alla questione del matrimonio, si procura del denaro, si informa sui documenti necessari e si procura il suo certificato di nascita. Anche la zia Julia, combattuta sul da farsi, si attiva e trova il modo di procurare i documenti necessari. Ma l'ostacolo rimane l'età: Mario è minorenne, servirebbe l'autorizzazione di suo padre per sposarsi. Lungi dal farsi abbattere Pascual e Javier si attivano e cercano un sindaco che sia disposto a chiudere un occhio. E lo trovano: un cugino di Pascual nel villaggio di Chincha.
Mario e la zia Julia si danno appuntamento al giorno seguente: partire per Chincha la mattina e Tornare la sera marito e moglie.
Come sempre i riassuntini dei tre romanzi da Wikipedia:
CAPITOLO 12: Racconta la tragedia della famiglia Bergua arrivata a Lima da Ayacucho e composta dai coniugi Margareta e don Sebastian e dalla loro figliola Rosa (ex pianista), amministratori della pensione Colonial, ad opera di un commesso viaggiatore, Ezequiel Delfin. Egli viene ospitato nonostante l’abitudine di accettare come pensionanti solo donne o uomini di una certa età per proteggere la virtù di Rosa e una sera, nel bel mezzo della cena, prorompe in un pianto, confessando alla famiglia Bergua di avere delle crisi di terrore notturne. Don Sebastian si offre di passare la notte con lui, ma Ezequiel gli infligge 14 o 15 coltellate e tenta, invano, di oltraggiare Margareta. Ezequiel viene così processato e condannato a scontare la pena in manicomio da cui fugge, dopo aver sgozzato un infermiere e impiccato un altro malato, dopo 30 anni di detenzione, lasciando un biglietto che fa intendere di voler sterminare la famiglia Bergua
CAPITOLO 14: Racconta la storia di Seferino Huanca Leyva, nato dallo stupro compiuto su sua madre Teresita, che, grazie all’aiuto economico di una latifondista basca, Mayte Unzategui, diventa reverendo del quartiere malfamato di Mendocita. La sua condotta, che prevedeva di lottare contro Satana con le armi della violenza, lo porta, tra le altre cose, a combattere con il guaritore del quartiere Jaime Concha (che poi gli diventerà fedelissimo), regalare foto di donne nude ai maschietti e insegnare la prostituzione alle femminucce, formare la Scuola di Mestieri che insegnava a rubare, scassinare, scippare, ecc. e istituire comuni nella sua parrocchia. Il racconto termina con il tentativo (non si sa se compiuto) di Seferino di incendiare la dimora del suo avversario religioso don Sebastiano Bergua.
CAPITOLO 16: Racconta la storia di un giovane rampollo di una famiglia danarosa, Joaquin Hinostroza Bellmont, il quale, nonostante i numerosi tentativi dei genitori di farlo studiare, diventa un famoso arbitro di calcio. Dilapida, nel tempo, il suo intero patrimonio, si dedica con costanza all’alcol, ma ancor di più a Sarita Huanca Salaverria, detta Maschiaccio, di cui si innamora perdutamente, non ricambiato. Durante la finale del campionato sudamericano, in cui Joaquin viene scelto come arbitro della partita, un uomo irrompe in campo e viene ucciso dalle forze dell’ordine, scatenando così una rivolta della folla che si risolve con l’uccisione di Sarita e l’infarto di Joaquin nel vedere la sua innamorata morta.