mercoledì 30 maggio 2012

Persuasione di Jane Austen

Carissime amiche del GdL,

eccoci arrivate al termine dell'ultimo romanzo dell'amata zia Jane; con persuasione si conclude il ciclo dedicato a Jane Austen ed ai suoi capolavori principali, ma naturalmente come le vere appassionate sapranno, la letteratura ci offre anche altri testi meno celebri della Austen, come i Juvenilia ed altre novelle.


Alcuni romanzi più amati, altri più criticati, c'è chi adora J.A. e chi invece non si sente affine al suo genere letterario; ma in ogni caso è innegabile che la Austen abbia segnato un'epoca letteraria e ci abbia portato testimonianza della condizione femminile del suo periodo storico.


Ma veniamo al romanzo letto questo mese: le informazioni che seguono sono tratte da Wikipedia (clic quì):

Anne Elliot è la secondogenita di Sir Walter Elliot. La madre di Anne è morta da tempo e la sorella maggiore, Elizabeth, ne ha preso il posto nella gestione della casa e nei rapporti con il vicinato; la sorella minore, Mary, ha sposato Charles Musgrove, figlio di un rispettato e ricco proprietario terriero, che anni prima aveva corteggiato Anne la quale, però, lo rifiutò. La famiglia appartiene alla nobiltà inglese, essendo Sir Walter baronetto. Lui, Elizabeth e Mary sono molto orgogliosi della loro posizione sociale, e giudicano con disprezzo chiunque appartenga ad una classe inferiore; Anne, invece, non da alle differenze di classe nessuna importanza, ed è spesso imbarazzata dal comportamento del padre e delle sorelle. Oltre a ciò, nessuno della sua famiglia prova un sincero affetto per lei, che sembra destinata a rimanere zitella poiché, avendo già 27 anni, non si è ancora sposata. Otto anni prima Anne era stata persuasa da Lady Russell, la migliore amica di sua madre, a rompere il fidanzamento con il Capitano Frederick Wentworth, che lei amava profondamente, e da cui era ricambiata. Lady Russell, simile in questo a Sir Walter Elliott e alle sue figlie, aveva ritenuto la scelta di Anne poco saggia, essendo Frederick al tempo un povero ufficiale di marina, senza un'importante famiglia alle spalle (quindi di ceto inferiore al loro), e apparentemente senza grandi prospettive per il futuro. Anne e il Capitano Wentworth si rincontrano nuovamente otto anni dopo la rottura del loro fidanzamento perché il cognato dell'ufficiale, l'Ammiraglio Croft, ha affittato la residenza di Sir Walter, costretto in ciò dai numerosi debiti contratti nel corso degli anni in cui ha mantenuto uno stile di vita molto superiore alle sue reali possibilità. Anne viene così a sapere che, grazie alle guerre contro Napoleone, Frederick ha avuto una promozione e ha avuto un premio di 25.000 sterline. Tutti i Musgrove, compresi Mary, suo marito Charles e le sue due sorelle Louisa e Henrietta, sono felici di avere i Croft e Frederick a ravvivare il vicinato. Entrambe le sorelle Musgrove sono attratte da Frederick, nonostante Henrietta, prima di incontrarlo, accettasse la corte fattale dal pastore Charles Hayter, suo cugino, il quale, secondo Mary, non è adatto ad Henrietta perché proveniente da una famiglia socialmente inferiore ai Musgrove. Intanto Charles, Mary e i Croft scommettono su quale delle due sorelle sceglierà Frederick. Un giorno, durante un'escursione a Lyme per andare a trovare il Capitano Harville, amico di Frederick, che qui abita insieme alla moglie e al capitano Benwick, Louisa cade e batte violentemente il capo a terra. Tutte le persone che le erano vicine si fanno prendere dalpanico e la danno per morta, ma interviene Anne che, con prontezza di spirito, fa chiamare un medico. L'atteggiamento deciso di Anne nei confronti di Louisa scatena nuovamente l'ammirazione di Frederick, il quale, qualche giorno prima, aveva dichiarato che la sua donna ideale era decisa e risoluta, non potendo sopportare le persone deboli di carattere. Louisa si riprende molto lentamente, e intanto si avvicina al Capitano Benwick, con cui successivamente si fidanzerà. Nel frattempo Sir Walter, Elizabeth e Mrs. Clay, figlia divorziata dell'amministratore di Sir Walter, si trasferiscono a Bath, sperando in tal modo di risparmiare abbastanza da rimettere in sesto l'economia della famiglia. Qui incontrano il cugino ed erede di Sir Walter, William Elliot, che cerca di riprendere i rapporti con la famiglia del baronetto, bruscamente interrotti anni prima a causa del proprio matrimonio con una donna socialmente inferiore, seppur molto ricca. Elizabeth spera che questo riavvicinamento sia dovuto al fatto che voglia sposarla, mentre appare chiaro che William è interessato ad Anne. William Elliot pare essere un perfetto gentiluomo, ma Anne non si fida completamente di lui, giudicando sospetto il suo improvviso interesse a ricucire i rapporti con sir Walter. Tali dubbi vengono chiariti quando Anne scopre che a Bath vive una sua vecchia compagna di collegio, Mrs. Smith, malata e caduta in miseria. Anne va a farle visita e scopre che i coniugi Smith furono amici intimi di William e della sua defunta moglie, i quali li incoraggiarono a tenere uno stile di vita dispendioso, per poi abbandonarli una volta caduti in miseria. Mrs. Smith, inoltre, rivferisce ad Anne che il riavvicinamento di William a suo padre è avvenuto solo per salvaguardare i propri interessi, in quanto teme un matrimonio fra Sir Walter e Mrs. Clay, matrimonio che gli farebbe perdere i suoi diritti ereditari. I Musgrove, intanto, giungono a Bath per comprare il corredo per le figlie Louisa ed Henrietta: quest'ultima, infatti, ha deciso di sposare Hayter. Anne e Frederick si riavvicinano e chiariscono i loro sentimenti: decidono di fidanzarsi e questa volta la famiglia di Anne non ha obiezioni, vista anche la fortuna economica di Frederick. Mr. Elliott, che non può più sposare Anne, lascia Bath, e successivamente si viene a sapere che convive a Londra con Mrs. Clay: il padre di Anne e la sorella Elizabeth capiscono, infine, di essere stati ingannati. Lady Russell, la cui influenza al tempo fu decisiva nella rottura del fidanzamento tra Anne e Frederick, ammette di essersi sbagliata sul conto di quest'ultimo, e Anne e Frederick, una volta sposati, prendono sotto la loro protezione Mrs. Smith che, grazie all'aiuto di Frederick, riesce a riscattare una piantagione nelle Antille appartenuta al marito e quindi a migliorare notevolmente la propria condizione economica.


Ringrazio tutte le partecipanti a questa lettura ed al ciclo completo dedicato a Jane Austen: grazie per la condivisione e tutti i vostri commenti!
Per le appassionate, vi segnalo alcuni blog di amiche dedicati a J.A. e se alcuni mi sono sfuggiti, vi invito a segnalarmeli.

La Collezionista di Dettagli
Un tè con Jane Austen


Per Giugno abbiamo già preparato sul comodino Madame Bovary, buona lettura e a presto!!!
Eri

17 commenti:

  1. Prima di frequentare questo GdL non avevo mai letto i romanzi di Jane Austen, ora che ho terminato anche persuasione posso esprimere un giudizio complessivo: non è il genere che preferisco, a tratti ho trovati gran parte dei suoi romanzi un pò noiosi e il fatto che sono tutti ambientati nelle stesse zone e nello stesso periodo me li ha fatti apparire anche un pò ripetitivi.
    Lo so che i personaggi e le storie non sono uguali nei vari libri, ma la mia sensazione generale è questa: una lettura che son contenta di aver fatto perchè mi mancava e perchè i grandi classici se ami leggere secondo me prima o poi devi affrontarli, ma anche una lettura che non credo ripeterò più in là nel tempo, come invece mi capita con libri che mi hanno entusiasmato e coinvolto.
    Persuasione in particolare posso dire che l'ho letto un pò di corsa, non mi ha "preso" più di tanto, la protagonista mi è stata abbastanza simpatica ma non l'ho trovata di gran spessore. La storia mi è parsa molto "nella media", ma niente di più.
    E anche la vena ironica presente nelle altre opere mi è parsa un tantino offuscata....ma non vorrei che questo mio giudizio sia stato influenzato dal fatto che confesso di essere arrivata un pò stanca a leggere questo ultimo romanzo della Austen.
    Comunque, le uniche vere "eroine" per me restano Elinor Dashwood e Liz Bennet, che hanno secondo me un tocco in più rispetto alle altre figure femminili create dalla penna di Zia Jane.
    Spero che le appassionate di questa scrittrice presenti nel nostro bel Gruppo di Lettura non si risentano se il mio voto finale, complessivo, non va oltre la sufficienza.
    Naturalmente è una questione di gusti, si sa...ma è bello anche e soprattutto per questo confrontarsi e scambiarsi le opinioni!
    Sono ansiosa di leggere i commenti delle altre!
    Tanti baci,
    Maris

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    1. grazie mille per i tuoi commenti sempre sinceri e approfonditi. un abbraccio :-)

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    2. Per amor di precisione i romanzi non sono ambientati tutti nello stesso periodo: Northanger Abbey è ambientato (e scritto) a fine anni '80 del '700: non a caso prende di mira la mania dei romanzi gotici in gran voga in Inghilterra proprio in quel decennio. Ragione e Sentimento (la cui traduzione più esatta sarebbe Buon senso e sensibilità) appartiene anch'esso alla fine del '700 e l'argomento ripreso dal titolo si rifà alla querelle allora d'attualità tra i primi sostenitori della scienza, dell'empirismo e dell'utilitarismo e quelli del sentimento, della sensibilità "romatica" (in senso storico, non amoroso). Si opponeva la ragionevolezza di Voltaire al ritorno alla natura e al sentimento di Rousseau e su questo si dibatteva molto. Emma, Mansfield Park, e Orgoglio e pregiudizio sono ambientati più di un decennio dopo durante il periodo delle guerre napoleoniche. I riferimenti alla guerra, ai militari, alla Marina sono frequenti proprio per questo: l'Inghilterra rimase in guerra per quasi un ventennio, con gravissime perdite di uomini (accaparrarsi un marito diventava un'impresa anche per scarsità di materia prima). I reggimenti militari (come quello di Wickham) venivano dislocati di volta in volta nei luoghi in cui si temeva potesse avvenire uno sbarco francese. Gli inglesi vissero tutto quel periodo con il terrore di essere invasi. Era in attivo anche un servizio volontario di guardacostiera e segnalazioni con fuochi (anche a Lyme che era tra l'altro attiva sede per contrabbandieri e per lo sbarco di rifugiati francesi). Jane dimostra di conoscere molto bene la Marina (nella quale erano arruolati due dei suoi fratelli minori) soprattutto in Masfield Park: quello sche scrive di assai poco riguardoso sull'ammiraglio oltre ad alcuni riferimenti alle pratiche omosessuali sulle navi scandalizzarono grandemente i contemporanei. Tali riferimenti non sono affatto chiari al lettore italiano sia per scarsa capacità di leggere i sottintesi d'epoca senza note, sia per ragioni di traduzione. Persuasione è infine ambientato (e scritto) nel 1817 al termine della guerra: un mondo in evoluzione la cui direzione è ancora poco chiara (nel 1821 comincerà l'era vittoriana, assai diversa dalla reggenza e assai meno libera e vivace, soprattutto per le donne). Se si tende a pensare che siano tutti ambientati nello stesso periodo lo si deve soprattutto al cinema che, con scarsa accuratezza, ha operato questa scelta.

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    3. Grazie per la precisazione, ho di certo appreso notizie che non conoscevo.
      In realtà io per "stesso periodo" intendevo proprio i decenni a cavallo tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, mi riferivo a quei 20-30 anni, ma non avevo chiaro forse tutte queste differenze che distinguono un decennio dall'altro.
      Goldberry dimostra davvero di essere un'appassionata della Austen, mentre io purtroppo non posso dire di esserlo, le sue opere non mi hanno entusiasmato e questo mi ha portato ad un pò di "superficialità" di giudizio, lo ammetto...Sorry!
      Come dicevo però sono contenta di far parte di questo GdL, perchè il confronto apre davvero la mente e colma lacune e questa cosa mi piace tanto :-)
      Ciao e grazie ancora Goldberry!

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    4. Spero di non essere stata noiosa! Sono un'appassionata (non si nota eh?!) sia della Austen che di lettura in generale ma mi capita assai di rado di poter condividere quello che so sull'argomento. Forse ho esagerato 0.0'

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    5. Ma no, assolutamente! Il Gruppo di lettura ha questo scopo: la condivisione di pareri e pensieri sulle letture...quindi, ben venga ogni intervento intelligente e interessante :-)
      Un bacio, ciao!

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  2. E’ sempre difficile sintetizzare un breve commento. Da dove inizio? Mi butto…
    Ancora una volta la scrittrice riesce ad esporre in modo semplice il suo periodo: i luoghi, il modo di pensare, la vita quotidiana di una parte della società, la divisione dei ruoli tra le classi sociali e tra uomini e donne e tra le stesse donne. La lettura è scorrevole ma, in alcune parti, la noia è dietro l’angolo soprattutto con alcuni dialoghi perché i ragionamenti e le discussioni dei personaggi sono lontani anni luce dal mio presente. Non riesco a considerare Ann una eroina o un esempio da imitare. Possiamo affermare che sia in grado di prendere delle decisioni in modo autonomo? Ho delle perplessità. Le sue scelte sono influenzate non dal suo istinto ma dal giudizio o dal consiglio di due donne. All’inizia c’è Lady Russell, una donna stimata e matura che, con un secco giudizio, riesce a capovolgere la vita e le scelte di Ann. Alla fine della storia conosciamo Mrs. Smith, una donna malata, povera e poco stimata dalla società ma in possesso di un segreto e, ancora una volta, Ann cambia la sua vita. L’inizio e il finale sono state condizionate da queste 2 donne e non dalla forte personalità della protagonista. Ho letto il cap eliminato. Non conosco il motivo ma è totalmente diverso dai cap che lo sostituiscono. Nel cap cancellato il finale della storia è irriconoscibile, sembra che manchino delle parti, la scrittura è troppo veloce, voglio dire…sembra che ci sia una scadenza che obbliga JA a concludere il romanzo.
    Ciao da Innassia.

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    1. In effetti una "scadenza" c'era. Il libro viene terminato appena due mesi prima della morte di Jane Austen che era malata ormai da più di due anni. Molto probabilmente sospettava di non avere ancora molto tempo davanti a sè. Inoltre la malattia si faceva a mano a mano invalidante, molto probabilmente voleva finire fin tanto che ne era ancora in grado.

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  3. Persuasione è l'ultimo libro di Jane Austen e, secondo Virginia Woolf, costituisce un caso a sè nella sua produzione. Rispetto ai precendenti si avverte il principio di un'evoluzione della quale, purtroppo, non vedremo mai la fine. L'ironia bonaria con la quale in Orgoglio e Pregiudizio vengono osservati i personaggi si trasforma qui in un sarcasmo a tratti feroce (pensiamo alla descrizione dei sentimenti di Sir Elliot, al suo amore per gli specchi o alla descrizione del dei sentimenti dei familiari per il defunto Dick Musgrove). La protagonista e la sua evoluzione vengono seguiti per un arco di tempo più ampio che fa di Persuasione quasi un romanzo di formazione. E' necessario inserire la vicenda di Anne nel contesto storico al quale appartiene:alle donne non era concessa alcuna autonomia giuridica e l'indipendenza,anche solo del pensiero non solo non era incoraggiata ma veniva ove possibile estirpata.Che il fatto che Anne si sia lasciata persuadere da Lady Russel rappresenta non solo la norma del suo tempo ma anche il comportamento ritenuto giusto, apprezzabile, sano. Il suo arrivare a discostarsene rappresenta un atto niente affatto scontato o comune ed un gesto di coraggio: una donna il cui matrimonio non fosse stato approvato e sancito dalla famiglia si situava infatti fuori dalla società alla quale apparteneva, veniva facilmente respinta, esclusa, stigmatizzata.

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  4. Interessante notare che la scelta del titolo "Persuasione" non è di Jane: il romanzo viene pubblicato postumo e la scelta del titolo è del fratello James. Chissà se una scelta diversa ci avrebbe fornito una chiave di lettura meno ovvia?

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  5. Avevo già letto Persuasione molti anni fa e non ne ero rimasta positivamente colpita, pur amando lo stile di Jane Austen. oggi però trovo molto più interessante leggere i vostri commenti.
    grazie mille per aver partecipato a questa lettura e aver condiviso le vostre opinioni!

    p. s. nuovo appello x chi si offre x il riassunto a fine post per Madame Bovary?
    Grazie GdL!

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  6. Arrivo con un pò di ritardo ai commenti.....Ho letto Persuasione tutto d'un fiato e devo dire che a me è piaciuto molto. Sono d'accordo con Goldberry. Ann alla fine fa una scelta coraggiosa, e non credo sia stata influenzata, questa volta, da Mrs Smith. In realtà ha, da tempo, compreso quali fossero i suoi sentimenti nei confronti del capitano W. e ha definitivamente trovato la forza di decidere ad accettarli! In fondo aveva già rinunciato anche ad un altro buon partito (il cognato) nonostante fosse ritenuto da tutti adatto a lei. Credo che in quest'ultimo romanzo sia ancora più forte la sua ironia sui comportamenti della società borghese del tempo. Quando parla delle signorine Musgrove, ad esempio, che, allettate all'idea di andare a Bath, insistono perchè venga trovata una casa in una strada elegante! Mi ha fatto venire in mente la stessa ironia presente, molti anni più tardi, nelle opere di Oscar Wilde (che, a questo punto, credo abbia letto la Austen) . Ne L'Importanza di essere Ernesto (o Onesto o Fedele, dipende dalle traduzioni)..la mamma di Guendoline, di cui Ernesto è innamorato, quando chiede al protagonista in che strada si trovi la sua casa.....alla risposta che ottiene,precisa:
    "lo sapevo, il lato non alla moda! Ma si può cambiare!"
    E il protagonista risponde:
    "cosa, il lato o la moda? "
    e la zia:
    "entrambe, entrambe!"
    Come se fosse la cosa più importante da sapere e da pretendere. Sembra che a distanza di molti anni i modi di pensare non siano cambiati moltissimo nell'800! Certo il lieto fine, forse lo rende un pò scontato come romanzo.....ma l'happy end a me piace! :)

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  7. Non dimenticate di segnalare il libro che desiderate inserire nel sondaggio di luglio!!!!

    clicca su http://gruppoletturabryceshouse.blogspot.it/2012/05/lautunno-del-gdl.html?showComment=1338728986263#c6470391519968294942

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  8. Non è la prima volta che leggo "Persuasione", questa sarà la quarta o quinta, ma ogni volta è come se fosse la prima: nonostante io conosca la storia alla perfezione, questo romanzo non può fare a meno di coinvolgermi ed appassionarmi così tanto che mi è difficile staccarmi dalla sua (ri)lettura.
    E' un libro diverso dagli altri della Austen, meno ricco di eventi ma molto più introspettivo, amo moltissimo l' emotività di Anne, molto più spiccata rispetto alle altre eroine della Austen, tale da far provare al lettore stesso i suoi tormenti e le sue speranze.
    L' unico rimpianto è rappresentato dalla fine del romanzo, che ho trovato un po' troppo frettolosa, e dalla consapevolezza che, se l' autrice avesse avuto più tempo, molto probabilmente avrebbe lavorato ancora sul libro, rendendolo ancora più bello di quanto non sia già!

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  9. l'ho finito un po' in ritardo. diciamo che l'ho gustato con calma.
    il mio giudizio è positivo anche un po' in alcuni punti non è proprio leggero. qualche parte è un tantino noiosa, ma complessivamente mi è piaciuto anche se non sempre ho approvato il comportamento dei personaggi.

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  10. arrivo in ritardo perdonatemi! ma ho avuto seri problemi con un virus che m'impediva di connettermi a internet... bene ora passo al commento su Persuasione. questa è stata la seconda rilettura, e devo dire che a sitanza di anni mi ha nuovamente coinvolta. anche perchè appassionata della Austen come sono, non ho trovato difficoltà a ritrovarmi coinvolta nella trama e nei personaggi. di tutto il libro i punti più toccanti sono per me, da sempre, la lettura della lettera ad Anne inviatale dal suo capitano. e poi sul finale, il dialogo tra i due protagonisti -quando lui le chiede se avesse disobbedito alla volontà paterna pur di restare insieme a lui-, dove la muta risposta di Anne a Wentworth vale tutta la loro storia d'amore. inoltre segnalo il film tratto dal libro, se non l'avete già visto allora cercate di farlo perchè ne vale veramente la pena, per la bravura degli attori, per il bacio scambiato tra i 2, le scene girate a Bath e i costumi impeccabili!

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Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

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ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

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