venerdì 31 agosto 2012

Giveaway Happy Birthday GdL

Happy Birthday Gruppo di Lettura !!!

2 anni sono trascorsi da quando abbiamo iniziata a condividere tantissime letture, da quando abbiamo conosciuto nuove amiche lettrici, pagina dopo pagina, commento dopo commento.
Io che ho sempre sognato un gruppo di lettura che si riunisse in un salotto zeppo di morbidi cuscini, sorseggiando un caldo tè con i biscottini, ho pensato di creare in mio salotto personale ed è nato questo blog, come "cugino" del mio personale Bryce's House.

Ma è grazie a voi se mese dopo mese, libro dopo libro, attraversando anche momenti di crisi, oggi godiamo della gioia di soffiare sulle nostre 2 candeline!

 
Grazie mille a tutte le partecipanti:


1)      Maris
2)      Federica
3)      Anna Maria
4)      Goldberry
5)      Gabriella
6)      Simonetta
7)      Clody
8)      TheSweetColours
9)      Tina
10)   Innassia
11)   Gabri
12)   Lara
13)   Bambolando
14)   Raven
15)   Anna C
16)   Leucosia
17)   Claudia
18)   Angela
19)   Sunshine91
20)   Meris
21)   Aliceland
22)   Sofia


E per festeggiare questo compleanno, tra tutte le partecipanti al giveaway, la fortuna ha premiato:


la n. 18 : Angela del blog "Borsettefatteamano... e molto altro"



Carissima Angela, complimenti!!! rimango in attesa del tuo indirizzo per poterti spedire questo pacchettino (inviami una mail a eri.bryceshouse@gmail.com):


Pubblicherò la foto del dono solo una volta che tu lo avrai ricevuto, così da non svelare la sorpresa! Anzi una sorpresa e... una proposta :) siete tutte curiose, vero? aspettiamo solo che Angela riceva il suo pacchettino (per favore avvertimi via mail quando lo avrai ricevuto, rimaniamo in contatto).

Carissime, ancora un grandissimo GRAZIE a tutte per aver partecipato e festeggiato insieme questo secondo anno di vita del Gruppo di Lettura,

a presto,
Eri

domenica 26 agosto 2012

Settembre: L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon

Buon settembre carissime lettrici,

come da votazione sondaggio, eccoci al primo testo autunnale da voi proposto e votato:  L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon.

Come ricorderete, in passato abbiamo già letto insieme un'altro splendido romanzo dello stesso autore, Marina, ed ora invece ci prepariamo per conoscere il primo dei suoi grandi successi.

Uscito in sordina in Spagna nel 2001, L'ombra del vento è divenuto un incredibile successo grazie al solo tam-tam dei lettori. L'esordio sulla scena internazionale di uno straordinario narratore.

 Non posso anticiparvi molto sulla trama, ma potrei suggerirvi il sito ufficiale dell'autore per poterlo conoscere meglio: http://www.carlosruizzafon.com/la-sombra-del-viento/ (in inglese e spagnolo).


Come consuetudine, per isciversi alla lettura di settembre sarà sufficiente lasciare un commento a questo post.
E se tra di voi ci fosse una volontaria per il post di fine lettura potrà segnalarmelo sempre quì sotto; una precisazione però: è stato richiesto che il post di fine lettura contenga solo la trama (ogni ulteriore commento personale verrà poi aggiunto da voi direttamente nei commenti che seguiranno il post); si aggiudicherà il post solo la prima di voi che si propone (anche se sarebbe carino lasciare la possibilità a tutte :) Grazie a tutte per la vostra comprensione.

Buona lettura, a fine mese!!!
Erica

giovedì 16 agosto 2012

Sondaggio: ecco i libri per questo autunno

Buongiorno carissime,

il sondaggio estivo con i libro proposti da voi tutte, si è appena concluso con un totale di 83 voti ! grazie a tutte per aver partecipato (prima con la proposta dei testi e poi con la votazione).


Occorreva scegliere i libri per i prossimi 4 mesi, ma grazie ad un parimerito, abbiamo anche il primo libro del 2013 ! Ecco a voi il verdetto:

 SETTEMBRE: L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon con 23 voti 


 OTTOBRE: Camera con vista di E.M. Forster con 20 voti


NOVEMBRE: La collina dei conigli di Richard Adams  con 19 voti


DICEMBRE: Ritratto di signora di H. James con 18 voti


GENNAIO: La casa degli spiriti di Isabel Allende con 18 voti


      Preparate quindi L'ombra del vento per il 1 settembre !!! Seguirà a breve un'altro post solo dedicato a questo capolavoro di Zafon, al quale potrete lasciare i vostri commenti per la partecipazione alla lettura. Naturalmente non dimenticate che ci ritroveremo nei primi giorni di settembre per commentare insieme Jane Eyre e ... partecipate al mio give-away di compleanno!!! Vi assicuro che non rimarrete deluse dal premio che ho pensato per voi :)


    A presto, buona lettura !!!
    Erica

p.s. ho riportato i risultati dell'intero sondaggio nella pagina del blog "... letti dal Gdl"

lunedì 6 agosto 2012

Compleanno GdL: si festeggia !!!

Happy Birthday GdL !!!

Ragazze, era luglio del 2010 quando sul mio blog personale ho avuto l'idea di creare un gruppo di lettura; ho scritto il primo post con timidezza, timorosa del risultato; invece già con il primo libro eravamo in 29 iscritte!!! che soddisfazione!!! Poi le attività legate al GdL sono sempre più aumentate fin quando ho deciso che sarebbe stata una buona idea aprire un nuovo blog tutto dedicato alle nostre tappe di lettura, ed ecco nascere il Gruppo di Lettura Bryce's House che si è insediato in questa nuova casetta il 29 settembre di 2 anni fa' !



14 luglio 2010: primo post a Bryce's House dedicato alla nascita del Gruppo di Lettura (vedi quì);
31 agosto 2010: inaugurazione del GdL con ben 29 magnifiche iscitte (vedi quì);
29 settembre 2010: inaugurazione del nuovo blog dedicato al GdL (vedi quì e quì).

  Da allora abbiamo conosciuto ed abbiamo partecipato in oltre 100 iscritte: c'è stato un momento in cui avevo pensato di chiudere tutto perchè non reggevo più gli impegni, l'organizzazione dei post, delle newsletters, delle presentazioni delle iscritte; ma il GdL non ha chiuso perchè grazie alla preziosa collaborazione di tutte voi affezionate lettrici ed in prima persona di Lentijini che ha raccolto dalle mie mani il blog e lo ha curato e mantenuto in vita durante la mia assenza, l'amore per lettura vince su ogni altro pensiero negativo.

Ora come potete vedere la struttura del gruppo è molto più semplice: un libro al mese (presentazione del libro + post a fine tappa); non è più necessario mandare la propria candidatura per l'iscrizione, nessuna presentazione; chi desidera leggere il libro del mese lo lascia scritto semplicemtne nel commento e ci si ritrova tutte insieme a commentarlo a fine mese; ma sopratutto ho ancora la vostra collaborazione per i post di fine tappa.

Grazie a tutte voi per mantenere in vita questo GdL !!!

Allora festeggiamo ???

Ho pensato ad un semplice Give-Away: lasciate un messaggio a questo post entro il 31 agosto (ore 8:00), procederò all'estrazione di una vincitrice che entro il 29 settembre (ripercorro le tappe di vita del nostro blog) riceverà a casa un semplice omaggio letterario!
Se vi fa' piacere pubblicate il logo del GdL sul vostro blog con il link, semplice no?


GRAZIE INFINITE A TUTTE VOI, A QUESTI DUE SPLENDIDI ANNI DI LETTURA, NUOVE AMICIZIE E CONDIVISIONE !!!

Partecipate numerose!!! Buona lettura,

vostra Eri


Giveaway Happy Birthday GdL: le partecipanti (scade 31 agosto alle ore 8:00)

1)      Maris
2)      Federica
3)      Anna Maria
4)      Goldberry
5)      Gabriella
6)      Simonetta
7)      Clody
8)      TheSweetColours
9)      Tina
10)   Innassia
11)   Gabri
12)   Lara
13)   Bambolando
14)   Raven
15)   Anna C
16)   Leucosia
17)   Claudia
18) Angela
19) Sunshine91
20) Meris
21) Aliceland
22) Sofia
... continua (in aggiornamento)

mercoledì 1 agosto 2012

Piccole Donne di L. M. Alcott

Buongiorno carissime lettrici,
eccoci al termine di uno dei miei romanzi preferiti, adoro Piccole Donne (io lo sto rileggendo in lingua originale). Per questo post di fine tappa devo ringraziare Leucosia e Simonetta che hanno realizzato per noi questo ricco post con trama e commento.
Attendo ora tutti i vostri commenti, i vostri pareri ed ogni idea :) e da oggi sotto all'ombrellone leggiamo Jane Eyre!
Votate, votate, votate il sondaggio!!!
Buona lettura e buon ferragosto!
Eri

Trama a cura di Leucosia di "Traboccante d'Azzurro"

“Natale non sarà Natale senza regali" borbottò Jo, stesa sul tappeto.
 E con questo caratteristico incipit d’apertura ha inizio la saga romanzata delle quattro sorelle March – Meg, Jo, Beth ed Amy – ovvero Piccole donne, l’opera più famosa di Louisa May Alcott pubblicata per la prima volta in un unico volume nel lontano 1868.
Da quella desolante dichiarazione sulla povertà del Natale incombente, le sorti delle quattro fanciulle tuttavia troveranno un valido stimolo di ripresa interiore con l’arrivo a casa della loro mamma, che reca loro una preziosa lettera del padre, combattente al fronte nella Guerra Civile americana da poco scoppiata: nel leggere le parole cariche di affetto del genitore lontano, le ragazze troveranno sotto la sapiente guida materna un metodo per affrontare  con gioia e con operosità i giorni a venire, affidandosi  a un vecchio gioco d’infanzia  - il gioco dei pellegrini. Da quella serata che all’apparenza dimostrava nei cuori delle ragazze soltanto angustie e privazioni, il cammino di vita delle singole ragazze intraprenderà una strada via via sempre più in sintonia con le loro aspirazioni e desideri, accogliendo sfide quotidiane ma anche drammi familiari, in una mirabile sequenza dove capitolo dopo capitolo il romanzo risulta strutturato in un lungo arco di tempo cha va da un Natale a quello successivo, fino alla sua degna conclusione.
Uno sguardo sulle protagoniste: le sorelle March sono quattro sorelle in fiore, tipiche ragazze americane , anzi definite dagli amici di Laurie come delle vere e proprie yankee, che vivono studiano e lavorano soprattutto. E’ davvero importante per la forma mentis dell’autrice lo spiccato carattere d’indipendenza e di autonomia che ha voluto donare alle sue personaggi, e in un’epoca così puritana come quelle in cui si trovava a scrivere la Alcott è un segnale da non sottovalutare assolutamente. Ognuna delle sorelle March ha un carattere ben delineato, con pregi e difetti, e con quel talento particolare che le rende uniche nella loro semplice genuinità: alla passione per la musica di Beth fa da contrappunto quella per l’arte di Amy, mentre Jo il maschiaccio di famiglia sogna di raggiungere la fama come scrittrice e infine la dolce Meg sogna il raggiungimento dell’intimo focolare domestico.
Dal Mattino di Natale ai guanti sporchi di limonata. In primi capitoli del romanzo sono tutti incentrati nell’atmosfera della festività natalizie: in un primo tempo los conforto regna per la maggiore in casa March ma il provvidenziale gioco del pellegrino unito ai saggi consigli materni ristabiliscono l’umore delle ragazze, che si dedicano alle loro attività preferite, come l’allestimento di una recita familiare. Non mancherà loro di partecipare a un ballo di Capodanno, dove Jo completerà la conoscenza del giovane Laurie Laurence, nonostante una bruciatura di troppo sull’abito da sera e la poco elegante presenza di un paio di guanti sporchi di limonata: una amicizia che sboccia tra i migliori scoppi di risate, rallegrando  nei mesi a venire anche gli altri componenti della famiglia. Si instaura infatti un rapporto di vicinato unico ed esclusivo, fatto di piccoli accorgimenti, di mani tese senza indugi, di scampagnate  all’aria aperta e di veri doni doni del cuore. Uno di questi, il più grande forse, è proprio il regalo del pianoforte da parte del nonno di Laurie alla piccola Beth, che nonostante la sua intramontabile timidezza, riuscirà a  superare l’ostacolo  e conquisterà l’affetto del vecchio, grazie alla semplicità di un paio di pantofole ricamate di suo pugno.
I valori pedagogici inseriti dalla Alcott. Tra le ragazze comunque non mancano momenti critici, fatti anche di sfide e di ripicche: in uno dei capitoli più  drammatici sul rapporto tra sorelle l’esasperazione della piccola Amy provoca un incidente al manoscritto di Jo, che finisce bruciato nel caminetto! Alla tragedia personale delle pagine perdute poco dopo si unisce il serio pericolo di vita in cui precipita Amy cadendo nel fiume ghiacciato e soltanto grazie al provvidenziale aiuto di Laurie le due ragazze riescono a cavarsela, non senza avere riflettuto su quanto possa essere inutile e dannoso per sé  e per chi sta loro attorno un determintato tipo di atteggiamenti. La vicenda del libro bruciato da Amy è appunto emblematica perché nella dimensione pedagogica del romanzo che vuole dare la Alcott è indispensabile che vi sia un richiamo utile al lettore in ogni aspetto della storia delle sorelle March.
I momenti bui. Arriva tuttavia la triste notizia, quella che nessuna di loro avrebbe mai voluto ricevere da un telegramma: il padre al fronte è gravemente ammalato, la madre deve correre a Washington al suo capezzale e le ragazze devono imparare a cavarsela da sole, dando prova della loro maturità. All’inizio , sembra proseguire tutto per il meglio, ma accade che Beth si ammala, presa com’è ad assistere una famiglia di povere persone. Si tratta di scarlattina, una malattia all’epoca grave, e Beth rischia seriamente la vita. La piccola Amy è trasferita di corsa dalla vecchia zia March nonostante le proteste vibranti e le sorelle maggiori si occupano della malata, decidendo di comune accordo di non scrivere nulla alla madre, già così provata e soprattutto lontana da casa. Passano giornate di freddo invernale senza nemmeno un barlume di speranza ad allietare i cuori delle sorelle, ma la malattia di Beth evolve in positivo, e presto è fuori pericolo. Finalmente torna anche la mamma, la famiglia si riunisce e resto soltanto che attendere l’arrivo del ferito.
Zia March, involontario deus ex machina. In Piccole donne alberga un romanzo nel romanzo, e si tratta di un romanzo d’amore, uno dei più delicati che abbia mai letto. i protagonisti non sono Jo e Laurie bensì Meg e John Brooke, il precettore di Laurie.  Un legame d’altri tempi è vero, fatto di guanti spaiati perduti e poi ritrovati, di letture dal tedesco ad alta voce, di passeggiate all’aria aperta. Ma quello che colpisce nel loro incontro è oltre che la semplicità con  cui è narrato, il rispetto che Brooke ha di Meg, un immenso rispetto come donna e come lavoratrice acneh in riferimento alla sua giovane età. E appunto veniamo alla dichiarazione d’amore tra John e Meg e allo zampino della vecchia zia March “Vuoi sposare quel Cook?” esordisce così storpiandogli volutamente il nome. Bene sappi che se lo sposi non ti darò un centesimo! E grazie alle avventate parole della zia Meg affronta il suo dilemma interiore, si ritiene orgogliosa e fiera di poter diventare moglie di un uomo come il suo John e rompe ogni indugio.
Il fattore Jo. Nonostante la lieta novella del fidanzamento tra Meg e Brooke, Jo purtroppo non può fare buon viso a cattivo gioco. Perché sente che Meg sta crescendo un po’ troppo in fretta e lei non è ancora disposta a lasciarla andare via così facilmente. Perderò un’amica! Oltre che una sorella! Ma ancora una volta, i saggi consigli materni aiutano Jo a superare l’impatto della notizia…certo con un pizzico di buona volontà da parte della futura scrittrice il precettore di Meg guadagnerà infine anche al sua simpatia e il suo bene.
La delicatezza delle piccole cose. Piccole donne si chiude così come era iniziato, come una specie di cerchio magico, dove tutti  quanti sono finalmente al loro posto nel tepore di un salotto natalizia: con  il capofamiglia  che respira aria di casa e raccoglie impressioni sulle sue figliole, con accanto la madre che sempre guida le figlie, e soprattutto le sorelle che vivono autenticamente il loro percorso di crescita, accompagnate e non isolate nelle loro scelte, soprattutto accomunate da quello spirito di sorellanza, una reale garanzia contro le avversità e gli ostacoli della vita.



Commento a cura di Simonetta di "Letture senza tempo"

Una particolare riflessione su Louisa May Alcott , “American Girl”

Nel preparare il commento a “Piccole donne” di Louisa May Alcott  mi sono confrontata e documentata con la critica prevalente per dare della Nostra scrittrice  una connotazione in alcuni punti controcorrente. Infatti mi ha colpito come la sua figura di intellettuale  bostoniana viene citata nel  dibattito sulla ricorrenza del 150° anniversario della Guerra di Secessione americana che ha animato il mondo letterario e ha arricchito la discussione  negli USA con l’uscita di una serie di testi interessanti. Due argomenti hanno avuto particolare risalto: il contesto culturale in cui maturano le posizioni anti-schiaviste e il ruolo delle donne.
Qui appunto  la critica americana inserisce il grande classico della letteratura, popolarissimo anche in Europa, che affronta queste due tematiche, Little Women (Piccole donne) di Louisa May Alcott.
Infatti una Docente di Letteratura Inglese presso l’Università di Harvard, Leah Price, ha redatto  la critica per la Sunday Book Review del New York Times di due biografie dedicate alla Alcott denominandola “American Girl”: Susan Cheever, Louisa May Alcott, (Simon & Schuster, pp. 298,), Fruitlands. The Alcott Family and Their Search for Utopia di Richard Francis (Yale University Press, pp. 321,).
Nella rilettura del romanzo “Piccole donne” possiamo riscoprire una Alcott “American Girl”, icona femminile dell’America progressista della metà dell’Ottocento?
E’ una caratterizzazione non del tutto scontata premessa la complessità dell’autrice costretta da una parte a vestire i panni della scrittrice di romanzi “per giovinette” (essa stessa grande lettrice di vari  autori usufruendo della ricca biblioteca paterna), e dall’altra quelli della femminista ante litteram che ammira la Declaration of sentiment elaborata alla Seneca Falls Convention del 1848, infermiera al fronte durante la guerra civile, non propensa al matrimonio, ma con una   figlia- una nipote adottata dopo la morte della sorella.
Certamente queste recenti  biografie rilevano  aspetti della vita dell’autrice  più trasgressivi per l’epoca rispetto alle caratteristiche attribuite al suo personaggio più riuscito, quella Josephine March, appassionata di libri, ribelle alle regole sociali e “controcorrente” negli interessi e nei comportamenti, che però finisce per sposarsi al termine della seconda parte della saga delle “piccole donne”, dal titolo simbolico di Good Wives .

Nel mio REWIND quando ho letto “Piccole donne” da ragazzina non ero a conoscenza che questo romanzo fosse stato da lei scritto in ottemperanza alle “richieste dell’editore” Thomas Niles e  le cui protagoniste femminili definiranno gli “archetipi” della donna di fine 1800.
Quando più tardi,  per un’ analisi più particolare del testo, approfondii l’argomento, conobbi la figura di Amos Bronson Alcott, educatore e padre della scrittrice, il quale  cercò di pubblicare un suo libro presso quell’editore il quale , invece, puntò l’attenzione su Louisa, colpito dai suoi “ Bozzetti” (racconti a carattere di diario  di bordo dal  titolo  Hospital Sketches) scritti mentre era infermiera volontaria per l’Esercito dell’Unione. Le domandò se non volesse  scrivere un romanzo con delle ragazze come protagoniste; Louisa, non del tutto convinta , desiderava piuttosto farsi pubblicità con  raccolta di racconti, ma dopo alcuni ripensamenti ( il denaro è denaro!) provò a scrivere il romanzo seguendo lo stesso schema dei Bozzetti.
Per i personaggi si ispirò a se stessa e alle sue tre sorelle,  mentre la maggior parte della trama si rifà all’allegorico Viaggio del Pellegrino (1678) di John Bunyan. Come nel poema protestante  le quattro sorelle vivono episodi ed esperienze dalle quali ogni volta vengono fuori un po’ più sagge, più mature, migliori: insomma, una collezione di storie edificanti al massimo grado ( anche  noi abbiamo in parte sperimentato una vita famigliare così  solidale??  Ci riconosciamo in una delle quattro Piccole Donne?)
Oggi,dunque,  Louisa May Alcott è ricordata per un romanzo che non aveva desiderio di scrivere e del cui risultato non era soddisfatta benché ricredersi dopo la  popolarità avuta.
Se riflettiamo c’è dell’ironia in questo, ma è comprensibile come l’opinione dell’autrice e dell’editore diverga così sostanzialmente da quella delle giovani lettrici.
Letto intorno ai 12 anni ,  Piccole Donne rappresenta un’educazione sentimentale “che fa sognare”. Le sorelle March sono un po’ più grandicelle di  noi piccole lettrici (e due di loro già lavorano!),e ciò porta ad immaginarsi grandi; gli eventi sono fatti quotidiani  che potrebbero capitare a chiunque:  il vedere  ragazze che affrontano i propri difetti, vizi e paure e trovano in ogni fine di capitolo uno spunto di crescita è un “promemoria”costante  che dà delle indicazioni pressappoco uguali a quelle che danno genitori, insegnanti, insomma qualunque figura di riferimento.
Da questo punto di vista il romanzo funziona mentre  da quello letterario l’intento educativo può  limitarlo. A mio parere i  buoni principi di cui è ricco in parte  limitano la narrazione il romanzo   invece di una storia si rivela come  una antologia di episodi.
Comunque la sua  notorietà è immutata nel tempo tanto che è d’obbligo una  visita virtuale alla sua  Orchard House  (La casa di Concord nel Massachussets,  fu acquistata dal padre Bronson, da un contadino per 945 $. La chiamò Orchard House per la presenza d’alberi di mele!!).
“Visit the historic home of the extraordinary Alcott family, where Louisa May Alcott wrote and set Little Women”

http://www.louisamayalcott.org/


Grazie a Cri de "Il Visibile Invisibile"

Grazie a Miss Claire - La Collezionista di Dettagli - e a BasilicoeMentuccia - Viaggi d'inchiostro

assegnato dal gruppo "Quelle che il Tombolo" e da "La Libreria di Nicky"

ricevuto da Sylvia di Un Tè con Jane Austen

grazie a Newmoon di Sono una donna non solo una mamma

Grazie a Alessandra di "Tiritopettopino"