Sono emozionata perché questo è il primo post che pubblico nel blog, mi cimento in questa nuova impresa per darvi un consiglio per la lettura e spero di essere all’altezza.
Vi voglio parlare della scrittrice bolognese Danila Comastri Montanari che può essere considerata la regina incontrastata del giallo storico italiano. Dal 1990 la Montanari scrive libri incentrati sulla figura di Publio Aurelio Stazio, un senatore romano che si trova coinvolto in casi misteriosi che, come un impareggiabile detective in toga e laticlavio, riesce sempre a dipanare.
I gialli sono ambientati nella Roma dell’imperatore Claudio, a metà del primo secolo d.C..
Publio Aurelio Stazio è l'ultimo rampollo della nobilissima famiglia degli Aurelii, acquista la sua fortuna a sedici anni quando il padre, morendo, lo lascia padrone delle ville, delle flotte, delle industrie e di tutte le ricchezze della famiglia. Ciò permette al giovane Publio di soddisfare le sue ambizioni: viaggiare, studiare filosofia (è un convinto epicureo) e, soprattutto, corteggiare le belle donne.
Per risolvere i delitti, in cui si trova immerso, Stazio può contare su vari aiutanti:
-Castore, truffatore, ladro, ricattatore, falsario, imbroglione, ma il miglior segretario che Aurelio possa avere, che compensa il padrone con una fedeltà tutta sua e che, spesso, riesce a cavarlo dagli impicci nelle situazioni più difficili.
-Paride, sovrintendente di Publio Aurelio, cura le proprietà e le ricchezze del dominus, che si rifiuta fortemente di farlo.
-Pomponia, migliore amica del protagonista, un’obesa signora dall'appetito, l'energia e la curiosità, ma anche la generosità, infinite. La sua conoscenza, la memoria infallibile e la curiosità spesso aiutano Aurelio.
Ogni libro è corredato da un’appendice sugli usi, costumi e curiosità della Roma imperiale e da un glossario dei termini greci e latini, dei luoghi geografici e dei personaggi storici citati nel romanzo.
Io ho letto il primo romanzo "Mors Tua" su consiglio della mia carissima amica Paola, (una delle tre fidatissime a cui presto i miei libri), che, sapendomi appassionata di gialli, me ne parlò con entusiasmo. Da subito sono stata presa dalla saga dell’affascinante senatore e non mi perdo una sua avventura.