Cara amiche,
Vorrei proporvi di includere qualche opera di Mario Vargas Llosa nel programma del nostro gruppo di lettura. Questo scrittore peruviano è il vincitore del premio nobel per la letteratura dell’anno 2010. I critici concordano che questa volta il riconoscimento non si è fatto condizionare da nessun pregiudizio ideologico, la decisione dell’Accademia di Svezia è stata motivata del seguente modo: “Per la sua cartografia delle strutture del potere e per le sue mordaci immagini della resistenza individuale, la rivolta e la sconfitta”, secondo i critici l’autore ha scritto sempre controcorrente, facendo ai suoi personaggi lottare contro un codice sociale soffocante e contro le interferenze del potere.
Tra i suoi romanzi potremmo scegliere qualcuno di questi:
La verità delle menzogne (Rizzoli 1992): Trama: “Quando produce liberamente la sua vita alternativa la letteratura amplia l'esperienza umana aggiungendole quella dimensione che alimenta la nostra vita recondita: la menzogna. È un diritto che dobbiamo difendere senza rossori: ogni romanzo è un mondo a parte, sovrano, in cui tuttavia si rifrange essenzialmente il mondo concreto: una menzogna nelle cui pieghe traspare una profonda verità. Giocare alle menzogne così come giocano l'autore e il suo lettore è un modo per affermare e difendere l'individuo, per preservare quello spazio di libertà che ci fa sovrani del nostro destino. Il romanzo è un atto d'accusa verso qualsiasi regime o ideologia, una testimonianza patente delle loro insufficienze, della loro incapacità di appagarci a pieno; un corrosivo permanente di tutti i poteri che vorrebbero rendere gli uomini soddisfatti e sottomessi. Le menzogne della letteratura dimostrano che l'uomo non è fatto per essere schiavo e sono una cospirazione permanente affinché non possa esserlo neppure in futuro. Non fino a quando esisteranno i romanzi di Joyce, Dos Passos, Woolf, Fitzgerald, Faulkner, Pasternak, Kawabata, Lessing, Solzenitzyn, Boll e dei tanti altri protagonisti di queste pagine”
Conversazione nella Cattedrale (Einaudi, Rizzoli 1994) : “Santiago Zavala, giovane giornalista della «Cronica» che tutti chiamano Zavalita, torna a casa dal lavoro e trova la moglie in lacrime: le hanno strappato di mano il cagnolino Batuque. Zavala lo va a riprendere al canile, e il destino gli fa ritrovare, tra i dipendenti di quel luogo che sembra piuttosto un macello, Ambrosio, per molti anni autista di famiglia. Insieme vanno a bere una birra a «La Catedral», sordido locale di periferia, a dal loro dialogo viene fuori il romanzo di una città, e dei suoi deliri: storie di vinti e di illusi, di militari a caccia di potere, di politici, giornalisti, prostitute, delle loro sconfitte, ma anche di rari momenti di quiete. Destini personali che insieme restituiscono un'immagine globale della società di Lima, ma anche peruviana, e latinoamericana, negli anni cinquanta e sessanta. Pubblicato nel 1969, Conversazione nella «Catedral» è un romanzo dalla costruzione articolata e travolgente, in cui le inquadrature sono «montate» in successione martellante, come in un film d'azione: vero e proprio affresco storico, un tentativo prossimo alla perfezione di creare un «romanzo totale». E su tutto, implacabile come un legame vischioso e concreto, la grigia nebbia che avvolge Lima e le sue creature”.
La zia Julia e lo scribacchino (Einaudi 1994) : “Il racconto è ambientato a Lima, in Perù, e racconta la storia d'amore fra il giovanissimo Mario, di 18 anni (minorenne per i tempi) e Julia, di 32 anni, sua zia acquisita. I due convoleranno a nozze in maniera rocambolesca, tra la furia benevola del clan familiare, prima di trasferirsi in Europa e prima che Mario possa affermarsi come scrittore. Tutto il racconto è accompagnato dalla passione per la letteratura che anima Mario, aspirante scrittore che trova ispirazione in Pedro Camacho, popolarissimo autore di romanzi radiofonici che calamitano l'attenzione di tutto il Paese, narrati insieme alla storia del protagonista”.
Cosa ne dite? Vi farebbe piacere leggere qualcuno di questi romanzi? Quale?
Mi piacerebbe anche leggere un grande autore italiano, ma lascio a voi proporre qualcuno.
Mirta
Mirta
Io ci sto! Non lo conosco come scrittore e quindi è un'ottima occasione!
RispondiEliminaMi incuriosiscono di più il secondo, Conversazione nella cattedrale, e il primo, La verità delle menzogne.
Baci baci
Neppure io conosco questo autore...comunque mi sembra che sia da tenere in considerazione :-)
RispondiEliminaBel suggerimento Mirta!
Io leggo .... voi suggerite ... quindi per me è ok!
RispondiEliminabacione
Aldina
Ciao Mirta e grazie del suggerimento! Non ho mai "incontrato" questo scrittore che conosco solo di fama, per aver vinto il Nobel, appunto.. potremmo fare un sondaggio, sentiamo Erica.
RispondiEliminaBuona giornata!
Carmen
mi intriga francamente di più di Cime Tempestose...ci stò!
RispondiEliminaCertamente che Erica dovrebbe organizzare il piano di lettura, quando si conoscerà il vostro parere. Mi sembra che il programma fino alla lettura di Cime Tempestose sia già stato fissato, forse si potrebbe aggiungere questo autore per i libri a venire.
RispondiEliminaCarissime, si sa che io opero nell'ombra e programmo sempre tutto per gli anni avvenire e sapendo dell'alternanza di un testo di J.Austen a quello di un'altro autore, avevo già preparato un sondaggio per scegliere quello sucessivo e all'uscita dei nobel avevo inserito tra gli altri, anche Mario Vargas Llosa !!! ora dobbiamo solo scegliere se rispettare l'alternanza, quindi
RispondiEliminaA) CIME TEMPESTOSE - J.AUSTEN - V.LLOSA
oppure
B) CIME TEMPESTOSE - V.LLOSA - J.AUSTEN
oppure
C) V.LLOSA - CIME TEMPESTOSE - J.AUSTEN
Noterete che le prime due opzioni danno preferenza a passare dopo ragione e Sentimento a Cime tempestose per rispettare i giudizi espressi da tutte voi nel precedente sondaggio (ricordo che le decisioni le prendiamo sempre tutte insieme, io coordino solo).
Allora, attendo i vostri pareri e procedo con l'inserire un sondaggio a piè pagina!
baci baci!