domenica 30 giugno 2013

La tredicesima storia di Diane Setterfield

Benritrovate amiche del GdL,
come state? com'è iniziata la vostra estate?
Nel mese di Giugno abbiamo letto La Tedicesima Storia, altri invece come me l'avevano già letto in precedenza e quindi sarò felicissima di leggere tutti i vostri commenti riuniti sotto questo post! 

Vi presento la scrittrice Diane Setterfield con un introduzione tratta da Wikipedia:

Diane Setterfield è nata a Reading, ma è cresciuta a Theale, nel sud dell'Inghilterra. Dopo aver frequentato la Theale Green School e la Bristol University, dove ha studiato Letteratura francese, ha insegnato in varie università dell'Inghilterra e della Francia, dove ha vissuto per parecchi anni.
Le sue prime pubblicazioni trattano della Letteratura francese del diciannovesimo e ventesimo secolo, in particolar modo di André Gide. Alla fine degli anni novanta abbandona l'insegnamento a causa della politica dell'università. È sposata con Peter Whittall, un ragioniere, vive a Harrogate, North Yorkshire, con il marito e quattro gatti.
 

La tredicesima storia (The Thirteenth Tale, 2006), Mondadori, 2007

Margaret Lea è una giovane libraia antiquaria che negli anni trascorsi con il padre tra pagine immortali e volumi sepolti dall'oblio, ha coltivato una quieta passione per le biografie letterarie in cui di tanto in tanto si cimenta. La sua prevedibile esistenza viene sconvolta il giorno in cui Vida Winter, sfuggente e carismatica scrittrice alla fine dei suoi giorni, la incarica di scrivere la sua biografia ufficiale. Margaret parte alla volta dell'isolata magione dell'anziana autrice, nelle campagne dello Yorkshire, e rimane immediatamente stregata dalle vicende della singolare famiglia Angelfield e dalla sorte di un misterioso racconto che Vida Winter non ha mai voluto pubblicare... "La tredicesima storia" dipana così davanti agli occhi del lettore non solo il tempestoso trascorrere di esistenze avvolte dal segreto, ma anche la complessa, intensissima amicizia tra due donne di differenti generazioni che, dietro la magica finzione del narrare, troveranno l'una nell'altra verità su se stesse a cui mai sarebbero potute arrivare da sole. Tratto da IBS.
 

Cosa potete raccontarmi a proposito di questo romanzo? vi è piaciuto? ha fatto scaturire qualche pensiero particolare? Sono estremamente curiosa di leggere cosa ne pensate perchè quando leggerete il mio commento probabilmente lo troverete diverso dal commenti-tipo che di solito io vi lascio.... ok non voglio influenzarvi ulteriormente, lo posterò dopo i vostri!!!

LUGLIO: cosa leggiamo??? avete trovato Venere in metrò di Giuseppe Culicchia??? Se ben ricordate lo avevamo posticipato di qualche mese perchè non si riusciva a trovare in formato e-book e molte di voi avevano timori nel comprarlo cartaceo. Se ancora avete dubbi in merito, propongo di risolvere leggendo un libro a nostra scelta per poi proporlo al gruppo a fine mese. Cosa ne pensate???
Attendo le vostre idee!!!

IN OGNI CASO, SICCOME NON SARO' IN GRADO DI RISPONDERVI NEI PROSSIMI GIORNI, CHI DI VOI AVRA' TROVATO "Venere in metrò" POTRA' LEGGERE QUESTO, IN ALTERNATIVA UN LIBRO A VOSTRA SCELTA !

E nei prossimi giorni potrete votare i prossimi libri da inserire in calendario scegliendoli dal sondaggio! 

Ad agosto leggeremo...
.
Buona lettura e a presto, promesso!!!
Erica

12 commenti:

  1. Eccoci a commentare questa impegnativa ma affascinante lettura.
    Siamo nello Yorkshire in mezzo alla brughiera tra nebbie ed umidità. Qui è ambientata la storia: protagoniste Margaret Lea, una ragazza che gestisce un’antiquata libreria col padre, giovane solitaria con la passione per i libri e per le biografie; e Vida Winter, scontrosa scrittrice di successo ora anziana che vive in una magnifica tenuta nella brughiera. La scrittrice si sente vicina alla fine della sua vita e tra tutti i giornalisti che la “venerano”, sceglie Margaret per raccontare l’ultima storia: la sua biografia. All’inizio la giovane libraia rimane perplessa ma decide di “provare” ed aderisce alla richiesta che la vede come la “prescelta”. Si trasferisce in questa grande casa, con tanto di giardino segreto, ed ogni mattina nella biblioteca, l’anziana Vida le racconta un pezzetto della sua vita che non ha mai raccontato ad anima viva, nessuno sa realmente niente del suo passato.
    È una storia strana quella della famiglia Angelfield e delle gemelline Emmeline e Adeline, dura, misteriosa, travagliata, complicata, ricchissima di intrecci amorosi e dolorosi. Margaret si immedesimerà talmente in questa storia che la sognerà di notte e mano a mano che la tredicesima storia prende forma, le due donne diventano amiche identificandosi l’una nell’altra.
    E’ una trama avvincente che mi ha assorbito ed alla quale si resta quasi avvinghiati ai tanti misteri, pur saltando tra presente e passato, tra incantesimo e curiosità…
    Questo è uno di quei libri che appena finito, non è possibile iniziarne un altro senza aver aspettato del tempo per lasciar decantare personaggi, intrighi…e a mio parere la Setterfield ha colto nel segno quando scrive:
    “Avete presente quando cominciate a leggere un nuovo libro prima che la membrana di quello precedente abbia avuto il tempo di richiudersi dietro di voi? Quando lasciate il vecchio libro avete idee, argomenti – perfino personaggi – impigliati nelle fibre dei vestiti, e parendo quello nuovo, scoprite che sono ancora con voi”.
    Questo libro è come una matrioska e ti avvince talmente e credo che ognuno di noi che abbia intrapreso l’avventura di leggerlo, abbia perso in parte contatti con ogni realtà perché è stato l’unico modo per scoprire se il libro fosse avvincente al punto giusto per arrivare alla fine e dipanare tutti i misteri, subito
    saluti cari per un buon luglio
    simonetta
    P.S. Per la prossima lettura sono d'accordo sia per "Venere in metrò" che per una lettura scelta da noi


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  2. Dopo aver letto alcune parti ambientate nella casa delle gemelle, un individuo apprezza ancora di più l’igiene, la pulizia e il sacrificio per sistemare la propria abitazione; fa un certo effetto immaginarla così com’è descritta: disordine in ogni angolo, residui di cibo di un paio di giorni sparsi per la cucina, polvere unita con ogni tipo di sporcizia, lerciume in tutte le stanze e, ciliegina sulla torta, sapere che chi doveva lavare e detergere ha problemi di vista e di udito.
    Il cap. più drammatico è sicuramente quello dell’esperimento: il medico non può essere considerato come tale se utilizza quei sistemi per curare i pazienti, soprattutto con i minori, anche se hanno problemi particolari, anche se la patologia non esiste nei manuali di medicina.
    All’inizio non riuscivo a seguire la storia perché immaginavo il centro del racconto all’interno della libreria. poi ho capito e l’ho terminato in pochissimo tempo.
    Venere in metrò: ho letto le prime pagine in biblioteca…non mi ha entusiasmato, così ho deciso di non prenderlo…seguirò la seconda possibilità ovvero leggerò un altro libro.
    Ciao. Innassia

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  3. Questo libro mi è piaciuto non molto, di più: moltissimo!
    Per una volta le aspettative che avevo (l'ho proposto io al Gruppo) non sono state deluse, anzi...ed è una bellissima sensazione!
    Sarà che a me le storie di questo genere attirano sempre (vedi anche L'Ombra del Vento, ad esempio) ma comunque credo sia innegabile che l'intreccio sia scritto in modo da far davvero restare "incollati" al libro.
    Già l'idea della terza sorella l'ho apprezzata tantissimo, poi il colpo di scena finale, in cui viene svelata l'identità della sorella morta nell'incendio è ciò che fa fare un salto di qualità alla storia.
    Personaggi interessanti, ben descritti. Stile avvincente.
    Io consiglio senza riserve questo romanzo!

    Per luglio, io ho già intrapreso la lettura di un grande classico, ossia "1984" di Orwell, che ancora mi mancava. Ne parlerò volentieri a fine mese.
    Venere in metrò non mi ispirava proprio, mi spiace!

    Un bacione a tutte!
    Ciao Eri :-)

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  4. Ciao compagne di lettura, come vi avevo anticipato, io ho letto questo romanzo appena pubblicato in Italia, in un periodo in cui ero alla ricerca di romanzi in cui si parlasse del rapporto tra gemelli. Si, perché io sono una gemella. So benissimo che leggendo romanzi, si tratta di trame fantasy ed il fatto che questo romanzo vi abbia così tanto coinvolto ne è la prova, ma la mia reazione è stata l'opposto! Ne sono rimasta così colpita negativamente, offesa, l'ho trovato una volgarità, una cattiveria nei confronti del rapporto tra due gemelli. Ne ero talmente offesa che ho scritto una lettera alla casa editrice inglese, naturalmente senza alcuna risposta. Credo fortemente che se si affrontano temi delicati sia dovere dell'autore documentarsi accuratamente e non cadere per dovere di business in strumentalizzazioni dei sentimenti. Provabilmente sarò l'unica a non aver accettato questa trama, ma tant'è che mi ha fortemente colpita.
    Dal mio lettino di convalescenza apro quindi la lettura del libro a vostra scelta di luglio, ci risentiamo tra un mese. Grazie per le votazioni al sondaggio! Tra qualche giorno scopriremo cosa leggere in agosto.
    Buona lettura, a presto!
    Grazie a tutte per il pensiero!
    Erica

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    1. Cara Eri, mi dipsiace che per te questo libro sia stata un'esperienza così negativa :-(
      In effetti sono sono un pò scioccata da ciò che hai scritto! Cioè, lo sono perchè non riesco ad immaginare cosa si possa provare a leggere questo libro essendo una gemella. non lo so....mi dispiace, ecco.
      Mi dispiace anche se con i nostri apprezzamenti abbiamo potuto ferirti nuovamente come quando hai letto il romanzo a suo tempo.
      Naturalmente so che tu non è che ci incolperai di nulla, ma sapere di aver detto tanto bene di una cosa che per te è stata offensiva e brutta, mi intristisce, lo confesso.
      Va beh, è andata così.
      Ti auguro innanzitutto di stare presto bene (scrivi che sei in convalescenza) e ti mando un bacione grande con affetto.

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    2. La mie perplessità su questo romanzo riguardano la descrizione e le scelte di alcuni personaggi in ordine all’esecuzione del proprio lavoro. Come sottolinei è una trama fantasy, ma appare agli occhi di tutti il comportamento poco professionale e discutibile di alcuni nell’espletamento del proprio lavoro; mi riferisco soprattutto al medico di famiglia e alla “psicologa”, oppure al comportamento “assente” dei vicini di casa, dei familiari e così via. Alla base del romanzo emergono delle deficienze riguardanti non la condotta delle gemelle (sono descritte come delle selvagge provenienti non so da dove, senza regole, senza educazione, isolate, parlano un linguaggio inaccessibile al mondo esterno) oppure della loro madre, che viene internata all’improvviso (nessuno ha capito che aveva problemi di salute!!! ma voilà il medico di famiglia si accorge tardivamente della vera situazione!!!) ma da altri particolari che rendono la trama come hai sottolineato nel tuo commento. In uno Stato di diritto, ad es, si chiede l’intervento dei servizi sociali e non si accettano i provvedimenti punitivi così come è stato descritto nel cap. dell’esperimento con un dolce finale tra il medico e la psicologa (e tutti che battono le mani). Mi piacerebbe discutere dell’adozione del bambino ma è un argomento delicato che non può essere analizzato in questo post; possiamo ugualmente polemizzare sullo scambio d’identità di Vida Winter o della “comparsa” miracolosa di una gemella nella sua abitazione: altra perplessità. Ho riscontrato altri argomenti snaturati degni di un acceso confronto, ma come dico sempre, sta al lettore distinguere la fantasia dalla realtà anzi tra l’immaginazione e le norme di diritto comune. Per questa ragione esistono libri e libri da spiaggia. Questo è un libro da spiaggia. Ho apprezzato il tuo commento perché metti in risalto la differenza tra una scrittrice e una scrivana e ammiro il fatto di aver inviato una lettera alla casa editrice. Hai scritto che sei in convalescenza. Ti auguro di guarire al più presto. Ciao

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    3. Buongiorno ragazze, tranquille, non preoccupatevi! Immaginavo che il mio commento contro-corrente vi avrebbe scosso, ma tranquille per me è stato doloroso solo qualche anno fa quando lo lessi. Dolcissima Maris non ti sentire in colpa, a me fa molto piacere sapere che un romanzo vi ha coinvolto perché è questo lo scopo del gruppo di lettura, sapevo da quando era stato proposto il titolo nel sondaggio che io comunque avrei espresso il mio parere, ma così deve essere. Cara Simonetta, forse puoi immaginare come esplodono i sentimenti quando c'è un rapporto così forte un legame che è difficile da spiegare perché è vitale. E quando una gemella rimane sola, tutto ciò che dall'esterno interferisce con i tuoi sentimenti diventa doloroso.
      Innassia ha ragione nel dire che non bisogna mai confondere la fantasia dalla realtà ed io ero ben consapevole che si trattava di un romanzo e non di un trattato di psicologia.
      Grazie a tutte per gli auguri, mi riprenderò presto! Un abbraccio!
      Erica

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. cara Eri, innanzitutto auguri per la tua convalescenza - che sia in via di miglioramento- e poi anche io , essendo gemella madre di due gemelli, sono rimasta colpita proprio dalla narrazione, anche se discutibilmente accettabile, riguardante le due gemelle. Credo che volutamente l' autrice abbia voluto dare un tratto " gotico" al romanzo senza tener conto dei lettori e dei loro sentimenti.
    ancora auguroni
    Simonetta

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  7. cara eri, ho sistemato al meglio la pagina dedicata al GdL
    ecco il link
    http://letturesenzatempo.blogspot.it/p/blog-page_19.html
    saluti cari
    simonetta

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    Risposte
    1. Grazie mille Simonetta per la tua attività nel GdL!
      Però non sono riuscita a lasciare un messaggio nel tuo blog x problemi tecnici :(

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  8. Ciao Erica, ti chiedo scusa se in questi ultimi mesi sono stata latitante, ma è un periodo di grandi cambiamenti e sono fuori casa quasi 24 ore su 24. Sono tanto stanca ma anche molto contenta!! Purtroppo però non sono più riuscita a seguire la lista dei libri da leggere, ma spero di recuperare entro Settembre. anche perché in estate prediligo letture leggere, le classiche letture da ombrellone (anche se le mie vacanze sono ancora lontane...); ad esempio ora sto leggendo un romanzo di Nicholas Sparks, non è assolutamente il mio genere ma adesso va bene così. Ci risentiamo presto! Un abbraccio. Emanuela

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