sabato 30 marzo 2013

Marzo: un libro a nostra scelta

Ben ritrovate carissime amiche del GdL,

innanzitutto permettetemi di augurare una serena Pasqua a voi ed alle vostre famiglie !!!





Come trascorrerete queste festività? Pranzi in famiglia con ricche tavole imbandite e tanta cioccolata? Oppure una gita fuori porta? Io sto preparando le valigie per un week-end in piemonte tra Torino e Monferrato (non mancheranno gianduiotti e cremini!!!)




Ed, al termine del mese di Marzo, ci apprestiamo a presentare alle nostre compagne di lettura, il romanzo che ciascuna di noi ha scelto di leggere.
Cosa avete letto? Raccontatemi tutto: come l'avete scelto e in quale formato? Perchè vi è piaciuto (SE vi è piaciuto oppure perchè no?) e perchè lo vorreste consigliare? Qual'è il vostro genere di lettura preferito?

Io ho letto.... ah, no, ve ne parlerò nei commenti quì sotto :)


Per il mese di Aprile invece prepariamo sul comodino I pesci non chiudono gli occhi di Erri de Luca

Chi di voi si unirà a questa lettura? Io ho già procurato l'e-book ed è pronto nel mio Kindle per essere assaporato! Si, perchè non ho mai letto nulla di Erri de Luca, ma credo che questo sarà un vero romanzo da assaporare al 100% Voi invece che prima impressione avete? Lo leggiamo insieme???

Ecco una breve sinossi tratta da LaFeltrinelli.it, che magari potrà incuriosirvi e decidere di leggerlo insieme al GdL. 
A dieci anni l’età si scrive per la prima volta con due cifre. È un salto in alto, in lungo e in largo, ma il corpo resta scarso di statura mentre la testa si precipita avanti. D’estate si concentra una fretta di crescere. Un uomo, cinquant’anni dopo, torna coi pensieri su una spiaggia dove gli accadde il necessario e pure l’abbondante. Le sue mani di allora, capaci di nuoto e non di difesa, imparano lo stupore del verbo mantenere, che è tenere per mano.

Vi aspetto a fine mese per commentarlo insieme, ma ora attendo quì di seguito tutti i vostri racconti e suggerimenti in merito alla lettura appena conclusa!!!

Buona lettura!
Erica



27 commenti:

  1. Ciao a tutte!
    Io a marzo ho scelto di leggere "The help" (L'aiuto) che avevo votato nel sondaggio ma non era entrato in classifica.
    E sono felicissima di averlo letto!!!
    Vi riporto la recensione che ho postato pochi giorni fa sul mio blog:

    << L'ho letto in pochi giorni, sfruttando tutti i ritagli di tempo possibili, perchè sembrava che i personaggi di questo libro quasi mi chiamassero per continuare a raccontarmi le loro storie.
    Infatti non è solo la trama ad avermi fatto trovare bello questo romanzo, ma anche la cura nella descrizione dei personaggi, la loro evoluzione pagina dopo pagina, il loro essere assolutamente immaginabili. E con questo intendo che non ho avuto alcuna difficoltà a figurarmeli, i personaggi, proprio come se li avessi davanti a me in carne ed ossa, tanto saltano fuori dal libro.

    Una sensazione davvero piacevole, che aiuta sicuramente l'immedesimazione e fa appassionare ancora di più il lettore alla storia.

    E la storia è interessante: nei primi anni '60, mentre Martin Luter King cerca di portare avanti il suo sogno, a Jackson, Mississippi, una ragazza (Skeeter) neo laureata e con il sogno di diventare una scrittrice sente crescere il divario tra lei e le amiche di un tempo, che, mentre lei studiava fuori sede, si sono sposate e hanno anche avuto figli, conservando una mentalità razzista ed un conformismo che a Skeeter non appartengono più o meglio ancora non sono mai davvero appartenuti.

    Come quasi tutte le famiglie bianche della cittadina, anche le amiche di Skeeter hanno al proprio servizio delle domestiche di colore, che vengono trattate con freddezza se non con disprezzo, e che sono costrette finanche a non poter usare il gabinetto di casa, dovendosi invece servire di quello esterno, apposito per loro, ritenute portatrici di germi e malattie.

    Eppure...queste stesse donne crescono i figli dei bianchi, li amano, sono a loro volta amate dai piccoli; si occupano delle case deli propri padroni con efficienza e dedizione.

    Skeeter ha così l'idea di scrivere un libro-intervista in cui sono proprio loro, le domestiche di colore, a parlare di sè e di cosa significhi dipendere dai bianchi, di cosa devono subire e di quanto bene invece loro facciano alle famiglie presso cui lavorano.

    Pian piano aderiscono alla rivoluzionaria idea editoriale varie domestiche, tra cui spiccano Aibileen e Minny, straordinarie coprotagoniste del romanzo della Stockett insieme a Skeeter (tanto è vero che i capitoli sono alternativamente narrati in prima persona da una di loro tre).

    Lo stile mi è piaciuto, è scorrevole, misurato ed efficace, non scade nel compassionevole ma è a tratti davvero emozionante, riservando anche spazio a siparietti assai divertenti, grazie soprattutto all'ironia pungente di Minny, burbera nei modi ma dal cuore buono.

    Trovo poi un merito del libro il fatto che i personaggi negativi, quelli gretti e meschini (sul gradino più alto del podio c'è l'odiosa Hilly), siano altrettanto ben descritti e curati di quelli positivi. Il che poi è quello che rende bilanciata la narrazione.

    Insomma: una lettura che consiglio senza riserve, questa.

    E vedrò il film, adesso. La stessa Stockett ne è soddisfatta, quindi immagino sia molto fedele al libro.>>

    Ecco, adesso leggerò volentieri il libro di Erri De Luca (anche per me come per Eri è il primo approccio a questo autore).
    E auguro una Santa Pasqua a tutte voi, amiche e compagne di lettura :-)

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    1. Ne avevo sentito parlare ed ora mi hai doppiamente incuriosita! Lo leggerò sicuramente (e poi naturalmente vedrò anche il film!). A presto!

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    2. Si può considerare The Help un classico, perchè arricchisce chi lo legge, fa riflettere e maturare.E’ un romanzo che lascia il segno ed è utile dire che si può consigliare come lettura per ragazzi che possano ripensare alla vita a volte difficile di coetanei.

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    3. Eri...DEVI leggerlo!!! Ne vale assolutamente la pena.

      Sono contenta che Simonetta sia d'accordo con me nel giudizio positivo :-)

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    4. Mi avete fatto venir la voglia di leggerlo.......

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  2. Questo mese mi sono rilassata alla grande seguendo le avventure di una bambina che vive da sola a Villa Villacolle con un cavallo bianco a pois neri e con il Sig. Nilsson, una scimmietta. E’ una bambina che non ha paura di niente, è forte, anticonformista, intelligente, con una forza sovraumana, bugiarda, sa cucinare…a modo suo…stende la sfoglia sul pavimento e invita gli amici a bere il caffè sui gradini. Il suo nome è Pippilotta Pesanella Tapparella Succiamenta, figlia del Capitano Efraim Re dei Cip-Cipoidi su un isola che si chiama Cip-Cip. Tutti la chiamano Pippi perché, per il padre, Pipilotta è un nome troppo lungo. Si avete capito!!! Ho letto Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren . E’ un libro per bambini? Lo so!!! Ma dietro a questa storia ci fu uno scandalo editoriale perché i bambini non potevano leggere l’avventura di Pippi che vive da sola in una grande villa senza i genitori. Tutti gridarono allo scandalo poiché era diseducativo per i figli che vivono nelle famiglie ben educate!!! Per tale motivo l’ho scelto: capire fino in fondo quanto e come il genere umano soffochi un lavoro perché pensano con i paraocchi, con la convinzione di esportare, in tutte le case, la loro democrazia!!! la loro educazione!!! Poco tempo fa, forse nel 2011, non ricordo bene, fu descritta come una razzista. Siamo proprio messi male. Fortunatamente ha vinto la ragione e ancora oggi lo leggono numerosi bambini…anche cresciuti: come me. Lo consiglio a tutti.

    Ad aprile leggo Erri De Luca, per me è il secondo dopo “Il peso della farfalla”
    Buona Pasqua a tutti…pioggia permettendo

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    1. Adoro Pippi!!! ti svelerò un segreto: durante l'ultima influenza, mentre ero costretta a rimanere a letto, ho cercato e rivisto tutti gli episodi su YouTube :) bellissima!!!

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    2. Io ho seguito la serie tv da piccola e mi è capitato di rivederla da grande: molto simpatica e carina!
      Il libro non l'ho mai letto, invece. Potrei farci un pensierino, in tempo di vacanza, magari... ;-)

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    3. Leggendo questo libro mi sono molto divertita non solo per il contenuto ma anche per le frasi espresse dalle persone che mi osservavano mentre lo divoravo. Quando ho preso il libro in biblioteca, a casa mia, hanno incominciato a ridere perché ricorda l’infanzia e la serie TV. Molti amici si sono meravigliati con esclamazioni: sei proprio matta, ma è un libro per bambini non è per te, c’è l’ha mio figlio, ma mio figlio guarda i DVD perché lo leggi. A queste esclamazioni sono seguite le risate, sempre per lo stesso motivo: ricorda la nostra infanzia con allegria. Molti non conoscevano il libro o ignoravano la pubblicazione. Mi ha sbalordito la somiglianza tra il libro e la recitazione dei piccoli interpreti: bravissimi. Ma più di tutto mi ha sorpreso la memoria di tutti noi: nessuno ha dimenticato il ritornello della canzone o le storie. Se avete dei bambini e se vi interessa, questo è il testo della canzone (un po’ di follia fa bene all’umore!!!):

      Ecco sono qui
      Pippi Calzelunghe così mi chiamo;
      credo proprio che
      una come me non c'è stata mai!
      Ogni volta che
      devo far qualcosa combino guai,
      ma alla fine poi
      vedo che son tutti amici miei!

      Rit.
      Pippi, Pippi, Pippi
      che nome, fa' un po' ridere,
      ma voi riderete per quello che farò!

      Tutto il giorno sto
      con una scimmietta e un cavallo bianco
      con un topo che
      tutto il mio formaggio si vuol mangiar!
      Forse non lo sai,
      ma io qualche volta divento magica:
      quello che tu vuoi
      dillo a me che, forse, te lo darò!

      Rit.
      Pippi, Pippi, Pippi
      che nome, fa' un po' ridere,
      ma voi riderete per quello che farò.

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    4. Non so quante volte ho cantato questa canzone .....Non immaginavo la vicenda di questo libro e del personaggio un pò censurato all'uscita, è molto interessante. Grazie

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  3. Buona pasqua a tutte. Io ho letto un libro che mi aveva regalato mio figlio, ma che non ho avuto mai il tempo di leggete. Ho letto"il gioco degli specchi "di CAmilleri. Sono da molto temoo una fans del comissario montalbano, infatti aspetto i nuovi episodi che devono dare in tv. Uno di questi è tratto proprio da questo libro, spero però che non facciano vedere le scene più brutte, pwrchè nel libro sono abbastanza cruente.

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    1. I film tv del Commissario Montalbano li amo molto, però, strano a dirsi, non ho ancora mai letto un romanzo di Camilleri.
      Dovrò pur farlo, mi piace troppo il protagonista!

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    2. Io sono circondata da parenti ed amici affetti da una “rara malattia”: si chiama il Montalbanismo... Non solo seguono il film ma conoscono a memoria tutti i libri, per tale motivo l’ho sempre evitato: è impossibile leggerlo con tranquillità se le persone che hai vicino ripetono le battute...

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    3. Che bello incontrare altre stimatrici di montalbano :-) . Il 15 mi pare inizi la nuova serie.... e rincontreremo così i personaggi preferiti... sia quelli inventati. Da andrea cammilleri... sia gli attori brabissimi che l'interpretano..... Lu Zingaretti, e Cesare Bocci. e mfaranno nche molta compagnia.

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    4. Scusate gli errori ma con la tastiera del tablet viene un po male

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  4. Questo mese ho letto il libro "Doppio Sogno" di Arthur Schnitzler scritto nel 1925. Era da tempo che volevo leggerlo dopo aver visto il film. Il titolo del film è "Eyes Wide Shut" diretto da Stanley Kubrick nel 1999 e mi aveva incuriosito. E' un romanzo breve in bilico fra il sogno e la realtà. Fu lo sesso Freud a complimentarsi con lo stesso scrittore per essere riuscito a intuire ciò che Freud scoprì dopo anni e anni di studi ovvero l'esistenza dell'inconscio. Schnitzler aveva intuito l'esistenza di un mondo interiore ricco di contraddizioni, la differenza fra il mondo femminile dove il sogno si veste di realtà e quello maschile dove la realtà assume i contorni sfumati del sogno. Racconta la vicenda di due coniugi viennesi Albertine e Fridolin che si trovano davanti alle rispettive ambiguità. I due si scopriranno sconvolti e orfani del precedente equilibrio, ma con la speranza di poter intraprendere una strada diversa forti della nuova consapevolezza acquisita.
    Lo consiglio perchè è una piccola scatola che contiene storia, psicologia, mistero, spunti per riflettere.

    Non ho mai letto niente di Erri De Luca e sono molto contenta dell'occasione, per la lettura di aprile io ci sono.

    Tanti auguri di Buona Pasqua ! e........ Buona lettura ....Ciao

    Teresa

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    1. Schnitzler ha scritto anche altri romanzi che hanno come tema i problemi del matrimonio e l’incomunicabilità di esso che viene a rompere l’equilibrio coniugale. In questi romanzi però l’autore tendeva a descrivere la crisi di un solo partner mentre in Doppio sogno troviamo la crisi parallela dei partners che progressivamente si allontanano, per poi ricongiungersi. La “Traumnovelle” apre uno scorcio sulla vita coniugale e sulle dinamiche inconsce che inevitabilmente si attivano in una relazione così intima, e alla stesso tempo tanto precaria, come quella del matrimonio.Da Freud a Kubrick (ha girato quel famoso film da tutti noi visionato per carpire una fascinosa doppia realtà!!)il fascino lungo un secolo di “Doppio sogno". A mio avviso il rovesciamento dei ruoli (maschio-femmina) e dei piani (realtà-irrealtà) che Schnitzler fa,assume le sembianze di un doppio salto mortale. E il lettore si inoltra avidamente nella lettura, inquieto e affascinato, ben sapendo che quella storia "prodigiosa" altro non è spesso che la sua.

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    2. Non sapevo che il film di Kubrick (che non ho visto, ma conosco bene di fama) fosse tratto da un libro.
      Mi segno il titolo, anche se non so perchè non mi attira troppo, lo avverto come troppo inquietante psicologiamnete parlando...non so.

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    3. Ho sempre desiderato leggerlo ma non riuscivo a trovarlo, così ho accantonato l’idea. Se lo consigli, alla primissima occasione, lo prendo. Ciao

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  5. Ciao GdL!
    Io in Marzo ho letto "Un letto di Leoni" di Ken Follet e nonostante sia un genere che non seguo molto, l'ho trovato molto coinvolgente perchè attuale.
    Narra la storia di Jane, giovane donna inglese che lavora in Francia come interprete ed ha una relazione con Ellis, americano molto misterioso; quando scopre che in realtà lui è un agente segreto della CIA, decide di lasciarlo e di partire per una missione in Afghanistan con Jean Pierre, medico francese che la corteggia da tempo. Mentre Ellis scappa ad un imboscata del KGB e torna in America, Jane e Jean Pierre si sposano e partono per l'Afghanistan.
    Jane però non sa che ora il marito è in realtà un doppiogiochista per i russi e mentre lui si trova lontano dal villaggio, Jane mette al mondo una bimba con l'aiuto delle donne anziane del villaggio.
    Ellis in patria nel frattempo cerca di riallacciare il legame con la figlia avuta da una precedente relazione e quando riceve l'incarico per una nuova missione in Afghanistan, accetta nella speranza di ritrovare Jane. Si ritrovano così in un paese straniero, davanti a mille difficoltà politiche: Jane ha scoperto la vera collaborazione di Jean Pierre con i russi che ben presto la lascia per seguire la sua missione.
    Questo favorisce il riavvicinamento di Jane ed Ellis e dopo aver capito le sue reali intenzioni fin dalla loro storia in Francia, decide di seguirlo. Dovranno affrontare un lungo e difficile viaggio per poter uscire indenni dal paese con la piccola Chantal, inseguiti dai russi.
    E ...
    Non posso certamente svelarvi come andrà a finire :) nel caso decidiate di leggerlo!
    La parte che mi ha emozionato maggiormente è stata la descrizione del paese afghano dove si stabilisce l'occidentale Jane: la sua lotta per salvare un bimbo ferito da una mina, incurante delle proprie credenze moderne ed occidentali che si scontrano con gli usi e tradizioni del paese che la ospita; e naturalmente il momento del parto, in una capanna, aiutata solamente da un'anziana del villaggio. Indubbiamente lo scrittore ha saputo dosare emozione e realtà in una descrizione ricca di pathos.

    Ed in poche ore ho letto anche il trattato "L'arte della guerra" di Sun Tzu: non perchè mi interessi di storia militare, ma semplicemente perchè questo antico testo del IV sec. a.C. risulta essere una guida attualissima per le strategie economico-aziendali (ed io ho ripreso in mano i libri di testo di economia e finanza!!!).

    Ed ora apriamo "I pesci non chiudono gli occhi"... a presto!!!
    Erica

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    1. Follet è un autore di cui ho letto varie cose, alcune mi hanno entusiasmato abbastanza, altre meno, ma in generale mi piace.
      Un letto di leoni lo avevo adocchiato già....credo che lo leggerò anche io.

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    2. E’ una delle letture che preferisco quando non devo pensare a nulla!!! Buon consiglio

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  6. Durante questo mese ho "rispolverato" un romanzo che ho gustato poco a poco dopo aver visto il film: ALTA FEDELTA’ di Nick Hornby il cui titolo originale è High Fidelity- First published by Victor Gollancz, London, 1996 con traduzione di Laura Noulian. Questo romanzo è diviso in due parti: “Una volta”, top five delle più memorabili fregature sentimentali vissute da Rob (a partire dall’adolescenza, ovviamente), e “Adesso…”, in cui si narrano le vicende di Rob e Laura a partire dall’addio di lei. Nella prima parte, cinque capitoli relativi a ciascuna delle delusioni amorose, il protagonista racconta la sua educazione sentimentale: segnata, sin dal principio, dall’incomprensione e dall’abbandono. Si va dal grottesco al paradossale fino alla frustrazione all'autodistruzione che lo porta a lavorare in un negozio di dischi di musica pop:“Le persone più infelici che conosco, in senso amoroso, sono anche quelle pazze per la musica pop; e la musica pop è stata la causa della loro infelicità, ma sono persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie”.
    Rob è l’uomo medio, belloccio senza essere particolarmente seducente, poche virtù ma nessun vizio e in tasca la sbiadita tessera del partito laburista.Nella seconda parte ecco LA VITA NEL “CHAMPIONSHIP VINYL” atmosfera, ormai leggendaria, della quotidianità “sospesa nel pop” di Rob. “Il mio negozio si chiama Championship Vinyl. Vendo dischi di musica punk, blues, soul e R&B, un po’ di ska, qualcosina delle Antille, alcuni pop degli anni Sessanta – tutto per il serio collezionista di dischi, come dice la scritta, ironicamente all’antica, sulla vetrina. Stiamo in una tranquilla strada di Halloway..
    Era la prima volta che leggevo un libro di questo autore, è stato piacevole sia per il suo contenuto (anch’io sono appassionata di musica) sia per lo stile in cui è scritto. Mi ha aiutato a riflettere sul senso della vita e in alcune situazioni dell’adolescenza di Rob mi sono ritrovata e tutto questo ha reso piacevole la lettura del libro ed infine mi è piaciuta l’autoironia di Rob

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    1. Ho commentatao sul tuo blog, dicendo che questo è uno di quei libri che consoco di nome...ma non di fatto!
      Il tuo giudizo positivo lo terrò da conto se decidessi di leggerlo, cara Simonetta!

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  7. ho inserito un post sul mio blog sulla lettura per chi volesse visitarlo
    http://letturesenzatempo.blogspot.it/2013/04/per-il-gdl-marzo-ho-rispolverato-alta.html

    buon fine settimana
    simonetta

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  8. molto variegata la scelta che è stata fatta da ognuno di noi nel presentare un 'proprio libro"per il mese di marzo scelta che spazia da letture leggere a quelle più impegnate scanzonate quasi thriller o un po' inquietanti come il romanzo relativo alla sceneggiatura di Kubric; proprio la visione del film realisticamente inquietante sul rapporto di coppia dapprima mi ha attratto alla lettura del libro ma poi "a freddo" mi ha fatto desistere per l'angosciante problematica evidenziata.
    buona domenica
    Simonetta

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    1. Ti capisco, io ho visto il film poco dopo l'uscita e ho avuto bisogno di tutto questo tempo per prepararmi, leggendolo il mese scorso.

      ciao
      Teresa

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